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26/03/2008 09:36 | |
"PROPOSTA SERIA: I GIUDICI HANNO SBAGLIATO, LO STATO DEVE PAGARE!"
Postato da: Gianni Matera il 24/03/2008 9.46
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7379611
Felice giornata a tutti. Sono un nuovo iscritto.
Spero di contribuire anch'io alle discussioni di questo forum.
Saluti.
Postato da: Giuseppina Rubino il 24/03/2008 20.13
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7380849
Giorni fa, ho ascoltato alla radio, l’intervista di un alto funzionario dello Stato Italiano, che rivendicava la correttezza delle indagini sui due fratellini di Gravina di Puglia, diceva: tutti hanno fatto il loro dovere nella ricerca, nessuno può rimproversi nulla, anzi, non solo è stato fatto il dovuto ma anche di più!.
Nell’udire queste parole mi è venuto da ridere, anche se la vicenda non lo permette.
Due bambini scompaiono nel nulla, tutti sapevano che i bambini della zona andavano a giocare in quella casa abbandonata in centro città; un bambino (lo stesso che ha chiesto aiuto per soccorrere l’amico caduto, forse in circostanza analoga), avrebbe detto alla polizia che Ciccio e Tore, sfidavano la paura del buio e dell’ignoto, in quelle stanze buie: ma si dice tutto è stato fatto bene, anche di più.
Ma, sig. rappresentante dello Stato un po’ di umiltà non farebbe male, non tutti siamo perfetti come Lei, forse qualcuno ha commesso degli errori e delle dimenticanze: sarebbe molto più coraggioso e civile ammetterlo.
Ma prima di questa tragedia, dov’erano i rappresentanti dello Stato, giudici minorili ed assistenti sociali, quando si trattava di decidere a chi affidare i due fratellini?
Su quali basi si è deciso della sorte dei piccoli? Sono mai stai interrogati? Si è mai chiesto loro dove volevano vivere?
In questi anni, si parla tanto sui diritti degli animali, sul loro diritto ad essere trattati bene, devo pensare che i cuccioli di uomo non si siano evoluti abbastanza da avere il diritto di esistere decentemente, di esprimere un desiderio, di voler vivere con chi si desidera?
Si parla tanto del diritto alla vita, ma poi, non si fa nulla per dargli una dignità ed amore.
Povera Italia, che non capisce o non vuole capire, nelle sue istituzioni e nei suoi rappresentanti, che il futuro è nei bambini.
Quanti casi ci dovranno essere ancora perché si prendano dei provvedimenti, perché si faccia pulizia in certi ambienti?
Perché si capisca che occorre tutelare i piccoli più deboli ed indifesi.
Il problema non sono le indagini ed il loro esito, il problema è molto più a monte.
Le istituzioni, le assistenti sociali, hanno permesso a questa mamma (la sig. ra Carlucci) di girovagare per l’Italia, di dormire al freddo nelle stazioni di mezza penisola, ed invece di aiutare la stessa, di trovarle un lavoro dignitoso, forse di curarla per la sua depressione, hanno pensato bene di pagare le strutture pubbliche, gli istituti.
Il Tribunale dei minori emette decreti, ma solo su segnalazione degli assistenti sociali, perché è il Comune di residenza che paga la retta.
Hanno fatto benissimo il sig. Pappalardi e la sig.ra Carlucci a rifiutare il funerale del Comune.
Dov’erano le istituzioni, quando si è trattato di analizzare e recuperare una famiglia nei suoi affetti?
Hanno mai sentito parlare di mediazione famigliare?
Quanta faciloneria e poca professionalità in questi casi...
