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TORINO (MONCALIERI): STRAPPA GLI OCCHI AL PADRE

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2010 21:37
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28/09/2010 15:22
 
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Pochi minuti fa, mio nipote Jonathan (a casa mia per darmi una mano), riceve una telefonata drammatica.

Una sua amica lo mette al corrente di una vicenda terribile.

Un loro comune conoscente, Guido Tencone (39 anni), ieri, a tarda sera, nella casa dei suoi genitori, in preda a una crisi, bastona i suoi genitori settantenni, poi strappa, a mani nude, gli occhi del padre.

I due anziani sono ricoverati in gravi condizioni alle Molinette. Le forze dell'ordine, appena arrivano sul luogo della tragedia, trovano l'uomo che con molta calma si lavava le mani sporche di sangue.

Il Tencone dichiara subito di essere stato l'autore di quella scena da Horror, confessando di aver sentito delle voci che lo hanno indotto ad accanirsi contro i suoi genitori.

l'uomo, da tempo, aveva problemi psichici.

Mio nipote, mentre era al telefono con la sua amica, fidanzata dell'amico di Tencone, non riusciva a credere al racconto che ascoltava.

Guido Tencone è stato arrestato con l'accusa di aver consumato, nell'abitazione dei genitori, un massacro che ha ridotto in fin di vita i due coniugi.

[SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]





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28/09/2010 20:53
 
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Re:
parliamonepino, 28/09/2010 15.22:

Pochi minuti fa, mio nipote Jonathan (a casa mia per darmi una mano), riceve una telefonata drammatica.

Una sua amica lo mette al corrente di una vicenda terribile.

Un loro comune conoscente, Guido Tencone (39 anni), ieri, a tarda sera, nella casa dei suoi genitori, in preda a una crisi, bastona i suoi genitori settantenni, poi strappa, a mani nude, gli occhi del padre.

I due anziani sono ricoverati in gravi condizioni alle Molinette. Le forze dell'ordine, appena arrivano sul luogo della tragedia, trovano l'uomo che con molta calma si lavava le mani sporche di sangue.

Il Tencone dichiara subito di essere stato l'autore di quella scena da Horror, confessando di aver sentito delle voci che lo hanno indotto ad accanirsi contro i suoi genitori.

l'uomo, da tempo, aveva problemi psichici.

Mio nipote, mentre era al telefono con la sua amica, fidanzata dell'amico di Tencone, non riusciva a credere al racconto che ascoltava.

Guido Tencone è stato arrestato con l'accusa di aver consumato, nell'abitazione dei genitori, un massacro che ha ridotto in fin di vita i due coniugi.

[SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]








I telegiornali questa sera hanno dato spazio alla notizia che risulta assolutamente incomprensibile ed ingiustificabile.

ma esistono dei meccanismi mentali che, inceppandosi, danno vita a comportamenti che sembravano inconcepibili: non posso fare a meno di ricordare il film di M. Douglas, del 1993, "un giorno di ordinaria follia".

Sotto pressione, accade infatti che persone "normali", in una frazione di secondo esplodono in modo incontrollato.

E coloro che all'apparenza sembrano calmi e tranquilli, possono avere reazioni devastanti.

Insomma, attenti al cane che ... non abbaia!


Kalos
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[Modificato da Kalos52 28/09/2010 20:54]
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ESPERTO: LA PARANOIA SCATENA LA PAURA


