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MI INCATENO A 50 METRI DI ALTEZZA

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2008 11:11
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05/05/2008 22:07
 
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RIDATEMI I MIEI FIGLI! RESTITUITE AI BAMBINI I LORO PAPA'
Non è bello scoprire che il coniuge ti tradisce, dolore, umiliazione, senso di impotenza che ti prende quando pensi a tutto quello che hai costruito, la tua famiglia.

Giorni, settimane e mesi di silenzi a pensare cosa fare mentre ormai tutto intorno a te si sta sgretolando. Allora le chiedi: “Ma cosa stai facendo?" e ti senti rispondere: "Chi io? niente perché?"

Lei nega tutto. E' inutile raccontare tanti particolari, ho messo il telefono sotto controllo ed ho scoperto che erano tre e non uno.

Inevitabili le discussioni, litigi, ho subito maltrattamenti, 4 aggressioni con il coltello, mia moglie ha persino tentato e minacciato di gettare giù da 6° piano la mia bambina.

Ho detto a mia moglie: "Sarai la rovina dei nostri figli, vattene da casa!" Ed è così che mi sono ritrovato in carcere con la falsa accusa di abusi sessuali su mia figlia di 9 anni e altre mille false accuse di violenza e maltrattamenti.

Ho fatto 60 giorni di carcere, sapete voi cosa è un carcere? No, non lo sapete.

Le guardie mi volevano spezzare le mani con un bastone, solo perché suonavo il campanello per chiedere un collirio da mettere nei miei occhi pieni di lacrime. Il 5° giorno in carcere un Giudice mi ha interrogato e mi ha detto: "Lei abusa di Giulia, sua figlia minore" ed io guardando il Giudice negli occhi ho detto: "Non ho capito! ..perché io sono qui?" e il Giudice: " perché lei abusa di sua figlia minore".

Ho cominciato a piangere, a singhiozzare, non capivo le domande del Giudice, non ricordo cosa ho risposto ma alla fine dell'interrogatorio il Giudice ha detto: "Rimandatelo a casa questo qui". Ed è così che dopo 15 giorni di carcere mi sono fatto 45 giorni di arresti domiciliari in casa di mia madre.

Il resto è peggio di ciò che ho appena raccontato compreso il fatto che uscito dagli arresti domiciliari, ho scoperto e documentato che il poliziotto che mi ha personalmente arrestato usciva con mia moglie.

Nell'incidente probatorio mia figlia che MAI ha formulato l'accusa ha detto: "il mio papà mi vuole bene ed io pure gli voglio tanto bene". In tribunale al termine dell'interrogatorio mia figlia piangendo,è corsa verso di me,mi si è buttata in braccio dicendomi: "Aiutami papà, aiutami! ma cosa vogliono questi da me?".

Il giudice della separazione, ha assegnato la MIA casa e i figli a mia moglie alla quale passo ancora il mantenimento per lei.

Era il 6 giugno 2003, sono trascorsi 5 anni e da allora, vivo in un ripostiglio di 7,3 metri quadrati con un letto una scrivania ed una sedia al 7° piano su un terrazzo.
Assolto da tutte le false accuse,gli avvocati ed i tribunali mi hanno tolto 25.000 euro e non è finita.

Il 2 aprile 2008 mia figlia, che posso vedere solo 10 ore la settimana, ascoltata dal giudice della separazione ha detto: "Mi avete tolto il mio papà da 5 anni,voglio stare più tempo con il mio papà".

Tutto il resto è normale storia di una separazione tra coniugi dove i papà non contano nulla e se non ti ha ucciso la tua donna,ci pensano dopo il Tribunale dei minori, Ass. sociali, psicologi, avvocati e il giudice della separazione. Ci pensano anche giornali e Tv che continuano strumentalmente a pubblicizzare che l'uomo è violento. Non so se di più o di meno, i figli vengono uccisi insieme ai papà.

Gridando "rivoglio i miei figli", mi sono incatenato il 12 settembre 2007 davanti al Tribunale dei minori di Taranto.

Gridando "rivoglio i miei figli", mi sono incatenato il 30 gennaio 2008 per 4 giorni davanti al Tribunale civile di Taranto.

Gridando "rivoglio i miei figli", giorno 4 maggio 2008, salirò a 50 metri di altezza su un edificio di Taranto e incatenato, lancerò migliaia di volantini per raccontare di 2.000 papà che come scrivono i giornali, si suicidano ogni anno in Europa.

Un giorno lontano quando morirò se non mi uccideranno prima, vorrei che i miei organi fossero donati a Giudici bisognosi ma.. non ho più occhi per piangere, non ho più i polmoni per gridare, ho il fegato avvelenato dal tempo, mi è rimasto ben poco ma anche se ferito e sanguinante, ho un grande cuore che batte solo per i miei figli. Chissà se quel giudice con il mio cuore capirebbe quanto male ha fatto ai papà, ai loro figli ed a tutta la società.

Non avete nessun diritto di togliere i figli ai papà.

RIDATEMI I MIEI FIGLI! RESTITUITE AI BAMBINI I LORO PAPA'.

SERGIO NARDELLI di Taranto,
uno dei tanti papà.
it.youtube.com/watch?v=bK_UVYg_jlo

fonte

______________________________________________

su Youtube vi sono altri video che testimoniano il dolore di questo padre, che mi hanno ragelato il sangue!!!! fino a farmi venire le lacrime sentendo una vocina gridare "basta"

vergogna sistema di mrd!!!! [SM=x1061930]





[Modificato da @nounou@ 05/05/2008 22:13]






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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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08/05/2008 21:36
 
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Una storia straziante. Della serie ' sbatti il mostro in prima pagina'.

Cosa conta più l'essere umano con i suoi sentimenti e la sua dignità?

Meno che niente!

Sandra.
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09/05/2008 10:26
 
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Re:
sandraN, 08/05/2008 21.36:

Una storia straziante. Della serie ' sbatti il mostro in prima pagina'.

Cosa conta più l'essere umano con i suoi sentimenti e la sua dignità?

Meno che niente!

Sandra.




Infatti Sandra..che tristezza [SM=g27994]

mi fa piacere leggerti ogni tanto [SM=g28002]






Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


09/05/2008 11:07
 
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In Italia ormai sono tante le cose che non funzionano piu' in merito alla giustizia,non mi meraviglia questa esperienza perche' e' prevedibile che accadano ormai simili cose in un paese allo sbando morale,politico,sociale,culturale e infine economico.

La giustizia ormai e' diventata un mostro sociale,le aule di tribunale e i processi sono diventati un vero inferno,le tutele di certi diritti ormai non sono piu' garantite come una volta.

Immaginete un momento di passare un sol giorno in un tribunale perche' magari coinvolti in qualche faccenda,vi assicuro che e' un vero inferno,un mio amico ci e' passato sopra solo come "testimone",la pressione psicologica e' enorme,e ci sono persone che dovrebbero gestire la giustizia in maniera equanime e imparziale e invece sono dei veri incompetenti,ragion per cui,la tragedia personale del padre e' reale ed e' stata aggravata dal mostro della giustizia civile.

Sarebbe ora che la gente iniziasse ad incazzarsi sul serio contro queste ingiustizie sociali, e non pensi solo alla propria "pancia".
[Modificato da pcerini 09/05/2008 11:11]
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