| | | | Post: 437 Post: 411 | Registrato il: 25/08/2007 | Città: BARI | Età: 69 | Sesso: Maschile | Utente Senior | | OFFLINE |
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28/02/2008 11:50 | |
"SOLUZIONE DEL BUSILLIS: LE DIVERSITA' POSSONO SOLO ARRICCHIRCI, CERCHIAMO DI CAPIRLO TUTTI!
Postato da: Claudio Cava e da Vito Pucci il 9/04/2007 14.47 ed il 10/01/2008 8.50
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freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7145894
Unità nella diversità. Le diversità possono solo arricchirci.
Cerchiamo di capirlo. Grande Pino.
Postato da: Marco Piccioni oggi 1/01/2008 1.23
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7120714idm...
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6673767&p=9
Nella mia vita ho conosciuto molte persone. Brave e cattive.
Vito Pucci non è perfetto. Non è un santo. Non è un profeta.
Ma di sicuro è un cristiano straordinario.
E credo che questo vi faccia capire esattamente cosa penso di quello che Vito Pucci scrive. ...
Postato da: Enrico Frassinetti/Alphaclub il 27/02/2008 9.49
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Scritto da Vito Pucci:
Sempre a mio modesto avviso, hanno torto marcio anche i vari GABRIELE TRAGGIAI, HUSHAI, PINO LUPO, MARINA ED ENRICO FRASSINETTI, GANDHI, GIAINUSO, GENESIS2000, MARIA BIDELLA, ANDREA SPIRITO LIBERO, PAOLO CERINI, CLAUDIA E NICODEMO CEREBRALE, MAX E CLAUDIO CAVA (salvo altri), solo ed esclusivamente perché, di fatto, dopo la più volte denunuciata apparente "implosione" del Gran Progetto Berescitte, chi più chi meno, hanno tutti smesso di lottare per una causa giusta (alias: "Accordo Amichevole e Bonario" tra il Laboratorio di Pace di Tione di Trento e la Fucina di Soccorso Spirituale) lasciando solo il "Geova informa/Mastino di Chivasso", sedicente moderno "Boanerges", a difendere -peraltro egregiamente- la contestatissima sorte di "S. GENNARO" (attenzione, S. Gennaro è una persona vera, in carne ed ossa, e non è ancora un santo: ha poco meno di 50 anni, vive ed opera a Mugnano di Napoli, ed è 'paramedico' specializzato nella cura delle piaghe e delle ferite, non solo fisiche, causate dagli Angeli Bricconi e dai Bruno Berescitte di Roma/New York e di Tione di Trento. Il suo nome e cognome reale è: Gennaro Sxxxxxxxxx) e dei nostri amati/odiati comuni amici/nemici Xxxxxxx Xxxxxxx, Sergio/Gianni Rosati, Emo/Marco Piccioni e Luigi Fallacara che, con immutata stima e simpatia, qui saluto affettuosamente ancora una volta.
Poiché, parlandone insieme, tutti si lavorerebbe intensamente per unire tutti gli sforzi fatti fino ad oggi da te, noi, e tutti coloro che, chi più, chi meno, ha impegnato parte della propria vita nel voler vedere "il fare giustizia", oggi più che mai è estremamente necessario formare un direttivo organizzato, capace di prendere in seria considerazione, tutte le strategie, che obbligatoriamente, devono essere messe TUTTE sul tavolo, per poter vedere concretizzati i nostri rispettivi lavori ed impegni.
Da parte nostra, la convinzione che tutto giri intorno ad interessi economici, è il perno di tutto.
Quindi rimane logico pensare, che la strategia del comune filo conduttore, sia quella per cui, prima di tutto, sia l'unire primariamente, un percorso in cui si possano finanziare seriamente, i nostri lavori, le nostre cause, i nostri impegni.
Senza soldi, non andiamo da nessuna parte!
Quindi è perfettamente inutile, volere fare o percorrere la "mille miglia", con appena dieci litri di benzina nel serbatoio.
Fino a quando non capiremo questo, tutti, le nostre singole azioni, rimarranno tali.
