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L'inchiesta Bbc sui preti pedofili diventa un caso su internet

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2007 15:32
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: animhatua 26/05/2007 18.44
Infatti la scelta migliore per voi è farsi prete stuprare i bambini



Stai forse dicendo che l'omosessualità è pedofilia?
Cioè che se ci sono preti omosessuali tali preti sono anche pedofili? Ma non sei tu che hai fatto i capricci perchè Bagnasco ha anche solo affiancato il problema omosessualità con quello della pedofilia?

Eh...si vede chiaramente qual'è la tua coerenza.

Non te ne frega niente degli omosessuali....TI SERVONO...e credo che adesso chi legge lo abbia capito chiaramente...
TI SEI SVELATA...BRAVA! COMPLIMENTI!

Il 99% dei preti non è un pedofilo...così come il 99% di chi non è prete.

La soluzione te l'ho già detta, è l'astinenza.
E' difficile? SICURAMENTE...Ma è l'unica soluzione affinchè chi è omosessuale non soffra per tutta la sua vita.
E' il male minore. Non ce la si fa? Si può provare...ci si può impegnare e ci si può anche far aiutare...

C'è chi lo fa, cara Animhatua...
E' che questo tipo di omosessuali, che l'ha capito, per voi non esiste...PERCHE' NON E' STRUMENTALIZZABILE...

A voi servono quelli che protestano...



e farsi coprire il culo da Joseph
peccato che noi co sto schifo
non vogliamo averci niente a che fare
[SM=g27985]



Avrete a che fare, come ho già detto, con l'effetto del vostro...di schifo...che è uno dei pochi che ha fatto INCAZZARE IL SIGNORE.

Si incazzerà pure con voi?Io prego e spero di no, per voi...ma è molto probabile.

E Benedetto XVI non ha coperto e non copre proprio niente e nessuno...
Anzi quel documento che impugnate tanto è LA PROVA che la Chiesa persegue la pedofilia...e non a livello locale, ma CENTRALE.




p.s.
scusami se ho quatato alcune delle belle (leggi vergognose) perle di saggezza ( leggi intolleranza ) che hai studiato all'universita delle pirlate omofobe (molto pericolose oltre che false)
ti sei laureato a pieni voti
ti faremo una bella festa
appena avremo il tempo di salvarvi
dal lavaggio cerebrale che avete subito
porelli siete stati stuprati mentalmentre
è una missione la mia come la tua
ma vincerò io
con me stessa ho gia vinto
con te.. sono tentata di lasciarti a bagnasco ^_^
[SM=x1061940] [SM=x1061941] [SM=x1061942] [SM=x1061939] [SM=x1061954] [SM=x1061972]




Tu sei l'emblema dell'uomo che si erge a giudice di se stesso...

Io SPERO che vinciate voi, così vedrete l'effetto di quello per il quale avete combattuto.
Lo "stupro mentale" è quello al quale siete sottoposti voi.
Quelle cose che mi hai quotato sono VERITA' e DATI DI FATTO che tu non puoi e non vuoi vedere e capire.

Non c'è bisogno che tu mi lasci a Bagnasco...io sono con Bagnasco e sempre rimarrò con lui perchè è un pastore della mia Chiesa.

Ciao
Mauri



-----------------------------------------

Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: animhatua 26/05/2007 19.02

Guarda che anche io come molti altri come me siamo corpo mistico di Cristo è non nego, non occulto, non insabbio e non nascondo crimini nè chi li commette.


lo fai lo fai
lo fai senza rendertene conto
[SM=g27992]



Accusi anche me? Credi che non lo dessi per scontato?
Te l'ho detto apposta....

A voi non interessa proprio niente nè di pedofili, nè della questione degli omosessuali, nè di niente...
A voi interessa PREVALERE SULLA CHIESA...e vederla distrutta.

Perchè? Proprio perchè è il corpo mistico di Cristo.

Ciao
Mauri





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Re: Un vecchio ma interessante articolo

Scritto da: animhatua 26/05/2007 19.53
tanto per farci un idea quando in Italia l'informazione era ancora più soggetta a censura, le notizie sparivano eccecc...

....




Infame calunnia via Internet


di Andrea Galli

Ai danni della Chiesa e di Ratzinger

[Da «Avvenire», 19 maggio 2007]

Ognuno, evidentemente, si consola come vuole. O, meglio, come può. Così stupisce solo in parte che dinanzi alla vitalità cattolica documentata sabato scorso in Piazza San Giovanni, ci sia chi trovi benefico sfogo a rovistare nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche lisca di pesce o di qualche uovo in decomposizione. Confidando magari che qualche organo di informazione, più o meno clandestino, non faccia troppo lo schizzinoso, e rilanci generosamente il tutto, offrendo al proprio pubblico come sicuro il cibo ampiamente avariato.

Ci riferiamo ad un documentario su preti cattolici e abusi sessuali che, mandato in onda dalla Bbc nel 2006, viene oggi sottotitolato in italiano da Bispensiero, sito di amici siciliani di Beppe Grillo, e caricato su Video Google, dove pare abbia un certo successo. A proposito di bocche buone. Si tratta di un pot-pourri di affermazioni e pseudo-testimonianze che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese, la quale invitò l'augusta Bbc a "vergognarsi per lo standard giornalistico usato nell'attaccare senza motivo Benedetto XVI".

Il pezzo forte del servizio infatti consisteva (e ancora consiste) nell'accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto "garante" per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - del testo Crimen sollicitationis, che è un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962. Da notare la data: nel 1962 infatti Joseph Ratzinger non era certo prefetto della futura Congregazione per la dottrina della fede, essendo in quel tempo ancora teologo molto impegnato nella sua Germania.

C'è da dire che quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un'impor tante istruzione atta ad «istruire» i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile. In particolare, trattava delle violazioni del sacramento della confessione. Da notare che l'Istruzione richiedeva il segreto del procedimento canonico per permettere ad eventuali testimoni di farsi avanti liberamente, sapendo che le loro deposizioni sarebbero state confidenziali e non esposte a pubblicità. E di conseguenza anche la parte accusata non vedesse infamato il proprio nome prima della sentenza definitiva.

Insomma, un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali. E che il testo Crimen Sollicitationis non fosse pensato per tale fine lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica. Misura che semmai dà l'idea della serietà del documento e di coloro che lo formularono, se si pensa che in base alla legge italiana il privato cittadino (tale è anche il vescovo e chi è investito di autorità ecclesiastica) è tenuto a denunciare solo i crimini contro l'autorità dello Stato, per i quali infatti è prevista la pena dell'ergastolo.

