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LA MANINA dei Testimoni di Geova nella loro traduzione TNM!

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2019 00:05
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dei Testimoni di Geova
via della Bufalotta, 1281
ROMA
BASTON ADRIANO
VIA DOGANA VECCHIA 26
ESTE (PD)




LA MANINA
dei Testimoni di Geova nella loro traduzione TNM!

Nella nuova traduzione della Bibbia in italiano del 2017, tradotta da quella inglese del 2013, il Corpo Direttivo (CD) dei TdG ci comunica, a pag. 1720, quanto segue: “Il traduttore che fa una parafrasi del testo biblico sulla base di una personale interpretazione potrebbe distorcerne il senso, ad esempio, inserendo erroneamente la sua opinione sul significato del testo, oppure omettendo dettagli importanti. Una libera parafrasi della Bibbia potrebbe quindi essere facile da leggere, ma proprio a motivo della sua libertà potrebbe impedire al lettore di cogliere il vero messaggio del testo. Il lavoro del traduttore può essere facilmente influenzato dalle sue convinzioni in campo dottrinale….”.
Consultando proprio questa nuova traduzione, il suddetto discorso si ritorce contro di loro! L’esempio proposto sulla parola “inferno” subito dopo questo ragionamento, è scorretto in quanto come luogo, secondo loro, non esiste perché dopo la morte per loro c’è “il nulla”. Se non vale la parola “inferno” neppure vale la parola “distruzione”: il testo greco dice ben altra cosa dalla parola “distruzione”, parla infatti di “perdizione” che significa ben altra cosa rispetto al “nulla”!
Che i traduttori della Bibbia geovista abbiano influenzato il testo nelle loro traduzioni si conosce da molto tempo; basta andare a leggere la Torre di Guardia (TG) del 1964 alla pag. 383 in relazione a Col 2:9 per rendersi conto che la manomissione del testo continua tutt’oggi, cioè non è cambiato nulla: “Il modo in cui sono state tradotte queste parole (qualità divina) nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane ha dato origine all’accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose. Tale accusa è fondata (mio il grassetto), ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente …”. Da un esame anche superficiale vengono evidenziate le varie manipolazioni che sono state fatte in realtà allo scopo di inserire erroneamente il proprio pensiero religioso come si constaterà in alcuni esempi che citerò in seguito.
Proprio in relazione a Col 2:9 della TG del 1964 che aveva polemizzato contro i !traduttori della “diabolica cristianità” che da sempre traducono “divinità”, “deità” o “essenza divina”, la disapprovazione contro di loro oggi se la sono rimangiata di brutto cambiando radicalmente la “qualità divina” in “e in lui infatti, che risiede corporalmente tutta la pienezza dell’essenza divina”. Comunque il greco ha “divinità” (gr. Teotetos). Un termine simile appare in Rm 1:20 riferito a Dio (vedi nota in calce TNM 1987. Quindi secondo questa nuova traduzione di TNM Gesù è pienamente Dio (essenza divina)! Una svista!?!? Oppure l’inizio di una nuova visione dottrinale!?!?
Che abbiano influenzato con le proprie dottrine la loro traduzione della Bibbia è ben specificato anche nella Bibbia del 1967 alle pagg. 5 e 6 dove ‘candidamente’ la loro “manina” è passata dicendo: “Poiché l’edizione in un solo volume delle Sacre Scritture non avrebbe avuto note in calce, furono prese molte espressioni delle note in calce pubblicate nella traduzione precedente in sei distinti volumi e riportate nel testo principale dell’edizione in un solo volume”. Pertanto il disonesto traduttore che inserisce nel testo “erroneamente” la sua opinione sul significato del testo biblico è evidente che tale accusa la devono rivolgere proprio contro se stessi.
