pcerini, 16/03/2009 12.47:
Io ho fatto una breve ricerca in rete sugli studi dei fattori genetici correlati a quelli ambientali,e' venuto fuori qualcosa:
XIV Congresso internazionale di genetica psichiatrica,Cagliari,2006, secondo il quale la depressione ha una predisposizione genetica per la depressione (anche sa da sola non e' sufficiente a scatenarla)
l'americano Martin Keller ha fatto uno studio sulla relazione geni - ambiente nella depressione,
uno studio dei ricercatori dell'Universita' della California di Los Angeles ha messo in luce come l'ansia e la depressione abbiano fattori genetici in comune,
lo studio di Ballesteros e di G.Martinez secondo cui un allele della serotonina sarebbe coinvolto negli episodi depressivi in correlazione con fattori ambientali
lo studio dell'australiano Nick Martin
Le ipotesi possono essere tante, ma non trovano d'accordo un vasto mondo di esperti che si occupa del problema.
Se fosse un difetto genetico, va da sè che la cura dovrà essere di tipo medico o genetico.
A che servono dunque gli interventi di psicologi e psicanalisti?
Perchè non vengono ricoverati in normali strutture ospedaliere, piuttosto che in strutture che mettono a disposizione LA PAROLA?
Se la depressione fosse una malattica con origini genetiche a che serve sperare di guarire?
Difatti la guarigione sarebbe possibile solo se si scoprisse il gene responsabile e se si trovasse l'antidoto adatto.
Se fosse una malattia allora a che pro il fatto di accorgersene in tempo? Perchè chi se ne accorgerebbe in tempo avrebbe possibilità di guarire e chi ritardasse nell'accorgersene cadrebbe sotto i colpi della depressione?
Quali sono le medicine che servono a rimettere chi se ne accorge in tempo?
Perchè non funzionerebbero, nel caso ci fossero, con chi se ne accorge in ritardo?
Pyccolo