00 03/07/2013 11:30
Re:
Giovanni da Fasano, 02/07/2013 22:59:

http://www.barinedita.it/inchieste/n733-testimone-di-geova-muore-rifiutando-le-trasfusioni--%C2%ABun-sacrificio%C2%BB-



Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

I testimoni di Geova però amano la vita e sono disposti ad accettare ogni tipo di terapia medica per curarsi, ad eccezione di quelle che violano la loro coscienza ed in questi casi, poichè non sono dei pazzi, accettano efficaci terapie alternative.

Se proprio vogliamo parlare di esempi viventi, anche io (Lillo) sono stato sottoposto nel corso della mia vita a diversi interventi chirurgici, tutti effettuati senza far uso di sangue umano ma solo impiegando sostituti. certo, la guarigione è stata lenta e complicata ma le mie convinzioni, nonchè la mia libertà di scelta, sono state rispettate, come si conviene in un paese civile e democratico.
Quindi una esperienza, o 10, o 100 esperienze, in un senso o nell'altro, non significano nulla e non fanno testo.

Parlare di morti per una mancata trasfusione è tanto strumentale quanto inutile perchè inevitabilmente richiamerebbe all'attenzione anche sugli innumerevoli casi di decessi causati proprio da trasfusioni coatte di plasma.

Esistono in alcuni paesi persone che si lasciano letteralmente morire di fame mentre accanto a loro brucano serenamente 'vacche sacre' ma nessuno si sogna di colpevolizzarne la fede.

Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.

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[Modificato da Kalos52 03/07/2013 14:12]