parliamonepino, 06/05/2009 14.32:
Caro Pyccolo,
Perdonami, ma non sono d'accordo, quando paragoni l'intuito alla fede religiosa, e non è neanche un "ipotesi".
L'intuizione scaturisce dal subconscio, ed è il mezzo di comunicazione che parte dall'irrazionale.
Spesso, l'intuito, fa accettare alla ragione ciò che essa non potrebbe accettare, in quanto il progresso, prima di essere tecnico è mentale, si esprime attraverso il pensiero che è in continuo progresso, grazie alle proprie intuizioni.
L'intuito può rispondere a domande difficili dando risposte comprensibilissime in barlumi di secondi.
Grazie all'intuizione che Alessandro Volta scoprì l'elettricità, Edison la luce, Marconi le onde elettromagnetiche, Meucci il telefono, Curie la pechblenda, Fermi la fissione atomica, Einstein la relatività.
Saluti
Pino Lupo
P.S. Vorrei ampliare di più questo concetto se, naturalmente, può interessare........senza per questo pretendere di avere per forza ragione.
A parte il fatto che, caro Pino, è da diversi anni che il concetto di subconscio è stato accantonato, perchè non dimostrabile in alcun modo,
devo tuttavia insistere su di un ragionamento falsato nella sua premessa.
"l'intuito, fa accettare alla ragione ciò che essa non potrebbe accettare..."?
Questo pensiero è ciò che tradisce una predisposizione ad essere condizionati, a prendere per buoni conclusioni terze e farle divenire il proprio punto di riferimento.
L'intuito funzione esclusivamente in questo modo:
Data "A", quindi "B", allora "C".
"A" è la premessa senza la quale è impossibile fare un qualunque discorso ed una qualunque affermazione.
"A" sono le informazioni che si sommano da quando si nasce.
"B" è il ragionamento che ciascuno fa ogni giorno e per ogni cosa, persino per convincersi di credere che esista un'anima immortale che andrà nei cieli in paradiso o in inferno.
"C" sono le conclusioni a cui si giunge.
L'intuito, che è la capacità di legare fra loro le informazioni possedute, che perciò attingono in "A", può giungere immediatamente a certe conclusioni, MA NON AUTOMATICAMENTE, MA SEMPRE IN VIRTU' DI UN CERTO NUMERO DI RIFLESSIONI. Rifletti oggi, rifletti domani e poi, in apparenza improvvisamente, trovi una soluzione, che definirai "intuizione".
L'intuizione, perciò, E' SEMPRE LA PARTE FINALE DELLA RELAZIONE
A>B>C. In effetti si identifica con "C", con ciò volendo dire che, dopo aver messo insieme una serie di tasselli si è giunti a concludere "C", che è la parte conclusiva di un discorso, per quanto venga fatto in frazioni di secondo, o magari alla velocità della luce.
Se tu svuoti "A" non c'è intuito che tenga per giungere a "C".
Alessandro Volta non è che inventasse la pila mentre era solito zappare la terra e pascolare le mucche.
Aveva già acquisito una certa dimestichezza nella complessa materia e da lì la conclusione "C".
Non è che tu ad un certo punto, senza dimestichezza nella medicina, puoi pensare d'intuire la soluzione definitiva del morbo di Parkinson.
Un tipo di intuito del genere può sorgere in chi è già esperto ed è ricercatore, non certo in uno la cui attività dista anni luce dalla materia.
L'intuito è perciò nel settore dello scientifico un'ipotesi, che può poi anche essere convalidata tecnologicamente.
L'intuito in materia religiosa può appartenere a molti, anche ad una Vanna MArchi che, mettendo insieme un pò di tasselli,
INTUISCE BRILLANTEMENTE COME FAR SOLDI.
Saluti
Pyccolo