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«I testimoni di Geova meritano la scelta in quanto diritto legale, dice un avvocato».

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2007 08:26
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20/03/2007 08:58
 
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«Un esperto avvocato di medicina in sede alla University College di Cork dice che i membri della fede dei Testimoni di Geova dovrebbero avere il diritto legale di rifutare trasfusioni di sangue se lo desiderano.

Il Dottor Deirdre Madden ha detto a una riunione della UCC Medical Society che nonostante sia un problema controverso, il rifiuto di una trasfusione è una questione di fede per i Testimoni, e merita che sia rispettata come loro scelta.

Ci sono stati molti casi in cui si è provato con ordini di tribunale a forzare il paziente gravemente malato ad accettare una trasfusione e in cui i voleri dei genitori sono stati annullati, nel caso di un bambino.

Deisdre Madden dice che se un paziente ha chiarito ai dottori che non gli devono essere somministrati determinati trattamenti, allora i loro voleri dovrebbero essere rispettati, non importa quanto diventino malati o incapacitati.

Richard Parker, un membro dei Testimoni di Geova, dice che il rifiuto delle trasfusioni è una delle loro credenze fondamentali, basata su ciò che è scritto nella Bibbia.

Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’ individuo, dice.

Ha detto all'adunanza di ieri sera che nè la professione medica nè il tribunale dovrebbero essere in diritto di forzare lui o nessun altro membro della sua famiglia ad accettare una cura che vada contro questa scelta individuale
.
»

fonte:

www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Arti...

Che ne pensate?


"You can blow out a candle but you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch the wind will blow higher
"_
"Puoi spegnere una candela con un soffio, ma non puoi spegnere un incendio.
Una volta che le fiamme cominciano ad attecchire, il vento lo soffierà più in alto" >Peter Gabriel-Biko<




Modificato da WorldInMyEyes1979 20/03/2007 9.02



"You can blow out a candle
But you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch
The wind will blow it higher"/"Puoi spegnere col soffio una candela, ma non puoi spegnere un incendio. Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire, il vento lo soffierà più in alto". *PETER GABRIEL-BIKO*
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Re:

Scritto da: WorldInMyEyes1979 20/03/2007 8.58
Che ne pensate?



Come puo' uno Stato che vieta l' eutanasia concedere un simile diritto?

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Re: Re:

Scritto da: Claudio Cava 20/03/2007 9.02


Come puo' uno Stato che vieta l' eutanasia concedere un simile diritto?

Ciao
Claudio




E quindi come si spiegherebbe tale affermazione?



"You can blow out a candle
But you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch
The wind will blow it higher"/"Puoi spegnere col soffio una candela, ma non puoi spegnere un incendio. Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire, il vento lo soffierà più in alto". *PETER GABRIEL-BIKO*
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Caro Luigi

Io penso che debba essere una scelta personale e consapevole, ognuno di noi deve avere la possibilità di decidere e stabilire se è opportuno o meno una trasfusione di sangue.

Ciao



Maria La bidella!
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Penso che quando ci si trova in una situazione di emergenza e non hai tempo per decidere o per cercare alternative, specie, se in sala operatoria c'è tuo figlio, è molto difficile stabilire qual'è la cosa giusta da fare.



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Re: Re: Re:

Scritto da: WorldInMyEyes1979 20/03/2007 9.04


E quindi come si spiegherebbe tale affermazione?



Intendevo dire che secondo me non ci sono le condizioni, per quell' affermazione, non esistendo in Italia quel diritto di scelta.

Di disporre della propria vita, intendo.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’ individuo, dice.



Mi era sfuggito questo passaggio!!!!

Non ci posso credere!!!

Quanti morti hanno sulla coscienza........



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Re:

Scritto da: WorldInMyEyes1979 20/03/2007 8.58
«Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’ individuo, dice..»

fonte:

www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Arti...

Che ne pensate?


"You can blow out a candle but you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch the wind will blow higher
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"Puoi spegnere una candela con un soffio, ma non puoi spegnere un incendio.
Una volta che le fiamme cominciano ad attecchire, il vento lo soffierà più in alto" >Peter Gabriel-Biko<





Direi che questa dichiarazione si coniuga perfettamente con la linea di Diritto dell'Art. 2 della nostra esemplare Costituzione...


Modificato da WorldInMyEyes1979 20/03/2007 9.15



"You can blow out a candle
But you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch
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E' sempre una questione di soldi!

