Di chi sono le responsabilità per la morte del ragazzo?
Nel caso della morte di Stefano Cucchi, si dovranno attentamente vagliare le responsabilità dei Carabinieri che hanno proceduto all’arresto, degli agenti di Polizia Penitenziaria che hanno avuto in custodia l’arrestato dal giorno successivo.
Inoltre andrà verificata la responsabilità del medico del Tribunale di Roma, sede in cui era stato portato Stefano Cucchi il giorno successivo all’arresto per procedere al processo per direttissima, e lì si era sentito male una prima volta.
Il certificato di quel medico già parlava di “lesioni ecchimodiche in regione palpebrale inferiori bilateralmente” ed aveva prescritto un analgesico per dei dolori alla schiena ed alle gambe, ma nulla viene detto delle due fratture alle veretebre riscontrate poi in seguito al decesso.
Al momento risulta che la Procura romana proceda per omicidio preterintenzionale contro ignoti. Ciò significa che soggetti al momento non identificati, ma presumibilmente da ricercare all’interno delle varie forze di polizia giudiziaria che hanno avuto in custodia l’arrestato, sono indagati per avere cagionato la morte di Stefano Cucchi.
Che vuol dire omicidio preterintenzionale?
Omicidio preterintenzionale significa che essi avevano l’intenzione di percuotere o picchiare per cagionare lesioni e che, andando oltre la loro intenzione, si è verificata la morte di una persona. Tale reato è punito con una pena della reclusione da 10 a 18 anni.
E se la colpa fosse dei medici?
Un eventuale profilo di responsabilità dei medici, che potrebbe essere esclusivo o concorrere con la responsabilità dei militari, sarebbe unicamente per omicidio colposo.
L’omicidio colposo (che potrebbe nel caso in esame essere attribuito ai medici laddove si riscontri qualche negligenza negli interventi medici posti in essere), si differenzia dall’omicidio preterintenzionale per il fatto che nell’omicidio colposo non vi è l’intenzione di compiere un reato minore (quale le leiosni o le percosse, come nell’omicidio preterintenzionale), ma la morte viene cagionata unicamente per colpa. Ciò significa che l’evento morte non è voluto e si verifica unicamente per negligenza, imprudenza o imperizia, o per inosservanza di leggi e regolamenti (come ad esempio per inosservanza delle norme del Codice della strada).
Avv. Tommaso Rossi FONTE