Scritto da: PsYkoT|k 22/04/2007 23.37
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> Francamente mi sono stufato. Prima mi dici di portare delle pro
> ve, che senza di esse il discorso è vano, dopodiché
> nel momento in cui te le metto davanti al naso
> mi dici: "
ma ti pare che uno possa a mettersi
> a leggere tutti i testi consigliati?".
Curiosa la tua osservazione. Ti ho detto di riportare le citazioni specifiche che tu ritieni (dato che avresti letto quei testi) che contengano la dimostrazione a cui tieni tanto, dopodichè farai menzione del suo autore fra parentesi. Solo a quel punto posso ribattere o concordare. Secondo me dovresti scrivere ciò in cui tu credi e qualche citazione a sostegno...solo dopo si può discutere...non serve fare affermazioni generiche senza capo e senza coda, dicendo poi di leggere un libro o un altro. Se io dovessi leggere il libro ti risponderei dopo diverse settimane...abbi pazienza, non è così che si fa.
> Allora
> non leggere niente, e continua a credere a quello
> che pensi, teorie del 17° secolo senza capo né
> coda. A proposito, Wittgenstein è nato nel 1889
> ed è morto nel 1951, un grande filosofo.
Ti ho detto di leggerti Wittgenstein semplicemente per farti capire quanto sia fastidioso ed inutile dire ad un altro di leggersi un libro.
Comunque sappi che Wittgenstein non è solo un filosofo, ma molto altro e di più. Ci sono scuole di pensiero che si basano in modo particolare su di lui. Una ragione ci sarà, ma non è importante in questo frangente.
> ... beh forse non lo sai tu, perché Chomsky
> ha vinto per parecchi anni consecutivi il riconoscimento
> come "scienziato dell'anno", a livello mondiale.
Guarda che i paragoni li stai aplifiando tu, a me non interessano. Conosco marginalmente Chomsky. Probabilmente sarà perchè crede nel concetto di inconscio, concetto oggi messo in discussione da più di qualche parte.
> Comunque, nonostante il delirio iniziale, noto con piacere che
> ad un certo punto scrivi :
Mha...il delirio...non comment, non mi va di attaccare persone...non sono qui per polemizzare con te.
> ... probabilmente pensando di darmi contro, in realtà stai conf
> ermando proprio quello che dicevo io. Cioè, io
> dicevo esattamente queste cose. Sì, c'è una tendenza
> all'alcool. Sì, c'è una tendenza al fumo. Sì, c'è
> una tendenza ad un certo grado di QI.
Probabilmente, così pensi tu...io penso invece che il mio concetto sia molto più ampio e capiente del tuo, che è invece molto riduttivo, oltre che indimostrato. Il mio aver detto "tendere" è solo di natura psicologica e NULLA ha in comune con il corpo umano nella sua integrità ed unità fisica.
> Tuttavia, bambini (si parla sempre di studi gemellari
> ) con tendenza ad un QI limite (in negativo), "trapiantati"
> in famiglie di livello culturale diverso, più elevato
> rispetto all'origine, si è notato ovviamente un
> nettissimo miglioramento in positivo, essendo il
> bambino stimolato dall'ambiente intellettualmente
> più stimolante. Potrebbe anche superare un bambino
> con tendenza a QI elevato, se determinate circostanze
> si avverano. Tuttavia parte svantaggiato, e sul
> grande numero, si avrà un massimo di QI medio inferiore
> al QI medio di bambini con aspettativa alta.
TUTTE FANTASIE, scusami, senza offendere...tutto opinabile e nulla di concretamente sostanzioso e provato.
Le statistiche raccontano numeri, ma non spiegano i perchè ed i percome.
> Quindi, una persona con una
> certa tendenza al fumo, ad esempio, farà più fatica
> a non cominciare, o nel caso cominci, farà più
> fatica a smettere rispetto ad una persona senza
> quella tendenza. Semplice.
Fantasie, congetture, studi a cui mettere piedi e testa, ma ti pare semplice?
> Ciao
Ciao carissimo.
Pyccolo