innanzitutt perchè l'omosessualità umana è una caratteristica che prende la sua connotazione primariamente nella psiche, ed è paradossale a volte sia dire che esiste in natura come giustificazione probante che altrettanto non comprenderne quando ci sono delle influenze genetiche ormonali.
Vedi cara, così potremmo arrivare a scusare tutto, anche l’ira, la violenza e persino l’assassinio. Diversi studiosi dicono che queste cose derivino dall’influenza dei nostri geni, ma allora smettiamola di giudicare questi squilibrati perché non è colpa loro!
Ora lungi da me il voler porre in parallelo l’omosessuale con persone simili, però ciò non cambia che il fatto che una cosa continui ad esistere nel corso della storia dell’uomo non è prova che non sia una devianza.
Anche gli squilibrati e i malati di mente sono così per qualcosa che parte dalla psiche però io non penso proprio che i loro squilibri siano naturali ma che siano una deviazione dal corso naturale del funzionamento del cervello.
Ecco perché continuerò a ragionare in termini di esistenza di due sessi e non di psiche, di genetica ecc, per determinare cosa sia naturale e cosa no.
Questo ovviamente non significa che io giudichi gli omosessuali come dei disgraziati. Io non giudico nessuno. Constato soltanto che in base all’ortodossia morale e dottrinale del cristianesimo non si pongono nei confini di tale ortodossia. Punto.
chissa quanti cattolici ci sono che non vanno in chiesa da una vita eppure nelle statistiche ecclesiastiche vengono comunque censiti e contati come tali, allora cos'è per la chiesa quando gli conviene ci sono tot cattolici e quando non gli conviene ce ne sono un altro tot?
Sai bene che il concetto di natura e di omosessualità vista come deviazione dal corso naturale delle cose è un concetto che accomuna tutte le chiese cristiane e non è proprietà della sola Chiesa Cattolica. Inoltre le statistiche lasciano il tempo che trovano, ciò che conta, come tu stessa dici è la sostanza: difficilmente può essere riconosciuto cristiano l’omosessuale che vive la sua sessualità.
D’altra parte se il ‘pedigree’ non conta questa mia affermazione non dovrebbe suscitare nessuna seccatura, giacchè non ha importanza l’etichetta ma essere se stessi, giusto? Almeno questo è quanto capisco dal tuo ultimo intervento.
Perciò che problema c’è?
PS: comunque io la mia l’ho detta. Non voglio più proseguire oltre su questo argomento perché la pensiamo in maniera differente.
Cio non di meno non perdo anche questa occasione per significarti tutto il mio affetto e la mia stima.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico