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SARAH SCAZZI: PERCHE' E' STATA UCCISA?

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2010 15:52
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08/10/2010 14:50
 
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Il profilo psicologico di Michele Misseri, per quanto mi riguarda, dopo averlo osservato nelle varie interviste, è di una persona intellettualmente poco dotata, di una persona ignorante e stupida, senza valori etici, dedita a dare valore alla casa (intesa come mattone), ai terreni, alle proprietà.

Più di una volta, ho notato che Misseri, un attimo prima di cedere alle lacrime, fissava la telecamera per esssere certo di essere ripreso.

Un uomo di 54 (57?) non piange in quel modo. Sembra quasi che i ruoli di manifestazione del dolore fossero scambiati. Mentre la mamma di Sarah dimostra una grande forza d'animo e dignità, il cognato Michele piange in modo patetico e persino ridicolo per un uomo che lavora la terra, che dovrebbe avere una gestione diversa delle proprie emozioni.

Mi lascia perplesso il movente di questo omicidio.

Non ci sono elementi che portano a identificare il sig. Messeri come una persona avvezza a manifestare atteggiamenti di maniaco sessuale o di uomo depravato e pedofilo.

Come è possibile che un uomo che lavora 16 ore al giorno nei campi, dedito alla casa e alla famglia, improvvisamente decide di di molestare Sarah e poi di ucciderla in pochi minuti?

Perchè lo zio abusa sessuamente del cadavere della nipote, come se fosse una "bambola gonfiabile!.

Nelle fasce più rozze di questa società e, specie, nelle persone che hanno il solo scopo di possedere delle proprietà, appena queste persone si sentono defraudate negli averi, nel "mattone", nel "portafoglio", scatta un odio profondo, una reazione cattiva.

Mi è sembrato di capire che la mamma di Sarah avesse ereditato dei soldi e questo aveva creato malumore all'interno della sfera famigliare.

Un uomo come Messeri, privo di cultura, limitato nel comunicare, probabilmente, ha voluto colpire la famiglia Scazzi, infierendo sul bene più prezioso e innocente della loro casa: Sarah!

Sembra più uno sfregio che un abuso!

Sia chiaro, le mie sono congetture, non ho tutto il quadro della situazione.

Non mi convince, però, lo sfondo libidinoso/sessuale di questa vicenda.........

Il mio pensiero va ancora a Sarah, una fanciulla con i tratti ancora da bambina, strangolata con una corda e nascosta in un pozzo coperta dall'acqua, ridotta allo stato colliquativo, irriconoscibile.

Un angelo con gli occhi azzurri e il sorriso di una creatura dolce e innocente......vittima di un uomo da 4 soldi!

[SM=g1660865] [SM=g2093951] [SM=g1876810] [SM=g10949]



[Modificato da Kalos52 08/10/2010 16:24]



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08/10/2010 16:18
 
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Permettimi Pino di... correggerti....
Anche se sei dottore, la mia morale m'impone alcune correzzioni nel tuo post.....

Dove dici: "sig. Messeri", bastava il Messeri, perchè certo un tipo del genere di "signore"£ non ha proprio nulla! Persino una bestia merita più rispetto e considerazione!


Dove t dici: "Un uomo come Messeri", io avrei messo: un essere come il Messeri, perchè la parola uomo implica un comportamento da uomo, un onore da uomo, una dignità di uomo... nulla a che vedere con quell'essere immondo che ha osato tanto verso una ragazza che era innocente e piena di vita e oltre tutto, parente pure!


E concludi: "vittima di un uomo da 4 soldi! "....

Io lo definirei un infido da quattro soldi, perchè ha pure reso ridicolo se stesso da se stesso! Una pacca sulla spalla Pinosky e... scusami l'ardire delle correzzioni, ma sai che io ho sempre il sangue che bolle davanti a certe scene inaccettabili! Shalom.

08/10/2010 17:10
 
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Re: Permettimi Pino di... correggerti....
Sonnyp, 08/10/2010 16.18:

Anche se sei dottore, la mia morale m'impone alcune correzzioni nel tuo post.....

Dove dici: "sig. Messeri", bastava il Messeri, perchè certo un tipo del genere di "signore"£ non ha proprio nulla! Persino una bestia merita più rispetto e considerazione!


