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L'OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2007 16:40
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Il clima che si respira in questo mondo, è molto diverso dal “discorso della Montagna” insegnato da Gesù Cristo, nei famosi tre capitoli di Matteo.

Ho letto molti anni fa, negli anni ’70, il trittico di “Arcipelago Gulag”, tre libri scritti da Aleksandr Isaevic Solzenicyn, uomo di 89 anni, secondo me uno dei più grandi scrittori degli ultimi 100 anni.

Considerato il moderno Dostoevskij per le sue acute ed approfondite considerazioni sulla sofferenza non solo fisica ma anche interiore dell’essere umano.
Si tratta di una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i lager dell'epoca staliniana.
L'opera fu portata a termine in 11 anni, tempo che lui trascorse, come detenuto, all’interno del lager, grazie all'aiuto di compagni di prigionia e amici.
E' l'opera che gli procurò l'espulsione dall'URSS.
La descrizione minuziosa da parte dello scrittore su come ci si può trovare improvvisamente nel sospetto e nella condanna come traditore del Paese di cui si fa parte, rende bene l’idea di quello che può succedere a chiunque.

Non siamo lontani dagli stessi metodi totalitari dei vertici dei testimoni di Geova.

Infatti, per una lettera scritta ad un amico, dove Solzenicyn criticò Lenin, piombarono sullo scrittore gli arresti immediati ed il trasferimento in un campo di lavoro della Siberia.

I testimoni di Geova dissidenti, che hanno deciso di avere delle opinioni, che si dedicano a letture non solo della corposa e ripetitiva letteratura della WTS, di colpo vengono proiettati, con l’espulsione, bollati come apostati, nel “freddo spirituale di una Siberia”, dove vengono congelati i rapporti con tutta la sfera delle amicizie compresa quella famigliare.

L’espulsione è grave, ma è ancora più grave e terribile l’esistenza in queste condizioni!

Una religione dove esistono Comitati Giudiziari dai metodi inquisitori, che praticano l’espulsione in cui sei condannato a vivere in un “campo di concentramento spirituale”, è disumana.

“Sei stato invitato, per domani sera, a venire in “sala”, per affrontare un Comitato Giudiziario, per sospetta apostasia”.
Questo mi sentii dire nel gennaio del 1992!
Voi non troverete altro da rispondere che un belato da agnello: <<Io? Perché?>>
Ecco cosa succede, un lampo accecante, una folgorazione che respinge istantaneamente il presente nel passato, dove ti poni tutte le domande possibili.
Non ci si rende conto di nulla, i primi giorni.
Non penserai mai che le persone cui sei legato da un affetto fraterno, non ti guarderanno più in faccia.
E’ un errore, se ne renderanno conto!

Tutto quanto è entrato a far parte di una procedura quanto mai inesorabile, non sei più tu che gestisci i rapporti e gli affetti, ma l’organizzazione che bruscamente ti getta nella “gogna”.

E’ una brusca scampanellata nel tuo cuore, un colpo brutale alla tua dignità.

La gagliarda irruzione nella tua vita di un Comitato Giustiziere che impaurisce e mortifica.

Queste brevi righe per focalizzare gli infiniti effetti dell’incubo della disassociazione, nella vita di una persona.

Questo è l’inferno, il nome è diverso, si chiama disassociazione, ma le fiamme sono le stesse, e non bruciano certo di meno.

Nelle mie parole non c’è né vendetta, né frustrazione, ma solo la presa di coscienza di una realtà che non conoscevo: mi riferisco alle molte persone che fanno o hanno fatto parte dell’organizzazione dei Testimoni di Geova e che vivono in condizioni di grave sofferenza psicologica; persone distrutte nello spirito, che hanno visto calpestare la propria dignità, le proprie aspirazioni, i propri affetti.

Non voglio addentrarmi in questioni dottrinali o legali, né tantomeno in giudizi morali.

Luca 6:37-38
“37.Inoltre smettete di giudicare, e non sarete affatto giudicati, e smettete di condannare e non sarete affatto condannati: Continuate ad assolvere e sarete assolti. 38. Praticate il dare e vi sarà dato: Vi sarà versata in grembo una misura eccellente pigiata, scossa e traboccante: Poiché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi”

Qualcuno potrebbe chiedersi “perché volere il saluto dei “fratelli?”, la risposta mi sembra abbastanza semplice: perché tra questi “fratelli” spesso ci sono genitori, figli, coniuge, nipoti, a cui si vuole continuare a stringere la mano, stretta che con molta freddezza viene rifiutata.

Matteo 5:43-47
“43.Avete udito che fu detto ‘devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico 44.Ma io vi dico : ‘Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano; 45. per mostrare di essere figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti 46. Infatti , se amate quelli che vi amano, che ricompensa ne avete? Non fanno la stessa cosa anche gli esattori di tasse? 47. E se salutate solo i vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno la stessa cosa anche le persone delle nazioni?”





[Modificato da parliamonepino 27/11/2007 15:00]



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26/11/2007 21:52
 
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Se Pino Lupo in tutta onestà non ritratta o almeno corregge quanto scritto qui sarò costretto ad abbandonare il Forum ed invitare tutti gli altri TDG presenti a farlo. Lupo è stato anziano e non può parlare così di un Comitato Giudiziario, egli sa di cosa si tratta, se non corregge dovrò ricredermi sulla sua onestà.
[Modificato da La Primula Rossa 26/11/2007 21:52]
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Ho appena cancellato un messaggio dell'amico Raffaele perchè non serve a nulla essere offensivi e sarcastici!!!!