Senza contare che Joseph Ratzinger, più tardi diventato sì prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato - ma siamo nel maggio 2001 - una Lettera ai Vescovi e altri Ordinari e Gerarchi della Chiesa Cattolica, pubblicata anche negli Acta Apostolicae Sedis, dove si prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Segno, per chi abbia un minimo di buon senso giuridico, della volontà romana non certo di occultare, ma di dare piuttosto il massimo rilievo a certi reati, riservandone il giudizio non a realtà "locali", potenzia lmente condizionabili, ma ad uno dei massimi organi della Santa Sede.

Questa, e non altra, è stata la posizione della Chiesa cattolica sui reati ad essa interni di pedofilia. Questa, e non altra, la limpida testimonianza del nostro Papa che in tempi non sospetti si scagliò contro la sporcizia nella Chiesa. I calunniatori dovrebbero chinare il capo e chiedere scusa.

© Avvenire





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Re: @ MauriF

Scritto da: (Upuaut) 26/05/2007 20.15
La chiesa non deve assolutamente sentirsi in diritto di "condannare l'omosessualità", molto semplicemente perchè questo suo comportamento è pura OMOFOBIA, ovvero INTOLLERANZA nei confronti degli omosessuali! Un comportamento che è stato giustamente messo FUORI LEGGE dalle direttive dell'Unione Europea!

Ed evita di fare giochi di parole, per favore, perchè così come è impossibile condannare l'eterosessualità senza condannare l'eterosessuale, alla stessa maniera è IMPOSSIBILE condannare l'omosessualità senza condannare l'omosessuale.

L'orientamento sessuale è una caratteristica intrinseca, innata e naturale delle persone.





La Chiesa...caromio...non condanna affatto l'omosessualità come vi piacerebbe che facesse...

La Chiesa condanna L'ATTO OMOSESSUALE che è qualcosa di totalmente diverso.
Perchè l'omosessualità è una PATOLOGIA e quindi è paradossale condannare una patologia...

E non solo c'è TOLLERANZA...quel FINTO AMORE CHE USATE VOI....ma c'è AGAPE nei confronti di chi è omosessuale.
Noi non ci limitiamo, come voi, a TOLLERARLI, noi LI AMIAMO.

Appunto perchè LI AMIAMO...non possiamo fare a meno di RIMPROVERARLI quando cercano di far passare per naturale ciò che è CONTRONATURA.

I giochetti di parole, come ti ho dimostrato, li fai tu per primo...o caro il mio giocoliere di parole.
Il fatto è che ti si attorcigliano la lingua e le dita perchè per quanto tu sia bravo, c'è sempre qualcosina che sfugge alla menzogna...

NON ESISTE, NEL MONDO ACCADEMICO, UNA VISIONE SCIENTIFICA DELL'OMOSESSUALITA' COME "GUSTO SESSUALE" O "ORIENTAMENTO SESSUALE"...

LE CAUSE EZIOLOGICHE DELL'OMOSESSUALITA' NON SONO ANCORA STATE ACCERTATE DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO...INFORMATI!!!

Anzi, i padri della psicanalisi l'hanno sempre considerata una PATOLOGIA.
Poi, di colpo, l'OMS ha considerato bene di spatologizzarla con la grandissima prova del fatto...pensate bene che assurdità....CHE CI FOSSERO MANIFESTAZIONI DI ORGOGLIO GAY IN PIAZZA!!!

Avete presente che procedimento scientifico è stato messo in atto?? [SM=g27993]

La causa scientifica è stata l'aver osservato che il PAZIENTE si proclamava NON PAZIENTE.
MAI nella storia della sanità si era mai giunti a tali paradossi...

Ma la SCIENZA, come ho già ribadito, che non è l'OMS...per fortuna...ha il suo procedere imprescindibile.
Pertanto le cause dell'omosessualità NON SONO ANCORA CONOSCIUTE e permangono principalmente tre teorie eziologiche fra le quali c'è ancora, INCONFUTABILE PER ADESSO, QUELLA PATOLOGICA.

INFORMATEVI!! E smettetela di dire menzogne... [SM=x1061977]




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Re: Re: Re:

Scritto da: ®@ffstef@n 27/05/2007 0.22



IN SOSTANZA HA RIMOSSO UN VECCHIO URL DATO CHE IL VIDEO RISALE AL 2006
CHI TARDI ARRIVA MALE ALLOGGIA [SM=x1061919]



P.S.

TANTO PER FAR CHIAREZZA..... MIGLIAIA DI ITALIANI L'HNNO SCARICATO E SE PENSANO DI OCCULTARLO, NE DOVRANNO SPIEGARE MOTIVI E RAGIONI.

INTERNET COME PARE ABBIA AFFERMATO ANCHE IL PASTORE TEDESCO
HA MOLTE ALTRE FONTI PER FARLO GIRARE

VEDI E-MAIL CON ALLEGATO

QUINDI NO ALA CENSURA

[Modificato da ®@ffstef@n 27/05/2007 0.26]




Cavoli il Vaticano sta già tentando di censurarlo....l'Opus Dei è in azione!!!
Silas si sta già muovendo...
Mons. Arringarosa gli ha già comandato di UCCIDERE...ed UCCIDERE e poi di flagellarsi!! [SM=x1061910]


...quanto costa la pillola per procurare tale paranoia?

Mi sa che vi divertite un casino...vivete sempre come in un libro di Dan Brown... [SM=x1061920]

Anch'iooooo!! [SM=x1061909]



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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:


Stai forse dicendo che l'omosessualità è pedofilia?



ehia
ma tu sei una cima [SM=x1061909]
adesso mi metti in bocca i tuoi pensieri
senti tesoruccio oggi è una giornataccia ho letto delle notizie terribili e non ho voglia di scherzare
quindi non fare il bambino che io non sono una pedofila
per quello ti devi rivolgere a joesph, magari ha tenuto una lista di tutti quelli che ha coperto

[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]




Cioè che se ci sono preti omosessuali tali preti sono anche pedofili?




ancora?
guarda che tu stavi dall'altra parte [SM=g27987]
ma se vuoi ti rispondo
qualcuno sicuramente lo sarà pure
ma se lo chiedi a bagnasco
lui sicuramente se ne intende piu di me [SM=g27987]


Ma non sei tu che hai fatto i capricci perchè Bagnasco ha anche solo affiancato il problema omosessualità con quello della pedofilia?



i capricci?
ma sei cosi talentuoso mentalmente di natura o ci sei diventando frequentando la scuola dei serpenti vaticanensi?
sono capricci i miei secondo te?
mauri vaffambagnasco



Eh...si vede chiaramente qual'è la tua coerenza.


senti chi parla
la cima di rapa
[SM=x1061909]


Non te ne frega niente degli omosessuali....TI SERVONO...e credo che adesso chi legge lo abbia capito chiaramente...
TI SEI SVELATA...BRAVA! COMPLIMENTI!



sei un imbecille
potevi dirlo prima avrei avuto pietà della tua carenza mentale



Il 99% dei preti non è un pedofilo...così come il 99% di chi non è prete.


forse l'80% non lo è
il 20/30 per cento hai vogja, pedofilia, pederastia, sadomaso, c'è di tutto in vaticano persino gli imbecilli, meno che la castità...nessuna meraviglia..


