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Lettera di dimissioni art. 5 Statuto

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2006 20:34
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Mittente:
[Nome e cognome e indirizzo]

Data

Spett. Congregazione Cristiana
dei Testimoni di Geova
Via della Bufalotta 1281
00138 Roma RM

Raccomandata A/R

Spett.
Corpo degli anziani
Congregazione Cristiana
dei Testimoni di Geova
di (nome congregazione locale di appartenenza)
presso (nome e cognome del sorv. che presiede)
Via…………
00100 (città)

Oggetto: Lettera di dimissioni art. 5 Statuto. Atto di diffida.

Mi chiamo [nome e cognome] Sono nato a … il … e risiedo a ….., in provincia di … .Dal [mese e anno] mi associo alla Congregazione di ….. .

Vi scrivo la presente per comunicarvi ad ogni effetto di legge la mia volontà, ferma e irrevocabile, di dimettermi da “socio aderente” dell’Ente giuridico Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, costituita a Roma il 19/06/85, con atto rogato dal dott. Giandomenico Cardelli (rep. 10126/1592). Tale lettera è da considerarsi non una dissociazione ma una dimissione da “socio aderente”.
Detta decisione è stata da me maturata dopo un lungo periodo di riflessione.
Mi corre l’obbligo di precisare che sono venuto a conoscenza dell’esistenza dello Statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova in data [indicare la data] e tale scoperta, ve lo assicuro, mi ha sorpreso non poco negativamente perché nessuno, in precedenza, ne prima ne successivamente al mio battesimo avvenuto il 00/00/0000, aveva sentito il dovere di informarmi al riguardo.
Chiedo espressamente di non essere discriminato per le dimissioni rassegnate con la presente poiché la mia fede in Dio è più solida che mai.
In tale ottica positiva, a memoria futura e ad ogni altro effetto di legge,

VI INVITO E DIFFIDO FORMALMENTE

a prendere atto delle ‘dimissioni’ -immediatamente efficaci- rassegnate procedendo all’immediata sospensione di ogni ulteriore illecita pressione psicologica. Richiedo altresì di essere informato per iscritto dell’accettazione delle suddette mie dimissioni ai sensi di legge.
In particolare, vi invito e diffido formalmente ad evitare qualsiasi annuncio formale o allusione alla mia persona nel corso di una qualsiasi delle prossime adunanze.
In via subordinata, solo la lettura alla congregazione della presente Lettera di dimissioni sarà ritenuta legittima attività di autotutela della congregazione.
In mancanza, mio malgrado, sarò costretto a denunciare la Vostra condotta illecita alle competenti Autorità ed a perseguirVi legalmente per i fatti costituenti reato previsti dal codice penale nonché dalla Legge speciale 205/93 recante “Misure urgenti in materia di discriminazione … religiosa”.
Tenete conto, infine, che l’art. 41 cod. civ. dispone espressamente che “Qualora il comitato non abbia ottenuto la personalità giuridica, i suoi componenti rispondono personalmente e solidalmente delle obbligazioni assunte”.

Saluti.

Firma......



Modificato da THE BIG WHITE EAGLE 26/02/2006 21.10



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Oggi, anzi ieri, vista l'ora, si è parlato molto dell'articolo 5.
In vari forum, molti si sono cimentati, nel dare la giusta interpretazione alla possibilità di evitare forti discriminazioni.
Mi rendo conto, haimé, che non c'è ancora una forte disposizione nell'accettare questa opportunità.
Ci sono ancora molti punti interrogativi.
Dettati più da una resistenza emotiva che razionale.
A volte le cose sono talmente chiare che generano diffidenza; o se no, si vogliono rendere difficili e complicate.
A volte le soluzioni, vengono viste come dei problemi.
Quanti, ancora, devono essere "arrostiti" nel "rogo" della discriminazione?
Quanti dibattiti, per sapere la differenza tra un proclamatore battezzato, un proclamatore non battezzato, un tdG da 5 anni, uno da 15, uno da 30?
Quanti Traggiai devono spiegare, per l'ennesima volta, la bontà e l'utilità di questo benedetto articolo 5?
Traggiai lo ha sperimentato sulla sua pelle, come Fallacara, come Paola Valido e tanti altri. Sono ancora in possesso della loro identità cristiana! Nessuna discriminazione disumana! Nessun "plotone d'esecuzione", che spara "sentenze"!
Domani sera continuerò questo discorso!