Ecco tra l’altro una delle tante dimostrazioni di reiterate manipolazioni: Gn 2:2 (1967) “ … e si riposava il settimo giorno …”. Si trasforma, nell’ultima edizione di TNM, “Dio si riposava” in “Dio iniziò a riposarsi”, cambiando l’espressione “si riposava” in “iniziò a riposarsi” intendendo che continua a riposarsi tutt’oggi, cioè mantenendo il significato del tempo imperfetto che cioè continua a riposarsi. Questo modo di tradurre è fatto allo scopo di insegnare che siamo alla fine del sesto millennio. Sapendo di mentire si oppongono all’apostolo Paolo che proprio citando Gn 2:2 in Eb 4:4, che i TdG cercano di armonizzare con le loro teorie cabalistiche, non usa né “si riposava”, né “si riposa”, né “riposando” e tanto meno, secondo la nuova versione, “iniziò a riposarsi” (2017). Al contrario l’autore di Eb 4:4 senza dubbi afferma: “che dopo la creazione Dio si riposò (gr. Katepausen)”. Ecco come si esprime l’autore citando la Genesi: “Così infatti ha detto in qualche luogo intorno al settimo giorno: e nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere”, peccato per i traduttori geovisti! Questo secondo la spiegazione che la società TG fornisce, da più di 50 anni nel libro Vita eterna nella libertà dei figli di Dio (1967), dove si afferma nella loro “cronologia” a pag. 29, quanto segue:”Secondo questa fidata cronologia biblica seimila anni dalla creazione dell’uomo termineranno nel 1975, e il settimo periodo di mille anni della storia umana, comincerà nell’autunno del 1975”, e completa in questo modo i settemila anni del “riposo di Dio” e inizierà dopo, la vita eterna, cioè alla conclusione del settimo millennio di preparazione paradisiaca. Dove è andata a finire quella generazione che sperava che la fine sarebbe venuta nel 1975?
Da Gn 5:24 iniziano a cadere tutte le parentesi che riguardano la parola “vero” Dio; forse per dire che Gesù non è Dio come il Padre, come viene affermato in Gv 1:1 “E Dio era la Parola”?. Essi non tengono presente che la Bibbia non insegna il politeismo poiché inserendo “vero” accanto a Dio si presuppone che vi è un Dio anche falso in opposizione a Dio. La Bibbia parla sempre che Dio è Dio a tutti gli effetti che non ha rivali con nessun falso Dio e se satana è chiamato “dio” lo è per questo mondo, non per la Bibbia.
Le parentesi cadono anche in Col 1:15-20, manipolazione molto grave, perché nelle Bibbie precedenti il lettore era avvertito con le parentesi che si trattava di un’aggiunta. Oggi il lettore non distingue più in questi passaggi e in altri, dove le parentesi vengono eliminate, quali sono le aggiunte e qual è l’autentica parola di Dio. Questa operazione non è giustificata per nulla in quanto Gesù è chiamato il Primogenito, che essi erroneamente intendono “il primo ad essere creato”, ma primogenito, nel caso specifico, non vuol dire il primo ad essere creato, ma è Primogenito nel senso che detiene il primato su tutte le cose. Gesù Figlio di Dio è l’immagine sostanziale del Padre e come il Padre si trova al di fuori della creazione. Un discorso analogo a Col 1:15-20 sono le parole della Lettera agli Ebrei 1:1-4: “Dio, che nel tempo antico molte volte e in diversi modi aveva parlato ai padri nei profeti, in questa fine dei tempi ha parlato a noi nel Figlio, che costituì erede di tutte le cose e mediante il quale creò l’universo. Questi essendo irraggiamento della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostenendo tutto con la parola della sua potenza, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nei luoghi celesti … “.