La soluzione te l'ho già detta, è l'astinenza.
E' difficile? SICURAMENTE...Ma è l'unica soluzione affinchè chi è omosessuale non soffra per tutta la sua vita.



comincia tu che a me mi vien da ridere ( avedere voi che parlate di castità) ma vergognatevi



E' il male minore. Non ce la si fa? Si può provare...ci si può impegnare e ci si può anche far aiutare...



ma fatti aiutare tu che stai male sul serio



C'è chi lo fa, cara Animhatua...



bene e dunque? vuoi sapere che caxxo me ne frega a me?
avete vinto il mongolino d'oro
e il pedofilo d'argento [SM=x1061909]

VERGOGNATEVI!!



E' che questo tipo di omosessuali, che l'ha capito, per voi non esiste...PERCHE' NON E' STRUMENTALIZZABILE...



be lo capirannmo cosi come l'ho capito io
come siete fatti voi pseudospecie di cristiani
solo con la bocca anzi con le dita dietro un monitor
sapete minacciare, offendere insultare
e uscirvene puliti e immacolati davanti ad un altare d'ipocrisia





A voi servono quelli che protestano...



a noi serve la verità non gli imbecilli



Avrete a che fare, come ho già detto, con l'effetto del vostro...di schifo...che è uno dei pochi che ha fatto INCAZZARE IL SIGNORE.


Si incazzerà pure con voi?Io prego e spero di no, per voi...ma è molto probabile.



ma sai scrivere in italiano?

Pure ignorante
non s'è capito una cippa di cio che hai scritto e non è colpa mia [SM=g27987]



E Benedetto XVI non ha coperto e non copre proprio niente e nessuno...



peccato che non sia davvero così



Anzi quel documento che impugnate tanto è LA PROVA che la Chiesa persegue la pedofilia...e non a livello locale, ma CENTRALE.



parole...parole...parole...parole...parole...parole...
parole...parole...parole...parole...parole...parole...
caramelle...non ne voglio piuuuuu
le rose i violini...lalalalalalala [SM=g27985]
parole...parole...parole...parole...parole...parole...
parole...parole...parole...parole...parole...parole...



Tu sei l'emblema dell'uomo che si erge a giudice di se stesso...



casomai della Donna,
ti piacerebbe che fossi uomo? [SM=g27988]


Io SPERO che vinciate voi, così vedrete l'effetto di quello per il quale avete combattuto.
Lo "stupro mentale" è quello al quale siete sottoposti voi.
Quelle cose che mi hai quotato sono VERITA' e DATI DI FATTO che tu non puoi e non vuoi vedere e capire.



fosse l'angelo per bocca tua... [SM=g27987]


Non c'è bisogno che tu mi lasci a Bagnasco...io sono con Bagnasco e sempre rimarrò con lui perchè è un pastore della mia Chiesa.


e a chi ce la conti
fatevi un bel DICO SOLO PER VOI
NON SONO MICA GELOSA NE OMOFOBA [SM=g27985]


tesoro su dai non te la prendere scherziamo, e...non te la prendere se,
se stiamo sputtanando i tuoi falsi miti, basta non leggerci



Ciao
Mauri



ciao un bacio
anche sei un po omofobo che fa
basta darti fuoco [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

[Modificato da animhatua 27/05/2007 18.51]




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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: MauriF 27/05/2007 8.46


Cavoli il Vaticano sta già tentando di censurarlo....l'Opus Dei è in azione!!!
Silas si sta già muovendo...
Mons. Arringarosa gli ha già comandato di UCCIDERE...ed UCCIDERE e poi di flagellarsi!! [SM=x1061910]


...quanto costa la pillola per procurare tale paranoia?

Mi sa che vi divertite un casino...vivete sempre come in un libro di Dan Brown... [SM=x1061920]

Anch'iooooo!! [SM=x1061909]


ma ci hai la coda di paglia?
prenditi un calmante perchè ti vedo delirante, nessuno ha detto una cosa del genere, se lo avessi pensato lo avrei detto..
ora il vaticano non puo far sparire proprio nulla se non se stesso nelle persone che sai...per la vergogna ovviamente...
ma è una cosa che non puoi accettare su stai calmo prenditi un aspirina e mettiti a letto che ti faccio un brodo di pollo
[SM=g27987]

[Modificato da animhatua 27/05/2007 19.18]




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Sono io che dovrei darmi una calmata? Hai riempito di bava il monitor del tuo PC e vieni a dire a me che mi devo calmare? [SM=x1061932]

Credo che sia tutto quello che hai da dire...non c'è nient'altro nel tuo cuore che offese,menzogne, superbia e giudizio.

Ciao! [SM=x1061920]
Mauri



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Re:

Scritto da: MauriF 28/05/2007 1.21
Sono io che dovrei darmi una calmata? Hai riempito di bava il monitor del tuo PC e vieni a dire a me che mi devo calmare? [SM=x1061932]

Credo che sia tutto quello che hai da dire...non c'è nient'altro nel tuo cuore che offese,menzogne, superbia e giudizio.

Ciao! [SM=x1061920]
Mauri




Da che pulpito viene la predica......

Massimo



Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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Ti ho mai offeso o giudicato? Ho mai detto menzogne? Provamelo...dove ti avrei giudicato? Dove ti avrei offeso e dove e come avrei detto menzogne?

Credi che sia superbo? No...è la verità che ha AUTORITA' sulla menzogna e se ve la riporto non ve la riporto come qualcosa che proviene da me. Quindi non puoi dire nemmeno che io sia superbo.

O forse ti riferivi al fatto che io mi sia arrabbiato? Quando mai? Posso essere indignato...ma arrabbiato no, perchè so che non ce n'è uno di voi che sia cosciente del male e della menzogna che sta portando su questo forum e su altri forum...