Pino









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Re:
La Primula Rossa, 26/11/2007 21.52:

Se Pino Lupo in tutta onestà non ritratta o almeno corregge quanto scritto qui sarò costretto ad abbandonare il Forum ed invitare tutti gli altri TDG presenti a farlo. Lupo è stato anziano e non può parlare così di un Comitato Giudiziario, egli sa di cosa si tratta, se non corregge dovrò ricredermi sulla sua onestà.



Cosa dovrei correggere?

In che senso vuoi ricrederti sulla mia onestà?

Perchè non parli per te?

Rappresenti ufficialmente qualcuno?

Sei stato autorizzato a rappresentare altri foristi?

Sei "capo" di qualcosa?

Vuoi abbandonare questo forum o "scappare" da questo forum?

Leonida I, che tanto ti piace, disse: "Indietreggiare mai, arrendersi mai"!

Vuoi citare un'altro video di canzoni napoletane, per rappresentarti?

O vuoi mettere un video di cartoni animati, per rappresentarti?

O vuoi, semplicemente, esprimere il tuo pensiero?

Dovresti leggere con più attenzione i miei scritti e avere la competenza di commentarli, piuttosto stai zitto!!!!

Quando faccio una affermazione sono in grado di sostenerla con le Scritture, i documenti e il ragionamento, non con i video di canzoni "napoletane" o video di cartoni animati.

Saluti
Pino









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27/11/2007 19:48
 
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Re:
[QUOTE:75149040=parliamonepino, 25/11/2007 17.16

Nelle mie parole non c’è né vendetta, né frustrazione, ma solo la presa di coscienza di una realtà che non conoscevo: mi riferisco alle molte persone che fanno o hanno fatto parte dell’organizzazione dei Testimoni di Geova e che vivono in condizioni di grave sofferenza psicologica; persone distrutte nello spirito, che hanno visto calpestare la propria dignità, le proprie aspirazioni, i propri affetti.




Scusami, Pino, ma non riesco ad essere d'accordo. Come fa un ex anziano a dire queste cose. Solo oggi prendi coscienza di una realta che non conoscevi. E come potevi conoscerla nella maniera da te descritta? Non esiste solo la "sofferenza" del disassociato. Hai provato cosa succede, andando in predicazione, ad essere apostrafati da padroni di casa, sol perchè un TdG del tuo paese ha abbandonato moglie e figli ed è scappato con un altra donna (solo un esempio)o perchè è stato coinvolto in una truffa (altro esempio)? Per le persone diventiamo tutti cosi! Cosa dovrei fare per non far "soffrire" il disassociato? E alla "sofferenza" di un intera congregazione, chi ci pensa? Non sarai mica anche tu convinto che dopo l'annuncio di una disassociazione andiamo tutti in pizzeria a festeggiare?
[SM=x1061951] [SM=x1061951] [SM=x1061951] [SM=x1061951]
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Re:
parliamonepino, 25/11/2007 17.16:

Il clima che si respira in questo mondo, è molto diverso dal “discorso della Montagna” insegnato da Gesù Cristo, nei famosi tre capitoli di Matteo.

Ho letto molti anni fa, negli anni ’70, il trittico di “Arcipelago Gulag”, tre libri scritti da Aleksandr Isaevic Solzenicyn, uomo di 89 anni, secondo me uno dei più grandi scrittori degli ultimi 100 anni.

Considerato il moderno Dostoevskij per le sue acute ed approfondite considerazioni sulla sofferenza non solo fisica ma anche interiore dell’essere umano.
Si tratta di una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i lager dell'epoca staliniana.
L'opera fu portata a termine in 11 anni, tempo che lui trascorse, come detenuto, all’interno del lager, grazie all'aiuto di compagni di prigionia e amici.
E' l'opera che gli procurò l'espulsione dall'URSS.
La descrizione minuziosa da parte dello scrittore su come ci si può trovare improvvisamente nel sospetto e nella condanna come traditore del Paese di cui si fa parte, rende bene l’idea di quello che può succedere a chiunque.

Non siamo lontani dagli stessi metodi totalitari dei vertici dei testimoni di Geova.

Infatti, per una lettera scritta ad un amico, dove Solzenicyn criticò Lenin, piombarono sullo scrittore gli arresti immediati ed il trasferimento in un campo di lavoro della Siberia.

I testimoni di Geova dissidenti, che hanno deciso di avere delle opinioni, che si dedicano a letture non solo della corposa e ripetitiva letteratura della WTS, di colpo vengono proiettati, con l’espulsione, bollati come apostati, nel “freddo spirituale di una Siberia”, dove vengono congelati i rapporti con tutta la sfera delle amicizie compresa quella famigliare.

L’espulsione è grave, ma è ancora più grave e terribile l’esistenza in queste condizioni!

Una religione dove esistono Comitati Giudiziari dai metodi inquisitori, che praticano l’espulsione in cui sei condannato a vivere in un “campo di concentramento spirituale”, è disumana.

“Sei stato invitato, per domani sera, a venire in “sala”, per affrontare un Comitato Giudiziario, per sospetta apostasia”.
Questo mi sentii dire nel gennaio del 1992!
Voi non troverete altro da rispondere che un belato da agnello: <>
Ecco cosa succede, un lampo accecante, una folgorazione che respinge istantaneamente il presente nel passato, dove ti poni tutte le domande possibili.
Non ci si rende conto di nulla, i primi giorni.
Non penserai mai che le persone cui sei legato da un affetto fraterno, non ti guarderanno più in faccia.
E’ un errore, se ne renderanno conto!

Tutto quanto è entrato a far parte di una procedura quanto mai inesorabile, non sei più tu che gestisci i rapporti e gli affetti, ma l’organizzazione che bruscamente ti getta nella “gogna”.

E’ una brusca scampanellata nel tuo cuore, un colpo brutale alla tua dignità.

