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LO STRABISMO DELLA SOCIETA' TORRE DI GUARDIA!

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2017 02:06
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<<IL REGNO DI DIO È GIÀ UNA REALTÀ!>>


SECONDA PARTE

“Comunque, fratelli, riguardo alla presenza del nostro Signore Gesù Cristo e al nostro radunamento presso di lui, vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione né di eccitarvi sia per un’espressione ispirata che per un messaggio verbale o per una lettera (la Torre di Guardia! Ndr.) come se [venisse] da noi, secondo cui il giorno di Geova sia venuto.
“Nessuno vi seduca in alcuna maniera, perché esso non verrà se prima non viene l’apostasia e non è rivelato l’uomo dell’illegalità, il figlio della perdizione. Egli si pone in opposizione e si innalza al di sopra di chiunque è chiamato <<Dio>> o oggetto di riverenza, così che si mette a sedere nel tempio del Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio.
“Non ricordate che, mentre ero ancora con voi, vi dicevo queste cose?” (2Tess. 2:1-5; TNM). Intanto diciamo subito che il contesto di queste parole di Paolo evidenziano che egli stava parlando del giorno della venuta futura di Gesù Cristo, per cui l’inserimento del nome “Geova” c’entra come i cavoli a merenda! In secondo luogo l’apostolo vieta alla Chiesa di Tessalonica a non cercare di stabilire i tempi o date sul giorno della venuta del Signore, come erroneamente è uso fare da parte dei tdG da quando esistono per opera di C.T. Russell, tempi e date puntualmente fallite come ampiamente dimostrato e documentato dalla loro stessa letteratura. Nonostante ciò essi continuano, ossessivamente e ipocritamente, ad annunciare che “la fine è prossima”, “è vicina”, “è imminente”, che va ad offuscare, con le illusioni, la ragione delle “altre pecore”. A che serve, dunque, che Gesù abbia detto: “Non sta a voi conoscere i tempi e le circostanze che il padre ha determinato di propria autorità”?
La nuova pubblicazione è fatta su misura per le “altre pecore” dicendo loro che il 1914 il Regno di Dio è già una realtà! La quale si propone lo scopo di alimentare le “altre pecore” con le solite parole che la fine di questo “sistema di cose” “è prossima”. A sostegno di questo si ricorre di nuovo alle parole di Gesù: “questa generazione non passerà”. Quale? A pagina 11 rassicurano i possessori di questo libro menzionato all’inizio: “Abbiamo solide prove che la profezia di Gesù è in corso di adempimento dal 1914”. In vista appunto di questa affermazione si inaugurano nel 2014 i cento anni della “nascita del Regno” avvenuta nel 1914: allora grandi kermesse in tutte le assemblee estive in tutto il mondo seguite da esilaranti entusiasmi da parte dei partecipanti motivati dall’idea che ormai non può passare molto tempo allo scoppio della “grande tribolazione” finale! Ai responsabili non importa che Gesù abbia detto alle persone radunate alla sua destra alla fine del mondo: “ Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo” (Mat. 25:34). I tdG contraddicono con questo insegnamento le stesse parole di Gesù che non hanno nulla a che vedere col 1914.
I tdG, specialmente dopo Russell e Rutherford, hanno indottrinato gli aderenti al gruppo dicendo loro che la generazione che vide gli avvenimenti del 1914, doveva essere pure testimone anche della fine di questo mondo e, per provare ciò, si sono usate le parole: “questa generazione”, dicendo che Gesù le avrebbe riferite alle persone in generale, cioè ai testimoni degli avvenimenti iniziati con la guerra mondiale del 1914. A dispetto di tutto ciò che è stato detto riguardo al passato sulla frase di Gesù “questa generazione”, ora alle pagg. 11 e 12 di questa nuova pubblicazione viene affermato il contrario: <<Gesù si riferiva forse a coloro che non avevano fede in lui? No … Gesù aveva in mente i suoi seguaci unti … Come si possono dunque intendere le parole di Gesù riguardanti “questa generazione”? La generazione consiste di due gruppi di cristiani unti che si sovrappongono: il primo composto dagli unti che videro l’inizio dell’adempimento del segno nel 1914, e il secondo dagli unti che per un periodo sono stati loro contemporanei. Almeno alcuni di questo gruppo vedranno l’inizio della grande tribolazione ormai prossima>>. Stando a quello che si capisce da questa lettura, il secondo gruppo, a differenza del primo, non avrebbe assistito agli avvenimenti accaduti nel 1914, ma solo informati dell’accaduto su questa fatidica data! È da presupporre, inoltre, che gli “unti” che furono testimoni degli avvenimenti accaduti nel 1914, fossero abbastanza grandi perché potessero valutare il grande valore che quell’evento comportava sia per loro che per il mondo per essere in condizione di informare correttamente il secondo gruppo. C’è pure da rilevare ciò che si dice nella nota in calce numero 3 della pag. 12 del libro in questione: <<Chiunque abbia ricevuto l’unzione dopo la morte dell’ultimo unto del primo gruppo (formato da quelli che hanno visto “il principio dei dolori di afflizione” nel 1914), non fa parte di “questa generazione”>>. Da ciò che si può comprendere da questo discorso, riguardo ai due gruppi, il secondo che si sovrappone al primo sarebbe comparso dopo il 1914, testimoni dei testimoni? Seguirà, poi un terzo gruppo quando fra breve scomparirà il secondo? Come possono questi del secondo gruppo far parte di “questa generazione” dal momento in cui non vide nulla di nulla di ciò che accadde nel 1914?
Non ci fanno sapere, pur avendo le cartoline di registrazione del proclamatore, quando defunse l’ultimo degli unti del primo gruppo. Supponiamo che uno di essi, nel 1914 avesse avuto 20 anni, età buona per capire cosa significasse essere un “unto”, oggi nel 2017 si troverebbe ad avere l’esimia età di 123 anni: mica male! Pertanto è evidente che tutto ciò, alla luce di queste assurde speculazioni e divagazioni geoviste, non è altro che la dimostrazione che il CD si trova con l’acqua alla gola e non sa più che pesci pigliare per difendere una data che ormai non regge più di fronte ai fatti segnalati dagli stessi tdG! Il tempo scorre inesorabile e va a dilaniare sempre di più il 1914. Questo tergiversare geovista sulla “generazione”, non è altro che lo sforzo disperato di uomini che vogliono tenere in piedi una data che non ha più motivo di essere, ma siccome in essa si sono incentrati i loro principali insegnamenti, a tutti i costi la devono mantenere in vita! È evidente anche che chi è nato degli unti dopo il 1914, deve dichiararsi fuori da “questa generazione” in quanto non possono definirsi contemporanei di quella data. Cadendo nel nulla, i capi geovisti si rendono conto, e molto bene, che verrebbero meno tutte le illusioni che sul 1914 si sono costruite nel corso del tempo, come per esempio: il Regno di Dio, la “generazione”, il rapimento in cielo degli “unti”, la raccolta delle “altre pecore” e tutto quello che ci va dietro. Una strada già percorsa, prima del CD di oggi, da parte di C.T. Russell, F. Rutherford, N. Knorr, F. Franz i quali avevano incentrato, pure loro, le proprie illusioni sul 1914, contro la quale han dovuto sbattere la testa dopo il fallimento profetico. Fra non molto tempo anche l’attuale CD, volente o nolente, quando sbatterà la testa, dovrà spiegare, a coloro che sono stati preda delle sue illusioni, il fallimento. Esso sarà più doloroso dei suoi predecessori! Il cambiamento, dunque, rispetto agli insegnamenti precedenti, come si è constatato dai loro scritti recenti, è radicale.
