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LETTERA APERTA AL SINDACO DI GRAVINA RINO VENDOLA

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2008 10:45
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Egregio sig. Sindaco di Gravina, Rino Vendola,

Ho riflettuto molto sulle sue dichiarazioni di questi giorni.
Ho letto le varie reazioni, alcune veramente contrariate.
Ho cercato di capire cosa può aver scatenato tutte queste incomprensioni.
Devo dire che ho visto in lei, nel filmato di 17 minuti, un atteggiamento disordinato sia nella postura che nei contenuti delle sue frastagliate affermazioni.
Confucio disse: “Convincili, se non ci riesci, confondili”!
Ho colto, infatti, dei messaggi privi di ordine logico nelle sue considerazioni, solo uno era diretto, quando ha enunciato: “Lasciamo lavorare in pace l’Autorità Giudiziaria”.
Ecco, il vero comunicato: non interferire con la “giustizia”, anche se questa “giustizia” ha “massacrato” con le sue scelte errate la famiglia Pappalardi, accanendosi, in particolare, su Filippo Pappalardi, uomo innocente a torto considerato ancora responsabile della morte dei suoi figli, messo in carcere con l’infamante accusa di duplice omicidio dei suoi stessi figli, trattato come un criminale, un uomo dipinto come un mostro, uomo cui hanno controllato ogni “capello della sua testa”.
Non ho mai visto tanto cinismo nel trattare i sacrosanti diritti di un singolo.
Lei dice di lasciare in pace gli “addetti ai lavori giudiziari, anche se è evidente il clamoroso errore e le pesanti responsabilità di questi “signori”.
Sono altrettanto gravi le sue responsabilità, sig. Sindaco, nel non aver detto le cose che umanamente andavano dette, lasciando perdere le “lezioni” sul rispetto dei “ruoli” e su “argomenti persino internazionali” che con le 45.000 persone di Gravina di Puglia non c’entrano nulla, né tantomeno con la famiglia Pappalardi che certamente non è stata “lasciata in pace” in questo momento di immenso dolore.
“Lasci in pace” lei, sig. Sindaco, il suo “ruolo”, facendo l’unica cosa giusta da fare, dimettersi, lasciando il posto di Sindaco, “ruolo”, a mio avviso, indegnamente ricoperto.

I miei Saluti
Pino Lupo


www.gravinaonline.it/media/webtv/tv.asp?movie=269







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"DIFESA DI UFFICIO DEL SINDACO VENDOLA E DELLA CITTA' MURGIANA DELLA QUALITA' E DEL BENESSERE"


Postato da: Pino Lupo il 18/03/2008 8.49
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7362272&#idm...


Egregio sig. Sindaco di Gravina, Rino Vendola,

Ho riflettuto molto sulle sue dichiarazioni di questi giorni.

www.gravinaonline.it/media/webtv/tv.asp?movie=269

Ho letto le varie reazioni, alcune veramente contrariate.

Ho cercato di capire cosa può aver scatenato tutte queste incomprensioni.

Devo dire che ho visto in lei, nel filmato di 17 minuti, un atteggiamento disordinato sia nella postura che nei contenuti delle sue frastagliate affermazioni.

Confucio disse: “Convincili: se non ci riesci, confondili”!

Ho colto, infatti, dei messaggi privi di ordine logico nelle sue considerazioni, solo uno era diretto, quando ha enunciato: “Lasciamo lavorare in pace l’Autorità Giudiziaria”.

Ecco, il vero comunicato: non interferire con la “giustizia”, anche se questa “giustizia” ha “massacrato” con le sue scelte errate la famiglia Pappalardi, accanendosi, in particolare, su Filippo Pappalardi, uomo innocente a torto considerato ancora responsabile della morte dei suoi figli, messo in carcere con l’infamante accusa di duplice omicidio dei suoi stessi figli, trattato come un criminale, un uomo dipinto come un mostro, uomo cui hanno controllato ogni “capello della sua testa”.

Non ho mai visto tanto cinismo nel trattare i sacrosanti diritti di un singolo.

Lei dice di lasciare in pace gli “addetti ai lavori giudiziari, anche se è evidente il clamoroso errore e le pesanti responsabilità di questi “signori”.

Sono altrettanto gravi le sue responsabilità, sig. Sindaco, nel non aver detto le cose che umanamente andavano dette, lasciando perdere le “lezioni” sul rispetto dei “ruoli” e su “argomenti persino internazionali” che con le 45.000 persone di Gravina di Puglia non c’entrano nulla, né tantomeno con la famiglia Pappalardi che certamente non è stata “lasciata in pace” in questo momento di immenso dolore.