La gagliarda irruzione nella tua vita di un Comitato Giustiziere che impaurisce e mortifica.

Queste brevi righe per focalizzare gli infiniti effetti dell’incubo della disassociazione, nella vita di una persona.

Questo è l’inferno, il nome è diverso, si chiama disassociazione, ma le fiamme sono le stesse, e non bruciano certo di meno.

Nelle mie parole non c’è né vendetta, né frustrazione, ma solo la presa di coscienza di una realtà che non conoscevo: mi riferisco alle molte persone che fanno o hanno fatto parte dell’organizzazione dei Testimoni di Geova e che vivono in condizioni di grave sofferenza psicologica; persone distrutte nello spirito, che hanno visto calpestare la propria dignità, le proprie aspirazioni, i propri affetti.

Non voglio addentrarmi in questioni dottrinali o legali, né tantomeno in giudizi morali.

Luca 6:37-38
“37.Inoltre smettete di giudicare, e non sarete affatto giudicati, e smettete di condannare e non sarete affatto condannati: Continuate ad assolvere e sarete assolti. 38. Praticate il dare e vi sarà dato: Vi sarà versata in grembo una misura eccellente pigiata, scossa e traboccante: Poiché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi”

Qualcuno potrebbe chiedersi “perché volere il saluto dei “fratelli?”, la risposta mi sembra abbastanza semplice: perché tra questi “fratelli” spesso ci sono genitori, figli, coniuge, nipoti, a cui si vuole continuare a stringere la mano, stretta che con molta freddezza viene rifiutata.

Matteo 5:43-47
“43.Avete udito che fu detto ‘devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico 44.Ma io vi dico : ‘Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano; 45. per mostrare di essere figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti 46. Infatti , se amate quelli che vi amano, che ricompensa ne avete? Non fanno la stessa cosa anche gli esattori di tasse? 47. E se salutate solo i vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno la stessa cosa anche le persone delle nazioni?”






Credo che tu non abbia letto l'"Arcipelago Gulag". Già paragonare e fare una similitudine con una disposizione che "tutela le persone", sì hai letto bene, tutela, mi fa capire che il tuo commento iniziale non è frutto della tua scienza, della tua cultura.
Facciamo le persone serie. Chi non ha rispetto, chi non ama il suo prossimo, chi viola la Legge di Dio, sono i disassociati.
Sono i disassociati che in molti casi dividono le famiglie.
E' bello usare slogan tipo "nessuno tocchi Caino". Ma è deprimente sapere che l'intoccabile Caino, prevarica, umilia e infanga Abele.

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto.

Filippo Delemme




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Re: Re:
operman, 27/11/2007 19.48:



Scusami, Pino, ma non riesco ad essere d'accordo. Come fa un ex anziano a dire queste cose. Solo oggi prendi coscienza di una realta che non conoscevi. E come potevi conoscerla nella maniera da te descritta? Non esiste solo la "sofferenza" del disassociato. Hai provato cosa succede, andando in predicazione, ad essere apostrafati da padroni di casa, sol perchè un TdG del tuo paese ha abbandonato moglie e figli ed è scappato con un altra donna (solo un esempio)o perchè è stato coinvolto in una truffa (altro esempio)? Per le persone diventiamo tutti cosi! Cosa dovrei fare per non far "soffrire" il disassociato? E alla "sofferenza" di un intera congregazione, chi ci pensa? Non sarai mica anche tu convinto che dopo l'annuncio di una disassociazione andiamo tutti in pizzeria a festeggiare?
[SM=x1061951] [SM=x1061951] [SM=x1061951] [SM=x1061951]



Caro Operman,

Ti ringrazio del tuo scritto che rivela una persona assennata e di carattere.
Devi sapere che, nel 1967, quando avevo 12 anni (abitavo a Genova), uno zio (morì due anni dopo in un incidente di lavoro), mi diede da leggere un libro, si intitolava "Cose nelle quali è impossibile che Dio menta" del 1965.
Fu il primo contatto che ebbi con una pubblicazione dei testimoni di Geova.
Sono passati 40 anni!!!!

Qualche anno dopo una mia vicina di casa mi forniva, tutti i mesi, una rivista (Svegliatevi) che costava 25 lire.
Nel 1972, iniziai uno studio biblico con i testimoni di Geova.
La mia esperienza con i testimoni di Geova è stata esaltante da un punto di vista spirituale e di amicizie.
Ciò non di meno, ho avuto modo di constatare molte incongruenze nell'applicazione di certe normative del Corpo Direttivo.
In alcune sale del Regno nel meridione, parlando con gli anziani, mi sono reso conto dell'enorme ignoranza, da parte di alcuni, nell'essere troppo rigidi.

In questi due anni, ho raccolto una lista di testimonianze private, da ogni parte d'Italia che, senza ombra di dubbio rivelano storie estremamente drammatiche.
Del resto, proprio perchè mi considero un uomo d'onore, posso documentare ogni cosa che affermo.

Avendo fatto, da ragazzo, anche il pioniere regolare e il pioniere speciale temporaneo, so perfettamente cosa significa andare di casa in casa.

Quando, negli anni '80 ci fu il crak finanziario di una società costituita da "fratelli" nominati, che gettò sul lastrico centinaia di "fratelli" e parenti dei "fratelli", scrissi a "Roma" dicendo: "adesso ci venite voi a predicare in questo territorio!".
Molti furono minacciati di morte.
E tu mi vieni a dire che forse non conosco la sofferenza dei "fratelli". Mica ho parlato solo di disassociazione, ci sono tante altre cose......
Primula Rossa non sa un fico secco, è solo un "giocherellone".
Dice di aver affrontato 3 comitati giudiziari e che gli hanno solo tirato le orecchie, io gli avrei dato due calci nel sedere per quello che ha fatto.
Dovrebbe fare uno studio biblico serio e non a "fumetti"!