Lo stesso non si può dire di alcuni di voi nei miei confronti...daltronde è così che vanno da sempre le cose per chi è cristiano.

Ciao
Mauri



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Re:

Credi che sia superbo? No...è la verità che ha AUTORITA' sulla menzogna e se ve la riporto non ve la riporto come qualcosa che proviene da me. Quindi non puoi dire nemmeno che io sia superbo.



megaloman



[SM=x1061920]

[Modificato da animhatua 28/05/2007 2.59]




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Re:

Scritto da: MauriF 28/05/2007 1.21
Sono io che dovrei darmi una calmata? Hai riempito di bava il monitor del tuo PC e vieni a dire a me che mi devo calmare? [SM=x1061932]

Credo che sia tutto quello che hai da dire...non c'è nient'altro nel tuo cuore che offese,menzogne, superbia e giudizio.

Ciao! [SM=x1061920]
Mauri



si infatti ma io sono cattiva mentre tu sei buono andrai in paradiso, perchè hai dimostrato di avere tutto tu nel tuo cuore bontà rispetto carità, perchè sei
cattolico
[SM=x1061920]

[Modificato da animhatua 28/05/2007 3.17]




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Re: Re:

Scritto da: animhatua 28/05/2007 3.07

Si infatti ma io sono cattiva mentre tu sei buono andrai in paradiso, perchè hai dimostrato di avere tutto tu nel tuo cuore bontà rispetto carità, perchè sei
cattolico
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Io non sono buono, uno solo è buono...Dio.
Io non faccio il bene che voglio ma il male che non voglio...e per questo non posso salvare me stesso.

Non è l'essere cattolico che salva...infatti il Re non separerà i cattolici dai non cattolici...ma chi ha amato il prossimo come se stesso e chi non l'ha amato.
E misurerà con la stessa misura con la quale noi abbiamo misurato il prossimo.

Bisogna imparare ad amare e siamo tutti ancora a scuola di Gesù...
Io ho i miei difetti e tu hai i tuoi...ciascuno ha i suoi.

E' solo seguendo Gesù Cristo, nel suo amore, che si va al Padre.
Non basta seguire la Legge di Dio anche se è un fattore necessario.

Ciao
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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Re: Re: Re:

Scritto da: MauriF 28/05/2007 7.43



Io non sono buono, uno solo è buono...Dio.
Io non faccio il bene che voglio ma il male che non voglio...e per questo non posso salvare me stesso.

Non è l'essere cattolico che salva...infatti il Re non separerà i cattolici dai non cattolici...ma chi ha amato il prossimo come se stesso e chi non l'ha amato.
E misurerà con la stessa misura con la quale noi abbiamo misurato il prossimo.

Bisogna imparare ad amare e siamo tutti ancora a scuola di Gesù...
Io ho i miei difetti e tu hai i tuoi...ciascuno ha i suoi.

E' solo seguendo Gesù Cristo, nel suo amore, che si va al Padre.
Non basta seguire la Legge di Dio anche se è un fattore necessario.

Ciao
Mauri



Caro MauriF,
Amare significa anche impartire la disciplina a persone che si macchiano di reati contro la società.
La Chiesa, in questo caso, visto che si parla di reati commessi da alcuni rappresentanti ecclesiastici, deve intervenire per consegnare alla giustizia coloro che hanno disonorato, con il loro comportamento, il compito di proteggere e curare il "gregge" di Dio.
Non dobbiamo perdere d'occhio coloro che hanno subito il crimine della pedofilia, non si può aggiungere all'offesa il silenzio come se tali "pratiche" siano giustificabili.
Il debole e l'innocente deve sentirsi protetto e aiutato nel suo grave disagio, se vede che non si fa nulla per dargli giustizia, prova anche l'umiliazione dell'indifferenza e dell'abbandono.
Il "carnefice" sarà aiutato dai provvedimenti della giustizia a recuperare se stesso, ma la "vittima" deve assolutamente vedere che chi ha fatto un tale "male" sia punito dagli organi preposti e non la passi liscia.
Personalmente non mi sento di giudicare chi ha commesso tali reati, perchè non ne ho l'autorità, è la giustizia che deve fare il suo corso, ma sento una profonda tristezza per coloro cui è stato violato il diritto di vivere una vita normale, provo solidarietà per queste persone indebolite da un tale misfatto.
Un abbraccio
Pino



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Scritto da: parliamonepino 28/05/2007 9.39


Caro MauriF,
Amare significa anche impartire la disciplina a persone che si macchiano di reati contro la società.
La Chiesa, in questo caso, visto che si parla di reati commessi da alcuni rappresentanti ecclesiastici, deve intervenire per consegnare alla giustizia coloro che hanno disonorato, con il loro comportamento, il compito di proteggere e curare il "gregge" di Dio.
Non dobbiamo perdere d'occhio coloro che hanno subito il crimine della pedofilia, non si può aggiungere all'offesa il silenzio come se tali "pratiche" siano giustificabili.
Il debole e l'innocente deve sentirsi protetto e aiutato nel suo grave disagio, se vede che non si fa nulla per dargli giustizia, prova anche l'umiliazione dell'indifferenza e dell'abbandono.
Il "carnefice" sarà aiutato dai provvedimenti della giustizia a recuperare se stesso, ma la "vittima" deve assolutamente vedere che chi ha fatto un tale "male" sia punito dagli organi preposti e non la passi liscia.
Personalmente non mi sento di giudicare chi ha commesso tali reati, perchè non ne ho l'autorità, è la giustizia che deve fare il suo corso, ma sento una profonda tristezza per coloro cui è stato violato il diritto di vivere una vita normale, provo solidarietà per queste persone indebolite da un tale misfatto.
Un abbraccio
Pino



Mi unisco a quanto scritto da Pino

infatti qui manca il senso di giustizia
e sopratutto manca l'aiuto verso chi è stato danneggiato,
anzi la vittima deve essere messa a tacere ,perchè si deve salvaguardare l'immagine della Chiesa
Ma le scritture rendono chiaro che la Chiesa è al servizio dell'uomo e non viceversa
Le scritture rendono chiaro che la chiesa o organizzazione è di Dio e Dio non permetterà mai che vacilli e Dio non ha bisogno di nessuno per portar avanti quanto Egli ha stabilito
questo comportamento è simile all'episodio dell'arca che stava per cadere e Uzza la volle proteggere e morì vedi 2°samuele capitolo 6
praticamente la Chiesa nel nascondere mette in evidenza che è senza fede in Dio,teme che questa arca o chiesa caddi perterra e si distrugga e i suoi ministri corrono a salvarla
ma Dio non è servito da mani umane e non ha bisogno di niente
invece ordina di soccorrere i bisognosi,i malati i depressi
e cosa avete fatto verso le vittime?
le avete soccorse?
poi predicate cosa?
dovete solo vergognarvi e basta
questa storia mette in evidenza la prepotenza ,arroganza e la brama del potere che avete
Si tira fuori il discorso confessione,tribunali ecclesiatici o comitati vari
Ma fatemi il piacere!!!!
questa gente è sempre parte del gregge e non è stata scomunicata e opera pure con incarichi sacerdotali
ecco cosa qui si stà giudicando!
non si giudica chi ha sbagliato,ma il vostro comportamento che dite di rappresentare



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28/05/2007 12:39
 
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E che cosa sarebbe scritto nel CRIMEN SOLLICITATIONIS? Che cosa ha proclamato Benedetto XVI??