“Lasci in pace” lei, sig. Sindaco, il suo “ruolo”, facendo l’unica cosa giusta da fare, dimettersi, lasciando il posto di Sindaco, “ruolo”, a mio avviso, indegnamente ricoperto.

I miei saluti.

Pino Lupo








Estemporanea di Filippo Pappalardi e delle Istituzioni giudiziarie di Bari





"LEGGI E RIFLETTI: A TUTTA LA MAGGIORANZA SILENZIOSA E ANCHE A QUELLA BURRASCOSA"

Postato da: Gianni Petra/Gravinaonline lunedì 17 marzo 2008
www.gravinaonline.it/community/forum/messaggi.asp?user=Gia...



Leggendo qua e la tra le notizie sul portale di GravinaOnline ho letto che a gennaio c'è stata una fiera dell'artigianato della Murgia fatta in collaborazione con rispettabili città come Matera, Altamura, Santeramo e Poggiorsini.

Cari amici che non vi sentite rappresentati da questo sindaco:

COME FATE A NEGARE LE EVIDENZE DEI FATTI POSITIVI CHE QUESTO SINDACO E AMMINISTRAZIONE PROMUOVE A GRAVINA, per chi non l'avesse ancora letto ... un invito a leggere e per chi l'avesse già letto ... un invito a rileggete l'articolo qui di seguito riproposto dal sottoscritto.

I nuovi progetti, l'interscambio commerciale con i comuni limitrofi e con Gravina sempre più al centro e protagonista della terra di Murgia e d'intorni.

Tutto ciò grazie alle idee innovative e propositive di grande respiro che questo Sindaco Vendola insieme alla sua maggioranza sa esprimere, organizzare, avvicinare, mediare e che ogni giorno leggendo, sentendo, e informandomi mi sorprende positivamente sempre di più.

CITTADINI UNITEVI CON PROPOSITI MIGLIORATIVI, CRITICI MA SEPRE COSTRUTTIVI E DATE RESPIRO DI CONTINUITA' QUESTA POSITIVA E FATICOSA ESPERIENZA DI INNOVAZIONE INTRAPRESE DALLA NOSTRA AMATA GRAVINA.

DURANTE LA FIERA DELL'ARTIGIANATO DELLA MURGIA. Il sindaco Vendola si è soffermato su quello che ha definito un'idea irripetibile e di cui dobbiamo essere orgogliosi, e cioè il percorso che stanno costruendo insieme i quattro comuni della Murgia che hanno dato vita alla Città murgiana della qualità e del benessere.

Un percorso importante perché ci permetterà di individuare il tipo di umanità che vogliamo creare su quest’area –ha detto Vendola– oltre che permetterci di recuperare centri storici abbandonati, di eliminare la speculazione edilizia, di valorizzare le risorse culturali e turistiche del territorio.

E’ importante individuare quelle che sono le priorità per dare un diverso sviluppo economico alla nostra area –ha detto il sindaco di Santeramo Lillo- puntando su turismo, artigianato e attività culturali in modo particolare, dando un’unica voce a tutte le risorse dell’area murgiana.

Il sindaco di Altamura, Mario STACCA, ha espresso la volontà della sua città di partecipare attivamente alla creazione della fondazione che dovrà gestire la Fiera di Gravina, che così verrebbe trasformata in polo di riferimento dell’intrapresa murgiana ma anche in polo di attrazione turistica di questa area vasta che abbraccia territori pugliesi e lucani.

RIFLETTETE E MEDITATE ... CORDIALI SALUTI




Carissimo amico Pino,

Voglio sperare che la richiesta di dimissioni formulata nella tua Lettera aperta innanzi trascritta abbia solo un valore simbolico e non sia animata da uno spirito vendicativo che, invero, conoscendoti da anni, proprio non ti appartiene.

Conosco di persona l'avv. Rino Vendola, un mio stimato Collega che, te lo assicuro, ha sulle spalle un sacco di esperienze -anche dolorosissime- che, forse inconsapevolmente, talvolta, lo portano ad esprimersi in maniera men che ottimale.

In tutta sincerità, chi di noi può affermare con certezza che, al suo posto, non avrebbe commesso errori di sorta?

Oggi, invece, all'indomani della formale costituzione della benemerita ALUS-Associazione Laica di Utilità Sociale denominata "CICCIO E TORE ONLUS", l'unico vero discorso da farsi è un'altro, molto più cristiano e molto più concreto, e corrisponde moltissimo allo spirito positivo di Gianni Petra, un illustre cittadino gravinese residente per motivi di lavoro, come te, a Torino.

Vedi Pino, in passato, i furbi di turno, si attenevano al detto diabolico: "Divide et impera!".

