... mi schiero dalla parte dei coniugi Villaverde.
Conosco nei minimi dettagli la loro ahimè tragica esperienza di vita.
Quello che consiglio a tutti è di raffreddare le vostre menti, le vostre lingue e anche i polpastrelli delle vostre dita.
Contate fino a dieci e poi dopo aver elaborato tutti un pensiero di aiuto, cerchiamo di essere comprensivi anziché aggressivi nei confronti di chi sta soffrendo davvero le pene dell'inferno qui sulla terra!
Mi auguro che la situazione di Piero e Silvana possa in un prossimo futuro migliorare. Si sa, noi figli quando siamo giovani partiamo in quarta e abbiamo la presunzione di credere di essere migliori dei nostri genitori e di non fare i loro stessi errori. Ci sbagliamo di grosso!
Quando io ho chiesto scusa ai miei genitori, non mi sono sentito offendere, insultare, rimproverare o altro , anzi... i miei genitori hanno compreso e mi hanno detto che io non avevo nessun dovere di chiedere loro scusa. Dovevo semplicemente continuare a rispettarli.
L'Autorità Suprema, Dio in altre parole, lo comanda.
Quindi personalmente me ne frego se qualcuno dice che ai genitori nulla è dovuto. Chi dice questo non conosce minimamente gli Scritti Sacri. Chi non ama i propri genitori è peggio di chi non ha fede!
Per cui, invece di aggredire Piero e Silvana perché non cerchiamo di esser loro d'aiuto? Possiamo parlare coi figli e aiutarli a ragionare? Basta dir loro che i genitori non affronteranno con loro temi religiosi e nel caso i figli vogliano farlo i genitori possono sempre dire che non vogliono far adirare i figli perché li amano immensamente. Farli adirare dispiace a Dio. Basta parlare delle normali cose della vita, cosa fanno, cosa non fanno, come crescono i nipoti. Tutto qui.
Vi sembra eccessivo?
Una piccola richiesta al Fratello Delemme.
Puoi cortesemente quotare in maniera che le tue risposte siano chiaramente leggibili, per favore?
Altrimenti molti faranno come me, saltando a piè pari al successivo post.
Grazie.
Fraterni saluti a tutti quanti voi.
Supremo Vindice
"Cio' che facciamo in vita riecheggia nell'eternita'!"