- Angoscia. Paranoia. Che puo' spingere a gesti di violenza estrema per una sorta di ''legittima difesa''. Anche contro chi e' piu' vicino, anche contro i genitori, se identificati come potenziali ''persecutori''. Segnali ''impercettibili'' di un ingranaggio che va in tilt nella mente di persone gravemente malate, come il giovane di Moncalieri, alle porte di Torino, in cura in un centro di malattia mentale della zona, che ha tentato di uccidere entrambi i genitori e di strappare gli occhi al padre. E' l'analisi del criminologo Francesco Bruno, convinto pero' che la prima causa dello scatenarsi di violenze inaudite vada cercata nell'inefficacia del sistema di cura. ''Casi come questi - spiega Bruno, docente di psicopatologia forense - succedono perche' i malati di mente non sono curati davvero''. La legge 180, dice, ''e' stata pensata in modo 'idealistico', inseguendo l'utopia che la malattia mentale in qualche modo non esistesse''. E se ha ottenuto il buon risultato di ''chiudere i manicomi ridando dignita' ai malati mentali come persone'' dall'altro ha avuto 'l'effetto indesiderato' di ''togliere loro il diritto di cura'' perche' ''non ci sono strutture adeguate''. Nelle ''Rsa (le residenze sanitarie assistenziali, ndr) o nelle case famiglia - aggiunge il criminologo - non e' possibile curare nessuno''. Senza contare che, sempre ''grazie alla 180'', i pazienti psichiatrici ''sono stati tolti dalle strutture universitarie. In questo modo si formano psichiatri che un 'matto' non l'hanno mai visto''. Cosi' malati mentali gravi, ''come gli schizofrenici, che magari per la maggior parte sono persone malate e basta, in altri casi possono diventare pericolosi'' senza che nessuno se ne accorga. Perche' i segnali ''sono difficilissimi da cogliere gia' da uno psichiatra attento''. Figurarsi ''dalla famiglia, spesso divisa tra il desiderio di curare un figlio e il timore di scatenarne ire incontrollabili''. Il malato grave ''spesso va incontro ad angosce, a paranoie, si sente perseguitato da qualcuno, facilmente dalla famiglia stessa che si occupa di lui. Si sente - sottolinea il criminologo - come uno con le spalle al muro, e si difende. Facendolo, puo' arrivare anche a uccidere come per 'legittima difesa'. Tant'e' vero che il nostro sistema giuridico non punisce chi e' giudicato incapace di intendere e di volere''. Ma accanto a ''ragazzi che compiono violenze cosi' gravi, ci sono migliaia di storie di 'ordinaria follia', che sono spaventose, perche' questi ragazzi nessuno li cura''. Ben venga quindi ''la proposta di modifica della legge 180 finalmente presentata in Parlamento, che non e' rivoluzionaria, ma ne fa una revisione introducendo quegli aggiustamenti che possono consentire di occuparsi davvero dei malati mentali''



FONTE



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28/09/2010 23:48
 
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Re:
parliamonepino, 28/09/2010 23.22:


ESPERTO: LA PARANOIA SCATENA LA PAURA


- Angoscia. Paranoia. Che puo' spingere a gesti di violenza estrema per una sorta di ''legittima difesa''. Anche contro chi e' piu' vicino, anche contro i genitori, se identificati come potenziali ''persecutori''. Segnali ''impercettibili'' di un ingranaggio che va in tilt nella mente di persone gravemente malate, come il giovane di Moncalieri, alle porte di Torino, in cura in un centro di malattia mentale della zona, che ha tentato di uccidere entrambi i genitori e di strappare gli occhi al padre. E' l'analisi del criminologo Francesco Bruno, convinto pero' che la prima causa dello scatenarsi di violenze inaudite vada cercata nell'inefficacia del sistema di cura. ''Casi come questi - spiega Bruno, docente di psicopatologia forense - succedono perche' i malati di mente non sono curati davvero''. La legge 180, dice, ''e' stata pensata in modo 'idealistico', inseguendo l'utopia che la malattia mentale in qualche modo non esistesse''. E se ha ottenuto il buon risultato di ''chiudere i manicomi ridando dignita' ai malati mentali come persone'' dall'altro ha avuto 'l'effetto indesiderato' di ''togliere loro il diritto di cura'' perche' ''non ci sono strutture adeguate''. Nelle ''Rsa (le residenze sanitarie assistenziali, ndr) o nelle case famiglia - aggiunge il criminologo - non e' possibile curare nessuno''. Senza contare che, sempre ''grazie alla 180'', i pazienti psichiatrici ''sono stati tolti dalle strutture universitarie. In questo modo si formano psichiatri che un 'matto' non l'hanno mai visto''. Cosi' malati mentali gravi, ''come gli schizofrenici, che magari per la maggior parte sono persone malate e basta, in altri casi possono diventare pericolosi'' senza che nessuno se ne accorga. Perche' i segnali ''sono difficilissimi da cogliere gia' da uno psichiatra attento''. Figurarsi ''dalla famiglia, spesso divisa tra il desiderio di curare un figlio e il timore di scatenarne ire incontrollabili''. Il malato grave ''spesso va incontro ad angosce, a paranoie, si sente perseguitato da qualcuno, facilmente dalla famiglia stessa che si occupa di lui. Si sente - sottolinea il criminologo - come uno con le spalle al muro, e si difende. Facendolo, puo' arrivare anche a uccidere come per 'legittima difesa'. Tant'e' vero che il nostro sistema giuridico non punisce chi e' giudicato incapace di intendere e di volere''. Ma accanto a ''ragazzi che compiono violenze cosi' gravi, ci sono migliaia di storie di 'ordinaria follia', che sono spaventose, perche' questi ragazzi nessuno li cura''. Ben venga quindi ''la proposta di modifica della legge 180 finalmente presentata in Parlamento, che non e' rivoluzionaria, ma ne fa una revisione introducendo quegli aggiustamenti che possono consentire di occuparsi davvero dei malati mentali''