Per avere il riconoscimento dallo Stato devono allinearsi alla Costituzione.



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Re: Re:

Mica per controbattere, solo per capire.

Ma che senso ha, se poi in mancanza di alternative, in caso di grave pericolo di vita vengono obbligati per legge, a farsi trasfondere?

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Re:

Scritto da: parliamonepino 20/03/2007 9.18
8 X 1000
E' sempre una questione di soldi!

Per avere il riconoscimento dallo Stato devono allinearsi alla Costituzione.



Orpo, io questo lo consideravo gia' sottinteso. [SM=x1061932]

[SM=x1061946] [SM=x1061919]






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Caro Cava,

io credo che il verio dilemma di amletiche proporzioni non sia tanto la fede dei Tdg nelle loro dottrine quanto la 'strategia teocratica' continuamente adottata per ingannare deliberatamente lo Stato al fine di ottenere riconoscimenti e soldi (leggi 8 per mille!).
E' davvero rivoltante vedere come cambiano i fatti a loro uso e consumo. Mi fanno schifo!

La frase quotata da Pino e Luigi:


“Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’individuo”



è la più grande e assoluta falsità che potevano inventare. Infatti se un Tdg dovesse prendere una trasfusione di sangue e non pentirsi di averlo fatto, verrebbe automaticamente disciplinato dall’autorità pastorale interna. E’ vero che agli occhi della gente costui diverrebbe un dissociato e non un disassociato, e quindi in teoria è come se non avesse subito alcuna sanzione disciplinare ma se ne fosse andato lui dai Tdg, però è anche altrettanto vero che visto che i disassociati e i dissociati ricevono pari trattamento (l’emarginazione perenne e assoluta!) allora in campo pratico è come se questa persona in oggetto fosse stato disciplinato: il risultato di fatto è che viene emarginato, per punizione correttiva, dai fratelli.

Come si fa quindi a dire che è la libera coscienza dell’individuo a decidere in relazione al sangue? Ci vuole davvero una bella faccia tosta a dire queste cose di fronte all’opinione pubblica. Ecco perché li trovo stomachevoli. Per questioni di denaro giocano sulla vita e sulla morte di milioni di persone.

Ma la verità verrà a galla, oh se verrà a galla…

Modificato da Bicchiere mezzo pieno 20/03/2007 9.33



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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Re:

Grande Bikky [SM=x1061958]


[SM=x1061919]






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Re:

Scritto da: parliamonepino 20/03/2007 9.18
8 X 1000
E' sempre una questione di soldi!

Per avere il riconoscimento dallo Stato devono allinearsi alla Costituzione.



Ma se si allineassero per davvero alla Costituzione non ci sarebbe nulla di male nel fatto di ottenere l'otto per mille. Anzi, io sarei il primo a scrivere lettere al governo per caldeggiare una trattativa amichevole fra la CCTG e lo Stato così che giustamente anche i Tdg ottengano un'Intesa.
Il fatto è che inscenano una finction, facendo capire agli altri cose che in realtà non rispecchiano affatto la vera situazione interna al mondo dei Tdg. Il loro obiettivo è solo di ingannare lo Stato facendo credere di essere in linea con la Costituzione quando invece non lo sono.
Questa è una doppia bruciatura: non solo trattano gli adepti come degli omologati privi della libera espressione e del libero pensiero ma addirittura rimescolano le carte con giochi di prestigio da 'strategia teocratica' facendo pasare i loro fedeli per gente libera così da beccarsi l'otto per mille.
Sono disgustosi. [SM=x1061981]
Modificato da Bicchiere mezzo pieno 20/03/2007 9.42



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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20/03/2007 10:36
 
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Alla fine, visti gli argomenti, sono tornato da voi, eheh [SM=x1061912]

Allora, vorrei premettere che non sono affatto d'accordo con l'atteggiamento di chi dice una cosa non vera per ottenere dei benefici che non gli spettano.

Premesso questo, vorrei fare alcune domande a voi e a chi ha aperto la discussione.

L'avvocato dice:«Un esperto avvocato di medicina in sede alla University College di Cork dice che i membri della fede dei Testimoni di Geova dovrebbero avere il diritto legale di rifutare trasfusioni di sangue se lo desiderano.

Siamo d'accordo tutti con questa affermazione? Credo di si.

Altra frase incriminata:
"Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’ individuo, dice. "

Noi tutti sappiamo che in realtà, se un tdg accetta una trasfusione, e non si pente, viene considerato "non tdg", cosa che comporta l'ostracismo perenne e assoluto.

