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I diritti degli uomini?

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2007 19:20
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19/03/2007 11:26
 
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Sarebbe interessante che anche le donne fossero menzionate talvolta in tutta questa enciclopedica trattazione fatta (giustamente e con ogni diritto) da te e da tutti voi.
Il primo passo per cambiare le cose è attivare un linguaggio che, di per se stesso, modifichi già, a priori, i concetti cristallizzati e obsoleti nei quali, oggi, l' umanità soffoca ogni anelito di libertà, specie dei gruppi emarginati.
Se, in una famiglia di 6 sorelle c è un maschio... diventiamo "fratelli", diciamo "il branco di leoni", ma di leoni ce ne stà uno solo, e nemmeno tanto sfigato, visto che non fa una cippa tutto il giorno servito dalle femmine, se si parla di diritti umani in generale, nelle trattazioni viene sempre espresso il genere maschile, non possiamo diventare preti, nè anziani, non possiamo dare il cognome al figlio che abbiamo portato in grembo, gran parte della popolazione povera dell' intero pianeta è rappresentata da donne, se siamo incavolati con qualche donna le diamo della "puttana", la stragrande maggioranza delle deviazioni maschili vengono esercitate sulle donne e, rispetto alla totalità dei killer seriali, più dell' 80% sono maschi che esercitano abusi sulle donne.
E così questa "O" finale, cambia il sesso di milioni di donne o di cose.
E' sufficiente che al gruppo si aggiunga un soggetto maschile, ed eccoci private dalla nostra femminilità di diritto.
Ma, da voi, che siete accaniti fautori della difesa dei diritti umani, non ho ancora sentito dire una sola volta che le prime anime delle quali è necessario difendere tali diritti sono le vostre compagne, e le loro simili di ogni parte del pianeta.
Non ho ancora sentito parlare della lotta contro l' infibulazione o contro l' oppressione che certe civiltà solidamente patriarcali esercitano sulle creature lese e sottomesse, talvolta fino alla morte per lapidazione.
Come mai?
Sono troppo lontane da non essere viste o ricordate?
No, vi guardano ogni sera quando tornate a casa.
E se non sono loro stesse, sono le loro sorelle, nere o gialle.
O, forse, tutto questo accade perchè siete sempre impegnati ad occuparvi dell' onnipresente Achille?
Il linguaggio, miei cari, è la base del cambiamento.
La parola crea, come distrugge.
Vi siete mai chiesti come si sente una donna quando si parla dei diritti degli uomini?
Che alcune donne non ci facciano caso o reagiscono sentendosi superiori a tale insulto, poco importa.
Ma io vi dico : se io incontrassi voi e i vostri sette fratelli in compagnia della vostra unica sorella e vi dicessi :" caspita, ma quante sorelle siete?".... mi prendereste per matta.
Ed è così che io vedo voi.
Voi uomini che vi riempite la bocca di eguaglianza e di diritto e non avete neppure il coraggio di cambiare un linguaggio fatto da uomini, per uomini, di uomini.
Voi che avete gli oppressi accanto e, senza neppure vederli, li andate a cercare dall' altro capo del mondo o dall' altro lato di uno schermo web.
Voi, che dopo una gravidanza di nove mesi, un parto spesso lungo e sofferto, un allattamento sfibrante, avete il diritto di imporre il cognome, senza neppure che a noi venga chiesto il parere, o di scegliere od acconsentire a tale indelebile ed indiscusso marchio patriarcale.
Ma questo non è un abuso?
E allora, per coerenza, creiamo uno spazio serio e informativo che riguardi la storia delle donne, la loro sofferenza, il loro sviluppo, le informazioni che ci arrivano dal resto del mondo su tutto ciò che il pianeta "donna" racchiude.
E, se necessario, appoggiamo le loro richieste di dignità e riscatto.
E voi, uomini, meravigliose creature, figli di Dio e fratelli di ogni fede e "non fede", imparate a cambiare l' opera, modificando la fisiologia ed il linguaggio.
Perchè "guardare lontano" non è di alcun valore, se non si vede prima colui o colei alla quale possiamo arrivare soltanto allungando una mano.
Modificato da nikitha 19/03/2007 11.29



Marina
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Cara Marina
hai detto delle sacrosante verità.
Se in effetti quando si parla di uomo si tenta di escludere dalla lista il genere femminile perché fa comodo, i diritti sono violati.
E' una società che è maschilista e si vede... Purtroppo poi le donne per riprendersi un pò di diritti persi a volte si comportano anche peggio di certi uomini.
Fintantoché l'uomo (in questo caso intendo il genere umano comprendente pure le donne) non riesce a capire che la vita senza le donne o senza gli uomini è impossibile, e che deve prendere dei provvedimenti seri per tutelare la parte più sensibile di se stesso e cioè le donne, non ci saranno sensibili progressi nella maturità spirituale delle persone, ma addirittura un regresso.
Dobbiamo capire che siamo stati creati con uno scopo ben preciso e il genere umano comprende il maschio e la femmina, questa è la cella base: la coppia.
Flavio [SM=x1061918] [SM=x1061960]
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19/03/2007 12:07
 