Si afferma dunque che “questa generazione”, in primo luogo, Gesù la riferì ai suoi discepoli come è detto anche nella TG del 15-2-2008, pagg. 23,24, par. 11, 13 nella quale aggiunge anche che: << Gesù non usò aggettivi negativi quando menzionò loro la frase “questa generazione”>>. Detta pubblicazione alle pagg. 21 e 22 afferma che Gesù aveva applicato alla sua frase alla “classe degli unti” (senza pensare alla divisione in due gruppi come la Società dirà più tardi) la negazione del senso negativo della frase quando invece Gesù aveva specificato l’aspetto spregiativo hautè, come del resto commentando le parole di Gesù tale significato sarà seguito dai molti dizionari dei quali i tdG, per i loro interessi dottrinali, ne fanno buon uso. Ma avendo, ora, cambiato versione da negativo in positivo, come è evidente , per quanto si sforzino di trovare qualche opera letteraria e scientifica che dia loro ragione, è del tutto vano! Perché il loro impegno non è quello di cercare la verità, quella vera, ma si tratta di affermare i propri pensieri; quindi non è tanto importante se essi contraddicono Gesù e quelle opere letterarie che i tdG citano. A tutti i costi bisogna salvare il 1914 perché troppe sono le implicazioni dottrinali legate a quella data. Sulla “generazione” viene spiegato il contrario di ciò che disse la TG del 1-5-1999, pagg. 10-12, dove categoricamente viene smentito che Gesù: << … Perciò quando sul Monte degli Ulivi menzionò di nuovo “questa generazione”, evidentemente non si riferiva né all’intera razza ebraica nel corso della storia, né ai propri seguaci … (Ma è) … L’odierna generazione malvagia che vedrà quella tribolazione>>. Fanno passare Gesù per un burattino e un bugiardo!
Per decenni i dirigenti dei tdG hanno bombardato le menti delle “altre pecore” dicendo loro che Gesù, parlando degli ultimi tempi si riferiva alla generazione del 1914 testimone della I guerra mondiale e che almeno una parte di essa sarebbe sopravvissuta ad Armaghedon. Ora i geni della favola ci vengono a raccontare che Gesù aveva in mente, con l’espressione generazione, i cosiddetti “unti”, una classe formata di “due gruppi che si sovrappongono” e che alcuni di essi saranno testimoni della fine del sistema di cose, naturalmente, come al solito “molto presto”.
C’è poi da rilevare che a suo tempo insegnavano che “questa generazione” aveva un significato negativo. Nella TG del 1-11-1995, pag. 12, ecco come si esprime: <<Naturalmente i cristiani che studiano questo argomento lasciano che il loro pensiero sia guidato principalmente dal modo in cui gli ispirati evangelisti usarono l’espressione greca he geneà hàute, “questa generazione” nel riferire le parole di Gesù. L’espressione fu invariabilmente usata in senso negativo>>. Diciamo che il pensiero è giusto, ma secondo la TG 15-2-2008, il suo vero significato viene stravolto. Tra l’altro, a conferma di questo pensiero, si sostiene citando Il Grande Lessico del Nuovo Testamento del Kittel che dice: << “Gesù usa [generazione] in senso globale, rivolgendosi non ai singoli, ma alla massa, che appare così come accomunata nel vincolo del peccato”. (vol. II, coll. 392,393)>>. Lo stesso pensiero viene espresso nel Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento, Ed. Dehoniane al quale fa riferimento la TG del 15-10-1984 pag. 5, che riporta appunto il significato generazione, cioè quelli: “ … nati nel medesimo tempo … Di qui ulteriori significati di contemporanei, epoca”, pag. 748, 749.
[Modificato da Adriano Baston 15/10/2017 21:23]
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Dunque sulla frase di Gesù “questa generazione” detto Dizionario spiega che: “Nel NT assume una chiara sfumatura peggiorativa. Si tratta della specie di gente che in questo mondo si oppone ai figli della luce; Mc 9,19; Mt 17,17; specificando il generico (haute=questa), parlano esplicitamente di <<generazione incredula>> e <<generazione incredula e perversa>>; … analogo senso … in Mc 8,38 … Mt 12,39 … Lc 11,29 … At 2,40 … Fil 2,15 … Nei passi citati è completamente scomparso l’aspetto temporale, <<genealogico>> del concetto. L’accento grava invece sulla peccaminosità di questa specie, di questa schiatta.
