Da rilevare che vi è una profonda differenza tra i tdG e i cristiani: mentre i primi non possono permettersi critiche al corpo direttivo senza rischiare la disassociazione, i secondi, come Quinzio, hanno la libertà cristiana, a torto o a ragione, di muovere critiche sia su alcune direttive sia sul piano scritturale e morale con la libertà di farlo anche pubblicamente senza lo spauracchio della scomunica.
Dico questo perché una volta è capitato al sottoscritto negli anni '80, di aver mosso delle critiche al CD per aver profetizzato il falso circa il 1975, il cui fallimento profetico aveva danneggiato molte persone; rischiai la disassociazione; e, a causa del falso, molti abbandonarono il gruppo.
Per questo motivo il CD doveva essere rimosso se non addirittura disassociato.
Il danno per molti è stato disastroso: alcuni vendettero le loro proprietà, altri comprarono mobili a rate a lunga scadenza (ne ho conosciuti alcuni di questi) che andarono oltre il 1975, altri rimandarono operazioni, tanto Armagheddon è alle porte!
A dirti il vero, caro F., per aver portato all'attenzione questi fatti, fui minacciato di disassociazione se ne avessi ancora parlato, perché, mi disse M., avevo scoraggiato due fratelli pionieri ai quali avevo parlato di questi fallimenti profetici: ero colpevole di aver letto loro la Torre di Guardia e Svegliatevi che trattavano la questione della fine del “sistema di cose” che lì lì doveva avvenire, ma che tuttora è latitante.
Gesù ci insegna, non di stabilire il tempo, come erroneamente in modo ossessivo e antiscritturale più volte stabilito dai tdG, ma quello di star svegli perché il Signore può arrivare nella storia universale e individuale da un momento all'altro.
(Tratto da uno spezzone di una lettera, scritta in questi giorni, da Adriano Baston)
__________________________________________________