Caro Operman, ho una figlia di 34 anni che fra un mese circa partorirà due gemelli, Ho un figlio di 27 anni e un altro figlio di 25 anni.
Il mondo reale, lo conosco molto bene, non vengo dalla luna come vorrebbe far credere Filippo Delemme.

Un abbraccio
Pino






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Credo che tu non abbia letto l'"Arcipelago Gulag". Già paragonare e fare una similitudine con una disposizione che "tutela le persone", sì hai letto bene, tutela, mi fa capire che il tuo commento iniziale non è frutto della tua scienza, della tua cultura.
Facciamo le persone serie. Chi non ha rispetto, chi non ama il suo prossimo, chi viola la Legge di Dio, sono i disassociati.
Sono i disassociati che in molti casi dividono le famiglie.
E' bello usare slogan tipo "nessuno tocchi Caino". Ma è deprimente sapere che l'intoccabile Caino, prevarica, umilia e infanga Abele.

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto.

Filippo Delemme



Caro Filippo,

Ho tutta la biblioteca dello scrittore Aleksandr Isaevič Solženicyn, uno dei miei preferiti.

I primi 3 libri li lessi nel 1973, proprio il trittico di "Arcipelago Gulag", il secondo libro mi folgorò per la sua profondità spiriuale.
Poi, lessi "La quercia ed il vitello", "Vivere senza menzogna", "Una giornata di Ivan Denisovic".

Non sono uno dei massimi esperti di letteratura russa, ma sicuro, ho letto più libri di quanto tu abbia letto nella tua sciapa vita intellettuale.


chi viola la Legge di Dio, sono i disassociati.
Sono i disassociati che in molti casi dividono le famiglie.



Questa è la più grossa minchiata che potevi dire!

Sono certo che non ci credi neanche tu che l'hai detta!!!

Stiamo parlando di esseri umani non di bestie!!!!

Non hai risposto a molte domande che ti sono state fatte!

Perchè?

Usa il cervello per dare dei contenuti umani a ciò che scrivi!!!

Saluti
Pino








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Re:
Caro Filippo,

Ho tutta la biblioteca dello scrittore Aleksandr Isaevič Solženicyn, uno dei miei preferiti.

I primi 3 libri li lessi nel 1973, proprio il trittico di "Arcipelago Gulag", il secondo libro mi folgorò per la sua profondità spiriuale.
Poi, lessi "La quercia ed il vitello", "Vivere senza menzogna", "Una giornata di Ivan Denisovic".

Non sono uno dei massimi esperti di letteratura russa, ma sicuro, ho letto più libri di quanto tu abbia letto nella tua sciapa vita intellettuale.

E' probabile. Io ho frequentato le scuole basse. Conosco poche lingue straniere e ho letto solo qualche migliaio di libri. Mi puoi fare scuola....


chi viola la Legge di Dio, sono i disassociati.
Sono i disassociati che in molti casi dividono le famiglie.



Questa è la più grossa minchiata che potevi dire!

Io credo che tu misuri con un metro "taroccato". Se Dio la pensa come te, bene. Tienilo in considerazione. Mi ricordi quel tizio che cercava un albero in una foresta piena d'alberi....

Sono certo che non ci credi neanche tu che l'hai detta!!!

Ne sono convintissimo. La "libertà" da Dio porta al vagabondaggio spirituale.

Stiamo parlando di esseri umani non di bestie!!!!

Appunto. Considerate chi rappresenta Abele solo ed esclusivamente dei decerebrati. Peggio degli animali. Più rispetto a chi crede ed è convinto delle sue scelte.

Non hai risposto a molte domande che ti sono state fatte!

Nessuno ha fatto domande. A quali ti riferisci?

Perchè?

Usa il cervello per dare dei contenuti umani a ciò che scrivi!!!

Ti assicuro che non è atrofizzato.









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27/11/2007 22:53
 
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Ti assicuro che non è atrofizzato.



io non lo metto in dubbio
ma sembra come quei cavalli con i paraocchi
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27/11/2007 22:57
 
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VEDETE IO CONDIVIDO APPIENO QUESTO ARTICOLO CHE VADO A RIPORTARE

MA VOI PORTATORI DI FEDE A COSA VI DEDICATE ??????????








Bandiere a mezz'asta per la morte dell'ennesimo soldato italiano caduto in guerra,
in guerra i soldati muoiono, che vi crediate, non basta dichiararsi dalla parte dei buoni,
per ottenere l'immunità dai nemici.

Ci risiamo, riparte la giostra della retorica, e tutti i maggiori media si concentrano sulla figura del maresciallo capo Daniele Paladini (pace all'anima sua)
per dipingerne una effige da Eroe, salvatore di uomini, se non addirittura, pacifista.
Tramite gli schermi televisivi ora consociamo il suo volto, la sua biografia,
dei bambini rimasti uccisi nell'attentato chi se ne frega,
non sapremo mai le loro storie ne quelle delle loro famiglie,
Addirittura ancora oggi il Giornale di Berlusconi non sa dire se sono 3 o 4 le povere vittime innocenti:
"comprese tre o quattro bambini"

Su questo blog ci stringiamo nel cordoglio del ricordo di questi anonimi angeli morti.
Se uno decide di andare a fare la guerra deve mettere in conto la possibilità di tornare in un sacco di plastica,
per tutti quei civili uccisi in Afghanistan dopo l'11 settembre,
la guerra non è stata una scelta.
Se i soldati italiani fossero rimasti a casa quei bambini uccisi ieri starebbero ancora giocando per strada.
Se nel 2002 George Bush e la Nato (thanx to Berlusconi and Prodi) non avessero attaccato l'Afghanistan,
15 000 civili afgani uscirebbero ora dalle tombe laddove le nostre bombe li hanno sepolti.
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Re:
®@ffstef@n, 27/11/2007 22.53:


Ti assicuro che non è atrofizzato.



io non lo metto in dubbio
ma sembra come quei cavalli con i paraocchi




Cristiani aperti al pluralismo, significa avere rispetto per le credenze altrui.
C'è il diritto di critica, siamo d'accordo. Ma quando la critica è bieca, non serve a molto.
E se vedessimo i Testimoni di Geova in modo meno critico?
Io sono una persona attenta, il paraocchi lo porta chi vive la vita senza significato, senza obiettivi e senza mete.




