Grazie a tutti, della compagnia e del dialogo durante queste settimane che ho percorso con Voi. Il mondo virtuale é per certi versi affascinante, ma per me lo é ancora di più l'avventura reale. Con la conversazione che scorre guardandosi negli occhi. Con l'emozione che risvegliano anche i silenzi, quando parla il nostro corpo nel linguaggio non verbale, in uno scambio dal profondo del nostro essere. E inoltre il mio tempo è quello che è.
Spero di esser riuscita a renderVi gradevoli i miei interventi in questo breve periodo, incentrati prevalentemente sul mio aver fede nella possibilità che l'amore diventi un fenomeno sociale oltre che individuale. Va da se che questo é il mio ideale di concezione di vita, soprattutto nella pratica, che non ha la benché minima pretesa di verità e salvezza universali, poiché siamo acque che provengono dalla stessa fonte, fiumi che attraverso differenti percorsi confluiranno tutti nello stesso oceano. L'unica certezza che abbiamo.Spero, altresì, che l'averVi scritto di questo mio “credo” riguardo all' amore come unica soluzione valida al problema dell'esistenza umana, non l'abbiate avvertito solo come un salasso di buonismo, ma che anche Voi siate in fondo concordi con me che, l'amare ed il sentirsi amati, sia l'unico vero desiderio/bisogno di ogni essere umano.
Nella vita reale mi trovo quotidianamente di fronte ad un mondo calcolatore, privo di qualsiasi interesse per ciò che non sia finalizzato al beneficio economico. Lavoro in una multinazionale tedesca, leader mondiale nel suo settore, sono responsabile delle vendite per il mercato estero. Un impiego non facile da conciliare con il mio pensiero e con il mio non essere un uomo, in un contesto di prevalenza maschile.
Il principio che anima le imprese solitamente é incompatibile con il principio dell'amore ma, per esperienza, credo che si possa anche tentare di praticare l'amore, la benevolenza, l'armonia senza cessare di “funzionare” dal punto di vista economico. Ne ho avuto delle prove toccanti. Con un po' di anticonformismo – e chi, oggi, parla di sentimenti anticonformista lo é – ci si riesce a difendere anche con efficacia contro lo spirito basato solo sulla produzione e sul profitto economico. Sono delle lotte dure, certo, spesso avvilenti ed estenuanti. Moltissime si perdono e tuttavia alcune si vincono. Sono queste che mi rendono piacevole il partecipare all'esperienza del lavoro, più che all'esperienza del guadagno.
Mi avvio alla fase conclusiva di questo post, il mio ultimo, comunicandoVi, se Vi può interessare, ciò che ho percepito di questo forum. Vi prego di leggere le mie parole solo per ciò che vogliono essere: non un giudizio ma l'esposizione delle mie sensazioni ed aspettative maturate durante questa breve esperienza nell'etere. Sono le impressioni di una persona qualsiasi, che non ha mai camminato nelle Vostre scarpe e viceversa.
Ho avvertito più volte molta durezza ed aggressività nei messaggi postati (anche curiosando in quelli passati), alcune volte cinismo, prevaricazione, ed ironia invettiva verso le opinioni altrui. Atteggiamenti che creano spesso acredine e rotture, quasi sempre feriscono l'animo chi legge, in particolare dei diretti interessati. In un forum che porta il nome di “Soccorso Spirituale” e che si rivolge alle persone afflitte e in difficoltà, avrei pensato di trovare più armonia, empatia, “rivoluzioni” più che reazioni. Per una questione di rispetto. Anche se sono convinta che l' armarsi di giustizia etica non sia comunque la stessa cosa che voler bene al prossimo e sentirsi responsabile nei suoi confronti. Che non significa divenirne il suo “salvagente” (o viceversa), come attingere ad una fonte non vuol dire affogarvici.
Ciononostante, ed é la cosa che più mi sta a cuore, sono riuscita a distinguere anche molto bene i sentimenti di ammirazione, tenerezza, disperazione, stima, gli incoraggiamenti ad essere sempre se stessi, a ragionare sanamente con la propria testa, i saluti, gli abbracci ed i ti voglio bene. Quelli sinceri. Ed é con queste parole che desidero ricordare il forum.
Vi auguro gioa e serenità, amici, e che il destino esaudisca tutti i Vostri desideri, ma a modo suo, per poterVi dare qualcosa che sta sopra i Vostri desideri stessi. Sono parole tratte da “Le affinità elettive” di J.W. Goethe.
Vi abbraccio,
Anna
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"Nessun uccello vola troppo in alto,se vola con le proprie ali" - William Blake