“Quest’ultimo significato è chiaramente presente nel discorso escatologico di Gesù ( Mc 13,30; Mt 24,34; Lc 21,32). Si può dire anzi che non esiste nel NT un solo passo in cui hàute non comporti un senso peggiorativo”. Questo senso viene trattato allo stesso modo in cui viene espresso nella TG del 1-11-1995, pag. 12, nella quale si attribuisce a “questa generazione” trattandosi sempre di contemporanei come viene specificato dalla TG del 15-10-1984, pag. 5 che dice: <<Se Gesù usò il termine “generazione” (cioè di contemporanei, epoca) in quel senso e noi lo riferiamo al 1914, di conseguenza i piccoli di quella generazione hanno ora 70 anni o più. E altri che erano già in vita nel 1914 hanno 80 oppure 90 anni, e alcuni sono centenari ... ‘Alcuni di loro non passeranno affatto finché tutte le cose non siano avvenute’. - Luca 21,32>>. A proposito di questo significato di generazione che sia la Bibbia che i tdG attribuiscono al termine usato in senso peggiorativo va a condannare di perversità i primi discepoli di Gesù Cristo e gli “unti” testimoni degli avvenimenti del 1914!
I nuovi adepti ignorano che il discorso sulla “generazione perversa” è un discorso che ha dominato il pensiero dei tdG per moltissimi anni ed è stato insegnato come “verità” per molto tempo. Ancora, pur avendo nel 1995 cambiato il senso di “generazione” non alludendo più a quella del 1914, ma a quella contemporanea al 1995 secondo la TG del 1-11-1995, pagg. 15-21, i singoli tdG vengono avvertiti a non stabilire date sulla durata di una generazione, piuttosto devono essere concentrati: <<Non sul calcolare una data … a volte i servitori di Geova (quali?) hanno fatto congetture sul tempo in cui sarebbe scoppiata “la grande tribolazione” collegandola con quella che poteva essere la durata di una generazione a partire dal 1914 … Perciò nell’odierno adempimento finale della profezia di Gesù, “questa generazione” deve riferirsi ai popoli della terra che vedono il segno della presenza di Gesù ma non cambiano condotta … Questo punto di vista più preciso su questa generazione vuol forse dire che Armaghedon sia più lontano di quanto pensassimo?>>. È davvero fuorviante da parte degli irresponsabili dirigenti definire congetture quando invece si presentò la “generazione del 1914” come “verità” nientemeno dichiarata da Gesù Cristo! Coloro che hanno speculato spesso sugli anni della durata di una generazione in realtà la responsabilità va attribuita a coloro che a capo dei tdG hanno influenzato milioni di tdG. Pertanto non sono stati degli anziani e dei fratelli i veri colpevoli, ma capi senza scrupoli i quali hanno abusato della buona fede delle singole persone e sono colpevoli di aver rovinato il futuro di intere generazioni di tdG!
Con la suddetta pubblicazione si dà l’addio sia alla generazione del 1914 e sia a quella generazione il cui nuovo significato venne assunto nel 1995 che vede il segno della presenza di Cristo ma non si converte. Cosa vuol dire “questo punto di vista più preciso”? Si provi un tdG a negare il punto di vista della Società Torre di Guardia e poi si vedrà che cosa succede! Parlare di punto di vista è davvero una vera ipocrisia! Quando mai le loro dottrine sono state presentate in questa maniera? Quando mai sono state presentate come “congetture”? Cito un classico esempio apparso in Svegliatevi del 22-4-1969: << … Possiamo sapere quanti anni restano a questo violento sistema di cose? … Il fatto che siano passati 54 anni del periodo chiamato “ultimi giorni” è molto significativo. Significa che rimangono al massimo solo pochi anni prima che il corrotto sistema di cose che domina la terra sia distrutto da Dio. Come possiamo essere certi … ? Anche supponendo che i ragazzi di 15 anni capissero abbastanza da rendersi conto del significato di ciò che accadde nel 1914, oggi i più giovani di questa generazione avrebbero sempre quasi 70 anni. La gran maggioranza della generazione a cui si riferiva Gesù è dunque già morta … Dall’autunno del 1968 rimarrebbero pertanto solo altri 7 anni per terminare 6000 anni interi di storia umana … Questo periodo di 7 anni finirà evidentemente nell’autunno del 1975 … la Bibbia non lo dichiara specificatamente, nessun uomo può dirlo. Comunque, di questo possiamo essere sicuri: Gli anni 70 vedranno certamente i tempi più critici che il genere umano abbia mai conosciuto>> (mio il grassetto). Con quale coraggio si presentano ora i dirigenti dopo aver espresso le certezze che hanno caratterizzato quel tempo e le altre successive? Come si può avere ancora fiducia in queste persone che hanno manipolato le menti dei tdG (e che continuano a farlo!) usando espressioni bibliche che non hanno nulla a che fare con le loro dottrine? Una lezione fondamentale hanno imparato dal loro fondatore Russell e da quello che lo seguì Rutherford: “le certezze”! E la nuova pubblicazione Il Regno di Dio è una realtà! non sfugge a questa lezione che definisce la frase di Gesù “questa generazione non passerà prima che siano accadute queste cose”; lezione che il CD applica ora ai due gruppi che compongono la “classe degli unti”. Questo insegnamento, che smentisce quella “verità” che la generazione che vide gli avvenimenti del ’14 creduta per decenni, la quale avrebbe assistito alla fine del mondo, cade nell’oblio. Cade lo stesso significato che le venne attribuito sulla generazione nella TG 1-11-1995. Oggi tale termine, cioè generazione viene applicato, come abbiamo visto, agli “unti” senza badare al significato assunto nel NT come generazione malvagia e a dircelo sono proprio gli stessi tdG che ora smentiscono senza pudore.
