Londra, 11. Affrontare l'intolleranza religiosa regolarmente e puntualmente è uno dei compiti cruciali dei cristiani nel xxi secolo. Lo ha detto il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, durante un intervento sul tema "Tipi di intolleranza: religiosa e secolare", tenuto presso la Oxford University Newman Society. Secondo il porporato la libertà della Chiesa cattolica nel mondo occidentale è sotto pressione a causa della nuova e pericolosa tendenza all'uso di leggi antidiscriminazione e di rivendicazione dei diritti umani che attaccano il ruolo della religione nella vita pubblica e i diritti individuali. "I cristiani - ha aggiunto - devono riscoprire il coraggio se devono affrontare questo problema. Devono riscoprire il loro talento per dimostrare che esistono stili di vita migliori per edificare una buona società".
L'arcivescovo di Sydney ha citato l'esempio della California, dove cristiani e mormoni hanno sostenuto la proposta 8 che ha capovolto la legge sui matrimoni dello stesso sesso. E ha raccontato come chiese e templi abbiano subito vandalismi e intimidazioni e come molti sostenitori dell'emendamento siano stati costretti a lasciare il lavoro e inseriti nelle "liste nere". L'intimidazione e l'emarginazione nei confronti dei cristiani - ha aggiunto il porporato - vengono passate sotto silenzio. In una democrazia sana le persone dovrebbero essere libere di discutere e criticare le convinzioni degli altri. La reciprocità è essenziale, ma i laici sembrano preferire strade a senso unico".
Il cardinale ha previsto un inasprimento delle guerre culturali se il presidente Barack Obama, renderà legge il "Freedom of choice act" che eliminerà le restrizioni all'aborto e negherà ai medici e agli ospedali il diritto di obiezione di coscienza.
"I credenti - ha concluso - non dovrebbero essere trattati dai Governi come una minoranza meramente tollerata e destabilizzante, i cui diritti devono sempre essere al secondo posto rispetto alle istanze laiche". Secondo il cardinale, l'effetto dell'aumento dell'intolleranza è stato quello di rafforzare il conformismo e di privare il cristianesimo della forza della sua testimonianza pubblica.
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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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