Riguardo poi alla parola “adorare” (gr. Proskineo) nel 1963 e 1967 tradussero in modo corretto Eb 1:6 : “Tutti gli angeli di Dio lo adorino”, ma, amanti delle menzogne progressive, nel 1987 tradussero il passo “ E tutti gli angeli di Dio gli rendano omaggio”. In calce ci informano dicendo che si può tradurre anche “adorino” come se avessero lo stesso significato. Lo stesso messaggio lo trasmette nella nuova traduzione e in calce ci informano che si può anche tradurre “si inchinino” come se “proskineo” si potesse tradurre indistintamente, invece di “adorino”, con “rendano omaggio” o si “inchinino” come fanno le persone al passaggio della regina di Inghilterra che, per riverenza, si inchinano!
Lo stesso verbo “proskineo” ricorre in Mt 2:2; 8,11; 28:9,17; Lc 24:52 riferendosi a Gesù. Siccome Gesù, secondo la dottrina geovista, non deve essere adorato in quanto, per loro, traducono puntualmente con “rendere omaggio” o “inchinarsi”, quando invece si riferisce a satana o agli idoli, per esempio in Mt 4:9; Lc 4:7; At 7:43; Ap 9:20; 13:4,8; 19:20 usano tradurre “proskineo” con il termine “adorare”. Quali figli di Ario i TdG odiano la divinità di Gesù Cristo attestata inconfutabilmente dalle Sacre Scritture e questi falsificatori lo dimostrano caparbiamente oscurando tutti quei passaggi scritturali sia quelli evidenti che quelli che lo presentano in modo sottinteso come Dio. Essi spezzano l’unità del Padre con il Figlio e lo Spirito Santo. Padre e Figlio e Spirito Santo sono distinzioni di Dio come Persone nell’unica Natura. Che poi Gesù non sia un angelo, e pertanto non di natura divina, come credono erroneamente i TdG, viene confutato chiaramente dalla Scrittura di Eb 1:5 :”Per esempio, a quale degli angeli egli ha mai detto ”Tu sei mio figlio; io, oggi, ti ho generato? …””. Ciò evidenzia che si tratta del Figlio Unigenito che a volte la Scrittura lo definisce “l’Unigenito”. Si tratta di una generazione eterna poiché l’ “oggi” di Dio non è l’ “oggi” dell’uomo che vive nel tempo, ma l’ “oggi” al di fuori del tempo.
Un’altra falsificazione, che si perpetua nel tempo ai danni della divinità di Cristo, è l’ “ego eimì” di Gv 8:58 che non significa “io sono stato” 1963, 1967, né “io ero” 1987; nel 2017 cambiano in: “Prima che Abraamo nascesse, io c’ero”. Traduzione da anticristo! Infatti la versione dei Settanta in Es 3:14,15 parlando di Dio usa l’espressione “ego eimì” che tradotto è: “io sono”; sarà poi trovata in bocca a Gesù.
La “manina” è passata pure in Fil 2:5,6 che nel 2017 così la rendono: <>. In questo caso la falsificazione è ancora più evidente paragonata alle traduzioni precedenti: 1963, 1967,1987.
Il testo greco, alla lettera parola per parola, dice: “Questa cosa pensate in voi che (fu) anche in Cristo Gesù, che, in forma di Dio esistente, non rapina reputò l’essere uguale a Dio”, cioè: “Abbiate fra di voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù; egli essendo per natura Dio, non stimò un bene irrinunciabile l’essere uguale a Dio, ma annientò se stesso …”. Come è evidente, manco a dirlo, la traduzione geovista non trova alcuna conferma scritturale. Diciamo subito che “forma” in greco, significa “sostanza”, “natura”, quindi egli, quale Figlio, porta la natura del Padre, e rinuncia alla gloria celeste per amore dell’umanità. Per tale motivo prende la forma umana. È vero che in questa versione sono stati fatti dei cambiamenti, soprattutto contro la divinità di Cristo!
È pure da rilevare che per 2000 anni, i cristiani compresero che la parola ebraica “olam” significa a tempo indefinito, ma quando è riferita a Dio non è corretta, perché anche se è indefinito si tratta sempre di tempo definito per cui si parla di eternità di Dio; i TdG lo hanno compreso solo nel 2017: che “olam” non può essere applicato a Dio! Salmo 90:2; Ger 10:20; Is 40:28, ecc… ; e pensare che a suo tempo la TNM era stata salutata come la migliore del mondo (dai TdG!), una Bibbia molto “accurata”, libera dall’ “italiano arcaico”.