Ma, come abbiamo visto, l’espressione di Gesù “questa generazione” la usò in senso peggiorativo (vedi TG del 1-11-1995, pag. 12, par. 11). È davvero sconcertante etichettare ora gli apostoli prima e poi la classe degli “unti” come generazione perversa!
L’attuale significato che essi danno di “generazione”, pur sapendo che ormai non reggono più, non è altro che un arrampicarsi sui vetri! La nuova dottrina quanto potrà ancora andare avanti? Forse la nostalgia della generazione del 1914 è più forte delle contraddizioni attualmente presenti nei loro attuali enunciati?
Da queste semplici e brevi analisi sulla “generazione del 1914” è evidente che è minacciata la sua estinzione in quanto i “messaggeri” che compongono il secondo gruppo, supponendo che alcuni nati poco dopo il 1914, avrebbero oggi nel 2017, l’esimia età di 100 anni! Al telegiornale delle ore 13.00 canale 5 del sabato 12 agosto 2017 si annunciò la morte di un polacco dall’età di 113 anni definito il più vecchio del mondo che è l’evidenza che non esistono più unti del primo gruppo! Quanto tempo, cari fratelli tdG, potrà andare avanti ancora la favola che alcuni del secondo gruppo di unti, che non fanno parte della generazione del 1914, sopravvivranno alla “grande tribolazione”? Dovrà sorgere un terzo gruppo che si sovrapporrà al secondo … e così la favola continuerà!!! Queste continue contraddizioni avvengono purtroppo perché non si tiene conto delle parole dell’apostolo Pietro che dice: <<Poiché sapete prima di tutto questo, che nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione” (2Pietro 1:20 TNM). Il gioco dei tdG è sempre lo stesso; ciò che oggi è “verità” domani è falsità. Essi, giocando sul tempo, hanno trovato solo smentite: cari fratelli svegliatevi!(Prov. 6:9).
Ma i tdG comuni non si accorgono di essere manipolati da una dottrina che non si fonda certamente sulla Parola di Dio? Visti i fallimenti profetici sulla generazione del ’14, per forza maggiore sono costretti a cambiare rotta; vi sono forse di mezzo i sette “tempi profetici” calcolati sulle misure delle piramidi egizie, credute da Russell e Rutherford, che inducono i nuovi dirigenti del CD ad insistere sul 1914? Non sarebbe saggio che i tdG ascoltassero una volta per tutte le parole di Gesù che “non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”? (Atti 1:7; TNM). Sarebbe ora che lo facessero! Meglio tardi che mai!
Cari fratelli, vi accorgerete che fra non molto tempo non reggerà neppure questo nuovo intendimento che vi è stato propinato come “verità” sulla generazione degli “unti” che costringerà i vostri dirigenti a proporvi un ennesimo cambio di rotta dottrinale. Attenzione, fratelli, che alla porta sta bussando un nuovo inganno!

Vediamo il volto sorridente di Dio
nella luce in cui il fratello vede il fratello:
nella preghiera Dio ci ascolta,
quando uniamo i cuori nell’amore fraterno.
(Rabindranath Tagore: IL DIO VICINO)


ADRIANO BASTON

[Modificato da Adriano Baston 22/10/2017 02:21]
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