Oggi, epoca caratterizzata da Internet e dalla globalizzazione cavalcante, epoca in cui tutto il mondo -solo volendolo- può seguire in diretta il "GENOCIDIO CULTURALE" non solo dei buddisti del Tibet, ma anche dei "cristiani" Testimoni di Geova con la "mentalità aperta al pluralismo" come Emo/Marco PICCIONI, Luigi Fallacara, Nicodemo CEREBRALE, Luigi FLOYD, Stefano, Marina e Gianni ROSATI, Lidia e Vitale BIONDI, Marina ed Enrico FRASSINETTI, ecc. ecc., di fronte allo strazio di Filippo PAPPALARDI e di tutti i familiari innocenti di Ciccio e Tore, una sola è la cosa giusta da fare.

Lasciare da parte ogni divisiva diversità, sedersi tutti intorno a uno o più tavoli di confronto, franco e sereno, sui temi spinosi di interesse generale da cui tutti siamo attanagliati e così accingersi a trasformare positivamente la dura realtà di Gravina e dell'intera "Città Murgiana della Qualità e del Benessere" per antonomasia.

Urge un "ACCORDO AMICHEVOLE E BONARIO" tra tutte le fazioni cittadine in lotta fra loro e, a tal riguardo, in maniera propositiva, Soccorso Spirituale davvero non può tirarsi indietro!.

Come i due mitici chicchi di grano, la tragica morte di Francesco e Salvatore PAPPALARDI è destinata a trasformarsi in abbondanza di vita non solo per i suoi genitori affranti ma anche e soprattutto per l'intera Cittadinanza attiva di Gravina e della Puglia, ... e non solo. Aspettare e osservare per credere.

Questa è l'interpretazione positiva da attribuire al sacrificio di Michelino DITODIGEOVA (il cognome è stato volutamente cambiato per questione di privacy) che, cadendo in quel tunnel buio di disperazione, ha indicato a tutti noi la necessità di essere meno presuntuosi e più umili rispetto a ciò che la ragione (parlo a nome di credenti e non credenti) e lo spirito di Dio (mi riferisco solo ed esclusivamente ai credenti) sembrano indicare quale volontà di Dio per la nostra felicità personale e collettiva.

In sintesi, questo è l'ambizioso "Progetto" che è stato annunciato nello Statuto (art. 4) della "Ciccio e Tore Onlus" e questo è quello -conoscendoti da vicino, ne sono assolutamente certo- che tu hai voluto esprimere con la tua garbata Lettera di aperta contestazione.

Mi hanno detto in paese che Rino Vendola dirige sì un'amministrazione comunale di sinistra (è stato eletto, così pare, nelle liste dei DS), ma -in passato- ha militato nel partito di massa più famoso del dopoguerra: la DC-Democrazia Cristiana.

Specialmente oggi che impazza una campagna all'ultimo voto, tale retaggio è una garanzia: Rino VENDOLA, da persona seria e responsabile qual è, non deluderà le legittime aspettative di Filippo PAPPALARDI e di tutti gli altri suoi Concittadini.

Diamogli un pò di tempo e aiutiamolo concretamente a dare il meglio di sè, fatto saggiamente trasparire nella Lettera aperta da lui stesso scritta alcune settimane fa all'On.le Niki VENDOLA, Governatore della Regione Puglia.
www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_PROV_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizi...

Buon proseguimento di giornata a tutti.

Vito Pucci






Estemporanea di Filippo Pappalardi e delle Istituzioni giudiziarie di Bari






[Modificato da Vito.Pucci 18/03/2008 12:29]
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18/03/2008 12:23
 
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Caro Vito,

Se, l'avvocato Rino Vendola, a suo tempo, è stato nominato Sindaco di Gravina rimane significativo.
Ho letto di molte sue brillanti iniziative.
E' riuscito a far puntare i "riflettori", su Gravina, per eventi importanti, dando lustro alla cittadina che, tutt'ora, rappresenta.

Tutto questo, però, viene cancellato dalle lacrime mortali di due bambini.

Tutte le "buone" iniziative prese dal lodevole Sindaco Rino Vendola non valgono la disperazione di una famiglia che fa parte degli abitanti di Gravina, che lui rappresenta.

Il Sindaco non può permettere che i "carriarmati" della giustizia continuino ad avanzare, "triturando" delle persone già martoriate dalla disgrazia.

Il primo cittadino di Gravina deve gridare "ALT!" a quei "carriarmati".

Se si vuole fare cose "grandiose" si parte sempre dal SINGOLO.

Se non si è capaci di difendere un cittadino di Gravina, tirandolo fuori dal groviglio di accuse ingiuste che gravitano ancora sulla sua testa, non si è nemmeno in grado di fare la stessa cosa per tutti gli altri cittadini.

Come faccio a votare una persona che mi deve rappresentare se poi, di fronte ad una disgrazia mi abbandona?

Un abbraccio
Pino









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