00 24/07/2013 13:04
Re: Re:
Kalos52, 03/07/2013 11:30:

Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

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Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.


Per uno come me, che non è Tdg né ex Tdg, ma solo un “ex aspirante Tdg” (che tantissimi anni fa ha ritenuto non diventarlo per tantissimi motivi, non ultimo quello relativo al sangue), non si tratta certo di mancare di rispetto a chi immola la propria fede in nome di certe idee, quando queste sono frutto esclusivo della propria testa: ci mancherebbe altro.
Quando, invece, lo si fa in nome di presunte verità, provenienti dall’interpretazione di un testo biblico che in un ipotetico domani, in base alla cosidetta “luce progressiva”, potrebbero anche cambiare, io credo che sia meglio assumersi completamente le proprie responsabilità nei confronti del Creatore e comportarsi secondo quando viene dettato veramente dalla propria coscienza, senza confondere appunto la propria sincerità di coscienza con quella che, non illudiamoci, deriva da sicuri condizionamenti della propria religione di appartenenza.
Senza offesa.
Cordiali saluti.