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Inchiesta G8, spunta il tesoretto di Anemone: era custodito da un prete

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2010 19:28
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Fonte: www.barimia.info/modules/article/view.article.php?25842

Un milione di euro in contanti e assegni è stato ritrovato dai Ros nelleUn milione di euro in contanti e assegni è stato ritrovato dai Ros nelle stanze della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Gli investigatori sostengono che questo tesoretto era utilizzato da Diego Anemone, uno degli imputati per gli appalti del G8 come una riserva da cui attingere fondi.

I Ros sono arrivati a questa scoperta attraverso l’intercettazione di varie telefonate tra il costruttore e la moglie, in cui Anemone parla di un conto dal quale può prelevare dei soldi. L’utenza però di cui si discute nella conservazione non è una banca, ma il cellulare di don Evaldo Biasini da Patrica , economo provinciale della Congregazione di Frosinone.

In un’altra intercettazione il costruttore chiede al religioso se può prelevare 50mila euro nel pomeriggio che li sarebbero poi serviti per un incontro fissato per il giorno successivo, a Piazza Ungheria a Roma, con il capo della Protezione civile. Guido Bertolaso ha confermato di aver incontrato Anemone, ma ha smentito di aver ricevuto da lui del denaro. Il colloquio è stato interamente filmato e dalle registrazioni non risulta nessun trasferimento di soldi.

Proprio le intercettazioni di queste telefonate hanno permesso agli investigatori di ritrovare i fondi segreti nella cassaforte della prete, dietro ad un quadro di rappresentazioni religiose.

Le indagini hanno evidenziato che Don Biasini era il cassiere per i pagamenti in nero dell'imprenditore, socio di maggioranza anche del Salaria Sport Village di Roma.

Gli inquirenti di Firenze e di Perugia sono riusciti a risalire al sistema dei fondi neri tra Anemone e Don Evaldo. Il costruttore aveva eseguito lavori di restauro per conto della Congregazione religiosa e non aveva emesso fatture, per questo il sacerdote non aveva pagato immediatamente, ma aveva trattenuto il denaro che poi consegnava ad Anemone, volta per volta nella misura di 40, 50 mila euro, quando l'imprenditore glieli chiedeva per pagare le tangenti a coloro che lo agevolavano all'interno dei ministeri dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture, per gli appalti milionari.

Giovedì nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8 sono stati arrestati anche l'avvocato Cerruti e l'imprenditore Piscitelli.
[Modificato da La Bidella 05/03/2010 19:28]
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