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Verso la dittatura (dedicato a coloro che hanno votato Berlusconi)

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2008 21:16
30/06/2008 09:08
 
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Parte I
La preoccupazione che si sarebbe potuti andare verso una dittatura (rischio potenziale) potrebbe diventare realta'.


da www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/giustizia-4/giustizia-4/giustizi...

Intervista al segretario del Pd Walter Veltroni. "L'Italia sull'orlo del baratro
ma ancora una volta chi lo governa si occupa dei suoi problemi personali"
"Paese al collasso, dialogo finito"
Berlusconi? "Pensa solo a sè"
E nel Pd stop alla costruzione di steccati. "Votati dal 34% perchè andati soli"

di MASSIMO GIANNINI


Il segretario del Pd Walter Veltroni
ROMA - "L'Italia vive la crisi più drammatica dal dopoguerra in poi. Berlusconi prende in giro i cittadini, e si occupa solo dei suoi affari personali. Ora basta, il dialogo è finito". Walter Veltroni va all'attacco. Se mai è esistito, il "Caw" è archeologia repubblicana. Tra maggioranza e opposizione è guerra aperta. Il leader del Pd denuncia la "crisi devastante in cui versa il Paese", e punta il dito contro il Cavaliere.

Onorevole Veltroni, da cosa nasce questo suo allarme?
"La crisi ha origini antiche. Ma oggi quello che sconcerta è il capovolgimento delle priorità. L'Italia vive la condizione più drammatica dal dopoguerra. Siamo in piena stagnazione. I consumi crollano: quelli finali sono a -2,3%, a -4% nel Mezzogiorno. Per la prima volta siamo passati dal 6,4 al 7,1% nel tasso di disoccupazione. La produttività è -0,2%, il Pil ristagna al +0,1%. Il Paese è fermo".

Ma è fermo da anni.
"Sì, ma ora si sommano due circostanze. La prima è la sconcertante manovra del governo. Ora che sale la nebbia degli spot, finalmente viene fuori la realtà. C'è una prima novità, devastante: le tasse aumentano, dello 0,2% nel 2010. E nonostante la promessa elettorale sul calo della pressione fiscale sotto il 40% del Pil, nel 2013 arriverà al 42,9%. Poi c'è la seconda notizia, non meno clamorosa: l'esito della famosa Robin Hood Tax. Dei 5 miliardi presi sa quanto va alla famosa carta per i poveri? 290 milioni di euro quest'anno, 17 l'anno prossimo e 17 l'anno successivo. Briciole. Nel frattempo, aumentano di circa 300 euro le spese nelle famiglie: 180 euro per benzina gas e luce, 100 euro per i generi alimentari. Poi c'è una terza notizia: si riduce la spesa per gli investimenti, 10 miliardi in meno da qui al 2011. Vogliono dare le armi ai vigili urbani, vogliono mettere i vigilantes, ma intanto riducono le spese per gli straordinari delle forze di sicurezza: 800 milioni in meno per la polizia, 800 milioni in meno per i carabinieri, e tagliano 150 mila persone nella scuola. Ecco l'Italia vera: sull'orlo del precipizio".

Segretario, non la vede un po' troppo nera?
"Niente affatto. Questa è la fotografia del Paese, attraversato da impoverimento, insicurezza e paura. E la nostra destra che fa? Chiede le impronte dei bambini rom, una cosa che solo a sentirla fa venire i brividi. Vara una manovra che truffa i cittadini. Inventa il reato di immigrazione clandestina, che il premier definisce impraticabile dopo aver firmato il ddl che lo contiene. Inventa la bufala dei mutui, che costa 13 mila euro in più a famiglia. Mette in scena la farsa dei rifiuti, con Bossi e Calderoli che chiedono alle Regioni di prendere i rifiuti. Perché non l'hanno chiesto prima? Anche i rifiuti sono diventati merce elettorale? E infine rilancia le leggi ad personam. Questo, alla fine, genera un'inquietante caduta dello spirito pubblico. Nel momento più drammatico della storia italiana, di cosa stiamo parlando dall'inizio della legislatura? Del decreto per Rete4, della norma sposta-processi, del Lodo Schifani. Lo trovo intollerabile".

Sul Lodo Schifani o Alfano qual è la valutazione del Pd?
"Non do valutazioni finché c'è di mezzo quell'emendamento al decreto sulla sicurezza. Se non si stralcia la norma blocca-processi, non discutiamo del resto. Dopodiché, sul Lodo io chiedo: è la priorità di un'Italia che non sa come arrivare alla fine del mese? E poi aggiungo: c'è bisogno di disciplinare questo tema adesso, in modo così scandalosamente segnato dalla preoccupazione contingente di una delle 4 cariche istituzionali, che vuole una norma per sé e non una norma per la democrazia? E quale principio stabiliamo: un'alta carica dello Stato, che poi magari diventa un'altra alta carica dello Stato, può compiere qualsiasi tipo di reato senza essere perseguibile per un tempo illimitato? No, a tutto questo io dico no. Se c'è un'esigenza di garanzia generale, allora studiamo pure una norma. Ma intanto come disegno di legge costituzionale, e poi la facciamo scattare dalla prossima legislatura. Così si fa, nelle democrazie europee".