FONTE




I manicomi non esistono più e, se per un verso ciò ha permesso di eliminare del tutto quegli abusi e maltrattamenti che in alcuni casi subiva un certo tipo di paziente, spesso per nulla pericoloso, nel contempo però sono stati "messi in libertà" alcuni che, non per colpe proprie , costituiscono un pericolo per sè e per gli altri.

Sono stato testimone di violenze, anche pesanti, di alcuni pazienti privi di controllo nei confronti di operatrici sanitarie che non sapevano esattamente come salvaguardare la propria incolumità perchè ogni gesto di difesa scatenava una reazione ancor più aggressiva e, ancor peggio, ha poi determinato nei loro confronti sanzioni, azioni legali e penali, licenziamento.

In alcuni casi il tutto dovuto all'inadeguatezza delle terapie ed alla superficialità di alcuni medici.

Kalos

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Luciano Tencone, purtroppo, nonostante la corsa all'ospedale Molinette di Torino, ha perso l'uso della vista!

Inoltre, il papà di Guido, l'aggressore, ha riportato la frattura del setto nasle e varie fratture al volto.

Il motivo di tanto accanimento e barbarie si spiega come un atto di follia.

Verso le tre del mattino, mentre i due genitori di Guido dormivano, si consuma questo violento assalto inspiegabile.

O meglio, la spiegazione sta nnel fatto che Guido aveva cessato di curare il suo sistema nervoso.

In questo caso, le conseguenze, sono state terribili.



Guido Tencone


[Modificato da parliamonepino 02/10/2010 14:53]



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02/10/2010 18:20
 
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Re:
parliamonepino, 02/10/2010 14.53:

Luciano Tencone, purtroppo, nonostante la corsa all'ospedale Molinette di Torino, ha perso l'uso della vista!

Inoltre, il papà di Guido, l'aggressore, ha riportato la frattura del setto nasle e varie fratture al volto.

Il motivo di tanto accanimento e barbarie si spiega come un atto di follia.

Verso le tre del mattino, mentre i due genitori di Guido dormivano, si consuma questo violento assalto inspiegabile.

O meglio, la spiegazione sta nnel fatto che Guido aveva cessato di curare il suo sistema nervoso.

In questo caso, le conseguenze, sono state terribili.



Guido Tencone






Questo è il vero nocciolo del problema: questi individui sono semplicemente delle vittime abbandonate a sè stesse.

non esiste un vero programma di verifica ed assistenza, qualcuno fornito dei titoli che puntualmente si accerti dell'avvenuta assunzione delle terapie, tutto e fuori controllo e non interessa a nessuno che queste mine vaganti esplodano ovunque in qualunque momento.

poi si sentono i commenti "tragedia annunciata"
" non era in grado di intendere e volere"
"sembrava una persona così tranquilla".

Tutti sono colpevoli ma nessuno è responsabile.