Mi sembra che abbiate le orecchie tappate...iniziate a leggere e ad informarvi al posto di saltare a piedi pari le cose che vengono scritte da chi non la pensa come voi...




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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28/05/2007 12:47
 
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l'epistola "De Delictis Gravioribus" nella quale Ratzinger, riprendendo il Crimen Sollicitationis, minaccia la scomunica a quei vescovi che avessero denunciato in tribunali civili gli abusi sessuali che vedevano coinvolti religiosi.
le autorità ecclesiastiche erano ben consapevoli delle nefandezze che commettevano e commettono alcuni religiosi.. tanto coscienti da decidere di occultare il tutto e minacciare di scomunica chi le avesse denunciate in tribunali civili

p.s.

La congregazione della dottrina della fede, guidata dal cardinal Joseph Levada, "ha deciso - tenendo conto sia dell'età avanzata del reverendo Maciel che della sua salute cagionevole - di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Il Papa ha approvato queste decisioni".


ragion per cui

Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa.



Allora Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli,

dicendo: Gli scribi e i Farisei seggono sulla cattedra di Mosè.



Fate dunque ed osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le opere loro; perché dicono e non fanno.

Difatti, legano de' pesi gravi e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li voglion muovere neppur col dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; difatti allargano le lor filatterie ed allungano le frange de' mantelli;
www.ildialogo.org/Ratzinger/crisichiese/vestipapabra0305...


ed amano i primi posti ne' conviti e i primi seggi nelle sinagoghe

e i saluti nelle piazze e d'esser chiamati dalla gente: "Maestro!"

Ma voi non vi fate chiamar "Maestro", perché uno solo è il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è ne' cieli.

E non vi fate chiamar guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo


n.b
seppur la pedofilia la ritengo un peccato ben piu grave....

i preti...oltre ad essere pedofili non sono mica altrettanto liberi a commettere omicidi ???
e se in tal caso fossero colpevoli ,il tuo amato tribunale eccclesiastico li manda al rogo ???

[Modificato da ®@ffstef@n 28/05/2007 12.56]

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28/05/2007 18:46
 
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SE VI INTERESSA LA VERITA'....
Molto rumore per nulla. Il Papa, la pedofilia e il documentario "Sex Crimes and the Vatican"

di Massimo Introvigne

Solo la rabbia laicista dopo il Family Day spiega perché, subito dopo la grande manifestazione romana, all’improvviso il documentario dell’ottobre 2006 della BBC “Sex Crimes and the Vatican” abbia cominciato a circolare su Internet con sottotitoli italiani, e i vari Santoro abbiano cominciato ad agitarsi. Il documentario, infatti, è merce avariata: quando uscì fu subito fatto a pezzi dagli specialisti di diritto canonico, in quanto confonde diritto della Chiesa e diritto dello Stato. La Chiesa ha anche un suo diritto penale, che si occupa tra l’altro delle infrazioni commesse da sacerdoti e delle relative sanzioni, dalla sospensione a divinis alla scomunica. Queste pene non c’entrano con lo Stato, anche se potrà capitare che un sacerdote colpevole di un delitto che cade anche sotto le leggi civili sia giudicato due volte: dalla Chiesa, che lo ridurrà allo stato laicale, e dallo Stato, che lo metterà in prigione.

Il 30 aprile 2001 Papa Giovanni Paolo II (1920-2005) pubblica la lettera apostolica Sacramentorum sanctitatis tutela, con una serie di norme su quali processi penali canonici siano riservati alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede e quali ad altri tribunali vaticani o diocesani.

La lettera De delictis gravioribus, firmata dal cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede il 18 maggio 2001 – quella presentata dalla BBC come un documento segreto, mentre fu subito pubblicata sul bollettino ufficiale della Santa Sede e figura sul sito Internet del Vaticano – costituisce il regolamento di esecuzione delle norme fissate da Giovanni Paolo II.

Il documentario al riguardo afferma tre volte il falso:

(a) presenta come segreto un documento del tutto pubblico e palese:

(b) dal momento che il “cattivo” del documentario dev’essere l’attuale Pontefice, Benedetto XVI (per i laicisti il Papa “buono” è sempre quello morto), non spiega che la De delictis gravioribus firmata dall’allora cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede il 18 maggio 2001 ha l’unico scopo di dare esecuzione pratica alle norme promulgate con la lettera apostolica Sacramentorum sanctitatis tutela, del precedente 30 aprile, che è di Giovanni Paolo II;

(c) lascia intendere al telespettatore sprovveduto che quando la Chiesa afferma che i processi relativi a certi delicta graviora (“crimini più gravi”), tra cui alcuni di natura sessuale, sono riservati alla giurisdizione della Congregazione per la Dottrina della Fede, intende con questo dare istruzione ai vescovi di sottrarli alla giurisdizione dello Stato e tenerli nascosti. Al contrario, è del tutto evidente che questi documenti si occupano del problema, una volta instaurato un giudizio ecclesiastico, a norma del diritto canonico, a chi spetti la competenza fra Congregazione per la Dottrina della Fede, che in questi casi agisce “in qualità di tribunale apostolico” (così la Sacramentorum sanctitatis tutela), e altri tribunali ecclesiastici.

Questi documenti, invece, non si occupano affatto – né potrebbero, vista la loro natura, farlo – delle denunzie e dei provvedimenti dei tribunali civili degli Stati.

