Quella Battaglia per la tolleranza
A Roma dopo il Gay Pride sfilerà il 4 luglio un corteo per i cristiani perseguitati nei Paesi musulmani e a prima vista sono 2 iniziative ben distanti tra loro. Gli omosessuali con meno imbarazzanti folklorismi rispetto al passato chiedono di non sacrificare agli equilibrismi politici la legge sulle unioni civili. La presenza in piazza è poi un segnale contro le discriminazioni dalle scritte contro la libreria gay a Milano sino a episodi più gravi come il suicidio di un ragazzino deriso e accusato di essere gay . Il corteo contro le persecuzioni ricorda l' esodo di milioni di cristiani dal Medio-oriente. Certo molti sono partiti per trovare un lavoro migliore ma per molti altri ciò è stato conseguenza di una pressione intollerabile da parte del mondo musulmano contaminato dal fondamentalismo. reti e singoli credenti sono stati rapiti ed uccisi, chiese, molte in Iraq ,bruciate, sono aumentate le conversioni forzate all Islam, dovunque essere cristiani porta una a diminuzione dei diritti che non risparmia nemmeno chiese autoctone come i Copti di Egitto. Anche i cristiani talvolta si espandono con conversioni non corrette sul piano etico forti del loro potere economico. fruttano l' apertura di scuole ed ospedali come induzione per chi vive in zone povere a convertirsi anche per usufruire di tali vantaggi. Ciò è criticabile ma ben lontano dalle vessazioni dove domina l'Islam fondamentalista o meno che si considera la definitiva rivelazione che soppianterà ogni altra e accarezza l idea di far sparire ogni altra forma di società, laica o
religiosa che sia. Infatti la violenza dei musulmani colpisce anche altre fedi. nel sud della
Thailandia monaci e maestri sono sistematicamente uccisi per sradicare il tollerante buddismo. Due iniziative diverse comunque i cui sostenitori sono forse in parte insofferenti
nei confronti di chi partecipa all altra. Ma non deve essere così. Tutelare gay e cristiani
ove sono minoranza significa difendere i diritti di tutti. Non a caso in molti Paesi, Arabia
Saudita, Palestina, Iraq ed anche Cuba ove i cristiani sono perseguitati anche i gay lo sono
e un gay cattolico lo sarebbe doppiamente. L impegno per le minoranze sessuali e religiose deve essere senza esitazioni e senza divisioni. Non è troppo tardi per capire che quella per i diritti umani è una battaglia comune a tutti.
E-POLIS Magistrato