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27/11/2007 23:25
 
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Cristiani aperti al pluralismo, significa avere rispetto per le credenze altrui.

TU LO DICI


C'è il diritto di critica, siamo d'accordo. Ma quando la critica è bieca, non serve a molto.


SERVE A SMUOVERE QUELLE MONTAGNE CHE NESSUN FEDELE E' STATO IN GRADO DI BUTTARLE A MARE




E se vedessimo i Testimoni di Geova in modo meno critico?

VEDO LE FAVOLE E LE VARIE ORGANIZZAZIONI ALLO STESSO MODO
PROFITTATORI


Io sono una persona attenta, il paraocchi lo porta chi vive la vita senza significato, senza obiettivi e senza mete.

LE VOSTRE METE NON CORRISPONDONO A QUANTO PREDICATE VISTO CHE SONO SOLO ILLUSIONI SMENTITE DALLE VOSTRE STESSE RIVELAZIONI
RIVELATESI INFONDATE
[Modificato da ®@ffstef@n 27/11/2007 23:26]
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Re: Re:
F.Delemme, 27/11/2007 23.08:




Cristiani aperti al pluralismo, significa avere rispetto per le credenze altrui.
C'è il diritto di critica, siamo d'accordo. Ma quando la critica è bieca, non serve a molto.
E se vedessimo i Testimoni di Geova in modo meno critico?
Io sono una persona attenta, il paraocchi lo porta chi vive la vita senza significato, senza obiettivi e senza mete.




Sono d'accordo!!!!


"Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare"

-S. M. Ejzenstejn-








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Re: Re: Re:
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:



Caro Operman,

Ti ringrazio del tuo scritto che rivela una persona assennata e di carattere.
Devi sapere che, nel 1967, quando avevo 12 anni (abitavo a Genova), uno zio (morì due anni dopo in un incidente di lavoro), mi diede da leggere un libro, si intitolava "Cose nelle quali è impossibile che Dio menta" del 1965.
Fu il primo contatto che ebbi con una pubblicazione dei testimoni di Geova.
Sono passati 40 anni!!!!


Tra qualche anno, anche per me saranno 40 anni dal primo contatto con la verità.
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:


Qualche anno dopo una mia vicina di casa mi forniva, tutti i mesi, una rivista (Svegliatevi) che costava 25 lire.
Nel 1972, iniziai uno studio biblico con i testimoni di Geova.
La mia esperienza con i testimoni di Geova è stata esaltante da un punto di vista spirituale e di amicizie.
Ciò non di meno, ho avuto modo di constatare molte incongruenze nell'applicazione di certe normative del Corpo Direttivo.
In alcune sale del Regno nel meridione, parlando con gli anziani, mi sono reso conto dell'enorme ignoranza, da parte di alcuni, nell'essere troppo rigidi.


Non ti nascondo che in certi casi rimpiango quei tempi. Quella rigidità non si trovava solo nella congregazione ma anche nelle famiglie. Gli anziani come un qualsiasi capofamiglia di quegli anni era molto rigido sull'osservanza di certe regole. Guardandomi intorno oggi, essendo un capofamiglia, non mi sento di giudicare negativamente il modo di fare di allora.
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:


In questi due anni, ho raccolto una lista di testimonianze private, da ogni parte d'Italia che, senza ombra di dubbio rivelano storie estremamente drammatiche.
Del resto, proprio perchè mi considero un uomo d'onore, posso documentare ogni cosa che affermo.


Non c'è bisogno di documentare niente. Nessuno nega l'esistenza di tali storie. Quello che però non deve passare è l'idea che questa sia la normalità nella vita dei TdG. Conoscerai anche tante storie di fratelli e sorelle che hanno subito violenze fisiche, sbattuti fuori di casa, isolati da familiari per il semplice fatto di essere diventati TdG. Ed allora se per qualcuno è giusto che "nessuno tocchi Caino" è pure vero che qualcuno debba anche interessarsi dell'Abele di turno.
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:


Avendo fatto, da ragazzo, anche il pioniere regolare e il pioniere speciale temporaneo, so perfettamente cosa significa andare di casa in casa.

Quando, negli anni '80 ci fu il crak finanziario di una società costituita da "fratelli" nominati, che gettò sul lastrico centinaia di "fratelli" e parenti dei "fratelli", scrissi a "Roma" dicendo: "adesso ci venite voi a predicare in questo territorio!".
Molti furono minacciati di morte.
E tu mi vieni a dire che forse non conosco la sofferenza dei "fratelli". Mica ho parlato solo di disassociazione, ci sono tante altre cose......


Proprio perchè sono convinto della tua conoscenza di queste situazioni che ti evidenzio il problema. Non è solo il TdG che dice questo.
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:


Primula Rossa non sa un fico secco, è solo un "giocherellone".
Dice di aver affrontato 3 comitati giudiziari e che gli hanno solo tirato le orecchie, io gli avrei dato due calci nel sedere per quello che ha fatto.
Dovrebbe fare uno studio biblico serio e non a "fumetti"!


