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15/07/2010 12:28 | |
parliamonepino, 15/07/2010 8.18:
Da: Franco P.
Data: 13/07/10 14:22:08
A: pinolupo@soccorsospirituale.org
Oggetto: venite a me e sarete liberi.
Venite a me perchè il mio giogo è leggero, io sono la via,la verità e la vita, la verità vi farà uomini liberi. Con queste parole Gesù ammaestrava le genti chiamandole ad accostarsi a lui , alla sua parola, dicendo loro di chiedere perchè avrebbero trovato risposta alle loro domande.Essi non avrebbero dovuto avere paura di essere scomunicati o disassociati dalla sua Parola. Gesù ci insegnò ad avere amore per i propri fratelli , a compiatire la loro impreparazione, a correggerli amorevolmente senza pretendere nulla in cambio. Ora , caro Pino, prova a mettere a confronto queste parole con l'operato del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova e, se ce ne fosse ancora bisogno, avrai la conferma di come siano fuori strada dal punto di vista religioso , umano , sociale e quant'altro.
In questi giorni sto riguardando alcuni filmati di testimonianze di ex T.d.G. e provo ancora più orrore per quella che ho già in precedenza definito la "politica strisciante" del Corpo Direttivo. Quando ero giovane chiesi agli anziani T.d.G. di rispondere alle mie domande nel qual caso sarei diventato il più grande T.d.G. della storia per come ero animato nella ricerca di Dio; fortunatamente non ebbi risposte esaurienti ed in questo ringrazio il Signore di avermi salvato dalle grinfie di questi manipolatori di coscienze che tutto fanno fuorchè far sentire liberi in Cristo i loro adepti, che tutto fanno fuorchè imporre un giogo leggero bensì un fardello pesante che in alcuni casi ha portato al suicidio, come ben saprai. Allo stesso modo di allora affermo che in virtù delle mie convinzioni ormai radicate in decenni di riflessioni e studi sarò accanto al testimone debole che chiede aiuto, accanto a colui che fa domande e che vuole risposte, asciugherò le lacrime di chi piange, non importa a quale religione appartenga, ma sarò inflessibile nel dire che nostro Signore non fa distinzione di razza, di lingua o di appartenenza religiosa quando ci ama perchè Lui ama tutti , a cominciare dal peccatore che deve curare come fa un buon medico, a cominciare da di non capisce e vuole avere un sorriso di comprensione fraterna anzichè un tribunale da inquisizione.
Gesù disse all'adultera "vai e non peccare più" senza disassociarla ma con grande , grande Amore. Piango infine per quei poveri testimoni come i miei genitori che si sono trovati coinvolti in qualcosa più grande di loro e che spero non debbano pentirsi della loro scelta perchè, conoscendoli, sento che ne soffrirebbero troppo, ma forse apprezzerebbero almeno per una volta quel figlio tanto vituperato che ebbe il coraggio di non diventare un T.d.G.
Scusami per la prolissità ma quando parto divento un fiume in piena, ti saluto fraternamente
Franco
Da: PINO LUPO
Data: 15/07/10 08:09:35
A: Franco P.
Caro Franco,
Nel suo cammino di proselitismo, purtroppo, la Società Torre di Guardia ha prodotto le sue vittime danneggiando in alcuni perfino l'equilibrio familiare e, in altri, dopo essersi liberati dalla sua influenza, se erano entrati nel “gruppo” con un po' di fede, se ne sono usciti svuotati e sconfitti: non esiste più Dio, né Cristo, né Sacre Scritture, una rabbia inconscia, la nausea per ogni forma di religione. Almeno l'ateismo filosofico ha qualcosa da dirci, i suoi perché, sono gli stessi del credente, ma loro non hanno più niente da raccontarci dopo la delusione. Non si può neppure attribuire tutte le colpe alla Torre di Guardia per il disagio morale e spirituale che soffre dolorosamente l'individuo dopo l'oblio di anni passati nella setta ed essersi accorto di essere stato ingannato. Le colpe, quindi, vanno ricercate, in una certa misura, anche nella persona stessa, che a suo tempo, non ha saputo tapparsi le orecchie al canto delle sirene ammaliatrici, al loro fascino, che, per molti versi, oggi viene pagato a caro prezzo.
Per altri invece il cammino prese un'altra direzione, un cammino di ricerca e di riflessione, che dopo la catarsi, fecero l'incontro con l'autentica fede cristiana, cioè, per usare un termine filosofico islamico, la haqiqat, cioè il senso vero, la verità che è verità, in altre parole, il cristianesimo nella sua vera essenza e, in tal modo, poterono esercitare liberamente le loro proprie funzioni spirituali, la propria libertà interiore e professare così, la fede fuori da ogni condizionamento settario. Davvero una vittoria nel rivalutare una propria identità, una personalità che sa vivere, con il coraggio delle scelte, un’individualità coerente con i propri tempi ed equilibri.
Caro Franco, quello che hai scritto, non solo mi trova d’accordo, ma è stato oggetto di molte riflessioni, fatte nel corso di questi anni. La discriminazione, il tono inquisitorio, far sentire in colpa con severità e autorità “divina” non sono nella natura dell’uomo, ma sono atteggiamenti che hanno una radice diabolica, che rivela una forma di “cannibalismo” spirituale.
Iniettare nella coscienza degli uomini la “strumentalizzazione” è una “trasfusione” da vietare, perchè infetta lo spirito e snatura la persona, rendendola automatizzata e priva di vero sentimento cristiano che sa donare e non pretendere.
Con affetto e Stima
Pino Lupo
S ono finalmente riuscito a completare la visione del film "1984" di Orwell e non ho potuto fare a meno di trovare associazioni e similitudini con l'organizzazione dei TdG, così votata alla distruzione di valori, affetti, sentimenti e così costruita sul sospetto, permeata dal costante timore d'essere "scoperti" "denunciati" per pensieri ed azioni non contemplati e/o disapprovati dal credo.
Certo, qualcosa di buono si trova ancora all'interno dell'organizzazione, un certo grado di onestà (in alcuni) laboriosità, zelo (spesso anche fanatismo), generosità ma, purtroppo, gli aspetti negativi sono maggiori dei positivi, soprattutto quando si fanno i salti mortali per convertire un assoluto estraneo e si prendono a calci in bocca i parenti e familiari per il solo fatto di essere d'opinioni contrarie.
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