A chiunque conosca, anche minimamente, il funzionamento della Chiesa cattolica è evidente che quando i due documenti scrivono che “questi delitti sono riservati alla competenza esclusiva della Congregazione per la Dottrina della Fede” la parola “esclusiva” significa “che esclude la competenza di altri tribunali ecclesiastici” e non – come vuole far credere il documentario – “che esclude la competenza dei tribunali degli Stati, a cui terremo nascoste queste vicende anche qualora si tratti di delitti previsti e puniti delle leggi dello Stato”. Non è in questione questo o quell’episodio concreto di conflitti fra Chiesa e Stati. Le due lettere dichiarano fin dall’inizio la loro portata e il loro ambito, che è quello di regolare questioni di competenza all’interno dell’ordinamento giuridico canonico. L’ordinamento giuridico degli Stati, semplicemente, non c’entra.

Nella nota 3 della lettera della Congregazione per la dottrina della fede – ma per la verità anche nel testo della precedente lettera di Giovanni Paolo II – si cita l’istruzione Crimen sollicitationis emanata dalla Congregazione per la dottrina della fede, che allora si chiamava Sant’Uffizio, il 16 marzo 1962, durante il pontificato del Beato Giovanni XXIII (1881-1963) ben prima che alla Congregazione arrivasse lo stesso Ratzinger (che quindi, com’è ovvio, con l’istruzione non c’entra nulla: all’epoca faceva il professore di teologia in Germania).

Questa istruzione dimenticata, “scoperta” nel 2001 solo in grazia dei nuovi documenti, non nasce per occuparsi della pedofilia ma del vecchio problema dei sacerdoti che abusano del sacramento della confessione per intessere relazioni sessuali con le loro penitenti. È vero che dopo essersi occupata per i primi settanta paragrafi del caso di penitenti donne che hanno una relazione sessuale con il confessore in quattro paragrafi, dal 70 al 74, la Crimen sollicitationis, afferma l’applicabilità della stessa normativa al crimen pessimus, cioè alla relazione sessuale di un sacerdote “con una persona dello stesso sesso”, e nel paragrafo 73 – per analogia con il crimen pessimus – anche ai casi (“quod Deus avertat”, “che Dio ce ne scampi”) in cui un sacerdote dovesse avere relazioni con minori prepuberi (cum impuberibus). Il paragrafo 73 del documento è l’unico mostrato nel documentario, il quale lascia intendere che gli abusi su minori siano il tema principale del documento, mentre il problema non era all’ordine del giorno nel 1962 e l’istruzione gli dedica esattamente mezza riga.

Clamorosa è poi la menzogna del documentario quando afferma che la Crimen sollicitationis aveva lo scopo di coprire gli abusi avvolgendoli in una coltre di segretezza tale per cui “la pena per chi rompe il segreto è la scomunica immediata”. È precisamente il contrario: il paragrafo 16 impone alla vittima degli abusi di “denunciarli entro un mese” sulla base di una normativa che risale del resto al lontano anno 1741. Il paragrafo 17 estende l’obbligo di denuncia a qualunque fedele cattolico che abbia “notizia certa” degli abusi. Il paragrafo 18 precisa che chi non ottempera all’obbligo di denuncia dei paragrafi 16 e 17 “incorre nella scomunica”.

Dunque non è scomunicato chi denuncia gli abusi ma, al contrario, chi non li denuncia.

L’istruzione dispone pure che i relativi processi si svolgano a porte chiuse, a tutela della riservatezza delle vittime, dei testimoni e anche degli imputati, tanto più se eventualmente innocenti. Non si tratta evidentemente dell’unico caso di processi a porte chiuse, né nell’ordinamento ecclesiastico né in quelli statuali. Quanto al carattere “segreto” del documento, menzionato nel testo, si tratta di un “segreto” giustificato dalla delicatezza della materia ma molto relativo, dal momento che fu trasmesso ai vescovi di tutto il mondo.

Comunque sia, oggi il documento non è più segreto, dal momento che – stimolati dalla lettura dei documenti del 2001 – avvocati in cause contro sacerdoti accusati di pedofilia negli Stati Uniti ne chiesero alle diocesi il deposito negli atti di processi che sono diventati pubblici. Quegli avvocati speravano di trovare nella Crimen sollicitationis materiale per ampliare le loro già milionarie richieste di risarcimento dei danni: ma non trovarono nulla. Infatti, anche l’istruzione Crimen sollicitationis non riguarda in alcun modo la questione se eventuali attività illecite messe in atto da sacerdoti tramite l’abuso del sacramento della confessione debbano essere segnalate da chi ne venga a conoscenza alle autorità civili. Riguarda solo le questioni di procedura per il perseguimento di questi delitti all’interno dell’ordinamento canonico, e al fine di irrogare sanzioni canoniche ai sacerdoti colpevoli.

Un altro inganno del documentario consiste nel sostenere, a proposito della lettera De delictis gravioribus del 2001 sottoscritta dal cardinale Ratzinger, che si tratti del “seguito” della Crimen sollicitationis, che “ribadiva con enfasi la segretezza, pena la scomunica”. In realtà nella lettera del 2001 non si trova neppure una volta la parola “scomunica”.
Si ribadisce, certo, che le procedure per i delicata graviora sono “sottoposte al segreto pontificio”, cioè devono svolgersi a porte chiuse e in modo riservato. Ma in questo non vi è nulla di nuovo, né il segreto si applica solo ai casi di abusi sessuali. Se c’è qualche cosa di nuovo nella De delictis gravioribus rispetto alla disciplina precedente in tema di abusi sessuali, è il fatto che la lettera crea una disciplina più severa per il caso di abuso di minori, rendendolo perseguibile oltre i normali termini di prescrizione, fino a quando chi dichiara di avere subito abusi quando era minorenne abbia compiuto i ventotto anni. Questo significa – per fare un esempio molto concreto – che se un bambino di quattro anni è vittima di abusi nel 2007, la prescrizione non scatterà fino al 2031, il che mostra bene la volontà della Chiesa di perseguire questi delitti anche molti anni dopo che si sono verificati e ben al di là dei termini di prescrizione consueti.