Ma ciò che mi chiedo e chiedo anche a voi è: chi attua questo ostracismo? I tdg!
Chi ubbidisce alle disposizioni del comitato giudiziario? I tdg!
Chi fa si che la persona soffra l'isolamento? La stragrande maggioranza dei tdg!

Allora il punto è: ma questi tdg, sono obbligati ad accettare queste regole, o esercitano un loro diritto di salutare e mangiare con chi vogliono? Come facciamo noi a dimostrare che i tdg sono dei "burattini" col cervello lavato, incapaci di intendere e di volere, e considerare questo loro diritto di non salutare un ex tdg come un obbligo da parte della dirigenza e del CD che li priva delle loro libertà?

Mi sono ingarbugliato coi discorsi! [SM=g27993]

Bik scrive: "Il fatto è che inscenano una finction, facendo capire agli altri cose che in realtà non rispecchiano affatto la vera situazione interna al mondo dei Tdg. Il loro obiettivo è solo di ingannare lo Stato facendo credere di essere in linea con la Costituzione quando invece non lo sono. "

Ma lo vuoi capire si o no, che sono i tdg ad ubbidire deliberatamente a ciò che dice lo Schiavo, e sono loro a far si che il disassociato sia emarginato ed ostracizzato?
Senza i tdg, il CD non esisterebbe.
Sono i tdg a considerare la Torre di Guardia come cibo spirituale, a considerare ogni cambiamento di intendimento, come cibo spirituale a suo tempo. Per loro questo è un atto di fede, è una loro dottrina, un loro modo di essere.
Come possiamo noi obbligare il tdg a considerare la sua religione una setta?
Se nel nostro stato esiste libertà religiosa, dovremmo per forza accettare che i tdg non salutino chi è stato disassociato, considerandolo un esercizio della loro libertà di professare la loro fede.

O forse, crediamo che in futuro si potrà arrivare ad obbligare un tdg a salutare un ex? Non credo questo avvenga mai!
Io credo che se una persona, libera di credere in ciò che vuole, decide di considerare il CD come il canale fra Dio e gli uomini, debba essere libera di farlo. Se decide di andare in sala 3 volte la settimana, e a causa di questo essere riporgrammata e indotta a credere che il CD sia il canale, puà farlo, deve essere lasciata libera di crederlo.

Non credo che una vera evoluzione possa avvenire dall'alto, dalla dirigenza, ma dal basso, dai credenti.
Io penso che se in futuro ci sarà una rivoluzione all'interno della religione dei tdg, un'apertura, questa sarà una conseguenza del fatto che i credenti, piano piano, costringeranno la dirigenza a rivedere alcune loro posizioni.
Ci vorranno anni, ma secondo me, è l'unica via realizzabile.
Il cambiamento, se ci sarà, avverrà solo dall'interno, non di certo dall'esterno, e tantomeno dagli sforzi che la CC stà facendo con le sue varie associazioni. Queste associazioni non fanno altro che peggiorare e incoraggiare il tdg a chiudersi all'interno della sua congregazione.

Avrei altri pensieri, ma li esprimero in un'altra discussione.

Ciao ragazzi
20/03/2007 10:37
 
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"Direi che questa dichiarazione si coniuga perfettamente con la linea di Diritto dell'Art. 2 della nostra esemplare Costituzione..."

Non so un tubo di giurisprudenza,ma mi sembra che questo potrebbe applicarsi bene alla questione dell'eutanasia,del testamento biologico,in casi di estrema sofferenza che le cure non riescono piu' ad alleviare,allora si',la persona,in sua coscienza,avrebbe il diritto di scegliere la misura estrema..

Ma lo stesso principio non lo si puo' applicare nel caso in cui una persona volesse suicidarsi,insomma,lo stato non potra' mai concedere il "diritto di suicidio"!

Nel caso di rifiuto delle trasfusioni di sangue,a me sembra francamente un contro-senso,pero' a questo punto mi viene in mente il caso di quella donna che aveva la cancrena ad una gamba e si rifiuto' di farsi amputare la gamba e dopo un po' di tempo mori'.Comunque,la decisione non venne affatt dettata da dettami ideologici di qualche sorta,ma solo dalla propria volonta'!

