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LE CANNONATE PROFETICHE DEL CORPO DIRETTIVO

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2010 21:57
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Il libro di Daniele è stato scritto nel II secolo a.C. e tratta più che altro della storia del periodo maccabeico e che, naturalmente, non ha alcuna applicazione profetica del genere proposto dai tdG che in modo insistente vogliono dimostrare.

A chiare lettere, nel libro “Sia fatta la tua volontà in terra”alle pagg. 289-299 si afferma che il <<comunista >> “re del nord” <<E’ riuscito ad assoggettare un terzo della terra ad un governo comunista, non sapendo che Dio nei cieli ride di ciò e lo permette “finchè non sarà finita l’ira, poiché ciò che è deciso, sarà compiuto”.

Nella “guerra del gran giorno di Dio onnipotente” Geova porrà fine alla sua ira e alla sua denuncia…L’angelo di Geova predisse ulteriori aggressioni del comunista re del nord prima della sua fine ad Armaghedon…>>.

Che questo sia tutto falso lo dimostra lo stesso C.D. dicendo che: <<per la fine del 1991 l’Unione Sovietica aveva cessato di esistere>> (TG del 1/3/1992 pag. 5) e con essa crollava tutto il comunismo mondiale, eccetto Cuba o la Cina, che oggi si sta lentamente democratizzando come viene dimostrato dai fatti politici recenti.

Cercare di mettere in pace gli uomini, sia da parte di religiosi che di laici, è una lotta nobile e anche cristiana a differenza dei testimoni che condannano questi sforzi guardando impassibili e addirittura con disprezzo verso tutti quelli che si adoperano per la pace, come di continuo viene promossa, specialmente dal Papa, “felici gli operatori di pace”, dice Gesù.

Motivo per cui, dicono i tdG: <<tanto questo mondo è destinato a perire per mano di Geova, perché corrotto e suo nemico. A che serve mettere una “toppa nuova ad un mantello vecchio”?>>.

Questa purtroppo è la loro sensibilità e il loro declamato amore verso gli esseri umani e non si rendono conto di quelle che sono le realtà prospettate per il futuro di questo mondo.

Come possono rendersi conto dei piani divini per questo mondo?

Questo non è un problema per i tdG, loro hanno già tutto programmato.

Il mondo segue i ritmi della sua esistenza, purtroppo, per gran parte contrassegnati dalla violenza, contro i quali gli uomini di buona volontà si sforzano, nell’intento di aiutare gli sfortunati, di guardarli come esseri bisognosi di tutte le cure, sventurati, per essere nati in un mondo dove i valori morali e spirituali sono seguiti non dalla maggioranza, ma dai pochi che vogliono dedicarsi, fin dove è possibile, a soddisfare i bisogni più urgenti.

E se molti giovani, oggi, soffrono problemi, compresi anche dei giovani testimoni, le colpe vanno ricercate nel mondo nel quale vivono.

Se lo domanderanno i vecchi di Brooklyn?

E a questo punto non è ipocrisia domandarsi: <<Perciò, chi è oggi il “re del nord”? E’ da identificarsi con uno dei paesi dell’ex Unione Sovietica? O sta cambiando completamente identità, come è già successo più volte nel passato? Non siamo in grado di dirlo. Chi sarà il re del nord, quando si adempirà Daniele 11: 44, 45? La rivalità fra i due re si riaccenderà?… Solo il tempo risponderà a queste domande>>.


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Ma subito dopo la TG si affretta ad affermare, per non scoraggiare l’adepto: <<Una cosa però sappiamo. Presto il re del nord scatenerà un’offensiva che sarà innescata da “notizie che lo turberanno da levante e dal nord.” Questa campagna precederà immediatamente la sua fine…>> ecc.ecc. (TG 1/11/1993, pag. 21).

Presto” è un termine molto caro al corpo direttivo che serve a caricare le batterie psicologiche affinché non si affievoliscano e non si esauriscano le speranze del paradiso terrestre sempre a portata di mano.

Ciò che può provocare la perenne illusione profetica, che sbatte contro la realtà nell’abisso dell’inconscio del testimone, credo non lo possano spiegare chiaramente nemmeno Freud o Jung.

Sono passati 10 anni e questo atteso <<presto>> è ancora clandestino.

