Mio caro Pyccolo,
il mio cuore è veramente toccato dalla tue amorevoli parole....
Quando qualcuno coglie così profondamente il senso di ciò che sono, di ciò che dico, io non so altro che rimanere in silenzio ed accogliere con gioia e riconoscenza questo dono che mi viene fatto gratuitamente.
Ma proprio perchè non sono esente da errori umani e so di commetterne, non ho alcuna difficoltà ad ammetterli, ed a cambiare rotta quando necessario.
l'ho vista sforbiciare unghia e quant'altro per difendersi di misura da certi foristi
Nel caso specifico di quanto, tempo fa, è accaduto e che tu, giustamente ricordi, ho riflettuto non poco ed ho lavorato interiormente per riadattare certe mie peculiarità, un po' troppo "passionali", alle parole del Cristo.
In realtà, nel periodo in cui ho agito impulsivamente, stavo molto male, esclusivamente per problemi personali, ed avevo non poche difficoltà a gestirli.
Come persona in evoluzione, quale mi considero, ho iniziato una profonda revisione della mia sofferenza, decidendo di non scaricarla più su altri e facendone motivo per un insegnamento che mi desse una ulteriore opportunità di crescita e di amore per me stessa e per il mio prossimo.
In questo senso ho diretto, da quel momento, i miei studi, le mie esperienze e la mia vita stessa, racogliendone soddisfacenti frutti, che mi hanno ripagato degli sforzi compiuti.
Le tue parole, per me, sono la mia ricompensa.
E non esagero.
E' per questa gioia, per questa ottima riuscita di comprensione e di scambio sereno e costruttivo che io vivo.
E' questo che, come donna di fede, mi fa sentire vicina alle parole scritte nei Vangeli.
Senza imposizione per alcuno, senza pretese di avere ragione, senza preclusione di sorta nei confronti di qualunque essere.
Ciò non toglie che, se vengo aggredita, io non soffra.
Certo...
Ma non chiudo mai le porte.
Se qualcuno mi ritiene ipocrita, o falsa, o qualunque altra definizione che non mi appartiene, non si troverà mai comunque, di fronte ad una porta sbarrata.
Non farò a nessun altro ciò che ha fatto tanto soffrire me, in passato.
Con rinnovata stima,
Marina