Re:
Caro Enrico,
C'è una magnifica poesia di Madre Teresa di Calcutta che ogni tanto andrebbe letta.
Può essere un buon insegnamento per tutti.
Dai il meglio di te...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
Condivido pienamente, Bella Poesia!
Ricordiamolo davvero tutti.
Ti risponderò, caro Pino, senza, come al solito, le mezze misure.
Oramai non serve più.
Il dialogo, per quanto in disaccordo, può essere civile, dicendosi ugualmente quello che si pensa, anche se con forza e determinazione.
Hai interpretato questa mia frase, e l'hai fatta tua.
Sulla base di questa tua considerazione, quindi, continuerò il dibattito ed il dialogo, anche se siamo in netta contrapposizione.
Io ho detto:
Fintantochè, si vorranno escludere, dal proprio raggio di azioni solidali, le problematiche che questa "truffa" solleva, ogni altro dire o sostenere o promuovere azioni di altra importanza, rende le nostre intenzioni, seppur buone, totalmente inefficaci e oserei quasi dire, se usate solo per creare una "facciata" di "buonismo", una totale "ipocrisia".
Come al solito, tu, non rispondendo a pieno titolo direttamente alla questione che sollevo, prendendo una posizione così importante, quale il signoraggio bancario, ed eludendone la discussione principe, fai scivolare il tutto, solo sulla questione della solidarietà, elevandola come essere un dono e null'altro.
Io vado invece oltre, che il solo gesto della solidarietà fine a sè stesso, espletato solo per risolvere nell'immediato, una determinata emergenza.
Nel testo ho grassettato una frase, perchè tu, Enrico, fai riferimento alla solidarietà, nel mio caso, come una forma di ipocrisia.
Io non ho detto, che tu, con la tua attività ed impegno, è eseguita con ipocrisia, bensì sostengo che tutti coloro che si vestono di atti di solidarietà, ma solamente parziali, escludendone a priori, una fra le più importanti, lo fanno, facendolo con ipocrisia.
Credo che sia molto diverso e questo ti autoescluderebbe dall'accusa, solo se intendi continuare sulla stessa strada!
Ho un grande rispetto per la parola "solidarietà", in quanto sono perfettamente consapevole del suo significato.
Io non vendo la solidarietà, la voglio condividere, voglio fare in modo che diventi una forma di partecipazione.
Ed allora, se la vuoi condividere come faccio io, la solidarietà, perchè non ti unisci, nella denuncia al signoraggio bancario, e non ti impegni attivamente nel vestirla totalmente, in modo da organizzarti spiegare a tutte le persone a cui la rivolgi, come e perchè si trovano e saranno sempre più sottoposte a schiavitù finanziaria, e quindi alla povertà?
Anche io ho un grande ed enorme rispetto, per l'uso di questa "parola", ma il fermarsi soltanto a "lenire" gli effetti, e non fermare le cause, delle sofferenze provocate al nostro prossimo, ha o non ha il sapore della "crocerossina" che metterà e sostituirà il "cerotto spirituale" ogni volta che la ferita diventa "sanguinolenta"?
Il voler continuare a metter cerotti, come fanno le "crocerossine", piuttosto che fermare l'emorraggia, vestendosi con panni del "chirurgo" pur sapendolo fare, non ha forse il "sapore" di "ipocrisia"?
La solidarietà non si compra e non si vende, SI DONA!
Pienamente d'accordo.
Facciamolo veramente..............allora.
Ma a 360°, altrimenti non serve.
In questa discussione, non ho parlato di profitti, di guadagni, di matematica, di soldi, di finanziaria: NON MI INTERESSA.
Fintantochè, non attribuirai anche tu, l'importanza fondamentale che ha la distribuzione dei
giusti guadagni, continuerai a voler rimanere su una strada tortuosa e sempre in salita.
Ho parlato di solidarietà come di un valore che ci è stato insegnato.
Appunto!
Da chi si è anche aperto in netto contrasto contro i profittatori, Gesù Cristo, l'insegnamento.......... è anche questo che ci ha dato.
Mi spiace dirlo, caro Enrico, ma tu, nei tuoi interventi, fai del "terrorismo psicologico".
Invece a me piace dire la Verita'!
Se dire poi la verità, viene da te interpretato come fare "terrorismo psicologico", ben venga questa tua considerazione.
I miei interventi, caro Pino, mi dispiace anche a me dirlo, sono più realistici che mai.
E sono dettati, non da motivazioni "delinquenziali" (frase alquanto inopportuna per uno scienziato della comunicazione), ma semmai, le mie azioni da te considerate "psicologicamente delinquenziali", denunciano
solo chi rimane fermo ad osservare soltanto.
Io preferisco mille volte, apparire vero, dicendo la Verità, pagandone le conseguenze, piuttosto che apparire ipocrita e/o falso, per un mio quieto vivere.
Continui a parlare di terremoti finanziari, di povertà universale, di schiavitù marchiata a fuoco e paure devastanti.
Questo si chiama "terrorismo psicologico".
E' una delle forme di "delinquenza spirituale" più squallide, considerando che ci sono migliaia di "predicatori" che lo fanno per il piacere di mettersi in mostra, di apparire "leader carismatici".
Vedi, Pino!
Che io faccia tutto questo, per mettermi in mostra, potrebbe sembrarlo solo agli occhi di chi critica il mio operato, come essere minaccia dei suoi interessi e/o delle sue convinzioni
, cercando di dimostrare che siano sbagliate, formulandone un giudizio.
NON MI INTERESSA!
Invece, la solidarietà ci rende più simili, si nutre di vera amicizia, di amore, è la normale condivisione dei propri destini che ci identifica con gli altri, senza nessuna sensazione di superiorità.
Ti ripeto.
Quando uno si attiva nel campo della solidarietà, ma solo parzialmente, a mio avviso, si rende solo ridicolo, quando viene dimostrato che questa persona fa di tutto per mettere solo "cerotti", ma non fa nulla per mettere fine all'emoraggia stessa.
So che non servirà a nulla questo mio intervento per smuovere i tuoi "convincimenti", ma non venirmi ad insegnare cosa è la solidarietà. Posso dimostrarti, con i FATTI, in qualsiasi momento, cosa è la solidarietà e come si può manifestare prima di tutto nella mia sfera privata.
Ci mancherebbe solo che tu cercassi di farlo.
Sarebbe proprio il colmo dell'illusione, pensare poi di riuscirci.
E chi mette poi in dubbio questa tua grande capacità, di applicarla nel tuo giardino, la solidarietà??
Io dico solo che non è abbastanza, per la veste di presidente che ricopri.
Tutto quì!
Io rispondo per me, naturalmente.
Naturalmente, ma non basta!
Chiunque gioisce nel sentirsi apprezzato, ma un gesto di solidarietà deve essere fine a se stesso, deve essere fatto perché vuoi fare del bene, non per un rendiconto materiale.....se poi sei credente sai che chi doveva sapere sa...... la solidarietà è un affare della nostra nostra sola coscienza... il giudizio degli altri è poca cosa.
Un Caro Saluto
Pino Lupo
Io gioisco di più, invece, quando vengo deriso, criticato, disprezzato.
Mi dà modo di valutare molto meglio le persone!
Per questo uso molto spesso la provocazione, per farle uscire allo scoperto, sopratutto quando uno non dimostra di essere nè carne nè pesce.
Buon Proseguimento e un caro saluto.