Quindi su questo in Parlamento sarà battaglia?
"Sarà battaglia su questo, ma sarà battaglia su tutto. Noi vogliamo combattere per ristabilire una gerarchia delle priorità. Qui di urgente non ci sono i decreti salva-processi del premier, ma i disagi di milioni di italiani. Per questo voglio la grande manifestazione d'autunno".

Di Pietro, dal quale siete sempre più divisi, obietta: se c'è davvero l'emergenza democratica, è ridicolo aspettare l'autunno.
"Ho parlato dell'autunno perché su alcune questioni sociali, che Di Pietro non sa neanche dove stiano di casa, sarà quello il momento più critico. Detto questo non mi spaventa avere idee diverse su come fare opposizione. Io non vivo col problema che c'è uno che urla più di me, perché sono un riformista e so che per un riformista c'è sempre uno che urla più di te. Ma so anche che quelle urla poi si perdono nell'aria. E so che quelli che alla fine cambiano davvero le cose sono i riformisti. Vivere con la paura del nemico a sinistra è qualcosa di cui ci dobbiamo liberare per sempre".

Ma di fronte a Berlusconi che continua a bastonarvi ha senso continuare a restare appesi al "dialogo", come fosse la nuova ideologia della legislatura?
"Lei ha ragione. Il dialogo ha senso solo se dà risultati concreti. Secondo un sondaggio Ipsos, il 71% degli italiani è favorevole al dialogo tra maggioranza e opposizione, purché risolva i problemi. È questo, oggi, che è venuto meno. Berlusconi, alla Camera il primo giorno, ha parlato di un clima nuovo nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Io prudentemente risposi "vedremo se alle parole corrisponderanno i fatti". Oggi rivendico la giustezza di quella scelta: pensi che regalo sarebbe stato per Berlusconi, se di fronte alle sue aperture l'opposizione avesse detto: no, io con te non ci parlo perché sei Berlusconi. Sarebbe stato il suo alibi perfetto. Invece noi abbiamo detto: se c'è la disponibilità a fare riforme istituzionali nell'interesse del paese noi siamo pronti. Nessuno può dire che noi abbiamo avuto un atteggiamento pregiudiziale. Ma proprio per questo oggi possiamo avere la libertà totale di dare i giudizi più severi sull'operato del premier".

Ma in queste condizioni ha ancora senso, il dialogo?
"No. In queste condizioni il dialogo è finito. È finito perché loro non sono in grado di votare un presidente della commissione di vigilanza se non facendo trattative che noi non facciamo. È finito perché loro sanno procedere solo per strappi, come hanno fatto sulla giustizia. È finito perché Berlusconi è tornato ad essere ciò che è...".

Il Caimano?
"Non ho mai dato giudizi personali e continuo a non darli. Mi limito a osservare che il modo in cui Berlusconi ha condotto la campagna elettorale, e poi le cose che ha detto in Parlamento, e poi quelle che sta facendo ora, sono una somma di doppiezze, indistinguibili e inconciliabili. E sono una somma zero per il Paese".

Lei boccia legittimamente il governo, ma parla come se nel Pd fossero tutte rose e fiori. In realtà, dalla sconfitta del 13 aprile, non le pare che siate usciti confusi, sfibrati, divisi?
"Ho già detto che la sconfitta c'è stata, ed è stata dura. Ma oggi, a chi accusa dall'interno il gruppo dirigente, rispondo citando Roberto D'Alimonte sul "Sole 24 Ore". Il risultato delle elezioni non poteva essere un punto d'arrivo, ma solo un punto di partenza. Come tale, è stato tutto sommato un buon risultato, ottenuto in condizioni difficili, su cui si può costruire con pazienza, intelligenza e umiltà. Invece quello che appare oggi è un partito ripiegato su se stesso. Eppure, rispetto alle elezioni che avevamo vinto per modo di dire nel 2006, al Senato noi siamo cresciuti del 6%, alla Camera del 2%. Abbiamo il 34% dei voti, cioè siamo agli stessi livelli del Labour in Inghilterra, dell'Spd in Germania, dei socialdemocratici in Svezia".

Verissimo. Ma il Pd resta minoranza nel Paese. E ora oscilla paurosamente sulle alleanze.
"Sa perché abbiamo preso quel 34%? Perché siamo andati liberi, ed è una scelta di cui mi piace assumermi fino in fondo la responsabilità. L'Unione era un'esperienza finita, forse già prima del voto del 2006. Oggi c'è qualcuno che ha nostalgia con quelle riunioni di maggioranza con tredici partiti? Se c'è lo dica, si faccia avanti".