E poco varrà, o servirà, l'appellarsi alle responsabilità dei singoli, magari totalmente impegnati a "tirare avanti la propria baracca", o perché nessuno di questi riesce ad arrivare alla fine del mese, senza preoccupazioni di sorta.
Proprio per questo, per parte mia, mi sento chiamato da te in causa e dalla tua riprensione fatta, anche se esposta collettivamente.
Auspico, spingo, sostengo, quindi, la tua ferma affermazione, per cui ognuno di noi tutti, ha bisogno di riunirsi attorno ad un tavolo, per parlare apertamente di tutte le questioni, obiettivi, soluzioni, risultati, che molto difficilmente sono esprimibili telematicamente.
Il mezzo telematico è sì, un validissimo strumento, ma se non affiancato dal rapporto e contatto umano, perde di efficacia totalmente.
Pertanto, come da me già affermato in precedenza, sia con te, con Pino ed altri, si rende ormai più che fondamentale ed urgente, organizzare l'incontro al più presto, in sede dove verrà ritenuta la più opportuna.
Postato da: Marina Belfiore Frassinetti/Nikitha il 27/02/2008 21.49
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7303597idm...
Senza nulla togliere alla gravosa lotta di Vito, alle sue aspettative, al profondo senso di giustizia che lo anima, a questa rigorosa dedizione che lo caratterizza, considero importante sottolineare che nessuno, tanto meno io ed Enrico, ma di sicuro anche le persone citate hanno, in qualche modo, riposto le armi, od abbandonato la lotta.
Il problema fondamentale è che se non si inizia ad attuare una comune strategia, se non ci si accorda sulle priorità, se non si evidenziano i presupposti di base per condurre le forze unificate verso un obiettivo, si rischia di disperdere energia con scarsi risultati.
Da parte mia, potrei anche riflettere sul fatto che, chi non ha ancora compreso l'urgenza di proporre una valida alternativa all'attuale sistema economico, non ha neppure iniziato a lottare.
Come Enrico sostiene, senza i mezzi economici, non si ha la possibilità di sostenere alcunché, di lottare per alcunché, di risolvere alcunché.
Credo che, dopo anni di discorsi, la situazione in cui versa il sistema, sia ormai sufficientemente chiara e visibile agli occhi di tutti gli osservatori, non solo agli addetti ai lavori.
Credo che ognuno di voi faccia la spesa e che, finalmente, si possa accorgere che le peggiori previsioni si stanno verificando.
Io ho dato una priorità, ma la mia non è una resa.
Anzi, è ciò che meglio ritengo fare per poter, in seguito, assolvere agli obiettivi di giustizia che mi sono proposta, che ci siamo proposti.
Dopo anni di sacrifici affrontati, non sempre col sorriso sulle labbra di chi è consapevole di mettere al primo posto il bene comune bensì, spesso, con la rabbia o con la delusione per non essere compresa, per essere attaccata, criticata o derisa, trovo questo commento, a dir poco, fuori luogo.
Ultimamente non ho dedicato molto tempo al forum, semplicemente perché le parole non mi sono più sufficienti.
E vuote polemiche ne trovo, ogni giorno e sempre più numerose, ad ogni angolo di strada.
A testa bassa, proseguo in questa impari lotta contro la violenza del sistema e, anche io, sono stanca.
Mi si possono criticare le finalità od i metodi o le scelte.
Ma che non mi si dica che ho smesso di lottare.
Perché è un tipo di giudizio su cui proprio non riesco a soprassedere.
Io sono una macchina da battaglia, un instancabile guerriera di pace, se così si può dire.
Ma nessuno è con me quando sono solo una donna, quando piango, quando mi sento impotente, quando soffro perché la forza mi abbandona o la delusione e la solitudine prendono il sopravvento.
Se abbiamo un obiettivo comune è l'ora di cominciare ad unire i nostri intenti a fatti, non a parole.
Se non lo abbiamo, è stato comunque un piacere. Io persevero.
Vedremo dove arriveremo percorrendo ognuno il suo sentierino privato.
Secondo me, non arriveremo neppure a svoltare l’angolo più prossimo al nostro portone.
Tutto ciò, naturalmente, con affetto e profonda amicizia, come sempre.