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Flavio
Ciao Flavio,

hai sempre un modo sensibile e gentile di esporre le cose.
Uomini come te fanno rinascere la speranza.
Poichè, come è scritto :" Dio creò l' "uomo" a Sua immagine e somiglianza : maschio e femmina li creò"
E, se leggiamo le Scritture in Ebraico quella parolina "uomo" ha significato ben diverso da quello che, generalmente le viene attribuito.
Sono daccordo con te su tutta la linea.
[SM=x1061917]

Modificato da nikitha 19/03/2007 12.08



Marina
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19/03/2007 14:29
 
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Re:

Scritto da: nikitha 19/03/2007 11.26
Sarebbe interessante che anche le donne fossero menzionate talvolta in tutta questa enciclopedica trattazione fatta (giustamente e con ogni diritto) da te e da tutti voi.
Il primo passo per cambiare le cose è attivare un linguaggio che, di per se stesso, modifichi già, a priori, i concetti cristallizzati e obsoleti nei quali, oggi, l' umanità soffoca ogni anelito di libertà, specie dei gruppi emarginati.
Se, in una famiglia di 6 sorelle c è un maschio... diventiamo "fratelli", diciamo "il branco di leoni", ma di leoni ce ne stà uno solo, e nemmeno tanto sfigato, visto che non fa una cippa tutto il giorno servito dalle femmine, se si parla di diritti umani in generale, nelle trattazioni viene sempre espresso il genere maschile, non possiamo diventare preti, nè anziani, non possiamo dare il cognome al figlio che abbiamo portato in grembo, gran parte della popolazione povera dell' intero pianeta è rappresentata da donne, se siamo incavolati con qualche donna le diamo della "puttana", la stragrande maggioranza delle deviazioni maschili vengono esercitate sulle donne e, rispetto alla totalità dei killer seriali, più dell' 80% sono maschi che esercitano abusi sulle donne.
E così questa "O" finale, cambia il sesso di milioni di donne o di cose.
E' sufficiente che al gruppo si aggiunga un soggetto maschile, ed eccoci private dalla nostra femminilità di diritto.
Ma, da voi, che siete accaniti fautori della difesa dei diritti umani, non ho ancora sentito dire una sola volta che le prime anime delle quali è necessario difendere tali diritti sono le vostre compagne, e le loro simili di ogni parte del pianeta.
Non ho ancora sentito parlare della lotta contro l' infibulazione o contro l' oppressione che certe civiltà solidamente patriarcali esercitano sulle creature lese e sottomesse, talvolta fino alla morte per lapidazione.
Come mai?
Sono troppo lontane da non essere viste o ricordate?
No, vi guardano ogni sera quando tornate a casa.
E se non sono loro stesse, sono le loro sorelle, nere o gialle.
O, forse, tutto questo accade perchè siete sempre impegnati ad occuparvi dell' onnipresente Achille?
Il linguaggio, miei cari, è la base del cambiamento.
La parola crea, come distrugge.
Vi siete mai chiesti come si sente una donna quando si parla dei diritti degli uomini?
Che alcune donne non ci facciano caso o reagiscono sentendosi superiori a tale insulto, poco importa.
Ma io vi dico : se io incontrassi voi e i vostri sette fratelli in compagnia della vostra unica sorella e vi dicessi :" caspita, ma quante sorelle siete?".... mi prendereste per matta.
Ed è così che io vedo voi.
Voi uomini che vi riempite la bocca di eguaglianza e di diritto e non avete neppure il coraggio di cambiare un linguaggio fatto da uomini, per uomini, di uomini.
Voi che avete gli oppressi accanto e, senza neppure vederli, li andate a cercare dall' altro capo del mondo o dall' altro lato di uno schermo web.
Voi, che dopo una gravidanza di nove mesi, un parto spesso lungo e sofferto, un allattamento sfibrante, avete il diritto di imporre il cognome, senza neppure che a noi venga chiesto il parere, o di scegliere od acconsentire a tale indelebile ed indiscusso marchio patriarcale.
Ma questo non è un abuso?
E allora, per coerenza, creiamo uno spazio serio e informativo che riguardi la storia delle donne, la loro sofferenza, il loro sviluppo, le informazioni che ci arrivano dal resto del mondo su tutto ciò che il pianeta "donna" racchiude.
E, se necessario, appoggiamo le loro richieste di dignità e riscatto.
E voi, uomini, meravigliose creature, figli di Dio e fratelli di ogni fede e "non fede", imparate a cambiare l' opera, modificando la fisiologia ed il linguaggio.
Perchè "guardare lontano" non è di alcun valore, se non si vede prima colui o colei alla quale possiamo arrivare soltanto allungando una mano.
Modificato da nikitha 19/03/2007 11.29




