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  17/04/2015 13:41 | |
ARMAGHEDON S.P.A.!
L’ufficio celeste del “ Grande Architetto Geova” accompagnato dal suo “intimo socio” (sul “socio” vedi TG 1-8-1956, pagg. 468, 469), nel 1949 comunicò al suo terrestre ufficio di impresa edile e società libraria, “canale di comunicazione”, di astenersi di impegnarsi, dopo i clamorosi fallimenti profetici precedenti, come il 1914, 1918, 1942, di intraprendere nuove avventure edilizie per svolgere le proprie attività religiose, in considerazione del fatto che di nuovo all’orizzonte si affacciava lo spauracchio di Armaghedon che lì per lì, da un momento all’altro, si sarebbe scatenato e che di fatto impediva di conseguenza ogni progetto di costruzione: “Il tempo di Geova … è arrivato”, “Il destino di tutti i popoli viventi sarà fra poco deciso”, “non può essere negato”, perciò “la liberazione è vicina”. Pertanto: “I testimoni di Geova non sciupano tempo e denaro (come è uso fare dalle chiese diaboliche della cristianità) per fabbricare vasti edifici o chiese per invitare il popolo ad ascoltare le loro prediche” (Sia Dio riconosciuto verace, pagg. 189, 192, 252, 253, 212, I Ed. 1949; cfr. II Ed. 1952, pagg. 216 e 217).
Il paravento di Armaghedon, come è ben documentato dalla stessa letteratura geovista, è un grande business davvero proficuo, almeno su quanto hanno interesse a far conoscere. Nell’annuario del 2015, alle pagg. da 9 a 18, ci viene fornito un bel corposo progetto di costruzioni in corso: “ Warwick è molto più che semplici edifici. Geova sta unendo le varie squadre di costruzione e ci sta aiutando a rivalutare il modo in cui pianifichiamo e progettiamo grandi strutture”. “Per gestire il crescente bisogno di Sale del Regno e di Sale delle Assemblee, in ogni filiale è stato istituito un Reparto della Filiale Progetti e Costruzioni. Questo reparto si relaziona in modo diretto con il Comitato di Filiale locale. Una caratteristica entusiasmante di questo cambiamento è che ora tutte le filiali possono avvalersi di servitori delle costruzioni a tempo pieno che aiutino i fratelli del posto a costruire Sale del Regno e Sale delle Assemblee.
Ad aprile del 2014 erano in corso più di 270 grandi progetti riguardanti 90 uffici di traduzione decentrati, 35 Sale delle Assemblee e 130 Filiali. Oltre a questo c’è grande bisogno di costruire o ristrutturare più di 14.000 Sale del Regno”. Tutto ciò si tratta di uno sberleffo all’indirizzo di quanto fu detto nel 1949, che non si sarebbero dedicati alla costruzione di grandi o piccoli edifici!
Come si può notare, da quanto precede, il colossale affare che si è messo in moto dall’aprile 2014 rivela che Armaghedon è ancora lontano, ma che i furbi di Brooklyn per indurre gli ingenui a sborsar denaro in nome di Geova, insistono del continuo che la fine è vicina e prossima, come metodo costante che dura da 140 anni! Si assommino a tutto ciò che ci elenca l’annuario del 2015 sulle proprietà della TG, le offerte e le elemosine, che nel loro linguaggio vengono chiamate “contribuzioni”, che si raccolgono in ogni assemblea e nella distribuzione della letteratura da parte degli agenti pubblicitari, che prendono la via delle Betel sparse nel mondo le quali a loro volta indirizzano il denaro oltre oceano per andare a riempire le casse degli anacoreti che occupano il convento di Brooklyn!
A proposito, che dire degli 8.201.545 il massimo dei proclamatori del 2014, ognuno dei quali pone il ricavato della distribuzione degli stampati nella cassetta della letteratura di ogni Sala del Regno? Il ricavato a quanto ammonta? Levate le spese, hanno un bel d’affare gli azionisti dell’Armaghedon s.p.a. a dividersi il malloppo! Diranno che non tutti contribuiscono, ma non si può negare che la maggioranza lo faccia.
Ti fanno capire, d’altro canto, che dopo la pausa edilizia (cosa che mai avvenne!) dal 1949 al 1975 la corte celeste ha trovato più profittevole investire le proprie risorse finanziare nell’edilizia dove si sa che anche in tempo di crisi, investire sul mattone è sempre un buon affare e bisogna approfittarne finché la situazione si presenta favorevole!
Non ci è fatto di conoscere in quale altra attività il denaro venga investito oltre il campo edilizio. Nel passato, nell’annuario del 1984, gli azionisti della curia brookliniana ci fanno sapere, grazie a chi se n’è accorto, sul fatto che finanziarono gli sforzi bellici dell’ultimo conflitto mondiale. Ecco come viene presentata la questione: “PERCIO’, affinché nessuna colpa segreta gravi su di noi, desideriamo confessare, alla presenza di Geova Dio e del suo Re Gesù Cristo, che durante la II guerra mondiale abbiamo contribuito in vari modi con le nostre mani alle ingiustizie di questo mondo in guerra; abbiamo impiegato vari beni del consacrato popolo di Dio in attività che ora comprendiamo facevano parte della propaganda e dello sforzo bellico, venendo meno in tal modo alla neutralità di tutti i seguaci delle orme di Cristo Gesù che erano nel mondo ma non autorizzati a farne parte. Questo, come ora comprendiamo chiaramente, non ha avuto la benedizione di Geova. Ha recato onta al suo nome e suscitato malintesi in merito alla sua causa, turbando e indebolendo i fratelli. Non vogliamo scaricare la colpa di questa condotta su qualcuno in particolare, ma desideriamo umilmente ammettere una responsabilità comune in questa faccenda qui in Australia”. (pag. 97) E’ possibile che i responsabili se ne siano accorti dopo 40 anni di essersi compromessi con la guerra? Se non fosse stato per una lamentela di alcuni, la cosa sarebbe passata in sordina, come è evidente!
Le scuse che hanno chiesto non cancellano le gravi responsabilità del loro agire e quegli investimenti non si possono cancellare, neppure Dio può farlo, che pur perdonando non può toglierli dalla storia.
Per il mancato “paradiso terrestre” che doveva aver luogo subito dopo Armaghedon del 1975 la delusione fu grande e molti abbandonarono la setta, ma non impedì al “Grande Architetto” di ispirare i suoi architetti terrestri, suoi fedeli rappresentanti e depositari dei suoi proventi, per dare nuovo impulso alla realizzazione di “grandi edifici” per radunare le persone “per ascoltare le loro prediche” finemondiste, portatrici di profitti! Ma questo enorme patrimonio di Geova più quello accumulato nel corso di quasi un secolo e mezzo, annotato in parte nell’Annuario 2015 con la benedizione di Geova, infine a chi è intestato?
La risposta è ovvia: agli anacoreti di Brooklyn! Pertanto le critiche che i tdG, a volte lanciate in modo violento contro le proprietà delle chiese cristiane, visti i loro progetti di costruzione, non fanno altro che condannare se stessi: “La religione è una truffa e un inganno” annunciano intanto i soci dell’Armaghedon s.p.a.!
Venaria 15 marzo 2015 Baston Adriano
[Modificato da Adriano Baston 17/04/2015 15:02] |