Così poi avrebbe aperto un Forum dove avrebbe parlato delle violenze fisiche subite dai comitati giudiziari dei TdG. Ci manca solo questo da dire sui nostri comitati giudiziari. E poi sono sicuro che da anziano non lo avresti mai fatto. Oggi la situazione è diversa...e dire che lui non parla male di te, basta leggere alcuni suoi post.
parliamonepino, 27/11/2007 21.59:




Caro Operman, ho una figlia di 34 anni che fra un mese circa partorirà due gemelli, Ho un figlio di 27 anni e un altro figlio di 25 anni.
Il mondo reale, lo conosco molto bene, non vengo dalla luna come vorrebbe far credere Filippo Delemme.

Un abbraccio
Pino





Viviamo tutti nello stesso mondo reale. Io al momento,in senso spirituale, vivo nel mondo che è stato anche il tuo per tanto tempo. Non mi va di pensare che sia io che tu abbiamo dedicato il tempo migliore della nostra vita andando dietro al nulla. E' una frase che riscrivo spesso, ma è quello che penso e di cui sono convinto. Sono passati quasi 40 anni e per me la verità è la stessa conosciuta quando ero un ragazzo. Cerco di trasmetterla ai miei figli nella convinzione di dargli un buon indirizzo nella loro vita, consapevole, da tante esperienze viste, che alla meta finale dovranno arrivarci con le loro gambe.
Auguri per tua figlia.
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Operman:

Viviamo tutti nello stesso mondo reale. Io al momento,in senso spirituale, vivo nel mondo che è stato anche il tuo per tanto tempo. Non mi va di pensare che sia io che tu abbiamo dedicato il tempo migliore della nostra vita andando dietro al nulla. E' una frase che riscrivo spesso, ma è quello che penso e di cui sono convinto. Sono passati quasi 40 anni e per me la verità è la stessa conosciuta quando ero un ragazzo. Cerco di trasmetterla ai miei figli nella convinzione di dargli un buon indirizzo nella loro vita, consapevole, da tante esperienze viste, che alla meta finale dovranno arrivarci con le loro gambe.
Auguri per tua figlia.



Caro Operman,

Non rinnego niente della mia vita, perchè mi ha fatto diventare quello che sono adesso.
Mi trovo simpatico, intelligente e sono contento di essermi conosciuto.
I miei figli, pur non avendo "regole organizzative religiose", sono dei bravi figlioli, che mi fanno sentire fiero e orgoglioso di loro.
Ho conosciuto persone, in altri paesi del mondo, che pur non conoscendo la Bibbia o le tradizionali denominazioni religiose, erano e sono dei galant'uomini e dei fratelli.
Il tuo "orizzonte" come quello di Primula e di Delemme, è un "fazzoletto di cielo" in confronto ai 7 miliardi di persone che popolano la terra.
Tu non credi nella "verità", pensi di credere in una "verità" perchè non sei mai uscito dalla "caverna" di Platone.

Per essere accettati da Dio, non serve far parte di qualche "etichetta" religiosa, serve una buona disposizione di cuore e la speranza che non tenga conto delle nostre numerose "miserie" e "debolezze".

Da molti anni non chiedo più con interesse "competitivo", ad una persona, di che religione è!
Ognuno deve fare le sue scelte.
Dio non sceglie e non giudica da come uno "corre" ma dal cuore, non legge cosa è scritto nel suo "distintivo di carta", legge il suo animo.
Mi chiamo Pino Lupo, tutti sanno dove abito, conoscono il mio indirizzo, sanno tutto della mia vita perchè ne ho parlato nei dettagli, senza nascondere nulla. Non mi nascondo dietro un nick perchè sono un uomo libero di esprimere senza problemi, quello che sente e quello che prova.
Quando qualcuno mi cerca, mi faccio trovare e rispondo come Gesù, nel Getsemani: <<"Chi cercate?" Risposta dei soldati: "Gesù il Nazareno!" Risposta di Gesù: "Sono io!">>
Questo significa avere una identità!!!
Lo stesso ha fatto Vito Pucci e altri, che sanno guardare in "faccia" i propri interlocutori, senza mettersi delle "maschere".

Poi, ognuno, è libero di usare le "strategie" che vuole!!!!

Il vero coraggio, la vera forza morale, non si rivela stando dietro le quinte o dentro il proprio "Bunker" o dietro dei cartoni animati ma mettendo in gioco la propria vita e il proprio onore, a qualunque costo.

E' troppo comodo, formulare delle accuse o dare delle "colpe" dietro una "maschera".

Naturalmente, questo è solo il mio pensiero!

Un abbraccio
Pino







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Re:
[QUOTE:75315130=parliamonepino, 29/11/2007 1.27
Caro Operman,

Il tuo "orizzonte" come quello di Primula e di Delemme, è un "fazzoletto di cielo" in confronto ai 7 miliardi di persone che popolano la terra.
Tu non credi nella "verità", pensi di credere in una "verità" perchè non sei mai uscito dalla "caverna" di Platone.


