Riguardo al "no alla depenalizzazione dell'omosessualità" ci siamo solo noi i mentecatti che si fanno prendere per i fondelli dai nostri mass media...
In Francia le cose sono differenti:
Les combats oubliés
Plus personne, en Italie mais aussi en Espagne et aux Etats-unis, où l’affaire a fait du bruit, n’ignore aujourd’hui que le Saint Siège désapprouve un projet de texte –présenté par le gouvernement français- et visant à introduire au plan du droit international un principe de non-discrimination pour les homosexuels. Les raisons du Vatican sont désormais connues (voir article de La Croix ). On est en droit évidement d’approuver ou de désapprouver, même si la présentation faite par des journaux et certaines associations de défense des homosexuels, fut parfois complètement disproportionnée: dire que « le Vatican approuve la pénalisation de l’homosexualité », ou encore « la persécution des homosexuels » est une absurdité … Résultat, ce week-end, une manifestation d’homosexuels est organisée devant Saint Pierre, pour protester contre « l’homophobie de l’Eglise catholique» … Elle sera sans nul doute abondamment suivie par les médias.
En revanche, « silence radio » sur le fait que mercredi, le même Saint Siège, par la voix de son « ministre des affaires étrangères », Mgr Dominique Mamberti, a ratifié la Convention internationale sur les armes à sous-munitions: ces bombes extrêmement imprécises, qui font des ravages dans la population civile, et ce, encore des décennies après les conflits. La convention a été signée à Oslo mercredi par plus de cent Etats, et Rome a voulu, pour montrer son intérêt, être l’un des premiers pays à la ratifier. Symbolique pour ce petit pays sans armée ? Pas seulement, car le Saint Siège s’est battu sur ce texte, il a fait parti du comité de six pays (le Core Group) qui a promu l’initiative et est parvenu, en un temps record (16 mois !) à finaliser ce traité.
La convention oblige les Etats signataires à ne pas utiliser les bombes à sous-munitions, à détruire les stocks existants dans les huit ans, à déminer le territoire national dans les dix ans, et introduit une responsabilité internationale des utilisateurs. C’est une victoire pour la notion -nouvelle- de « désarmement humanitaire ». Le Saint Siège a d’ailleurs ratifié toutes les conventions multilatérales sur le désarmement. Ce post pour montrer que le Vatican a aussi d’autres combats…
Isabelle de Gaulmyn
traduzione approssimativa (babelfish):
I combattimenti dimenticati Più nessuno, in Italia ma anche in Spagna e negli Stati Uniti, dove l'affare ha fatto rumore, non ignora oggi che la sede santa disapprova un progetto di testo - presentato dal governo francese e mirando ad introdurre al piano del diritto internazionale un principio di non discriminazione per i homosexuels. Le ragioni del vaticano ormai sono conosciute (vedere articolo di La Croix). Si è legittimato ovviamente di approvare o di disapprovare, anche se la presentazione fatta da giornali ed alcune associazioni di difesa dei homosexuels, fu a volte completamente sproporzionata: dire che “il vaticano approva la penalizzazione dell'omosessualità„, o anche “la persecuzione dei homosexuels„ è un'assurdità… risultato, questo fine settimana, una manifestazione di homosexuels è organizzato dinanzi a Saint Pierre, per protestare contro “il homophobie della chiesa cattolica„… sarà senza dubbio abbondantemente seguita dai mass media. In compenso, “silenzio radiofonico„ sul fatto che mercoledì, lo stesso santo sede, con la voce del suo “ministro degli esteri„, Mgr Dominica Mamberti, ha ratificato la convenzione internazionale sulle armi a sub-munizioni (bombe a grappolo: incendiarie, dirompenti, minanti, ecc..): queste bombe estremamente vaghe, che fanno devastazioni nella popolazione civile, e ciò, ancora dei decenni dopo i conflitti. La convenzione è stata firmata a Oslo mercoledì da più di cento stati, e Roma ha voluto, per mostrare il suo interesse, essere uno dei primi paesi da ratificarla. Simbolico per questo piccolo paese senza esercito? Non soltanto, poiché la sede santa si è battuta su questo testo, ha fatto partito dal comitato di sei paesi (le Core Group) che ha promosso l'iniziativa ed è giunto, in un tempo record (16 mesi!) a portare a termine questo trattato. La convenzione costringe gli stati firmatari a non utilizzare le bombe a sub-munizioni, distruggere gli stock esistenti tra gli otto anni, liberare dalle mine il territorio nazionale tra i dieci anni, ed introduce una responsabilità internazionale degli utenti. È una vittoria per il concetto - nuova “di disarmo umanitario„. La sede santa ha del resto ratificato tutte le convenzioni multilaterali sul disarmo. Questo post per mostrare che il vaticano ha anche altri combattimenti… Isabelle de Gaulmyn
Anche in questo cas La Repubblica con i suoi "slogan" cerca ulteriormente di inchiappettare il lettore.
Il "no" ai disabili???!?!?!
Il NO è AL DIRITTO DI ABORTO! Perchè non ci ribelliamo tutti assieme e non ci facciamo sentire da questi signorini mass-mediatici che ci vogliono trattare come un ammasso di mentecatti da indottrinare sovieticamente?!
Sarebbe ora!
Ciao
Mauri.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)