Ho voluto quotare tutto l'intervento di mia moglie, poichè lo trovo veramente importante e sensibilmente da indossare come paladini dei diritti fondamentali dell'"ESSERE FEMMINILE"

Tutti noi che vogliamo fare la diversità da chi discrimina, boicotta, soffoca, elude la Verità,banna, esclude, dovremmo realmente elevare al disopra di tutto, chi è stato afflitto da sofferenze causate da altri esseri umani.
Quando penso a quanta sofferenza, la maschilità ha inflitto alle donne nel corso dei secoli, mi viene il voltastomaco.

Quando vidi con gli occhi dell'intelligenza, le sofferenze dei poveri, architettate a dovere da parte dei ricchi banchieri, il mio senso di giustizia interiore mi spinse a lottare per far in modo che pari diritti venissero intromessi in un mondo dove ingiustizie e illegalità la facevano da padroni.

Le donne, come esseri umani, parte della nostra intera vita, pezzi della nostra personalità fatta da "uomini", sono state offese per millenni, da parte dei nostri "colleghi uomini", solo per far vedere una "potenza" che equivale ad una pila da 1,5 volt, in confronto a quella atomica che potrebbe svilupparsi dalla perfetta unione fra queste due creature formidabili; Ma questo potrebbe avverarsi se solo imparassero, le une dall'altra, a percepire i rispettivi valori.

Le donne lo hanno capito da molti decenni, esse sono molto più avanti del maschio.

Lo si vede dalle loro richieste ai richiami alla parità, da come richiedono giustizia, dal loro modo di argomentare la cosa chiedendo i nostri pareri.

Quale dovrebbe essere la nostra giusta reazione a tal proposito, come maschi?

Un primo riconoscimento immediatamente fattibile e che possiamo dimostrare con i fatti. è far vedere la nostra adesione a tale rispetto, dicendo proprio quello che menzionava Marina.
Cambiare le parole che potrebbero lasciar tracce di un modo errato di considerare la parità, sin dai nostri avverbi e discussioni proposte.

Comiciamo a parlare dei diritti fondamentali della femmina, distinguendo nettamente la parola Uomo da donna, maschio e femmina, per fare la differenza, come sedicenti "paladini delle libertà".

E scoprieremo, noi uomini, un mondo meraviglioso, che mai nel corso della storia umana, abbiamo mai avuto la possibilità di "sentire".

Le parole, nella comunicazione sono veramente essenziali, soprattutto quelle scritte, che possono essere lette, rilette, corrette e ricorrette, prima di essere spedite.

Se vogliamo fare una VERA differenza da chi tanto critichiamo in altri forum, impariamo ad amare e rispettare anche la femmina per quello che essa rappresenta, comiciando dalla comunicazione verbale.


Vostro conservo

Enrico Frassinetti


19/03/2007 14:39
 
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DICO..progresso
ma non DICO niente
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X Enrico
A Enrico che scrive:

impariamo ad amare e rispettare anche la femmina per quello che essa rappresenta, ..............


omega risponde :

a me lo dici.....guarda che io oltre ad amare e rispettare a volte la lecco....addirittura. [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061910] [SM=x1061911] [SM=x1061912] [SM=x1061959] [SM=x1061960]




O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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19/03/2007 15:47
 
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=omegabible= LECCA LA SIGNORA






[SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]






Modificato da Salute a Tutti 19/03/2007 15.48
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reeeeeeeeeee
Non te ne passa una ehhhh!!!!!! [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061909] [SM=x1061910] [SM=x1061912] [SM=x1061912] omega [SM=x1061912]
[SM=x1061959] [SM=x1061960]



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Re: Re:
E allora, per coerenza, creiamo uno spazio serio e informativo che riguardi la storia delle donne, la loro sofferenza, il loro sviluppo, le informazioni che ci arrivano dal resto del mondo su tutto ciò che il pianeta "donna" racchiude.
E, se necessario, appoggiamo le loro richieste di dignità e riscatto.


Questa e' un' idea fenomenale.

Pino, che ne dici?


Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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re
...potrebbe essere un'ottima idea!!!!!omega [SM=x1061914] [SM=x1061959] [SM=x1061960]



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Anche a me sembra un'idea molto giusta!!!!

Preparati Claudio, altro lavoro!!!!


[SM=x1061932] [SM=x1061941] [SM=x1061942] [SM=x1061964] [SM=x1061960] [SM=x1061960]



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