Kalos
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03/10/2010 14:58
 
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DI CERTO NON E' FACILE PRENDERE DELLE DECISIONI, SUL FAR CURARE O MENO UN NOSTRO CARO. PER PRIMI NOI DELLA FAMIGLIA NON CREDIAMO CHE CERTE COSE POSSANO ACCADERE, E PER QUANTO RIGUARDA I MEDICI NON SANNO COSA CONSIGLIARTI, SI SIAMO DAVVERO SOLI...NE SO QUALCOSA E COME FAMIGLIA PREFERIAMO METTERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA, PERCHE' NEL MOMENTO CHE DECIDI DI CURARE UN TUO CARO E LUI LA PRENDE COME UN ATTENTATO ALLA SUA VITA E TI GIUDICA UN SUO NEMICO TUTTE LE TUE BUONE MOTIVAZIONI CROLLANO.
NON CI SONO DEI PSICOLOGI O PSICHIATRI CHE ASCOLTINO I DISAGI DI QUESTE PERSONE, PERCHE' NON E' SOLO UNA MALATTIA MA QUALCOSA DI PIU' PROFONDO, CHE VA PRIMA ESTRATTO E POI SI DOVREBBE PASSARE ALLA TERAPIA SE MAI CE NE FOSSE BISOGNO, INVECE SI PREFERISCE RENDERLI INNOCUI DROGARLI ...POI ECCO LE CONSEGUENZE
03/10/2010 18:24
 
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Re:
maria24, 03/10/2010 14.58:

DI CERTO NON E' FACILE PRENDERE DELLE DECISIONI, SUL FAR CURARE O MENO UN NOSTRO CARO. PER PRIMI NOI DELLA FAMIGLIA NON CREDIAMO CHE CERTE COSE POSSANO ACCADERE, E PER QUANTO RIGUARDA I MEDICI NON SANNO COSA CONSIGLIARTI, SI SIAMO DAVVERO SOLI...NE SO QUALCOSA E COME FAMIGLIA PREFERIAMO METTERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA, PERCHE' NEL MOMENTO CHE DECIDI DI CURARE UN TUO CARO E LUI LA PRENDE COME UN ATTENTATO ALLA SUA VITA E TI GIUDICA UN SUO NEMICO TUTTE LE TUE BUONE MOTIVAZIONI CROLLANO.
NON CI SONO DEI PSICOLOGI O PSICHIATRI CHE ASCOLTINO I DISAGI DI QUESTE PERSONE, PERCHE' NON E' SOLO UNA MALATTIA MA QUALCOSA DI PIU' PROFONDO, CHE VA PRIMA ESTRATTO E POI SI DOVREBBE PASSARE ALLA TERAPIA SE MAI CE NE FOSSE BISOGNO, INVECE SI PREFERISCE RENDERLI INNOCUI DROGARLI ...POI ECCO LE CONSEGUENZE






cara Maria,

mia madre, per tutta la vita, mi ha ripetuto la massima" L'occhio del padrone, ingrassa il cavallo".

Solo noi stessi possiamo offrire le migliori cure per la nostra persona ed i nostri cari.

A volte, spesso, dobbiamo "cavarcela da soli" perchè l'indifferenza ed il menefreghismo dominano ovunque.

Comprendo bene il tuo commento, troppo spesso infatti è facile "sedare" un certo tipo di paziente per renderlo totalmente innocuo, anzichè cercare di aiutarlo ad inserirsi nel piccolo spazio che, volendo, si può ritagliare per lui, affinchè possa vivere in modo dignitoso una situazione di disagio della quale non ha colpa.

Purtroppo, nel caso di cui parliamo, probabilmente è avvenuto esattamente l'opposto ed un paziente che non ha assunto l'indispensabile terapia, da vittima, si è trasformato inconsapevolmente in "aguzzino".

Kalos
[SM=x1061950]
03/10/2010 21:34
 
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E' PIU' FACILE IGNORARE, CHE ASCOLTARE.



03/10/2010 21:37
 
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ANCH'IO SONO STATO UN ESSERE UMANO.....




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