Quella dei TdG è una manina molto attiva ed esperta nella manipolazione, un vizietto al quale non può rinunciare e non si fa scrupoli ad inserire addirittura ancora un’altra volta il titolo “La Torre di Guardia” (1987) cambiando ora solo la lettera “L” da maiuscola a minuscola: “la Torre di Guardia”, il giornaletto che si studia nelle loro Sale del Regno dimenticando dopo il titolo di scrivere “INC”! Quindi “e ha Mispa=la-vedetta”, il cumulo di pietre diventa la rotativa della stamperia della Torre di Guardia!
Vi è poi la questione del nome Geova col quale i TdG traducono il nome di Dio. Nonostante conoscano da molti anni che Geova è un nome falso, usato anche normalmente dalla massoneria, continuano ad usarlo contaminando la Scrittura. Infatti che il nome non sia corretto viene ben specificato dal libro Preparato per ogni opera buona scritto circa 60 anni fa dove essi scrivono che il nome “Geova” è il prodotto di “fanatici ebrei” che per il timore superstizioso di non pronunciare il Tetragramma inserirono nelle consonanti i punti vocalici del nome “Adonai” (pag. 25): “A proposito, di questo nome del Creatore si trova 6823 volte nelle Scritture Ebraiche, rappresentato dalle sue quattro consonanti, che sono JHVH (… ). Dopo che le Scritture Ebraiche furono scritte giudei fanatici e superstiziosi, considerarono il nome troppo sacro perfino per pronunciarlo, e mentre leggevano ad alta voce lo sostituirono con Adonai (mio Signore) o Elohim (Dio). Per ricordare al lettore di far questo le vocali di uno o dell’altro di questi sostituti furono poste sotto le consonanti JHVH. Così abbiamo oggi la forma italiana del nome che i Giudei fanatici considerarono incomunicabile, cioè, Geova. …”.
Che le cose stiano in questo modo ci è pure noto soprattutto dalla grammatica della lingua ebraica di P.A. Carrozzini S.l. (Marietti ed. 1966). A pag. 20 si specifica questo:”Il nome di Dio Yahvè non veniva proferito, per riverenza, ma sostituito dall’appellativo “ ‘Adhonay”, Signore. Al tetragramma sacro (…), lasciato nel testo, i massoreti apposero le vocali di Adonai … Soltanto al sec. XV d.C. si cominciò a pronunciare erroneamente “Yeohwah” (Geova in italiano ndr). Che la pronuncia sia falsa si rileva da vari indizi: … La sua vera pronuncia è probabilmente Yahwè (…). Lo dimostrano: le finali dei nomi teofori, p. es. … hizqiyyahu Ezechia; … “. Alcuni antichi autori usavano la pronuncia ‘Iaoù, ‘Iao e anche ‘Iabè, di Geova neanche l’ombra!
Ci sarebbero da fare su questa versione tante altre osservazioni, per ora ci si limita a quanto è stato scritto sopra. Infine, si osserva che sono state apportate molte correzioni di scrittura nella traduzione dall’inglese come frasi incomprensibili, poco chiare e assurde fatte notare più volte da persone preparate più di me, ma che il CD di fronte a queste giuste osservazioni ha sempre fatto orecchie da mercante. Ora, però, si è dovuto ricredere almeno su alcuni passaggi. Meglio tardi che mai! Queste vecchie Bibbie assieme alla numerosa letteratura, che ha relazione con esse, viste a suo tempo come verità incontestabili, sono votate al cassonetto. Anche questa nuova traduzione, declamata da loro come la migliore, credo che, vista l’esperienza, sarà destinata al macero!

Alpignano 02/01/2019
ADRIANO BASTON


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22/01/2019 00:05
 
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I testimoni di Geova sono la più falsa religione che esiste in questo mondo , solo i polli cadono in queste teorie scarse di prove , basta vedere i fondatori che si sono arricchiti alle loro spalle per rendersi conto di quanti sono ridicoli



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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà

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