Le tue parole hanno luce ed energia perchè chiariscono sempre di più il fatto che molte iniziative telematiche (forum) sono sterili in quanto è un "parlare" che non produce nulla, che non da risultati.
Si fa molto "chiasso"!!!!
Forse sono stato frainteso.
Non ho mai pensato che delle "iniziative telematiche (forum)" possano essere sterili o un "parlare che non produce nulla, che non da risultati".
Ritengo che chiunque parli, parli per qualcosa e non per nulla.
Difatti, perchè mai dovrebbe parlare per nulla?
Forse potrebbe non produrre nulla di utile e significativo per molti, ma per molti altri le sue parole apparentemente vuote possono produrre qualcosa. Quantomeno servono per informare gli altri del proprio pensiero, delle proprie ipotesi, delle proprie opinioni.
Va da sè che chi parla, parla perchè ritiene d'avere dalla sua il vero. Nessuno parla senza esser convinto di ciò che dice.
C'è chi ritiene che gli uomini debbano attenersi alle regole della carta costituzionale dei fondamentali diritti umani, come molti qui e nel resto del mondo.
C'è chi, invece, ritiene che l'uomo debba attenersi alle regole già preconfezionate dai libri sacri delle molte comunità religiose, regole che son credute di emanazione divina, e. di conseguenza, riterranno indispensabile rigettare in toto od in parte la carta costituzionale dei diritti umani fondamentali. LO vediamo tutti i giorni nelle repliche e dagli inviti del papa al mondo laico.
Per un credente le leggi, che crede di emanazione sacra, hanno la priorità asoluta rispetto a qualunque norma che sia di emanazione umana, fino al punto che è disposto ad entrare in conflitto ed in lotta con quanti siano fautori delle norme che attengono i diritti umani.
I forums di matrice religiosa, come quello menzionato all'inizio, non parlano perciò invano, ma tirano l'acqua al proprio mulino, ovvero al disconoscimento di alcuni diritti che non siano in linea con il loro concetto del sacro.
Per questo nel forum "liberamente" e quello di "Primula rossa" quando si tratta di affrontare il discorso "espulsione" si trovano d'accordo sulla natura divina di quel provvedimento, ma poco d'accordo sul modo e la maniera di interpretarlo. Per gli uni non è così drammatico (salvo poi fare i conti con le migliaia di scomunicati cattolici di questi ultimi 5 anni per i quali invece esso è drammatico), per gli altri esso è assolutamente imprenscindibile dalle conseguenze che reca sull'espulso ... poca importa se poi quelle conseguenze contrastino con i diritti umani fondamentali, perchè per essi (tutte le comunità religiose) non esiste alcun diritto che possa anteporsi alla legge considerata divina.
Perciò quei signori non parlano a vuoto, ma percorrono la loro strada, strada che è fatta di persuasione per chi voglia aderire al loro movimento e di contrasto con quanti fanno dei diritti fondamentali il punto di riferimento per una pacifica convivenza.
Solo l'affermazione d'una maggioranza favorevole al rispetto dei diritti fondamentali potrà mitigare le attese e le pretese del mondo religioso.
Per contro essi sanno che solo l'affermazione della maggioranza dei credenti (dogmatici e chiusi alle libertà individuali) potrà spostare l'asse verso una maggiore teocrazia ed il disconoscimento delle libertà individuali.
In conclusione credo che solo chi in qualche modo s'accorge d'aver rinunciato alla propria capacità di scelta e d'averla delegata ad altri farà qualcosa per l'affermazione dei diritti perduti.
Ricambio saluti e simpatia.
Pyccolo