Carissima Marina, carissimi Foristi tutti,
Riconosco apertamente di aver scritto un pò più del solito nelle ultime settimane/mesi ragion per cui, comprensibilmente, più di qualcuno, seppure dotato di buona volontà, ha smarrito il senso del discorso positivo generale che, come le indispensabili singole tessere di uno stesso grande puzzle, collega uno all'altro ogni singolo mio pensiero, ogni singola mia azione.
Denuncio apertamente che, dopo l'ingiusta cancellazione della discussione ammiraglia non a caso denominata "GRAN PROGETTO BERESCITTE", nulla è più rimasto come prima: i ritmi sono aumentati ed il flusso dei messaggi, in entrata e uscita, si è più che raddoppiato.
Mi dispiace non poter esaudire la più che legittima richiesta di persone come Anna Bidella che, in più occasioni, è ritornata a chiedermi la ri-pubblicazione del contenuto pregnante di detta discussione: se uso in chiaro il nome dell'amico Gabriele Traggiai, ad esempio, è solo perché non posso fare altrettanto con quello del mio "diletto amico e fratello" Xxxxxxx Xxxxxxx.
E così, tutti i messaggi che io scrivo, ve lo assicuro, giungono perfettamente a destinazione: lo comprendo immediatamente dagli effetti positivi che, immancabilmente, mi pervengono.
Da moltissimi anni, ormai, collaboro lealmente con le massime Istituzioni dello Stato laico e democratico italiano, non sempre -però- le mia accorate istanze a favore dei diritti umani fondamentali dei più deboli sono state tenute in debita considerazione: questo fatto ha aggravato la posizione di chi, più o meno volutamente, ha fatto orecchio da mercante e oggi, mio malgrado, volente o nolente, grazie ad Internet, è chiamato a renderne conto non solo alle Istituzioni statali competenti, ma anche all'opinione pubblica non solo confessionale.
Dalle eccellenti parole di stima e di sincero apprezzamento, integralmente ricambiate con gli interessi, degli Amici Pyccolo, Marco, Marina, Enrico, ed altri, comprendo con la massima chiarezza che ho necessità di uno o più interpreti, provo ad indicarne tre coppie:
1.- Marina ed Enrico BELFIORE FRASSINETTI, nel bene e nel male, coniugi esemplari, residenti in Genova, con potere di rappresentanza affidato a Marina per la straordinaria carica positiva affidata a queste sue eccelse parole, innanzi riportate: "Ma nessuno è con me quando sono solo una donna, quando piango, quando mi sento impotente, quando soffro perché la forza mi abbandona o la delusione e la solitudine prendono il sopravvento".
2.- Manuela e Alessandro PASQUINELLI, coraggiosissima coppia residente in Altopascio/Lu per la straordinaria sensibilità dimostrata in favore di Emo/Marco Piccioni, Luigi Fallacara, nonché nei confronti dei diritti umani fondamentali violati di tutti i minori e di tutti i dimessi/dissociati/disassociati/ostracizzati.
Alessandro Pasquinelli è stato "parroco cattolico" per circa dieci anni, dal 1994 al 2004 (oggi è solo un "sacerdote cattolico legittimamente sposato con rito cattolico", padre esemplare di un figlio piccolo di poco più di un anno), è dotato di una profonda sensibilità spirituale ed emotiva, ed essendo stato condannato ingiustamente per fatti gravi di pedofilia invero mai commessi, è oltremodo motivato a spendersi in favore di persone innocenti che, nei limiti del possibile, non devono assolutamente ripetere dolorose esperienze simili.
3.- Luigi TOSTI, magistrato, attivista laico e ateo, residente in Rimini, e Fausto MARINETTI, pubblicista e saggista, attivista laico e credente, noti per i loro interventi pubblici a favore delle Libertà e dei diritti umani fondamentali violati in danno di singoli cittadini per opera di Enti giuridici di chiara matrice confessionale.
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6116163
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7125574
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6951437
Salvo e impregiudicato l'aiuto di amici di vecchia data come Pino Lupo, Luigi Fallacara, Gianluca Fischietti, Bruno Giainuso, Gianni Rosati, Marco Piccioni o altri, nei limiti delle loro concrete possibilità, apprezzerò di vero cuore tutto quello che le sei persone indicate faranno a livello pratico per rendere pratico e comprensibile ai più il mio pensiero, sempre positivo ed edificante (almeno, tali sono sempre state e continuano ad essere le mie intenzioni).