Dove t dici: "Un uomo come Messeri", io avrei messo: un essere come il Messeri, perchè la parola uomo implica un comportamento da uomo, un onore da uomo, una dignità di uomo... nulla a che vedere con quell'essere immondo che ha osato tanto verso una ragazza che era innocente e piena di vita e oltre tutto, parente pure!


E concludi: "vittima di un uomo da 4 soldi! "....

Io lo definirei un infido da quattro soldi, perchè ha pure reso ridicolo se stesso da se stesso! Una pacca sulla spalla Pinosky e... scusami l'ardire delle correzzioni, ma sai che io ho sempre il sangue che bolle davanti a certe scene inaccettabili! Shalom.





Ciao carissimo,

in un sistema sociale come il nostro, dare del signore a qualcuno non è certo un modo per valorizzarlo, è un appellativo con l'unica funzione di identificarlo come persona di sesso maschile.

certo si può sostituire il titolo "signore" con "individuo" o "soggetto", oppure come tu suggerisci "infido", e perchè no, anche "infimo", nulla togliendo al fatto che stiamo parlando di un "essere" indegno, al quale la maggioranza di noi ritiene lecito inviare il proprio di disprezzo.

Kalos

Ps: non per prendere le difese di Pino ma, essendo presidente di una Onlus, esattamente come per gli inquirenti, i funzionari, i legali interessati all'intera vicenda, le espressioni che usa devono essere dignitose, a prescindere dal soggetto/oggetto.

un caro saluto
[SM=x1061958]

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08/10/2010 18:56
 
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Grazie Kalos, ma.....
ho compreso la tua spiegazione...

io, non essendo ne presidente di alcuna onlus, ne altro, allora mi permetto di togliergli anche il "signore"... per me è peggio di un pezzo di m....

Ho appreso che ha tentato di suicidarsi e mi auguro che non ci riesca perchè ci deve marcire in prigione quel bastardo.....

Una pacca sulla spalla anche a te.... Shalom.
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Una ragazzina dolce e delicata come un fiore, viene calpestata e uccisa con una ferocia ingiustificata.

Doveva andare al mare con la spensieratezza che contraddistingue gli adolescenti, con il sorriso pulito e lo sguardo curioso e attento di una giovane che si affaccia alla vita.

Da poco più di una settimana sappiamo, ancora con molte riserve, che lo zio è stato l'autore di questo delitto.

Giornalisti, avvocati, criminologi, psicologi, si succedono in varie trasmissioni per mettere insieme le prove, le motivazioni, le incongruenze e tutte quelle perplessità che danno vita a ore di discussioni.

Un uomo di quasi 60 anni, a detta di tutto il paese (4.500 anime) e degli stessi famigliari, grande lavoratore, incensurato, buon padre di famiglia, improvvisamente, in pochi minuti, distrugge la vita di sua nipote quindicenne e, di conseguenza, distrugge la sua stessa vita.

Un delinquente, violento, senza famiglia, senza amici, conosciuto come un maniaco non estraneo a certi "pruriti", lo avremmo accettato più facilmente.

Pino

[SM=g2093951]


[Modificato da parliamonepino 12/10/2010 14:13]



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20/10/2010 22:00
 
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IMMAGINO
CHE MESSERI ABBIA AVUTO IL SOLO RUOLO DI NASCONDERE IL POVERO CORPO DI SARA.
LE VERE COLPEVOLI SIANO INVECE LA ZIA E LA CUGINA.
IN UN SOLO COLPO SI SAREBBERO VENDICATE E GRAZIE ALLA TELEVISIONE AVREBBERO ANCHE GUADAGNATO CONCEDENDO INTERVISTE, INFATTI, APPENA SCOMPARSA SABRINA SI E' DATA SUBITO DA FARE.
IL RITROVAMENTO DEL TELEFONINO SERVIVA A TENERE VIVO L'INTERESSE , MA SI E'RIVELATO UN BOOMERANG.
QUANTO AD ESSERSI AUTO ACCUSATO, FORSE NON CREDEVA DI AVERE LA FAMIGLIA COSI' CONTRO...PER QUESTO HA PARLATO
21/10/2010 20:43
 
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Re: IMMAGINO
maria24, 20/10/2010 22.00:

