w 15 GIUGNO 2010 16-22 AGOSTO PAGINA 20
Stamattina sono andato in una sala del regno della Liguria dei testimoni di Geova con mia madre.
L'articolo di studio trattato è stato quello indicato in oggetto.
Ad adunanza iniziata, senza che ne fosse fatta richiesta, un anziano, notando che fra le mani avevo solo una bibbia (tra l'altro la Riveduta di Mons. Luzzi alla quale sono affezionato) mi ha fornito, omaggiandomi anche d'un sorriso, la torre di guardia in trattazione , nonchè un libretto dei cantici.
Molte sorelle hanno avvicinato mia madre, salutandola come di consueto con baci ed abbracci.
Una di esse le ha dato due baci, sussurrandole "uno per te, uno per tuo figlio"!
Non ho potuto fare a meno di gradire e di constatare che la gentilezza è presente tra i testimoni di Geova "classici".
Lo studio era imperniato sul tema: "la gentilezza nel parlare favorisce buoni rapporti".
Mi ha colpito, nel paragrafo sette, la scrittura di Matteo 5:22, che valorizza un importante passaggio del sermone del monte di Gesù:
"Comunque, io vi dico che chiunque continua ad essere adirato verso il suo fratello dovrà rendere conto al tribunale; ma chiunque si rivolge al suo fratello con un’indicibile parola di disprezzo dovrà rendere conto al Tribunale Supremo; mentre chi dice: ‘Spregevole stolto!’ sarà soggetto alla Geenna ardente".
Un anziano, nel suo commento, ha applicato la scrittura, affermando che il "fratello" è il proprio simile a prescindere dalla confessione d'appartenenza, in quanto tutti figli d'Adamo, e che non è amorevole nè cristiano rivolgersi con espressioni di disprezzo nei confronti del prossimo, a prescindere.
Non ho potuto fare a meno di andare con la mente alle diatribe tra i testimoni di Geova internettiani e coloro che non fanno più parte di tale organizzazione, i quali, comunque, in entrambe le sponde, conoscono perfettamente il significato e l'applicazione di tale pensiero del Cristo.
Perchè quindi nel virtuale, da una parte e dall'altra, vengono pronunciate espressioni altamente offensive, sprezzanti, sullo stesso piano de "spregevole stolto?".
Potrebbe essere un "nick" che proteggendo l'anonimato non consente l'identificazione nè offre la possibilità d'essere rintracciati?
Ma ciò non equivarrebbe all'investire un pedone e poi fuggire ad alta velocità?
Entrambe le "fazioni" non sono forse ben consapevoli che "le telecamere" che li monitorizzano sono ben più in alto delle nuvole?
perchè quindi...?
[Modificato da parliamonepino 22/08/2010 14:57]