Carissima,ma che vuoi che gli importi delle liberta' della donna al "Sommo Vate-canense"?
Questa volta l'ha sparata proprio grossa unendo aborto e nascite premature,tant'e' che lo stesso Veronesi si e' dovuto scomodare su Repubblica a rettificare la svista (a mio avviso strumentale) del "Sommo Vate-canense"...
---> da
www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2883639.html?re...
ABORTO: VERONESI, CHIESA LEGATA A POSIZIONI INDIFENDIBILI
Gli interventi della Chiesa contro l'aborto, ultimo quello del Pontefice di ieri, "sono tutti tentativi in extremis di una Chiesa che sta valutando e verificando la sua perdita di credibilita'. E si attacca, purtroppo, sempre piu' a posizioni indifendibili". Cosi' l'oncologo Umberto Veronesi, intervistato da 'La Stampa', interviene sul dibattito sull'aborto, rinfocolato dal documento dei ginecologi delle universita' romane sulla rianimazione dei feti prematuri. Un dibattito in cui, sostiene Veronesi, "mi sembra si voglia fare un gran polverone. Cosa c'entrano le nascite premature con l'aborto?". Il documento romano, secondo l'ex ministro della Sanita', non contiene nulla di nuovo: "Si sostiene che quando un bambino nasce prematuro bisogna rianimarlo: ma lo sappiamo benissimo!". Mentre "quello che mi sconcerta e' l'accostamento che si fa con l'aborto. L'aborto e' un altra cosa. Aborto significa un'interruzione di gravidanza in cui la madre decide che non vuol far crescere il feto. Nell'aborto il bambino nasce morto. Vogliono rianimare un aborto?". Quanto alla decisione di rianimare un neonato prematuro, secondo Veronesi spetta solo al medico: "I genitori non contano, o almeno non devono contare. Li si deve ascoltare ma non hanno rilevanza. Quando un bambino e' nato, non e' piu' tuo". Tutt'altro discorso gli attacchi della chiesa e degli antiabortisti: quella di questi ultimi e' "un'offensiva senza speranza", mentre la Chiesa, ribadisce l'oncologo, "si attacca sempre di piu' a posizioni indifendibili".
[Modificato da pcerini 04/02/2008 14:01]