| | | | Post: 11.894 Post: 9.582 | Registrato il: 08/02/2006 | Città: TORINO | Età: 69 | Sesso: Maschile | Occupazione: professionista | Utente Master | AMMINISTRATORE | | OFFLINE |
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03/02/2011 22:13 | |
Caro Prof. Polymetis,
Ritengo di essere un dilettante in paragone al tuo modo di argomentare un tema così delicato come l'orientamento sessuale che alcune persone scelgono di praticare.
Non c'è dubbio che hai passato e passi molto tempo nella ricerca e nello studio. Le tue analisi testimoniano una preparazione cattedratica ineccepibile e che, se per caso, decidessi di confrontarmi, non lo farei a "cuor leggero" ma avrei bisogno di alcuni giorni prima di esprimere le mie modeste considerazioni.
Per quanto mi riguarda, ad ogni modo, non desidero avventurarmi in questo tema specifico, perchè credo sia legittimo che ognuno faccia le proprie scelte nel praticare il sesso come ritiene più consono ai propri desideri.
Ricordo, anni fa, di aver letto un intervista fatta a Arthur Miller, considerato il drammaturgo più importante d'America, basti pensare al suo capolavoro "Morte di un commesso viaggiatore", come dicevo, ricordo una delle domande:
"Che cos'è l'inferno?".
Il giornalista si aspettava una risposta che verteva su un credo religioso, invece, fu sorpreso del commento.
La risposta dello scrittore fu: "Il troppo tardi nella vita!".
Poi spiegò il perchè di quella risposta, raccontando una sua esperienza personale (sentimentale) conclusasi drammaticamente.
A volte, non saper accettare o cogliere certe opportunità che la vita ci offre, può diventare un "troppo tardi", quindi, un "inferno".
Pertanto, è fondamentale che una persona, anche in circostanze avverse, sia in grado di non farsi condizionare da stupidi pregiudizi, ma trovi la forza morale di vivere una identità anche sessuale tenendo conto del suo orientamento.
Un abbraccio
Pino Lupo
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