Non chiedo assolutamente che chi non comprende immediatamente il senso positivo di tutti i miei messaggi, continui a leggerli e/o ad arrabbiarsi oltre i limiti dell'umana tolleranza.
La lotta in favore dei diritti umani fondamentali e contro l'ostracismo di natura religiosa è quantomai dura e faticosa: è una battaglia prevalentemente culturale, l'esito positivo è sicuro ma ci vanno tempo ed energie, tante energie, non solo mie ma anche di tutti coloro che comprendono "davvero" il reale spesso delle questioni implicate e condividono gli scopi della lotta di civiltà intrapresa.
Tenete nel debito conto questo solo fatto: nei limiti consentiti dalle circostanze, non tutti i gravosi elementi a mia disposizione possono essere liberamente utilizzati in chiaro: la maggioranza dei fatti e degli elementi a mia disposizione sono già stati messi a disposizione della SAS-Squadra Anti Sette e dei Magistrati tenuti ad amministrare la Giustizia in relazione ai casi concreti di Emo/Marco PICCIONI, Alessandro PASQUINELLI, Luigi FALLACARA, ecc. ecc..
Pena la sopravvivenza psico-fisica (come noto, numerose minacce di morte sono già all'ordine del giorno!), un certo grado di informazione e di tensione emotiva vanno necessariamente mantenuti.
Buon proseguimento di giornata.
Vito Pucci
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"SAREBBE ORA CHE ALLAH, DIO E GEOVA SI METTANO INTORNO A UN TAVOLO A PARLARE". "BRAVO, E DOVE?" - Francesco Tullio ALTAN, L'espresso 11 Ottobre 2001, pagina 7.
Risposta/proposta di Vito Pucci/Ednaservice: "OK!, Continuiamo a confrontarci civilmente su BISPENSIERO.IT", su: "APOCALISSE.NET ", su: "AGAPE - INFOCATTOLICI.IT", su: "ANIME LIBERE.NET", su: "INFOTDGEOVA LIBERAMENTE", su: "SOCCORSO SPIRITUALE.ORG", su: "COORDINAMENTO FUORIUSCITI TESTIMONI DI GEOVA" e, coraggio, avanti c'è posto, su: ... . D’accordo?.
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“TESTIMONI CONTRO GEOVA” (Panorama 25/2/1990, pagina 79)
E loro, gli accusati cosa dicono? Che è tutta una montatura, naturalmente.
Accusa Paolo PICCIOLI, responsabile romano: "E’ una sporca storia di soldi".
"Con 175 mila evangelizzatori attivi e altrettanti simpatizzanti, rappresentiamo una minaccia economica reale nel momento in cui siamo chiamati a decidere a quale culto destinare l’8 per mille dell’Irperf.
I soldi destinati a noi sono tutti soldi in meno al Vaticano.
Tutto qui il problema".
Tutto qui? La magistratura indaga. (Panorama 25/2/1990, pagina 79)
“IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE (finalizzato alla espulsione di un singolo fedele dall’Ente giuridico CCTG, ndr) SI SVOLGE IN VIA RISERVATA: IL CHE, SE TUTELA (?!?) LA DIGNITA’ DELLA PERSONA INQUISITA, NON NE GARANTISCE IL PIENO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI DIFESA, LEGATO ANCHE ALLA PUBBLICITA’ DEL PROCESSO ED AL CONTROLLO CHE COSI’ PUO’ SVOLGERE L’OPINIONE PUBBLICA NON SOLO CONFESSIONALE. …
QUESTE LIMITAZIONI AL DIRITTO DI DIFESA APPAIONO GIUSTIFICATE NELLA MISURA IN CUI … NON OFFENDANO LA DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA”. – Nicola Colaianni, “La libertà religiosa nella elaborazione confessionale dei Testimoni di Geova”, Rubbettino Editore 2002, 674-675.
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[Modificato da Vito.Pucci 28/02/2008 12:07] |