Postato da: Genitori di Ioso Carmela il 25/03/2008 21.35
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7384133
www.iosocarmela.org/first.html
www.iosocarmela.org/3.html
Siamo i genitori di Carmela, una ragazzina di tredici anni che il 15 aprile del 2007 è volata giù dal settimo piano di un edificio del quartiere Paolo VI di Taranto, tormentata dagli abusi e dalle violenze sessuali subiti ad opera di individui senza dignità, ma soprattutto stanca di non essere creduta e di sentirsi lei punita per ciò che altri invece avevano barbaramente fatto.
Perchè IoSoCarmela.
Io sò Carmela era una frase che nostra figlia ripeteva spesso ed in tantissime circostanze, con essa voleva esprimere il suo stato d'animo del momento, quando era triste le serviva per tirarla su, quando si sentiva sola le serviva per farsi compagnia, quando si sentiva impotente le serviva per farsi coraggio, quando voleva sentirsi al centro dell'attenzione la usava a mò di sbruffoneria, ma soprattutto la urlava quando disperatamente chiedeva aiuto e nessuno tranne noi la ascoltava.
Lo scopo
E' da quel maledettissimo giorno che sentiamo il bisogno di urlare tutta la nostra rabbia e la nostra sete di giustizia, ma abbiamo dovuto schiacciarci tutto dentro per non essere la causa del fallimento delle indagini che nel frattempo erano state avviate per accertare tutte le responsabilità.
Abbiamo dovuto attendere fino ad ora, ed è venuto finalmente il momento di far riaccendere i riflettori, troppo presto spenti dai media, su questa vicenda, perché, come tutti sappiamo in Italia è praticamente impossibile avere giustizia quando i responsabili delle malefatte sono soprattutto le stesse istituzioni, questo sito ed i blog che abbiamo attivato ci serviranno ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica in modo che quando ci saranno i processi ci siano il maggior numero di occhi possibile puntati addosso a chi sarà chiamato a giudicare non abbia la possibilità di mettere tutto a tacere.
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Il prossimo 15 aprile, cade il primo anniversario della morte di nostra figlia, speriamo che per quella data riusciamo a fondare ufficialmente e legalmente la nostra associazione, e in queste pagine renderemo pubblico il nostro statuto, i nostri scopi, e tutte le iniziative che riusciremo a realizzare in nome e per conto dell'associazione che sarà totalmente assistenziale e senza alcuno scopo di lucro.
Anche in questo caso è da molto che schiacciamo questo nostro sogno, abbiamo avvertito subito la volontà di creare questa associazione sin da quando nei primi giorni successivi alla morte di Carmela sentivamo di notizie di ragazzine o di loro genitori che trovavano il coraggio di denunciare le violenze subite dopo aver saputo quello che era successo a Carmela, è stato allora che abbiamo percepito questi eventi come un segnale di nostra figlia che ci chiedeva di dare un senso alla sua morte.
Anche in questo caso, dicevo, abbiamo dovuto schiacciare i nostri bisogni per evitare che qualcuno avesse il coraggio (e visto quanto successo non ci meravigliamo se così fosse stato), di strumentalizzare questa nostra iniziativa per il solo scopo di allontanare le proprie responsabilità.
Chiunque voglia offrire la propria collaborazione, la propria solidarietà, il proprio contributo alla realizzazione di questa Associazione può mettersi in contatto compilando il modulo scrivendo direttamente alla mail info@iosocarmela.org.
Fin da ora un grazie a tutti.
Caro Gianni, Gentilissima Sig.ra Rubino, Egregi Sigg.ri Ioso,
A titolo strettamente personale, permettetemi di esprimere il mio personale caloroso benvenuto in FreeForumZone e, in particolare, qui, nella ospitale casa di Pino Lupo - Soccorso Spirituale.
Riconosco come molto significative ed emblematiche le vostre personali storie (quella dell'assurda fine di Ciccio e Tore per Gianni Matera, segretario dell'associazione neo-costituita di cui io stesso sono socio fondatore e attivista).
