Ma ho già risposto caro Max, ti basta solo leggere con attenzione quello che ho scritto.
Però ribadisco che la cosa più importante è tutto il resto...poichè è la vera cosa pericolosa...cioè:
Oramai siamo alle solite...
Adesso i vescovi addirittura danno la "licenza di abusare" ai preti...
Nei confronti dei pedofili, invece, si cerca addirittura di far passare l'idea che sarebbe scritturale e quindi doveroso: "mettere loro una pietra al collo e gettarli in mare"...
Per inciso NON SI BUTTA FUORI A PEDATE "NESSUNO" dalla Chiesa di Dio...
E le persone non sono "BUONE" o "CATTIVE"...CIASCUNO DI NOI, Marco Marchese compreso, è PECCATORE.
E proprio nel momento nel quale uno di noi crede di potersi ergere a giudice immacolato...diviene il peggiore dei peccatori.
Indipercui come non se ne filerebbe fuori a pedate lui, Marco...non vengono cacciati a pedate nemmeno i preti pedofili, gli assassini, gli stupratori, i ladri, ecc...
Sulle posizioni personali, soprattutto se espresse da una persona che ha sofferto, voglio discutere solo relativamente...
Quello che non mi va giù, invece, è vedere estrapolato un versetto del Vangelo ed usato per condannare i propri fratelli.
Ricordo a Marco e ad ogni persona che si azzarda a dare ragione a tale strumentalizzazione e travisazione, che Gesù è venuto per SALVARE IL MONDO e non per GIUDICARLO.
Giovanni 12:47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Perchè se Dio dovesse solo giudicare, cari miei, non se ne salverebbe nemmeno uno di noi.
Primi fra tutti noi quando giudichiamo...ah, in questo caso siamo i primi a cadere a capofitto negli inferi, più infondo di coloro che hanno fatto del male.
Ricordo sempre quel pensiero rabbinico:
Una delle più conosciute rappresentazioni di Dio nella tradizione popolare ebraica è quella secondo la quale Dio siede su due troni, che corrispondono a due attributi diversi, quella della Giustizia (e del giudizio) e quello molto forte della Misericordia(rachamìm). Il trono del Giudizio richiede la punizione dell'uomo per le sue colpe, sapendo che questo è per il suo bene e per quello degli altri, ma quello della Compassione invita Dio alla Misericordia, alla grazia,e al perdono per le fragili creature umane che egli ama come figli.
Diceva Rabbì Yehudà in nome di Rav:
"Dodici ore ci sono nel giorno; nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torah; nella seconde tre giudica tutto il mondo e quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e siede su quello della Misericordia...." (b'Avodà zarà 3b).
A NOI, GESU' CRISTO, INSEGNA A COMPORTARCI COME DIO! Cioè ad usare misericordia! Non a condannare e a mettere le macine girate d'asino al collo dei preti pedofili e gettarli nel mare!
Luca 6:36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Luca 6:37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato;
Luca 6:38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.
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La solita confusione fra processo canonico e processo laico...
Se ce la fate fategli avere questa risposta a Marco.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)