damaride, 13/01/2009 21.09:
Mi sembra che Kalos, dai primi esordii pacati, stia alzando il tiro
con intenti polemici e denigratori.
Generalmente non rispondo a posts chiaramente provocatori, ma concedendo a Kalos il beneficio di una involontaria caduta di stile, risponderò ai quesiti posti.
Non è affatto vero che chi ha fumato 4 sigarette e si è poi ritratto da questa offesa alla santità della vita vine espulso spietatamente.+
A meno che non sia incappato in qualche comitato di anziani decerebrati. Che qualcun caso ci possa essere sono stata la prima a non escluderlo, ma non è certo la norma.
Non è affatto vero che chi accetta una trasfusione di sangue in stato confusionale venga espulso dalla congregazione, chi sostiene questo ci vuol far passare per una comunità di matti.
Per quanto riguarda una coppia di fidanzati che ha uno o anche più di un rapporto prima del matrimonio non è per nulla scontato che vengano disassociati.
Mi faccio guidare da un semplice ragionamento: come potrebbero gli anziani essere messi al corrente di questo peccato nascosto se non in presenza di spontanea confessione? La spontanea confessione è segno tangibile di pentimento e, tranne i casi di un comitato di anziani decerebrato come quello che ho ipotizzato sopra, non c'è disassociazione.
Ma non credo che qui si voglia far credere che siamo una comunità di decerebrati.
Per coloro che sostengono dottrine in opposizione a quelle dei Tdg in effetti si pone automaticamente al di fuori dei TdG.
Nè più nè meno di chi si porrebbe al di fuori del credo socialista se sostenesse dottrine fasciste.
Per quanto riguarda l'atteggiamento verso i disassociati appartenenti
alla cerchia familiare è stato più volte precisato che la disassociazione non altera i naturali rapporti affettivi.
Infatti oggi nessuno ha più da ridire se una mamma va a fare shopping con la figlia disassociata.
Si dà poi il caso che alcuni disassociati assillano i parenti TdG fedeli con critiche e polemiche.
In tal caso, se la cosa turba la loro coscienza, hanno il diritto di evitare tale persona anche se strettissimo parente.
Uno stretto legame di parentela non è una licenza di uccidere le sinapsi dell'imparentato.
Maria Pignatelli Cortes.
Tuti i casi che ho menzionato non erano ipotetici, sono realmente accaduti: è vero non sono la norma, ma cò non toglie che quei comitati giudiziari "che tu" e non io, definisci decerebrati sono reali e sono tutt'oggi operativi.
E' anche vero che i disassociati potevano "appellarsi" ma molti di essi non lo fanno in tempo utile entro 7 gg, altri ancora, massacrati dal comitato "che tu hai definito decerebrato" svuotati da ogni energia non hanno la forza di intraprendere alcuna azione. E alcuni giudizi andati in appello non sono stati nemmeno riesaminati, la pratica nemmeno riaperta, il comitato d'appello ha riconfermato il precedente giudizio in una seduta durata meno di un'ora. Ti ripeto tutto ciò è realmente accaduto! Mi aspetto che tu onestamente ed obiettivamente ammetta che ciò è umanamente possibile. D'altro canto, questi casi
non sono la norma, la stragrande maggioranza dei comitati giudiziari usa sempre più spesso la misericordia. Gli "sceriffi" come simpaticamente li ha definiti il caro Francesco, sono in percentuale molto pochi, ma purtroppo ci sono quindi, per carità, non minimizziamo il loro malsano operato.