Le profezie della TG vanno a braccetto con tutte le previsioni profetiche del millenarismo, perché si possono adattare in ogni tempo.

Dicendo che il re del nord cambia <<come già successo altre volte>> si può spiegare sulla base di una profezia che va all’infinito senza risultato.

Non è la prima volta che il C.D. prova piacere a scrivere una cosa del genere e a insegnarla come dottrina, pur sapendo quali risultati il suo insegnamento può provocare nella mente delle persone che lo seguono: l’ossessione.

Le “notizie che lo turberanno” non sono più i messaggi di Geova proclamati dal suo strumento, i cosiddetti “unti”, ma astutamente, usando il condizionale: <<potrebbe essere la propaganda satanica che inciterà il re del nord (futuro) e tutti gli altri re ad attaccare il popolo di Geova…>>.

Anche ciò che era sicuro, << “Che le notizie dal nord”>> siano di Geova, si tramuta in un fatto ipotetico, si capovolge, quindi, il discorso pronunciato prima. Così ragionano i tdG! (pag. 22 di suddetta rivista).

E’ l’inizio della negazione della dottrina precedente che il comunista re del nord e il democratico re del sud dovevano pervenire con assoluta certezza alla loro fine ad Armaghedon.

Che non siano nuovi questi “aggiustamenti profetici” che, tra l’altro, riguardano il re del nord e il re del sud come fatti sicuri e poi smentiti in modo clamoroso dalla stessa storia della Società, non costituiscono un fatto isolato: sono innumerevoli e trattarli tutti non è impresa da poco, vista l’enorme quantità di carta stampata.

Segnalerò solo alcuni punti. Il libro “L’arpa di Dio” del 1925, circa il re del nord e il re del sud, di Daniele 11: 40-45, afferma: <<L’adempimento di questa profezia fissa il principio del tempo della fine, perché la profezia così dichiara in modo definito. La campagna del gran guerriero Napoleone Bonaparte è chiaramente un adempimento di questa profezia, come lo mostrano apertamente le referenze ai fatti storici intorno alle sue campagne. Il re del Sud., menzionato nella profezia, è l’Egitto e il “re del Nord” è la Gran Bretagna, che era allora parte integrale dell’impero romano, Napoleone era in Egitto combattendo contro gli eserciti egiziani, guidati da Murat Bey, e li aveva disfatti… Mentre egli compiva ciò, la Britannia nordica, sotto il comando di Lord Nelson, faceva un aperto attacco contro le forze militari di Napoleone. Napoleone cominciò la sua campagna egiziana nel 1798 e la finì e tornò in Francia il 1° ottobre 1799. La campagna è descritta brevemente, ma graficamente, nella profezia, ai versetti 40-44; ed essendo finita nel 1799 essa segna, secondo le proprie parole del Profeta, il principio del tempo della fine…>> (pagg. 230-231).


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Si dice pure, tra l’altro, che: <<Gesù dichiarò che il radunamento di Israele in Palestina (Lc. 21: 24) sarebbe una delle prove più conclusive della sua presenza e della fine del mondo>>.

Gli: <<Studenti della Bibbia>> sono usciti allora per <<proclamare…particolarmente… “il mondo è finito, milioni di persone ora viventi (cioè quelli vissuti negli anni venti) non morranno giammai; e questo fatto è un chiaro adempimento delle parole del Maestro nel testo citato sopra>> (Mt. 24: 14); (pagg. 251, 252).

È il linguaggio del loro Gesù!

A prescindere dal mio giudizio, sarei curioso di conoscere cosa ne pensa di questi argomenti di Rutherford, uno storico.

<<I fatti fisici, l’adempimento delle profezie e le profezie in via di adempimento, provano in modo schiacciante, e al di là di ogni ombra di dubbio, che il Signore è presente, che il mondo è finito, che il Regno dei cieli è imminente>>(pag. 253, 254).

<<Le prove citate fin ora mostrano che il vecchio mondo (sociale e politico) è finito ed è cominciato a tramontare nel 1914 e che questo tramonto sarà ultimato in pochi anni e la giustizia pienamente ristabilita>> (pag. 337).

Per i tdG 78 anni sono pochi dal 1925!

Ora nel 2003 la Gran Bretagna è ancora qui, viva e vegeta, assieme all’Egitto e a tutto il resto del mondo che non è finito.

Tutto segue il suo corso, nulla di nulla di ciò che è stato profetizzato dal C.D. si è verificato.

Si aggiunga a tutto questo la risurrezione dei patriarchi tuonata dai pulpiti degli stadi e il ritorno in patria degli ebrei quale ulteriore prova che il Regno è imminente: è tutto fallito miseramente.

Il “senza dubbio” delle parole di Rutherford dovrebbero far riflettere il “senza dubbio” anche del tempo presente, tutti i tdG su come possono essere interpretate le parole di Daniele sulla rivalità tra il re del nord e il re del sud posti in relazione alla fine: <<Lo scopo della seconda venuta di nostro Signore è stato assai malinteso ed erroneamente rappresentato>>! (pag. 254).

Chi erroneamente ha mal rappresentato Gesù?

Di certo non la cristianità, come vuol far credere lo stesso C.D. che sulla base dei suoi fallimenti ha sentenziato contro se stesso.

Dopo l’ennesimo fallimento profetico, la Società, in base a ciò che dice nella TG del 1/6/2003 sulla prossima presenza dei due re, che non è possibile per ora la loro identificazione, dimostra che tutta la loro attenzione è rivolta a scrutare gli avvenimenti politici del nostro tempo, indifferente a ciò che insegnava prima, nell’intento di scoprire quale elemento combini con le loro nuove fantasie profetiche e si dia così un altro volto al re del nord e, anche, forse, a quello del sud.

Sono i prodromi di nuovi annunci profetici destinati, come tutti gli altri, a un sicuro naufragio.

Ciò che prima era applicato al re del nord nazista assieme a quello comunista, del cap. 11: 38-45, oggi, in modo astuto, la Società ha diviso gli ultimi versetti di Daniele cap. 11 in due parti, gli ultimi dei quali, versetti 44-45. Il CD si prefigge così di proporre il suo nuovo futuro, presunto, re del nord. (“Prestate attenzione alle profezie di Daniele!”, pag. 284).

Un giorno, che i tdG sapranno o crederanno di scorgere il nuovo re del nord, avranno modo di sbizzarrirsi per provare con gli stessi argomenti di prima che l’aggressivo re del nord uscirà per distruggere e votare alla morte, uscirà, diranno, per l’ennesima volta, allo scopo di distruggere il “popolo di Geova” ed allora Geova si alzerà per colpire senza pietà sia il re del nord che quello del sud e Gog di Magog che sta alla loro testa, l’ispiratore di questi blocchi politici con il resto del genere umano.

Per essere “presto”, diranno, distrutti ad Armaghedon.

Profezie che senza ombra di dubbio si dimostreranno di nuovo predizioni fallaci e si rimanderà all’infinito la lettura “profetica” del libro di Daniele 11: 40-45, scritto nel II sec. a.C.

In tutto ciò che dicono i libri della Bibbia, i tdG vedono rappresentati se stessi; così con questo metodo tutta la parte apocalittica della Bibbia viene applicata al futuro di questo mondo, ma, priva di ogni analisi scientifica approfondita del suo significato, è destinata a fallire; gran parte degli avvenimenti descritti nel libro di Daniele e negli altri libri profetici, infatti, è storia e non profezia.

La storia di due re del Medio Oriente è stata adattata a profezia inserendola e conformandola agli eventi della storia in due grandi rivali blocchi politici; in realtà non si tratta di nord e sud, ma di oriente e di occidente.

Quello di piegare la Scrittura alle proprie fantasie è il sistema tipico di tutte le sette.

Caro giovane che hai 17, 20 o 25 anni, anche tu diventerai vecchio, ma allora io per ricordarti quanto ho detto sopra, non ci sarò più da molto tempo!

Invito i tdG a leggere le scritture di Deut 13: 1-3; 18: 21-22 (TNM) per riflettere seriamente su questo scritto.

Ma sembra che l’eccitazione di profetare sia più forte della preoccupazione di pensare all’ammonimento divino e al destino al quale è riservato il falso profeta e anche alla figuraccia, a fronte di falsi profetici sulla fine del mondo, al cospetto del pubblico informato: <<Svegliatevi!>>

Venaria Reale, 05 / 10 / 2003



ADRIANO BASTON



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