Saluti


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28/02/2006 09:31
 
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Carissimo Pino, ho avuto modo di parlare telefonicamente con Luigi Fallacara e lui mi ha accennato quello che sta subendo a causa della sua lettera di dimissioni art. 5. Non è mia intenzione svilire la bontà dell’operazione art. 5, ma è giusto dire le cose che avvengono ad alcuni dopo aver spedito tale lettera.
Luigi mi ha riferito che a suo danno si stanno facendo allusioni e discorsi dal podio miranti a inquadrare il suo caso anche se di striscio, quel tanto che basta per non entrare nel preciso ma che fa capire di chi si sta parlando. Mi ha riferito che alcuni “fratelli” lo hanno allontanato perché molto probabilmente sono a conoscenza del suo “gesto apostata” di spedire simile lettera.
Insomma, quello che voglio dire è che se legalmente la wts non può farti nulla, può comunque instillare nella mente dei “fratelli” l’idea che il dimissionario sia persona sgradevole e da evitare, e lo fa!
Ovvio, che la strada da battere per arrivare al rispetto della dignità umana, di questo si tratta per me e non di una guerra a oltranza alla wts, dicevo, la strada da battere è quella giusta! Ma i rischi di essere comunque emarginati esiste. Questo rischio è proprio dei pionieri, fa parte dello scotto che il pioniere paga quando si accinge a fare qualcosa di rivoluzionario.
Da Galileo Galilei in avanti abbiamo formidabili esempi di uomini che hanno rivoluzionato il modo di pensare e di vivere dell’umanità ma l’hanno fatto a costo della loro libertà, dignità ferita, vita. Qualcuno obietterà che questi nostri pionieri non siano equiparabili a Galilei o Einstein oppure a Meucci, ma comunque stanno facendo una grande cosa, per noi, per tutti, tutti quelli che vogliono sentirsi uomini con una dignità rispettata.

Romolo.

Modificato da genesis2000 28/02/2006 14.53



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"Mi chiamo Massimo e avrò la mia vendetta.
In questa vita o nell'altra."
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ciao Romolo
voglio esprimere la mia opinione in merito alla questione delle dimissioni dalla CCTG. La risposta degli anziani e “fratelli” della congregazione, dettata dalla WTS, nei confronti dei TdG che hanno presentato le dimissioni in base all’art. 5 , per me era scontata. Chi esercita un potere sulla personalità degli aderenti alla sua associazione, per fini molto distanti da quelli dichiarati ,cercherà di isolare e mettere “al palo” quelli che ostacolano la propria opera soprattutto se si muovono tutelati dalla legge e quindi inattaccabili pubblicamente. La possibilità di far rispettare i propri diritti è comunque una opportunità di far valere la propria dignità contro una associazione che ha avuto fino a quel momento il potere della mente dell’individuo, lo ha spersonalizzato quindi, io, Vito Pucci, io Luigi Fallacara. io Gabriele Traggiai ti obbligo, cara WTS, al rispetto della legge , a riconoscere i MIEI diritti, io mi pongo davanti a te come PERSONA. Il riconoscersi come persona è un grande punto di forza, aiuta a superare quello stato di smarrimento che deriva dallo scoprire di aver creduto ad un gruppo di uomini che si spacciavano per il canale di Dio, che mi hanno omologato, hanno schiacciato la mia individualità. La questione è stata appena sollevata, chi si sta movendo può sentirsi isolato, ma è una persona che ha iniziato una battaglia, è un pioniere e deve far strada a chi li seguirà per questo DEVE SENTIRSI FORTE e ORGOGLIOSO.
Le dimissioni in base all’art. 5 dello Statuto non sono certo la soluzione dei problemi presenti all’interno di questa organizzazione, ma sono, secondo me, una opportunità di RISCATTO DELLA PROPRIA DIGNITA’,(se non possiamo cambiare gli altri possiamo cambiare NOI nei nostri rapporti con gli altri)
ciao Siria
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28/02/2006 23:25
 
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Genesis scrive


Carissimo Pino, ho avuto modo di parlare telefonicamente con Luigi Fallacara e lui mi ha accennato quello che sta subendo a causa della sua lettera di dimissioni art. 5. Non è mia intenzione svilire la bontà dell’operazione art. 5, ma è giusto dire le cose che avvengono ad alcuni dopo aver spedito tale lettera.
Luigi mi ha riferito che a suo danno si stanno facendo allusioni e discorsi dal podio miranti a inquadrare il suo caso anche se di striscio, quel tanto che basta per non entrare nel preciso ma che fa capire di chi si sta parlando. Mi ha riferito che alcuni “fratelli” lo hanno allontanato perché molto probabilmente sono a conoscenza del suo “gesto apostata” di spedire simile lettera.
Insomma, quello che voglio dire è che se legalmente la wts non può farti nulla, può comunque instillare nella mente dei “fratelli” l’idea che il dimissionario sia persona sgradevole e da evitare, e lo fa!