E' anche vero pero' che nel caso della trasfusione e' facile riconoscere un vizio "ideologico" nel caso degli appartenenti alla fede geovista,bisognerebbe dimostrare in toto che il rifiuto della trasfusione di sangue sia un fatto puramente individuale dettato dalla propria volonta' e non un comportamento costrittivo per via della appartenenza religiosa.A me sembra chiaro che si tratta di vera e propria strumentalizzazione,perche' da una parte cambiano idea e vengono a dire che non si tratta di un vero e proprio obbligo di fede,e dall'altro se il singolo allora dovesse accettare la trasfusione verrebe immediatamente per cosi' dire condannato dalla propria fede,si,in questo caso si tratta di meschina strumentalizzazione e manipolazione della liberta' di coscienza degli individui per propri fini organizzativi (il famoso 8x1000).Lo Stato comunque dovrebbe sempre stare all'erta in questi casi,cercando di non farsi abbindolare dalle interpretazioni strumentali della costituzione italiana da parte dei vertici della WTS!

Paolo

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20/03/2007 12:04
 
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Caro Amadeus,


Allora, vorrei premettere che non sono affatto d'accordo con l'atteggiamento di chi dice una cosa non vera per ottenere dei benefici che non gli spettano.



Perfetto! E’ l’unica cosa che io contesto infatti. Non il credo ma l’ipocrisia per ottenere dei vantaggi economici.


Premesso questo, vorrei fare alcune domande a voi e a chi ha aperto la discussione.

L'avvocato dice:«Un esperto avvocato di medicina in sede alla University College di Cork dice che i membri della fede dei Testimoni di Geova dovrebbero avere il diritto legale di rifutare trasfusioni di sangue se lo desiderano.

Siamo d'accordo tutti con questa affermazione? Credo di si.



Certo. Soltanto con una piccola precisazione: questo diritto dev’essere garantito alle sole persone adulte sopra i diciotto anni. Ai genitori Tdg di figli minorenni è giusto che in tal caso venga tolta la patria potestà, perché è sbagliato che un figlio debba subire per tutta la sua vita le conseguenze di una decisione presa dai genitori: mettiamo caso che un figlio da grande non voglia più essere Tdg e che a motivo del fatto che i genitori lo erano, quando in un’operazione chirurgica gli venne vietata un’emotrasfusione, perse un braccio, non avrà il diritto di essere arrabbiato per doversi portare per tutta la vita le conseguenze di una scelta che non è stata fatta da lui?
Per i minorenni quindi direi che è giusto che la patria potestà venga tolta. Quando poi il ragazzo sarà maggiorenne e deciderà lui, non i genitori, che non vuole una trasfusione allora se poi perderà il braccio, e poi un giorno si accorgesse che i Tdg non fanno per lui, allora non potrebbe recriminare niente a nessuno poiché la scelta è stata sua.


Altra frase incriminata:
"Non è proibito dalla loro fede ma è una questione di scelta dell’ individuo, dice. "

Noi tutti sappiamo che in realtà, se un tdg accetta una trasfusione, e non si pente, viene considerato "non tdg", cosa che comporta l'ostracismo perenne e assoluto.



Esatto! Quindi non c’è la libertà di scelta: è il credo a stabilire così e dunque un Tdg, se non vuole essere sanzionato deve adeguarvicisi.


Ma ciò che mi chiedo e chiedo anche a voi è: chi attua questo ostracismo? I tdg!
Chi ubbidisce alle disposizioni del comitato giudiziario? I tdg!
Chi fa si che la persona soffra l'isolamento? La stragrande maggioranza dei tdg!



Ma sei certo al cento per cento che lo facciano per convinzione? Chi ti dice che non lo facciano perché ci sono costretti, altrimenti rischierebbero di perdere le amicizie e gli affetti familiari? Il punto è che col fatto che se non si seguono le direttive del CD allora si viene ‘puniti’ non si può sapere chi lo faccia perché ci crede o chi lo fa perché forzato. E in una situazione del genere non sapremmo mai quanti fra i sei milioni di Tdg sono convinti di quello che fanno e quanti invece ci credono sul serio. E’ mia modesta opinione che se la decisione di salutare un ex venisse lasciata alla libera coscienza allora la stragrande maggioranza dei Tdg saluterebbe! E’ nell’indole umana mostrare rispetto e garbo agli altri, soprattutto se ci sono degli affetti.


Allora il punto è: ma questi tdg, sono obbligati ad accettare queste regole, o esercitano un loro diritto di salutare e mangiare con chi vogliono?



