Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Kalos52, 27/07/2013 10:58:
La tua obiettività è evidente ed è apprezzabile.
Comprendo anche la tua riflessione circa l'articolo che mi hai postato: ovviamente letto così, estratto e isolato, ha un significato ma visto nel suo intero contesto la cosa è leggermente diversa.
Quale contesto? Il contesto è stato riportato, i familiari di quel tdG disassociato, per cosa non è stato detto se non che viveva prima di decidersi di tornare a "geova" nel peccato, ma anch'io vivi nel peccato, non perchè FACCIO UNA VITA DISSOLUTTA ma per il semplice fatto che sono un'apostata.
L'articolo narra una esperienza che è e rimane una esperienza, collocata in quel contesto per una ragione, cioè quella di non autorizzare implicitamente una totale libertà di associazione; mi spiego meglio: i rapporti familiari tra tdG ed Ex sono regolati dalle dinamiche familiari i quali, alla luce di variabili interne, autodeterminano se e che tipo di rapporto tenere tra loro.
Questo lo sappiamo già non c'è bisogno che tu lo spieghi a me, finché un parente ex vive nella stessa casa dei parenti tdG i rapporti rimangono più meno uguale, proprio perché non è possibile di vivere "separati in casa".
Solitamente queste situazioni sono o tra moglie e marito oppure con un figlio che ha bisogno ancora del sostentamento dei genitori, o con una genitore bisognoso che da solo non ce la fa.
Ma con i parenti stretti che non vive sotto lo stesso tetto un buon tdG applica ciò che è riportato nell'articolo.
Personalmente ho diversi parenti con differente grado di parentela (madre, fratelli e sorelle, cugini, cognati, nipoti) ed ho appena ricevuto la visita di mio cognato, servitore di ministero, che mi ha allungato una busta contenente prodotti del suo orticello (pomodori, zucchine, insalatina fresca, aglio francese, cipolle di Tropea, salvia e basilico) gli ho offerto un caffè che ha accettato di buon grado.
Allora il servitore di ministero ha agito non conforme con ciò che l'organizzazione insegna esattamente contrario a ciò che la WT nell'articolo ha proferito.
Potrebbe anche averlo fatto perché pensa che ci siano delle buone possibilità che tu magari torni in sala, magari sei uno di quelli che ogni tanto va ancora a qualche adunanza, tipo la commemorazione ecc ecc, e cosi ?
Ci siamo scambiati un bacio sulle guance e, dopo alcun i minuti, ci siamo congedati.
Non abbiamo parlato di musica, ne' di sport ne' di politica, non l'ho 'aggredito nella sua fede' ne' lui mi ha rivolto frasi del tipo 'quando torni a Geova'?
Appunto,... come già detto probabilmente stai dando dei buoni segnali per le quali tuo cugino a delle ottime speranze, e la visita è stata una specie di incoraggiamento, per dirti caro cugino e fratello ti stiamo aspettando.
Cmq sia, tu come gli hai risposto?
Ma nel nostro rapporto, e non solo con lui, sono evidenti ed incontestabili sentimenti di affetto.
Non voglio mettere in dubbio che non ci siano dei sentimenti in mezzo, io so che ci sono delle persone che mi stimano ancora nelle file dei tdG e che mi vogliono bene, ogni tanto qualcuno a mio marito chiede di me.
Ma se mi vedono in mezzo della via non mi degnano di uno sguardo. bahhhhhh.
e' la loro regola neanche li faccio una colpa.
Anche questa è solo una esperienza e non costituisce la regola però mi permette di capire che tutto dipende dalle circostanze e dall'atteggiamento che si dimostra.
Ma quale circostanza, ... se le persone ex tdg non vivono conforme alle regole bibliche interpretate alla wts maniera oppure sono peggior ancora apostati incalliti come me e non vivono nella stessa casa, e non danno nessun segnale di voler tornare in congrea, nessuna pietà.
Se quella pietà però da qualche parente viene applicata lo stesso allora non viene considerato un tdG esemplare, e se frequenta liberamente anche solo la sorella e ha dei privilegi rischia di rimanere senza.
L'esperienza menzionata nell'articolo non impone una rigida regola ma, per la stragrande maggioranza, costituisce un virtuale cancello da aprire con cautela perchè dall'altra parte potrebbe esserci un parente o familiare con un atteggiamento fortemente critico nei confronti della religione al punto da sconsigliarne la frequentazione.
Invece no, è una regola e come, ma meno male la violazione di tale regola non è passibile di disassociazione, ma come già detto il nominato se non si cpmporta conforme a quella regola presto non sarà più un nominato.
Una regola non scritta, e ti assicuro che l'ho sperimentata, mi conferma che i testimoni di Geova sono capaci di riconoscere quali tra i loro parenti Ex tdG meritano uno 'spiraglio di apertura'.
come non scritta, ma se è scritto nell'articolo?
vogliamo scherzare?
cmq ti do ragione c'è chi rientra in qualche maniera per i suddeti motivi nella categoria di chi merita amcora in qualche maniera attenzione come quello che ti ha dato tuo cugino in quella occasione.
puntualizzo che la considerazione è riferita ai soli rapporti familiari...
Certo e hai fatto bene a puntualizzare perché per gli AMICI anche se fossero amici di pelle che sono come parenti nessuna pietà, altrimenti il tdG pietoso rischia la disassociazione a sua volta.
[Modificato da Cristianalibera 27/07/2013 16:26]