pyccolo, 15/06/2008 11.21:
DOVE, PAGLIACCIO!
IMPORRE CHE, BUGIARDO?
CITA LA FRASE, PROTETTORE DELLA SCOMUNICA E DELL'INTOLLERENZA!
MOSTRA DOVE, PROTETTORE GRISSINO/GESUITA DEGLI INTERESSI VATICANI.
FACCI VEDERE SPACCIAMENZOGNE E PAROLE AL VENTO, NEMICO FERRATO DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI, INQUISITORE CHE CONSIDERA LA SCOMUNICA UN ATTO D'AMORE, CALPESTADIRITTI UMANI.
LA SCOMUNICA E' SOLO PER CHI CONTESTA, PER QUELLI CHE VI SMASCHERANO?
PER I PRETI PEDOFILI NO?
PERDONATE TUTTO MENO IL DISSENSO?
DEVI PROVARE LE ACCUSE CHE FAI ... LO CAPISCI?
DEVI PROVARLE, ALTRIMENTI SEI UN CANZONATORE, UN EMERITO BUGIARDO.
NON NE HAI TROVATE, VERO?
VUOI ACCUSARE, COME DA SEMPRE HA FATTO LA CHIESA, CON FALSE ACCUSE?
VUOI ACCUSARE FALSAMENTE COME AVETE FATTO CON GALILEO?
E' QUESTO CHE TI VA?
NON SIAMO PIU' NEL MEDIOEVO ... LE ACCUSE SI PROVANO.
SPERO CHE NE TERRAI CONTO.
Pyccolo
Calmati caro pyccolo, che la rabbia ti fa solo male e ti fa anche sragionare.
Annebbia la vista e la mente.
Attacchi il concetto di scomunica (devo citarti tutti i punti in cui lo fai?) e gli affianchi, come se fosse in antitesi con lo stesso, la questione dei diritti umani fondamentali.
Attacchi il dogmatismo schierandoti, insindacabilmente in una posizione opposta...il RELATIVISMO.
Che tu non la voglia definire così la tua posizione ma in altra maniera, sono fatti tuoi.
Credo tu sia grande abbastanza per rendertene conto.
La mia Chiesa stabilisce le pene canoniche a sua discrezione.
Si è fidato Gesù Cristo non c'è bisogno che debba venire a chiedere fiducia a pyccolo...
E se c'è ingiustizia nelle pene canoniche che stabilisce la Chiesa, raddrizzerà le cose il Signore a modo suo.
La mia opinione è che siano abbastanza equilibrate.
Per quanto riguarda la scomunica, riporto da Wikipedia (tanto per controbattere alla tua disinformazione strumentale):
Scomunica nella Chiesa cattolica romana
Nell'ambito del diritto canonico cattolico, la scomunica è la più grave delle pene che possa essere comminata ad un battezzato: lo escude dalla comunione dei fedeli e lo priva di tutti i diritti e i benefici derivanti dall'appartenenza alla Chiesa, in particolare quello di amministrare e ricevere i sacramenti.
La scomunica è una delle tre censure ecclesiastiche previste dal diritto canonico: le altre censure sono l'interdetto e la sospensione a divinis (quest'ultima può essere inflitta solo ai chierici). La scomunica può essere inflitta solo ad una persona fisica, laica od ecclesiastica, non ad enti e confraternite, e cessa con l'assoluzione che può e deve essere data non appena lo scomunicato si pente sinceramente della colpa commessa.
Tipi di scomuniche
Anticamente esistevano vari gradi di scomunica, il "minore" o dei tolerati (tali persone erano comunque ammesse all'interno della comunità) e il "maggiore" per i vitandi (persone "da evitare", quindi escluse dalla comunità).
Oggi le scomuniche si definiscono latae sententiae se scaturiscono da un comportamento delittuoso in quanto tale e non è necessario che vengano esplicitamente comminate da un ente ecclesiastico: chi compie un certo atto si trova ad essere scomunicato automaticamente. Si definiscono invece ferendae sententiae se non sono automatiche, ma devono essere inflitte da un organismo ecclesiale.
Esistono anche le scomuniche "riservate": infatti in genere una scomunica può essere tolta dal sacerdote durante una normale confessione; se però la scomunica è riservata al vescovo, può essere tolta solo da un vescovo o da un suo delegato; se è riservata alla Santa Sede, può essere tolta solo ricorrendo ad essa (attraverso il competente ufficio della curia romana, cioè la Penitenzieria apostolica). Naturalmente le scomuniche "riservate" sono quelle associate ai delitti più gravi.
Le scomuniche sono disciplinate dal Codice di diritto canonico ai canoni 1331 e 1364-1398.
Scomuniche latae sententiae riservate alla Santa Sede
Viene scomunicato ipso facto e deve ricorrere alla Santa Sede:
1. chiunque profana le specie consacrate (ostie) dell'Eucaristia, oppure le asporta dalla riserva eucaristica (Tabernacolo) o le conserva a scopo sacrilego (can. 1367), può essere anche assolto da un normale sacerdote, su delegazione dell'ordinario del luogo. Non si consideri scomunicato chi per una sola volta apra il tabernacolo e NON tocchi l'eucarestia per pregare. Il fatto va comunque confessato.
2. chiunque usa violenza fisica contro il papa (can. 1370 §1)
3. il sacerdote che in confessione assolve il proprio complice nel peccato contro il sesto dei dieci comandamenti, cioè assolve la persona con cui egli stesso ha avuto rapporti sessuali (can. 1378). Questa assoluzione, inoltre, è anche invalida (can. 977)
4. il vescovo che consacra un altro vescovo senza mandato pontificio (can. 1382)
5. il sacerdote che viola direttamente il sigillo sacramentale della confessione, cioè rende pubblica l'identità di un fedele e i suoi peccati (can. 1388)
Scomuniche latae sententiae non riservate alla Santa Sede
E' scomunicato automaticamente:
1. chi ricorre all'aborto ottenendo l'effetto voluto e chi procura tale aborto (can. 1398); attualmente la remissione di questa scomunica è stata riservata al vescovo, il quale può decidere se e quali sacerdoti hanno l'autorizzazione per rimetterla;
2. chi è responsabile di apostasia, eresia e scisma (can. 1364 §1).
Anche la simonia o altri accordi condizionanti l'elezione del papa nel conclave, come stabilito dalla costituzione apostolica Universi dominici gregis, fanno incorrerere nella scomunica latae sententiae.
Cosa mi dici pyccolo? Evidentemente non è vero quello che hai affermato...fa parte di tue paranoie anticlericali complottistiche.
Non sapete nemmeno di che cosa state parlando.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)