La mia risposta è che sono obbligati dall’impostazione del sistema. Altrimenti non ci sarebbero tanti fratelli che telefonano a Radio Maria piangendo per queste situazioni, né ci sarebbero alcuni che appendono manifesti per le strade comunali omettendo la propria identità per il timore di essere portati davanti ai comitati giudiziari.
L’obbligo non ci sarebbe se non ci fossero ripercussioni. In tal caso se un Tdg decidesse liberamente di non salutare un ex, nessuno potrebbe dirgli niente. Non sarebbe diverso da me che decido di non salutare il postino perché mi sta antipatico (è un esempio eh? il mio postino lo saluto sempre e mi sta pure simpatico). Obbligarlo a salutare sarebbe una violazione dei diritti fondamentali degli esseri umani.


Come facciamo noi a dimostrare che i tdg sono dei "burattini" col cervello lavato, incapaci di intendere e di volere, e considerare questo loro diritto di non salutare un ex tdg come un obbligo da parte della dirigenza e del CD che li priva delle loro libertà?



Col fatto che tutti e sei i milioni di Tdg, guarda caso la penano tutti allo stesso identico modo, e guarda caso ogni volta che il CD cambia opinione, simultaneamente, allo stesso tempo, cambiano decisione pure loro. Il fatto che poi non si salutino i propri familiari ex-Tdg, per la società laica e civile è un chiaro segno di qualcosa che non va: questo qualcosa si chiama ‘fondamentalismo’ e crea disastri, seppur in maniera decisamente molto più ridotta, dei kamikaze che in nome di Dio si fanno saltare uccidendo gli infedeli. Come puoi dimostrare che i kamikaze siano psicologicamente condizionati? Forse perché nella normalità nessuno desidererebbe uccidersi per uccidere altri?
Nella normalità un Tdg vorrebbe smettere di parlare con un suo parente? Questo è sintomatico di un ‘condizionamento’. Attenzione però, ‘condizionamento’ non vuol dire ‘lavaggio del cervello’. Che però si incorra nella dissonanza cognitiva è un fatto dimostrato da esperti.




Ma lo vuoi capire si o no, che sono i tdg ad ubbidire deliberatamente a ciò che dice lo Schiavo, e sono loro a far si che il disassociato sia emarginato ed ostracizzato?
Senza i tdg, il CD non esisterebbe.



Ho già detto che alcuni sono costretti a farlo anche contro la loro volontà. Il CD è l’autorità decisionale dei Testimoni di Geova. E’ lui che decide: guarda caso, quando una volta l’obiezione di coscienza era considerata un compromesso con lo Stato, tutti i Tdg non svolgevano il servizio alternativo. Quando poi il CD disse che la cosa era lasciata alla libera coscienza del singolo, improvvisamente, più nessuno andava in carcere ma tutti facevano gli obiettori di coscienza.
E’ vero che il CD senza i Tdg non esisterebbe ma questo non vuol dire che siano i Tdg ad avere potere sul CD: è il contrario semmai.


Sono i tdg a considerare la Torre di Guardia come cibo spirituale,



perché gli è stato detto dal CD


a considerare ogni cambiamento di intendimento, come cibo spirituale a suo tempo.



Sempre perché gli è stato detto dal CD.


Per loro questo è un atto di fede, è una loro dottrina, un loro modo di essere.



Idem per i kamikaze. Farsi saltare in aria è un loro modo di essere. Dovremmo accettarlo quindi?


Come possiamo noi obbligare il tdg a considerare la sua religione una setta?



E no, vedo che continui a non capire. Non è la loro religione a essere una ‘setta’. E’ l’impostazione della religione che è di tipo ‘settario’. L’unica e sola cosa su cui i Tdg fuoriescono dal campo delle religioni e entrano nel settarismo è impedire di andartene senza ripercussioni. Se a me non sta bene la religione dei Tdg prendo e me ne vado ma senza essere sanzionato: così viene rispettata la mia libertà di credere. Questa è l’unica cosa su cui i Tdg devono cambiare: se fanno questo non sono una ‘setta’ ma una religione esattamente come le altre. Chi sta dentro sta dentro perché crede veramente e non perché ci è costretto. Questa è una vera religione!


Se nel nostro stato esiste libertà religiosa, dovremmo per forza accettare che i tdg non salutino chi è stato disassociato, considerandolo un esercizio della loro libertà di professare la loro fede.