Vedi Pino, in tutti questi anni ho visto persone sia entrare nella "caverna" che uscirne. In entrambi i casi osservi le loro esperienze che ti portano anche la valutare la tua posizione. Perchè io rimango nella "caverna"? Evidentemente perchè fuori di essa non vedo cosa potrebbe sostituire il mio modo di vivere la mia spiritualità, il mio rapporto con Dio. E questa idea non viene fuori solo perchè vivo nella "caverna", anzi vivo più fuori che dentro. Ed allora, parlando con le persone spiritualmente "felici" del mondo, mi accorgo che cosi "felici" non sono, ed allora perchè pensare che fuori dalla "caverna", spiritualmente parlando, si sta meglio?
Fare parte di un "fazzoletto di cielo" dovrebbe farmi capire che sono dalla parte sbagliata? Mi immagino cosa pensavano personaggi biblici come ENOC, NOE', LOT, GEREMIA, ecc.. quando si trovarono a servire Dio, facendo parte di un "fazzoletto di cielo", ancora più piccolo del mio. Questa è la storia del popolo di Dio: Mai la maggioranza delle persone. Forse per questo anche Gesù disse che coloro che sarebbero entrati per la porta stretta sarebbero stati pochi.
[QUOTE:75315130=parliamonepino, 29/11/2007 1.27
Per essere accettati da Dio, non serve far parte di
qualche "etichetta" religiosa, serve una buona disposizione di cuore e la speranza che non tenga conto delle nostre numerose "miserie" e "debolezze".


Le regole per essere accettati o no da Dio le ha stabilite Lui stesso, non dobbiamo inventarci niente.
[QUOTE:75315130=parliamonepino, 29/11/2007 1.27
Mi chiamo Pino Lupo, tutti sanno dove abito, conoscono il mio indirizzo, sanno tutto della mia vita perchè ne ho parlato nei dettagli, senza nascondere nulla. Non mi nascondo dietro un nick perchè sono un uomo libero di esprimere senza problemi, quello che sente e quello che prova.
Quando qualcuno mi cerca, mi faccio trovare e rispondo come Gesù, nel Getsemani: <<"Chi cercate?" Risposta dei soldati: "Gesù il Nazareno!" Risposta di Gesù: "Sono io!">>
Questo significa avere una identità!!!
Lo stesso ha fatto Vito Pucci e altri, che sanno guardare in "faccia" i propri interlocutori, senza mettersi delle "maschere".

Poi, ognuno, è libero di usare le "strategie" che vuole!!!!

Il vero coraggio, la vera forza morale, non si rivela stando dietro le quinte o dentro il proprio "Bunker" o dietro dei cartoni animati ma mettendo in gioco la propria vita e il proprio onore, a qualunque costo.

E' troppo comodo, formulare delle accuse o dare delle "colpe" dietro una "maschera".

Naturalmente, questo è solo il mio pensiero!

Un abbraccio
Pino





Quest'ultima parte del tuo post, non riesco a capirlo. Cosa centrano queste considerazioni con quello di cui abbiamo parlato. Passi il paragone con Primula, con Delemme, che peraltro non conosco personalmente come loro non conoscono me. Parli con me o con altri? Se parli con me, non capisco queste parole: E' troppo comodo, formulare delle accuse o dare delle "colpe" dietro una "maschera".
Non mi sembra di aver fatto questo in nessuna cosa da me scritta. Se non ti riferivi a me, allora perchè postare queste frasi?
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Operman scrive:


Quest'ultima parte del tuo post, non riesco a capirlo. Cosa centrano queste considerazioni con quello di cui abbiamo parlato. Passi il paragone con Primula, con Delemme, che peraltro non conosco personalmente come loro non conoscono me. Parli con me o con altri? Se parli con me, non capisco queste parole: E' troppo comodo, formulare delle accuse o dare delle "colpe" dietro una "maschera".
Non mi sembra di aver fatto questo in nessuna cosa da me scritta. Se non ti riferivi a me, allora perchè postare queste frasi?



Caro Operman,

Nela "tecnica" della comunicazione, questo tuo commento, riportato, si chiama melodramma.
Esempio:
Cosa ti ho fatto per trattarmi così?

Sono costretto a generalizzare nelle mie risposte perchè c'è tanta banalità nei vostri scritti come, del resto in tutti gli scritti delle persone che appartengono ad uno "schieramento religioso" ma vogliono far sembrare di essere "originali".

Quando comunico con te o con Delemme o con Primula, torno indietro nel tempo, per sentire cose che già conosco.
So quello che mi dirai e cosa ti risponderò.
Conosco perfettamente il calco dei vostri pensieri che non sono i vostri pensieri, la piega dei vostri ragionamenti che non sono i vostri ragionamenti.
Il vostro cervello è come la "pista di un circo", dove gira eternamente un povero cavallo prigioniero.
Per quanti sforzi fate, uno con i "cartoni animati", l'altro con la "Legge" e tu con il "melodramma", il limite è la, ininterrottamente tondo, senza salti imprevisti e senza porta sull'ignoto.
Vi tocca girare, girare sempre, stesse idee, stesse gioie, stesse Scritture (male interpretate), stesse credenze, stessi metodi, stessa noia...per me.

Non sono né demoralizzato né stanco ma mi chiedo a che serve comunicare a delle persone "ferme", "paralizzate nello spirito".

Le persone condizionate e anestetizzate nel movimento cerebrale, voltandomi indietro, le vedo, ormai, come un puntino all'orizzonte.
Preferisco andare avanti e seguire una verità in movimento e in crescita, pari al mio percorso.

Rimani pure dove ti trovi, Operman, o esci dalla "pista", si tratta di scelte, io mi "organizzo" da solo la mia fede e il mio credo.

Un abbraccio libero
Pino







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Re:
parliamonepino, 30/11/2007 14.12:

Operman scrive:


Quest'ultima parte del tuo post, non riesco a capirlo. Cosa centrano queste considerazioni con quello di cui abbiamo parlato. Passi il paragone con Primula, con Delemme, che peraltro non conosco personalmente come loro non conoscono me. Parli con me o con altri? Se parli con me, non capisco queste parole: E' troppo comodo, formulare delle accuse o dare delle "colpe" dietro una "maschera".
Non mi sembra di aver fatto questo in nessuna cosa da me scritta. Se non ti riferivi a me, allora perchè postare queste frasi?