Con questa nuova disciplina la durezza della Chiesa verso i sacerdoti accusati di pedofilia è molto cresciuta con Benedetto XVI, come dimostrano casi dove, nel dubbio, Roma ha preferito prendere provvedimenti cautelativi anche dove non c’erano prove di presunti abusi che si asserivano avvenuti molti anni fa, e la stessa nomina del cardinale americano William Joseph Levada, noto per la sua severità nei confronti dei preti pedofili, a prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

Tutte queste norme riguardano, ancora una volta, il diritto canonico, cioè le sospensioni e le scomuniche per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali. Non c’entrano nulla con il diritto civile, o con il principio generale secondo cui – fatto salvo il solo segreto della confessione – chi nella Chiesa venga a conoscenza di un reato giustamente punito dalle leggi dello Stato ha il dovere di denunciarlo alle autorità competenti. Certo, in passato questo non è sempre avvenuto. Il legittimo desiderio di proteggere sacerdoti innocenti ingiustamente calunniati (ce ne sono stati, e ce ne sono, molti) qualche volta è stato confuso con un “buonismo” che ha ostacolato indagini legittime degli Stati. Benedetto XVI ha più volte stigmatizzato ogni forma di buonismo sul tema (si veda per esempio il discorso ai vescovi dell’Irlanda in visita ad Limina Apostolorum, del 28 ottobre 2006): e in realtà il trasferimento della competenza dalle diocesi, dove i giudici spesso possono avere rapporti di amicizia con gli accusati, a Roma mirava fin dall’inizio a garantire maggiore rigore e severità. In ogni caso, le misure prese nell’ambito del diritto canonico per perseguire i crimini di natura sessuale commessi dal clero, e la denuncia dei responsabili alle autorità dello Stato, costituiscono due vicende del tutto diverse. La confusione, intrattenuta ad arte per gettare fango sul Papa, è solo frutto del pregiudizio e dell’ignoranza.



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QUESTO E' IL LINK DELLA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL "CRIMEN SOLLICITATIONIS":


www.cesnur.org/2007/Crimen_1962.pdf


La traduzione dei canoni dal 15 al 19:

TITOLO PRIMO

LA PRIMA NOTIZIA DI REATO

15. Poiché il crimine di istigazione a cose turpi di solito viene discusso davanti a giudici periferici (diocesani), affinché non rimanga occultato (insabbiato) e impunito con danno quasi sempre inestimabile a carico delle anime, è stato necessario obbligare il penitente, veramente istigato una sola o più volte, a rivelare tale crimine attraverso una denuncia imposta da una legge positiva. Dunque:

16. A norma delle Costituzioni Apostoliche e precisamente della Costituzione “Il Sacramento della penitenza” di Benedetto XIV del 1° giugno 1741, il penitente deve denunciare il sacerdote colpevole del delitto di avere istigato a cose turpi durante la confessione entro un mese all’Ordinario del luogo oppure al Sant’Uffizio; e chi riceve la confessione, interrogata seriamente la sua coscienza, deve esortare il penitente ad adempiere a questo dovere (di denunciare il crimine).
(Can. 904).

17. Invero, a norma del canone 1935, qualsiasi fedele può sempre denunciare il delitto di istigazione, di cui abbia notizia certa, anzi l’obbligo di denuncia incombe ogniqualvolta qualcuno ad esso sia spinto dalla stessa legge naturale a causa di un rischio per la fede o la religione ovvero per un altro pericolo pubblico imminente.

18. In verità il fedele che consapevolmente omette di denunciare entro un mese colui, dal quale è stato istigato, contro la norma del canone 904 (sopraccitato), incorre nella scomunica latae sententiae (cioè automatica) non riservata ad alcuno (appunto perché automatica), non dovendo essere assolto se non dopo aver adempiuto al suo obbligo di denuncia o se non avrà promesso seriamente di adempierlo (Can. 2368, § 2).

19. L’obbligo di denuncia è personale e va adempiuto regolarmente dalla persona stessa che è stata istigata. Tuttavia se gravissime difficoltà impediscono che essa possa ottemperare al suo dovere di denuncia, allora, può adempiere il suo obbligo o per mezzo di una lettera o tramite un’altra persona di sua fiducia, esposti tutti i fatti all’Ordinario o del Sant’Uffizio o della Santa Penitenzieria (Istruzione del Sant’Uffizio, 20 febbraio 1867, n. 7).




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Re:

Scritto da: ®@ffstef@n 28/05/2007 12.47

p.s.

La congregazione della dottrina della fede, guidata dal cardinal Joseph Levada, "ha deciso - tenendo conto sia dell'età avanzata del reverendo Maciel che della sua salute cagionevole - di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Il Papa ha approvato queste decisioni".




LEGGI QUI...guarda ci sono anche le fonti:

Abusi, dodici anni a un sacerdote

MILANO — Dodici anni di carcere per ripetuti abusi sessuali su minorenni e detenzione di materiale pedopornografico: il missionario in Nicaragua don Marco Dessì, 59 anni, da mesi sospeso a divinis dal Vaticano, è stato condannato ieri con rito abbreviato dal gup di Parma. Il pm aveva chiesto 16 anni. L'accusa ha ricordato «le prove schiaccianti» che testimoniano come il prete abbia abusato di tre bambini di un coro da lui fondato e di orfanelli ospitati nella missione di Chinandega.