Mi accorgo che, insieme a Pino Lupo e a molti altri, forte, fortissima direi, tutti avvertiamo l'esigenza di spenderci per il nostro prossimo e, in particolare per i nostri bimbi che, riconosciamolo apertamente, rappresentano uno dei settori più fragili e indifesi della nostra società.
La Rete, Internet è un grande strumento di comunicazione che, così come facilmente ci ha messo in collegamento l'uno con l'altro, così -se Dio vuole- ci permetterà di raggiungere altre sacche incolmabili di ferite ingiustamente inferte da un Sistema ingiusto e, tutti insieme, contribuire ad un miglioramento della condizione di disagio nostra personale e di molti nostri simile che, sicuramente esistono in ogni angolo d'Italia e del mondo, anche se noi -più o meno volutamente, di solito- preferiamo ignorarlo.
Da quasi trent'anni, professionalmente, quale avvocato libero professionista, mi occupo del disagio di bimbi ingiustamente discriminati dal Sistema Italia (CEI/Vaticano + Stato italiano + CCT/WTS) e, per l'effetto, tutto il mio dire e tutto il mio fare risente marcatamente di tale gravosa esperienza.
I vantaggi, però, sono di più.
Avendo operato, e continuando tuttora ad operare all'interno delle Istituzioni democratiche repubblicane, ho potuto constatare con mano le drammatiche inefficenze che voi denunciate.
Devo riconoscere apertamente, però, che a fronte di tale sconfortante realtà, non bastano le parole, i proclami, i lamenti, gli sporadici articoli di giornale, i blog, ecc. ecc.
Tutto è utile, tutto concorre allo scopo positivo che ognuno di noi si propone ma ... manca il raccordo, il collegamento.
Le singole gocce hanno bisogno di riunirsi per formare un rivolo, e quindi un torrente, e quindi un ruscello, e quindi un fiume, e quindi sfociare nel mare dell'umanità in cui, a pienissimo titolo, Ciccio e Tore, Rachele e Carmela, e tantissimi altri bambini che ormai non ci sono più, avrebbero potuto e dovuto essere e, purtroppo, non ci sono e non ci saranno mai.
Avendoci lavorato intensamente su per oltre due anni, di comune accordo con gli amici Pino Lupo, Battista Cadei, Fausto Marinetti, Alessandro Pasquinelli, Achille Lorenzi, Gianni Rosati, Lidia e Vitale Biondi, Nicodemo Cerebrale, Gabriele Traggiai, Marco Piccioni, Gianluca Fischietti, Luigi Fallacara e moltissimi altri, formulo la presente proposta concreta.
Continuiamo tutti, ognuno per conto nostro, a dedicarci intensamente a noi stessi e alle nostre rispettive attività personali, alle nostre famiglie e ai nostri amici, agli scopi positivi delle nostre rispettive associazioni particolari.
Nel contempo, però, riconosciamo apertamente la necessità di un coordinamento giuridico-organizzativo che dia uno sbocco e una prospettiva concreta ai nostri rispettivi lodevoli sforzi.
Lo abbiamo già detto e qui lo ribadiamo con accresciuto vigore: "I GIUDICI HANNO SBAGLIATO, LO STATO DEVE PAGARE!".
A mio modesto avviso, questo è il motto che può dare un senso positivo ai nostri altruistici sforzi e una concreta prospettiva ai nostri figli e a tutti i singoli disagiati/ostracizzati che ci stanno particolarmente a cuore.
Qui mi fermo perché, mi sembra assolutamente giusto, prima di proseguire, è giusto sentire il pensiero di ogni singolo interessato.
Di nuovo un caloroso saluto di benvenuto ad ognuno di voi e a tutti i vostri familiari e amici.
Vito Pucci
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Estemporanea di Emo/Marco Piccioni e di tutti i singoli ostracizzati rispetto alle minacciose Istituzioni civili e religiose che, per la loro stessa sopravvivenza, tendono illegalmente a negare i diritti umani fondamentali dei singoli fedeli/cittadini
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