Jacques ha fatto parte di quella che chiama oggi « una setta » per una quindicina di anni, « per aver preso le difese di uno dei miei clienti testimone di Geova che aveva un conflitto con un superiore dell’organizzazione, sono stato escluso” dice, il problema è che i TdG indicano chiaramente di non avere più contatti con gli esclusi, oggi più prosaicamente nominati scomunicati”, risultato:
Mia moglie vive sotto il mio tetto, questo non ha creato problemi, ma per esempio, non vedo più mia suocera da sette anni e non ho più contatti con mia sorella.
E sulla base della legge antidiscriminatoria del 2003, Jacques ha deciso di intraprendere un’azione legale.
respinta una prima volta, la corte d’appello di Lìege ha finalmente riconosciuto la presunta discriminazione in cui è stato vittima Jacques.
Una prima vittoria per Jacques, ma non una condanna dei TdG “toccava a me provare che ero stato discriminato” ed è andato in cassazione.
L’istanza suprema ha dato il suo verdetto “ la corte riconosce che, in base alla legge sulla discriminazione, resa più dura nel 2007, se vi sono delle presunte discriminazioni stabilite, è compito dei TdG dimostrare che non c’è stata discriminazione.
Di conseguenza, la causa viene rinviata alla corte d’appello di Mons che dovrà decidere definitivamente.
"E la prima volta che la giustizia apre una breccia come questa, e la vedo male per come potranno provare che non c’è stata discriminazione, e se saranno condannati , questa causa avrà delle ripercussioni nel mondo intero".
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal