Scritto da: pyccolo 04/05/2007 14.32
Scritto da: (Upuaut) 04/05/2007 13.42
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> Sul fatto che sia una caratteristica NON PATOLOGICA
> tutto il mondo scientifico è d'accordo, tranne
> qualche irreducibile omofobo.
Ci andrei cauto con queste generalizzazioni, altrimenti potresti rischiare tu d'essere affetto da omofobia, in quanto non consentiresti ad altri le proprie libere valutazioni.
L'omofobia è una cosa, lo studio aperto ed imparziale delle caratteristiche umane è altra cosa. Uno potrebbe dissentire dal parere concordato di "NON PATOLOGIA" e, ciononostante, non essere omofobo, ma rispettoso di queste categorie.
L'omosessualità non comporta impedimenti nè fisici nè psicologici, ed è per questo che viene considerata una caratteristica NON patologica dalla scienza ufficiale. La stessa cosa vale per il mancinismo, ovviamente.
Chi cerca a tutti i costi di patologizzare l'omosessualità non può che essere spinto da una ideologia a connotazione omofobica.
Scritto da: pyccolo 04/05/2007 14.32
> Sulle cause, io tendo a conformarmi con quella c
> he è ritenuta l'opzione scientificamente più probabile,
> ovvero che l'omosessualità sia dovuta a cause gentiche/ormon
> ali. Semplicemente per una questione di probabilità.
PROBABILITA'= IPOTESI = FIDEISMO.
Da quanto in qua il calcolo probabilistico ha base scientifica?
E' la statistica che fa del calcolo probabilistico il suo cavallo di battaglia, ma la statistica si occupa di numeri e non di patologie o di origni comportamentali.
Io per primo ho affermato che il gene specifico non è ancora stato scoperto. Tuttavia...
La genetista Anne Moir nel suo libro Brain Sex (http://www.amazon.com/Brain-Sex-Difference-Between-Women/dp/0385311834) rivela i risultati delle sue ricerche, i quali confermano ciò che da anni gli scienziati sapevano già: l'omosessualità è una questione genetica, non una libera scelta. Non solo è innata, ma l'ambiente in cui cresciamo gioca un ruolo minore di quanto supponessimo. Gli scienziati hanno scoperto che gli sforzi che i genitori compiono per cambiare l'orientamento sessuale dei propri figli non sortiscono alcun effetto; inoltre, dato che l'influenza dell'ormone maschile (o la sua assenza) sul cervello è la principale causa di tali tendenze, la maggior parte degli omosessuali è di sesso maschile.
L'americano Dean Hamer ha confrontato il DNA di 40 coppie di fratelli omosessuali e ha scoperto che 33 presentavano i medesimi marker genetici nella regione X928 del cromosoma X, individuata come la sede approssimativa del gene dell'omosessualità. La probabilità che il gene determini la presenza del carattere ereditario di cui è portatore dipende dalla presenza di testosterone nell'embrione a circa otto settimane dal concepimento.
Tra l'altro, il fatto stesso che il gene dell'omosessualità non si sia ancroa estinto (ma si sia in realtà trasmesso ereditariamente di generazione in generazione per milioni di anni) è un forte sintomo del fatto che tale gene NON è una caratteristica del tutto inutile all'evoluzione della specie.
Quale sia il motivo per cui il gene non si estingue ancora non si sa con certezza, ma esistono delle ipotesi plausibili scientificamente. L'ipotesi avanzata è che il gene dell'omosessualità MASCHILE, quando presente nella DONNA eterosessuale (una specie di "portatrice sana"), aumenterebbe la FERTILITA' della donna stessa. Naturalmente questo gene è ereditario, e verrebbe trasmesso ai figli (maschi, omosessuali o no, e femmine, non omosessuali) senza però che necessariamente sviluppi nei figli la caratteristica di cui è portatore. Come già detto, dipende dalla presenza o meno di sufficienti quantità di testosterone maschile nell'embrione a circa otto settimane dal concepimento.
Il gene dell'omosessualità, quale che sia, sappiamo che non agisce in senso mendeliano, magari se attivato a basso livello, ti rende semplicemente bisex, e in questo modo si trasmette alle generazioni future.
Il fatto che il gene non sia stato scoperto potrebbe anche presupporre che in realtà il considerare l'omosessualità come caratteristica genetica/ereditaria sia una grande cantonata?
Risposta: NO, questo è stato dimostrato a livello statistico. Per smontare la tesi genetica bisognerebbe riuscire a reinterpretare quei dati in senso non-genetico, ma è altamente improbabile che ci si riesca.
Mi rendo conto che se non abbiamo neanche trovato l'esatto gene, dare dimostrazioni inconfutabili sarà molto difficile, ma per ora resta l'ipotesi più plausibile.
L'unica cosa veramente certa è che l'omosessualità non è una caratteristica patologica.
Scritto da: pyccolo 04/05/2007 14.32
Circa l'essere mancino quale dimostrazione scientifica potresti
portare a sostegno della sua origine congenita?
Leggi qui: potrebbe essere molto istruttivo.
www.guidagenitori.it/guidagenitori/home.jsp?openDocument=3535&parent1=152&parent2=164&...
Scritto da: pyccolo 04/05/2007 14.32
Devi sapere che con esercizi protratti nel tempo e con costanza potrei divenire anch'io, così come chiunque altro, ambidestro.
Esatto, ma sarebbe comunque una forzatura imposta dalla società. La stessa forzatura che talvolta rende bisessuale qualche omosessuale, eventualmente con conseguenti squilibri psicologici.
Modificato da (Upuaut) 04/05/2007 16.19
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