Ho conosciuto Piero Villaverde grazie a Saro Leone. Saro mi diceva: "Telefona a Piero e Silvana, valli a trovare", "Stanno vivendo una situazione difficile, puoi essere di aiuto e sostegno".
Di lì a poco tempo, Saro morì e incontrai Piero e la moglie, Silvana, al funerale che si celebrò a Urgnano, vicino a Bergamo.
Con Piero ci scambiammo i telefoni, ripromettendoci un incontro nelle prossime settimane. Passarono 4 mesi, poi una sera fui invitato a Chivasso a cena dai coniugi Villaverde. Piero fu il primo ad avvicinarmi alla comunicazione tramite internet. Grazie a Piero, nel mese di Agosto 2005, iniziai il mio esordio nei forum.
Due parole sulla vicenda dei coniugi Villaverde.
La sofferenza dei coniugi Villaverde è una disperazione non scritta. Si trovano in una situazione dove l’esasperazione tocca i vertici più alti, non si tiene conto, grazie alle regole ferree dei tdG, dell'autorità e dell'onore di cui i genitori hanno diritto. Ci sono dei momenti nella vita, così insostenibili, che a prevalere non è più il buon senso ma il tormento che ti brucia le viscere e questo caso, a me personalmente, mi scatena inesorabilmente forti emozioni. In questo momento non interessa sapere se hanno più ragione i figli o i genitori, non importa un accidenti di conoscere chi ha più colpe. La cosa che più addolora e tormenta è il coinvolgimento, in una tale situazione, causato da assurde regole imposte dai tdG. I figli dei coniugi Villaverde hanno subito e subiscono forti pressioni psicologiche, così che c'è un'allontanamento innaturale da un padre ed una madre. Tutto questo causa una punizione sciagurata a tutta la famiglia. Si tratta di un castigo che colpisce il sistema psico-fisico e condanna a profonde ferite interiori che avranno ripercussioni non indifferenti nel tempo.
Qui mi fermo!
Saluti
Modificato da parliamonepino 16/10/2006 19.12
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