Scusa ma, stai bene? Io lo accetto solo se lo fanno spontaneamente senza essere disciplinati o sanzionati, ma se sento repliche a Radio Maria di fratelli che lamentano di non poter salutare loro parenti. Se vengo a sapere che fratelli hanno appeso manifesti per le strade comunali per denunciare l’emarginazione, omettendo le loro generalità affinché non abbiano ripercussioni, mi dispiace ma la libertà religiosa viene violata. Ciò che dici sarebbe giusto se e solo se il Tdg decidesse senza pressioni di non voler salutare gli ex, ma siccome non è così allora la libertà individuale non è rispettata.


O forse, crediamo che in futuro si potrà arrivare ad obbligare un tdg a salutare un ex? Non credo questo avvenga mai!



Ma si potrà impedire alla dirigenza di rompere le scatole con le ripercussioni disciplinarie: chi decide di non salutare lo fa, chi decide di salutare lo fa similmente.


Io credo che se una persona, libera di credere in ciò che vuole, decide di considerare il CD come il canale fra Dio e gli uomini, debba essere libera di farlo.



Giustissimo, ma nella libertà. Senza pressioni da parte di potenziali comitati giudiziari. Altrimenti non è una sua vera libertà ma diventa una costrizione.


Se decide di andare in sala 3 volte la settimana, e a causa di questo essere riporgrammata e indotta a credere che il CD sia il canale, puà farlo, deve essere lasciata libera di crederlo.




Certamente. Ma sempre nella sua libertà scevra di pressioni esterne.


Non credo che una vera evoluzione possa avvenire dall'alto, dalla dirigenza, ma dal basso, dai credenti.
Io penso che se in futuro ci sarà una rivoluzione all'interno della religione dei tdg, un'apertura, questa sarà una conseguenza del fatto che i credenti, piano piano, costringeranno la dirigenza a rivedere alcune loro posizioni.



Su questo sono d’accordo. Anche perché è la stessa cosa che è già accaduto nelle altre religioni, come quella cattolica. Col passare del tempo, posizioni rigide sono dovute essere modificate a motivo dello sviluppo storico della compagine dei fedeli. Il Vaticano si è dovuto adattare.


Ci vorranno anni, ma secondo me, è l'unica via realizzabile.
Il cambiamento, se ci sarà, avverrà solo dall'interno, non di certo dall'esterno, e tantomeno dagli sforzi che la CC stà facendo con le sue varie associazioni. Queste associazioni non fanno altro che peggiorare e incoraggiare il tdg a chiudersi all'interno della sua congregazione.



Certo che io e te vediamo proprio il mondo al contrario. Io invece, se non fosse per la CC, o meglio per i cattolici che con sforzo di adoperano per informare e dare altre alternative di fede come ad esempio fanno su infotdgeova, sarei ancora rinchiuso nel mio involucro; perciò direi che hanno fatto un buon lavoro, visto che oggi sono un pensatore libero.
Secondo me non si può generalizzare, cercando di capire quale possa essere l’aiuto più giusto per eccellenza in modo da aiutare un Tdg a non chiudersi. Le strade sono diverse e molteplici: ci sono alcuni che si sono chiusi a riccio leggendo le critiche cattoliche alla WTS, ma altri che invece hanno letto e le hanno condivise (voglio precisare che condividere le critiche mosse verso un credo non vuol dire essere in sintonia in tutto e per tutto verso chi critica ma essere d’accordo esclusivamente sulla critica in sé, nient’altro!). Secondo me già il fatto che il tasso di crescita della CCTG in Italia è dello 0% è indice dell’efficacia degli sforzi cattolici e non solo cattolici per informare. Ad ogni modo non si può essere dogmatici sul metodo migliore per aiutare un fratello a non chiudersi.

Comunque voglio mettere in rilievo che il mondo non è tutto cattolico o tutto Tdg; ci sono diverse risposte a cui una persona può giungere. L’unica cosa è che le venga garantita la libertà di scelta, cosa che purtroppo l’impostazione attuale del sistema Tdg disattende.

Alla prossima.

