Ho lavorato molti anni nel settore Handicap della Sanità.
Le dinamiche di questa assistenza sono molto complesse e terribilmente carenti.
Parlo, principalmente, della situazione dei "gravi", ma ritengo che le valutazioni si possano, in tutta tranquillità, allargare anche all' handicap minore.
Generalmente, le strutture pubbliche, tendono a scaricare il problema su cooperative o istituzioni private.
Questo perchè, il costo da sostenere per prendersi cura di una persona con problemi di tale genere, è estremamente elevato.
Solitamente si rende necessario avere un rapporto di "uno a uno", ovvero, un operatore per ogni soggetto disabile.
Talvolta tale numero può essere variato, ma non di molto.
Tutt' oggi, talvolta, mi prendo cura di una ragazza disabile nel tempo libero e, vi garantisco, che si tratta di un occupazione fortemente impegnativa.
Il disabile non è solo un individuo a se stante, ma è una famiglia intera che necessita di appoggio e sostegno costante nel tempo.
Molti genitori, oltre alla fatica fisica e al gravoso impegno che devono sostenere, hanno anche problematiche psicologiche profonde e laceranti, che non possono essere sorvolate dalle istituzioni.
Il rapporto genitore-figlio disabile, è qualcosa di grandemente complesso: nel corso degli anni, ho conosciuto centinaia di famiglie di questo genere ed ho potuto osservare e partecipare a comportamenti assolutamente inusuali, a volte contradditori, perfino violenti, sempre profondamente sofferenti e intrisi di un amore assolutamente fuori del comune e da una dipendenza reciproca senza eguali.
Ho assistito, peraltro, anche al comportamento di operatori altamente responsabili ed attenti che, senza alcuna retribuzione supplementare, si prodigavano per supportare, in ogni modo, questi ragazzi ed i loro genitori.
Nel contempo, fatti anche gravi, mi hanno fatto riflettere su quello che queste persone rappresentano : un peso economico di immani proporzioni.
Poichè non esiste nessun ritorno economico da questa classe di individui.
Lo Stato deve provvedere ad ogni esigenza, alla pensione, all' assegno di accompagnamento, agli insegnanti di sostegno, alle strutture, alle barriere, all' intervento medico, all' eventuale ricovero, ai presidi, al sostegno psicologico, ad un elevatissimo numero di operatori del settore....
Le armi rendono meglio.
Di che ci si stupisce?
Dopo che molti anziani, alla fine una vita di duro lavoro, vengono gettati via in ricoveri fatiscenti in attesa della morte, con il minimo dell' assistenza nonostante abbiano, per anni, contribuito alle finanza dello Stato, dopo una quantità immensa di gesti criminali da parte delle istituzioni, a che volete che interessi quella meraviglia di Luca?
A quelli come noi, che hanno ancora gli occhi brillanti d' amore per riuscire a vederlo.....
Con amore per Luca,
Marina