Vedi caro Romolo.....le dimissioni ART 5 non mirano a mettere un freno al comportamento "personale" dei singoli TdG, ma a limitare la WtS nelle sue azioni ILLEGALI e DISCRIMINATORIE.

Oltretutto, la posizione di Luigi e' completamente diversa dalla mia o da quella di Paola, in quanto Luigi frequenta le adunanze (piu' o meno) e ovviamente i TdG non capiscono in realta' la questione quindi reagiscono come sanno, ovvero come gli ha sempre insegnato la WtS.

Quello che ancora non si e' capito e che la minaccia "STAI ZITTO E ATTENTO CON CHI E COME PARLI" (da parte della WTS), che tra le altre cose sottintende la mancanza di rispetto per i diritti altrui del libero pensiero e della libera espressione di opinione, non puo' essere piu' attuata dalla WTS nei confronti del dimissionario.

Cosa c'e' da perdere?
Perche' rinunciare alla propria dignita' cristiana, facendosi chiamare APOSTATA?
Perche' starsene buoni buoni e ZITTI, altrimenti ci fanno .....a stelle e strisce?
Ma Cristo vuole questo?
Se noi sappiamo come stanno le cose, e' cristiano non dire e non fare nulla?
Abbiamo paura?
Di chi?
Della Wts?


PER ORA C'E' IL MODO, CONCRETO, PER METTERE UN FRENO A TUTTO CIO'.....NON USARLO E' SOLO SCIOCCO.

Se c'e' poi un TdG che sa' come stanno le cose, e comunque vuole continuare ad associarsi ai TESTIMONI DI GEOVA, allora questi non ha bisogno ne' delle dimissioni dall'art 5, ne di altro, visto che comunque vuole continuare a vivere in tale comunita',e per farlo da persona ben vista (nella congregazione) deve adeguarsi a tutto cio' che la Wts dice e chiede.


Ciao a tutti
Gabry
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Un amico, di un "paese" lontano (V.P.), mi ha suggerito di inserire qui, questa copia di DIMISSIONI dalla WTS.
A Saro sono bastate poche informazioni per comprendere come stavano le cose.
Un giorno venne a Torino, mi chiese di scrivergli una lettera. All'epoca c'erano ancora le "macchine da scrivere".
Mi dettò in pochi minuti la lettera che avete appena letto!
Poi la firmò e mi disse: "tienila lì! Al momento giusto, ti chiederò la cortesia di spedirla e di darmene una copia!"
Tre mesi dopo arrivò il momento!
Si possono dire molte cose sul contenuto di questa "lettera", scritta da un uomo artista e poeta di 62 anni (nel 1992).
Saro era un uomo all'avanguardia, un uomo con le p....!
Un uomo che durante la guerra, si trovò per ben due volte, davanti al plotone d'esecuzione tedesco!
Fu graziato in tutte e due le occasioni, pochi istanti prima.
Quando si presentava diceva: "Piacere, Saro per gli amici, Leone per i nemici", ridendo (ma non troppo) sotto i baffoni, con quel suo vocione baritonale.
Un uomo (scusate, ma lo devo dire), che non avrebbe mai usato un nickname, mai!
Un vero cristiano, fino all'ultima goccia del suo sangue, ne sono stato testimone.
Ho visto chiudere la bara!
Qui mi fermo!

Saluti


[SM=x1061964]



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Re:

Scritto da: genesis2000 28/02/2006 9.31

Ovvio, che la strada da battere per arrivare al rispetto della dignità umana, di questo si tratta per me e non di una guerra a oltranza alla wts, dicevo, la strada da battere è quella giusta! Ma i rischi di essere comunque emarginati esiste. Questo rischio è proprio dei pionieri, fa parte dello scotto che il pioniere paga quando si accinge a fare qualcosa di rivoluzionario.
Romolo.
Modificato da genesis2000 28/02/2006 14.53



Penso di essere stato chiaro su questo, la strada da battere è giusta ma non indolore.
Non ritengo sciocco chi ancora come me non se ne avvale, a ognuno il suo tempo, i suoi tempi. Saro Leone da quello che ho capito fu precursore di questi pionieri odierni, un grande uomo da quello che si legge in quella lettera.



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Caro Genesis


Non era riferita a te la parola sciocco...ma ad una situazione precisa.
Sono perfettamente daccordo con cio' che hai appena detto, purtroppo non sara' MAI INDOLORE l'allontanamento da un culto distruttivo, qualunque esso sia.


ciao
Gabry
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