Modificato da Bicchiere mezzo pieno 20/03/2007 12.21



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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Re:

Certo. Soltanto con una piccola precisazione: questo diritto dev’essere garantito alle sole persone adulte sopra i diciotto anni. Ai genitori Tdg di figli minorenni è giusto che in tal caso venga tolta la patria potestà, perché è sbagliato che un figlio debba subire per tutta la sua vita le conseguenze di una decisione presa dai genitori: mettiamo caso che un figlio da grande non voglia più essere Tdg e che a motivo del fatto che i genitori lo erano, quando in un’operazione chirurgica gli venne vietata un’emotrasfusione, perse un braccio, non avrà il diritto di essere arrabbiato per doversi portare per tutta la vita le conseguenze di una scelta che non è stata fatta da lui?
Per i minorenni quindi direi che è giusto che la patria potestà venga tolta. Quando poi il ragazzo sarà maggiorenne e deciderà lui, non i genitori, che non vuole una trasfusione allora se poi perderà il braccio, e poi un giorno si accorgesse che i Tdg non fanno per lui, allora non potrebbe recriminare niente a nessuno poiché la scelta è stata sua.



Quoto al 100%

Giù le mani dai bambini! come si fa imporre ad un minore un sacrificio simile? pur credendo fermamente ad un credo religioso, è un atteggiamento illegittimo e assurdo!








Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
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Re:
Mi permetto di rispondere solo ad alcune tue affermazioni, non a tutto, altrimenti diverremo prolissi [SM=x1061920]
Le tue frasi bik, le virgoletto.

"Esatto! Quindi non c’è la libertà di scelta: è il credo a stabilire così e dunque un Tdg, se non vuole essere sanzionato deve adeguarvicisi."

E' il credo a stabilire bik? Tutti i credi stabiliscono, stà al credente accettare ciò che il credo stabilisce oppure no.
Ti faccio un esempio: io ero cattolico, come molti tdg, poi ho scelto di diventare tdg.
Se ora volessi tornare cattolico, cosa dovrei fare? Tu lo sai che io dovrei andare dal parroco della mia parrocchia, chiedere di essere riammesso e ritenuto di nuovo cattolico, questo deve a sua volta chiedere il permesso al vescovo, il quale se lo decide, può anche respingere la mia richiesta. Al momento io, per la CC sono un apostata!! Lo sai Bik? Non mi sembra molto diverso dai tdg.
Se io voglio tornare cattolico, devo accettare le regole della CC e chiedere loro il permesso su cosa fare. E' semplicemente assurdo che poi mi lamenti delle regole della CC se sono stato io a chiedere di ritornare nella CC.
PEr me lo stesso vale per i tdg.

"Ma sei certo al cento per cento che lo facciano per convinzione? Chi ti dice che non lo facciano perché ci sono costretti, altrimenti rischierebbero di perdere le amicizie e gli affetti familiari? Il punto è che col fatto che se non si seguono le direttive del CD allora si viene ‘puniti’ non si può sapere chi lo faccia perché ci crede o chi lo fa perché forzato. E in una situazione del genere non sapremmo mai quanti fra i sei milioni di Tdg sono convinti di quello che fanno e quanti invece ci credono sul serio. E’ mia modesta opinione che se la decisione di salutare un ex venisse lasciata alla libera coscienza allora la stragrande maggioranza dei Tdg saluterebbe! E’ nell’indole umana mostrare rispetto e garbo agli altri, soprattutto se ci sono degli affetti."

Il tuo ragionamento è in apparenza giusto, ma segue sempre lo stile che hai nel fare un ragionamento, e cioè ragioni per gli altri. Quanti sono convinti? Quanti lo fanno per paura? E chi lo può sapere? Ricorda sempre, che la maggioranza dei tdg ha accettato volontariamente le regole dei tdg tratte dalla Bibbia. LE hanno sostenute, approvate, difese per anni. Sanno che se vogliono restare all'interno di questa confessione religiosa devono rispettare queste regole, come in qualsiasi associazione e "forum" [SM=x1061920] , altrimenti devono prendere la decisione di lasciare questa organizzazione e subire le conseguenze di questa uscita, conseguenze dure, ma che fanno parte del prezzo da pagare per ottenere la libertà.

"La mia risposta è che sono obbligati dall’impostazione del sistema. Altrimenti non ci sarebbero tanti fratelli che telefonano a Radio Maria piangendo per queste situazioni, né ci sarebbero alcuni che appendono manifesti per le strade comunali omettendo la propria identità per il timore di essere portati davanti ai comitati giudiziari. "

Io invece credo che la vita è fatta di scelte, dure o semplici, tutte rispettabili. Se un tdg sceglie di restare questo può avere 1000 motivazioni, se decide uscire eserciterà una sua libera scelta, che comporterà anche dei vantaggi per la libertà tanto agognata aquisita.
Radio MAria? Radio Maria strumentalizza il dolore e la frustrazione di alcuni, per portare avanti la sua battaglia religiosa. Come ho già detto in un'altra discussione, quel tipo di informazione per me non fa testo, non è obiettivo e non rispetta le regole della correttezza.