Caro Operman,

Nela "tecnica" della comunicazione, questo tuo commento, riportato, si chiama melodramma.
Esempio:
Cosa ti ho fatto per trattarmi così?

Sono costretto a generalizzare nelle mie risposte perchè c'è tanta banalità nei vostri scritti come, del resto in tutti gli scritti delle persone che appartengono ad uno "schieramento religioso" ma vogliono far sembrare di essere "originali".

Quando comunico con te o con Delemme o con Primula, torno indietro nel tempo, per sentire cose che già conosco.
So quello che mi dirai e cosa ti risponderò.
Conosco perfettamente il calco dei vostri pensieri che non sono i vostri pensieri, la piega dei vostri ragionamenti che non sono i vostri ragionamenti.
Il vostro cervello è come la "pista di un circo", dove gira eternamente un povero cavallo prigioniero.
Per quanti sforzi fate, uno con i "cartoni animati", l'altro con la "Legge" e tu con il "melodramma", il limite è la, ininterrottamente tondo, senza salti imprevisti e senza porta sull'ignoto.
Vi tocca girare, girare sempre, stesse idee, stesse gioie, stesse Scritture (male interpretate), stesse credenze, stessi metodi, stessa noia...per me.

Non sono né demoralizzato né stanco ma mi chiedo a che serve comunicare a delle persone "ferme", "paralizzate nello spirito".

Le persone condizionate e anestetizzate nel movimento cerebrale, voltandomi indietro, le vedo, ormai, come un puntino all'orizzonte.
Preferisco andare avanti e seguire una verità in movimento e in crescita, pari al mio percorso.

Rimani pure dove ti trovi, Operman, o esci dalla "pista", si tratta di scelte, io mi "organizzo" da solo la mia fede e il mio credo.

Un abbraccio libero
Pino







Adesso si che è tutto chiaro. Finalmente dici quello che pensi e non fai più finta di "discutere", anche perchè ogni discussione deve avere una fine. Io quello che penso e che credo lo dico subito e non dopo vari scritti, in modo da dare ai miei interlocutori una giusta idea su di me, subito.
Non penso che tu abbia fatto lo stesso, anche se in verità, non mi aspettavo altro, prima o poi.
E' chiaro che non saranno quattro parole scritte in un Forum a fare cambiare idea a qualcuno, ne a me ne a te.
Ma non mi permetterei mai di scrivere questo su nessuno:

Il vostro cervello è come la "pista di un circo", dove gira eternamente un povero cavallo prigioniero.
a che serve comunicare a delle persone "ferme", "paralizzate nello spirito".

Se ti dicessi che penso di te le stesse cose, cosa penseresti di me? Come mi giudicheresti?

Ed ancora: Sono costretto a generalizzare nelle mie risposte perchè c'è tanta banalità nei vostri scritti come, del resto in tutti gli scritti delle persone che appartengono ad uno "schieramento religioso" ma vogliono far sembrare di essere "originali".

Si è costretti a generalizzare perchè ci si convince che solo così si chiude una conversazione. Potrei generalizzare anche io, sugli apostati, sugli Ex TdG, sui Cattolici, su chiunque. E quale sarebbe il risultato? Chi leggerebbe la migliore definizione che mi darebbe è che sarei un presuntuoso. Impariamo che ogni essere umano ha un suo modo di vivere e che non tutti possono essere classificati per gruppi.
Alla fine Dio ci giudicherà singolarmente, e faremmo bene ad abituarci a fare lo stesso anche noi.
Il titolo di questa discussione: L'ostracismo perenne e assoluto: proprio quello a cui siamo destinati noi TdG, almeno fino a quando Geova lo permetterà.(Finale del melodramma). [SM=g1380275]
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30/11/2007 19:13
 
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Operman scrive:

Il titolo di questa discussione: L'ostracismo perenne e assoluto: proprio quello a cui siamo destinati noi TdG, almeno fino a quando Geova lo permetterà.(Finale del melodramma).



Caro Operman,

Io credo che tu non legga nemmeno un rigo di quello che scrivo.....mi correggo.....credo tu legga ma non presti attenzione perchè mentre leggi pensi a ciò che devi rispondere.
In questo caso hai ribaltato il ragionamento, facendo credere che sono i tdG le "vittime", gli "ostracizzati", i "perseguitati".

Di quello che succede "fuori" non te ne frega nulla.

Poi dici che non sei a senso unico, come i "cavalli nella pista rotonda di un circo"!


Operman scrive:

Adesso si che è tutto chiaro. Finalmente dici quello che pensi e non fai più finta di "discutere", anche perchè ogni discussione deve avere una fine. Io quello che penso e che credo lo dico subito e non dopo vari scritti, in modo da dare ai miei interlocutori una giusta idea su di me, subito.
Non penso che tu abbia fatto lo stesso, anche se in verità, non mi aspettavo altro, prima o poi.



Non mi arrabbio perchè non mi conosci, se no, te ne saresti guardato bene da scrivere queste parole.........

Diciamo che sono un interlocutore "difficile" per te e non sai come affrontarmi.......



Operman:

Il vostro cervello è come la "pista di un circo", dove gira eternamente un povero cavallo prigioniero.
a che serve comunicare a delle persone "ferme", "paralizzate nello spirito".

Se ti dicessi che penso di te le stesse cose, cosa penseresti di me? Come mi giudicheresti?



Io non giudico, esprimo delle opinioni!!!

Puoi dire quello che vuoi su di me.

Solo che io, a differenza di "altri", rispondo, e vado fino in fondo perchè so mettermi in gioco, non lascio le cose a metà.

Per cui, esprimiti pure liberamente ma pensa bene a quello che devi dire, se no, lascia perdere!

Sei un brav'uomo ma non secondo "accurata conoscenza"
Pino









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