CHE MESSERI ABBIA AVUTO IL SOLO RUOLO DI NASCONDERE IL POVERO CORPO DI SARA.
LE VERE COLPEVOLI SIANO INVECE LA ZIA E LA CUGINA.
IN UN SOLO COLPO SI SAREBBERO VENDICATE E GRAZIE ALLA TELEVISIONE AVREBBERO ANCHE GUADAGNATO CONCEDENDO INTERVISTE, INFATTI, APPENA SCOMPARSA SABRINA SI E' DATA SUBITO DA FARE.
IL RITROVAMENTO DEL TELEFONINO SERVIVA A TENERE VIVO L'INTERESSE , MA SI E'RIVELATO UN BOOMERANG.
QUANTO AD ESSERSI AUTO ACCUSATO, FORSE NON CREDEVA DI AVERE LA FAMIGLIA COSI' CONTRO...PER QUESTO HA PARLATO




Alla luce degli ultimi sviluppi le tue ipotesi sono più che plausibili.

può anche essere che il Misseri padre, ricevute minacce di morte all'interno del carcere, abbia deciso di modificare la precedente confessione per non dover pagare un prezzo troppo alto per la sua complicità nell'omicidio.

Kalos

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Avevo scritto, con un mese di anticipo, le cose che, oggi, poco alla volta, danno luce a quello che è veramente successo in questa atroce vicenda, che ha come vittima una giovane di 15 anni, Sarah.

Uno dei miei figli, all'età di 15 anni, è sopravvissuto ad un difficile intervento. Ricordo lo strazio e la sofferenza di quei giorni.

Ogni volta che penso alla mamma di Sarah, non trovo nessuna parola sufficiente per descrivere un dolore di questa portata, che ogni giorno come una coltello continua a girare nel cuore di questa donna aggiungendo sempre più sofferenza.

Concetta, la mamma di Sarah, ha già capito come sono andate le cose, è una donna intelligente e l'agonia che vedo nei suoi occhi è incomparabile.

I sogni, le speranze, la gioia di vederla crescere, tutto in frantumi.

L’improvvisa e imprevista morte di una giovane adolescente, per ogni famiglia, é un evento devastante. Nessun genitore è preparato a questa tragica perdita.

Tutti i genitori si aspettano che i propri figli vivano a lungo, vadano avanti, oltre la loro stessa vita.

Ma, appena succede quello che non deve succedere, nessun genitore accetta, anzi, ci vorranno settimane, forse mesi, prima che pronunci la parola "mia figlia è morto".

La cosa più tremenda sono le domande che fai a te stesso come genitore, "perchè mio figlio?", "forse potevo aiutarlo", "forse potevo fare qualcosa", "forse è colpa mia", "non ho fatto nemmeno in tempo a stringerlo tra le braccia", "non ho fatto in tempo a dirgli quanto lo amavo". Tutte domande, che io stesso mi sono posto, mentre mio figlio era in prognosi riservata, nella camera intensiva.

Il ruolo di un genitore è di proteggere i propri figli. Se non ci riescono, sono inevitabili i sensi di colpa, il senso di fallimento, il tormento che ti torce le budella.

Concetta, ovviamente, non è responsabile della morte di Sarah, ma sono certo che avrà pronunciato le parole: "scusami, scusami, scusami per non essere riuscita a proteggerti".

Per una madre, accettare che il figlio sia morto, accettarlo in modo consapevole, richiede tempi lunghi, perchè è una realtà che si nega, anzi, a volte, ti aspetti una telefonata, senti la sua voce, senti perfino il suo odore......e rifiuti solo di pensare che non potrà succedere.

In questi momenti, il genitore vive una solitudine immensa, anche se è circondato da amici e famigliari.

La rabbia, la depressione, l'intensità dei forti sentimenti di frustrazione, in seguito sono inevitabili per qualsiasi spirito forte. E' umano! Alcuni, ignorantemente, dicono: "ma adesso stai esagerando", "la vita deve andare avanti", "pensa a te stessa, al resto della tua famiglia".....e pensano che così riescono a "scrollare" chi è dilaniato dentro, pensano, erroneamente, che lo aiutano a fronteggiare questo dolore.

Molti genitori, e forse Concetta è una di questi, imparano a nascondere il loro dolore così che coloro che gli stanno vicini si sentano rassicurati e possano evitare di fare commenti "inopportuni".

Il ricordo di un lutto così grave non andrà mai via, rimane una ferita sempre aperta. Forse, il tempo potrà far diminuire l'intensità del dolore, quel groppo alla gola che sembra strozzarti, sarà meno frequente, ma il dolore che come un macigno cadrà nel lago salato delle tue lacrime non toccherà mai il fondo.

Pino Lupo



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