"Col fatto che tutti e sei i milioni di Tdg, guarda caso la penano tutti allo stesso identico modo, e guarda caso ogni volta che il CD cambia opinione, simultaneamente, allo stesso tempo, cambiano decisione pure loro. "

I tdg credono come dottrina di fede che il CD sia lo strumento di Dio per comunicare col genere umano. Ovvio che se il CD dice una cosa, cambiano tutti idea, ma questo avviene sulla base di una credenza religioa, da rispettare come molte altre di altre religioni che nessuno mai si mette in discussione.

"perché gli è stato detto dal CD"

Che considerano lo strumento di Dio, ed è loro diritto considerarlo così, nessuno glielo può impedire.

"Idem per i kamikaze. Farsi saltare in aria è un loro modo di essere. Dovremmo accettarlo quindi?"

Ascolta bik, ti chiedo cortesemente di non fare più esempi del genere, esempi che deviano dalla discussione paragonando in modo offensivo i tdg ai musulmani che si suicidano. E' un esempio offensivo e denigratorio, e io mi rifiuto di argomentare in questo modo. I kamikaze, caro Bik, uccidono persone, con l'esplosivo, ti risulta che i tdg si suicidano in un supermercato? Al massimo chiedono il diritto a scegliere un trattamento terapeutico, morendo loro, non di certo facendo morire altri. Bik [SM=g28001]

"E no, vedo che continui a non capire. Non è la loro religione a essere una ‘setta’. E’ l’impostazione della religione che è di tipo ‘settario’. L’unica e sola cosa su cui i Tdg fuoriescono dal campo delle religioni e entrano nel settarismo è impedire di andartene senza ripercussioni."

In tutte le religioni ci sono ripercussioni, Bik se te ne vai, anche nella CC. LA questione che si pone in questo caso è: è giusto scomunicare un credente?


"Ma si potrà impedire alla dirigenza di rompere le scatole con le ripercussioni disciplinarie: chi decide di non salutare lo fa, chi decide di salutare lo fa similmente."

Fino a che un tdg considera la dirigenza il canale di Dio, tu non potrai fare un bel niente, perchè in un modo o nell'altro, il CD continuerà a far rispettare il suo intendimento circa la scomunica. Il punto è questo.

"Giustissimo, ma nella libertà. Senza pressioni da parte di potenziali comitati giudiziari. Altrimenti non è una sua vera libertà ma diventa una costrizione."

I comitati giudiziari hanno potere perchè sono i tdg a concederlo, come lo concedono i cattolici al papa, scorazzandolo e spesandolo come fosse un re, infatti lo è, del vaticano.

"Certo che io e te vediamo proprio il mondo al contrario. Io invece, se non fosse per la CC, o meglio per i cattolici che con sforzo di adoperano per informare e dare altre alternative di fede come ad esempio fanno su infotdgeova, sarei ancora rinchiuso nel mio involucro; perciò direi che hanno fatto un buon lavoro, visto che oggi sono un pensatore libero."

Libero?? Contento te...

Ciao Bik [SM=x1061919]
Modificato da .Amadeus.M. 20/03/2007 14.40
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Re: Re:

Scritto da: .Amadeus.M. 20/03/2007 14.27
E' il credo a stabilire bik? Tutti i credi stabiliscono, stà al credente accettare ciò che il credo stabilisce oppure no.
Ti faccio un esempio: io ero cattolico, come molti tdg, poi ho scelto di diventare tdg.
Se ora volessi tornare cattolico, cosa dovrei fare? Tu lo sai che io dovrei andare dal parroco della mia parrocchia, chiedere di essere riammesso e ritenuto di nuovo cattolico, questo deve a sua volta chiedere il permesso al vescovo, il quale se lo decide, può anche respingere la mia richiesta. Al momento io, per la CC sono un apostata!! Lo sai Bik? Non mi sembra molto diverso dai tdg.



Beh, stavolta non sono d'accordo con te, neanche un po'.

Se c' e' un punto di confronto con la CC assolutamente da evitare per i TdG e' proprio questo.
Se c' e' un punto in cui i cattolici stanno anni luce avanti a voi e' questo.

La CC non condiziona la vita di nessuno, al contrario della WTS.
O almeno non in quel modo.

E te lo dice un ateo di ferro per giunta anche anticlericale.

Quel che e' giusto e' giusto.

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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