Corriere della sera, 24 maggio 2007


Don Marco Dessì condannato per pedofilia

Mauro Lissia
Il missionario di Villamassargia riconosciuto colpevole: 12 anni di carcere PARMA. Dodici anni, quattro in meno di quanti ne aveva chiesto il pubblico ministero Lucia Russo. Ma il riconoscimento pieno di una responsabilità che migliaia di persone in Nicaragua, i familiari, i fedeli di don Marco Dessì (59 anni) mettevano fortemente in dubbio. Ora c’è una sentenza, la prima della serie: il sacerdote-missionario di Villamassargia, sospeso a diviniis dal Vaticano, è colpevole di violenza e molestie sessuali su minorenni, oltre che di possesso di materiale pedopornografico. I casi accertati dall’inchiesta giudiziria e finiti agli atti del processo sono almeno sei e tre dei ragazzi, oggi maggiorenni, dovranno essere risarciti con centomila euro ciascuno a titolo di provvisionale immediamente esigibile.
Un euro il risarcimento simbolico assegnato dal giudice Roberto Spanò alle associazioni Rock no War e Solidando che insieme al comune di Correggio hanno denunciato alla procura di Parma i fatti avvenuti nella comunità di Betania, a Chinandega nel Nicaragua. Il missionario ha mantenuto sino alla fine la linea del silenzio: quando, alle 14.30, il giudice dell’udienza preliminare ha letto il dispositivo della sentenza è rimasto a testa bassa, lo sguardo verso il pavimento. Non ha detto una parola, si è limitato a tendere i polsi in direzione dei carabinieri e stretto fra cinque militari dell’Arma si è infilato nel furgone che l’ha riportato nel carcere di via Burla. I familiari e poche altre persone, che avevano atteso il verdetto davanti all’ingresso principale del palazzo di giustizia, hanno fatto appena in tempo a ripetergli le solite frasi di incoraggiamento: siamo con te, abbi fede, non avere paura. Lui ha risposto con uno sguardo appena percettibile.
I contenuti tecnici della sentenza emessa dal gup di Parma dopo tre udienze con il rito abbreviato potranno essere valutati soltanto al deposito. Di certo il giudice Spanò è partito da una pena di diciotto anni, ridotta di un terzo grazie al rito. Del conto fanno parte tutte le aggravanti richieste dall’accusa e non compare neppure un’attenuante. Con ogni probabilità il gup ha ritenuto di non applicare le pene massime previste dal codice ed è questa la sola divergenza rispetto alle conclusioni del pm Russo. Il magistrato dell’accusa - che si è fermata a lungo con i cronisti subito dopo la sentenza, nell’ufficio del procuratore capo - ha peraltro definito la pena «severa, che dev’essere accolta con rispetto». E severa è stata la requisitoria condotta dal magistrato dell’accusa l’altro ieri, quando in un’ora e mezzo ha ricostruito con puntiglio i passaggi chiave di un’inchiesta che la Procura di Parma ha mandato avanti con la massima determinazione.
Sarà la motivazione del giudice a chiarire gli aspetti centrali dell’impianto accusatorio che ha portato don Dessì alla condanna. I punti caldi sono comunque quelli illustrati dal pm nella discussione: sei casi di violenza accertati - anche con la collaborazione del Vaticano - di cui tre nei confronti di ragazzini del coro di Getsemani. Sei casi in un arco di tempo indefinito, che potrebbe abbracciare i quasi trent’anni di attività svolta da don Marco Dessì in Nicaragua. L’indagine, partita dalla denuncia delle due onlus e del comune di Correggio - che hanno sostenuto finanziariamente per anni la comunità per orfani e ragazzi disagiati a Chinandega - ha trovato conferme inoppugnabili, a giudizio dell’accusa, negli incidenti probatori svolti «in pieno contradditorio fra le parti» e in una sequenza ininterrotta di testimonianze dirette e indirette. Don Marco - ora c’è la conferma di una sentenza - era un sacerdote a due facce: raccoglieva fondi e organizzava l’assistenza ai ragazzi ma li usava come oggetti per dare sfogo alle sue inclinazioni sessuali particolari. I racconti agli atti del procedimento sono raccappriccianti, gli stessi ispettori del Vaticano hanno dovuto prenderne atto fino a sospendere il missionario, ancora prima che arrivasse la sentenza del tribunale di Parma. Il quadro definito nel processo riporta a violenze sessuali piene, compiute almeno a partire dal 1999: quanto avvenuto prima è prescritto. Poi molestie sessuali ripetute negli anni, con i ragazzi costretti a subire ogni volontà del sacerdote che si autoproclama loro creatore e dominus assoluto. Poi il materiale pedopornografico: nel computer di don Marco sono state trovate 1440 file compromettenti ed è stato il pm Russo a confermare che il prete ha continuato a scaricare foto di bambini sino a due giorni prima dell’arresto, avvenuto il 4 dicembre dell’anno scorso. Infine le intercettazioni, dove l’accusa ha trovato le conferme di una personalità diversa da quella conosciuta e osannata a livello internazionale: don Dessì ha cercato di bloccare l’inchiesta del Vaticano e quella della magistratura ordinando di corrompere chi l’accusava.
Nelle conversazioni registrate si parla di tentativi da compiere ai piani alti del potere nicaraguense per annacquare le prove, c’è una sequenza di conversazioni con l’alter ego di don Marco a Chinandega in cui emerge chiaramente un’organizzazione dedita al business più che all’assistenza degli orfani. Abbastanza per il pubblico ministero - ed ora anche per il primo giudice - per arrivare a una condanna esemplare.

La Nuova Sardegna, 24 maggio 2007


L'Avvocato Scarpati: "Don Dessì condannato per pedofilia anche grazie al Vaticano"

ROMA - ''E' confortante vedere in un momento di grande crisi, dopo le polemiche suscitate dal documentario della BBC sui preti pedofili, l'atteggiamento positivo del Vaticano. Quella contro Don Dessi' e' stata una sentenza vinta anche grazie alla grande collaborazione della Chiesa, che ha svolto un ruolo importantissimo nella ricerca della verita'''. E' il commento dell'avvocato Marco Scarpati, difensore dei tre ragazzi nicaraguensi vittime degli abusi sessuali di Don Marco Dessi' (nella foto, ammanettato tra gli agenti di custodia), il missionario condannato ieri dal tribunale di Parma a dodici anni con rito abbreviato e costretto a risarcire le vittime con centomila euro ciascuno. ''Fin dall'inizio del Processo - prosegue l'avvocato che e' anche presidente dell'associazione Ecpat Italia contro lo sfruttamento sessuale dei minori - la Chiesa ha dimostrato un buon approccio, sostenendo, economicamente e spiritualmente i tre ragazzi vittime delle violenze sessuali di Don Dessi'. E questo atteggiamento ha sicuramente influito positivamente in tutti i momenti processuali fino alla decisione finale''. ''Quella di ieri - ha concluso Scarpati- e' stata una sentenza importante, sia per la giustezza della pena inflitta , sia perche' il Tribunale di Parma ha applicato in pieno la legge 38-06 che punisce i reati sessuali contro minori commessi anche fuori dai confini i nazionali, a stessa che pochi mesi fa aveva permesso di condannare il pedofilo veronese Giorgio Sampec a 14 anni di reclusione per i reati sessuali contro minori commessi in Thailandia''.



CITAZIONE:
Che cosa deduciamo da questa brutta storia?
Mi sembra ovvio: non solo il Vaticano non insabbia le inchieste ma, addirittura, collabora con la magistratura ordinaria (ricordo a tutti che non vi e' alcuno obbligo per il cittadino di denunciare un reato salvo che esso sia punibile con l'ergastolo).
Inoltre la sospensione "a divinis" e' intervenuta prima della sentenza della magistratura, a dimostrazione del fatto che la congregazione della dottrina della fede opera molto velocemente.
E' ragionevole supporre che, ora, si apra il procedimento per la riduzione allo stato laicale di questo sacerdote.
Questo e' solo uno dei tanti esempi che si possono fare: nessuna volonta' di insabbiamento, anzi: celerita' e serieta' dell'inchiesta, proprio come prevedono il motu proprio di Giovanni Paolo II e l'epistola dell'allora cardinale Ratzinger...guarda caso!
Santoro parlera' di questo fatto di cronaca emblematico?



[Modificato da MauriF 28/05/2007 19.11]




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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