C'è chi le obietta: andare da soli non vuol dire coltivare il mito dell'autosufficienza.
"Questo è un vizio da vecchia politica politicante: attribuire agli altri una posizione che non hanno, per poi poter polemizzare. Io non sono contro le alleanze a priori, ma ho sempre detto, e lo ripeto oggi, che l'alleanza si fa sui programmi, sulle scelte concrete. Quindi, dalla sinistra radicale a Casini, va bene tutto quello che è convergenza di programma. Ma ferma restando l'idea di fondo: mai più l'unione, che è la principale contraddizione rispetto all'Ulivo. Mai più partiti di lotta e di governo. Quella roba il Paese non la sopporta più".

Sia sincero. Non coglie segnali di malessere dentro il Pd? Ci sarà un motivo se "Europa" definisce l'ultima assemblea costituente "un funerale di prima classe"?
"Un segnale di malessere è il fatto che la nostra gente non è contenta di vedere che nel Pd si vanno costruendo recinti e steccati che non dovrebbero esistere. Abbiamo convocato per la terza volta in sei mesi un congresso, perché quando un'assemblea costituente riunisce 2800 persone è come fosse un congresso. Ditemi: quale partito italiano o europeo ha una vita democratica di questa dimensione? E perché la stessa critica non viene fatta ad An, o a Forza Italia? Non si dovevano sciogliere nel Popolo della libertà? La nostra forza, la forza del Pd, sta nell'essere capaci di riconoscere un pluralismo interno di idee, non di strutture. Un pluralismo di contributi intellettuali e di valori, non di casematte organizzate".

La dica pure, la parola maledetta: correnti. Le Fondazioni non sono correnti? La dalemiana Red non è una corrente?
"Non lo so, non me ne occupo. Io non faccio correnti, perché la mia unica "corrente" è il popolo del Pd, sono quei 3 milioni e mezzo di cittadini che hanno votato alle primarie".

E di Parisi che la invita a dimettersi cosa mi dice?
"Ho stima intellettuale per Parisi. Ma provo nei suoi confronti una delusione umana. Mi sarebbe molto piaciuto che estraesse il suo dardo fiammeggiante nel momento in cui Prodi dopo la vittoria del 2006 fu assediato dai partiti, che lo costrinsero a fare un governo di cento persone. Allora mi sarebbe piaciuto che Arturo si alzasse in piedi e dicesse "se è così io non ci sto". Ma non l'ha detto".

Nel Pd c'è chi dice: se vanno male le europee del 2009 Veltroni è finito. E c'è persino chi pensa che lei potrebbe crollare prima. Cosa risponde?
"Rispondo che fa sempre più rumore un albero che cade, piuttosto che la foresta che cresce. Io mi occupo di far crescere la foresta. Gli altri, se vogliono, si occupino di logorare me e il Pd in previsione delle europee. Io farò il contrario. Lavorerò per preparare, fin dal prossimo autunno, l'alternativa forte e credibile a un governo che sta portando l'Italia al collasso. La luna di miele tra Berlusconi e il Paese sta finendo. Tocca a noi proporre alla gente un'altra idea dell'Italia".

(29 giugno 2008)

30/06/2008 09:09
 
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Parte II
da www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/giustizia-4/strana-cura/strana-c...

POLITICA MobileInviaStampaL'EDITORIALE
La strana cura
della democrazia
di GIUSEPPE D'AVANZO

AI LIVELLI infimi, il tempo non passa. Lo sapevamo. Berlusconi ci aveva ricordato presto come fosse un'illusione ottica la metamorfosi in homme d'Etat. Insofferente delle regole (etica, legalità, grammatica politica, sintassi istituzionale), il magnate di Arcore vuole ieri come oggi ridisegnare lo Stato sulle sue misure e interessi liberando il proprio potere - "unto" dal consenso popolare - da ogni contrappeso. Il Corriere della Sera, pulpito liberale, ne dovrebbe essere raccapricciato o almeno impensierito. Accade quel che è già accaduto in passato: da quei pulpiti soi-disants liberali si odono argomenti che tolgono il fiato.

La chiave è la consueta, è musica vecchia. Oltre ogni ragionevolezza, non si vede e nulla si dice del fatto più scomodo: l'interesse privatissimo del capo del governo, padrone di un Parlamento obbediente, a legiferare per proteggere se stesso a prezzo della distruzione del processo penale, dell'indebolimento della sicurezza nazionale, dell'incostituzionalità delle norme che gli garantiscono una impunità perpetua. Si chiudono gli occhi dinanzi allo "scandalo" berlusconiano: gli affari privati del presidente del Consiglio sono la sola voce nell'agenda di un governo alle prese con un Paese impoverito, stagnante, in declino, impaurito da una crisi di cui non avverte né la fine né le vie d'uscita.

L'oratore non sembra interessato a capire che cosa avviene e che cosa può avvenire. Non gl'importa. Il suo bersaglio è concreto. Vuole indicare all'opinione pubblica dov'è "la patologia"; da chi e che cosa deve guardarsi il Paese; chi minaccia con passi eversivi la legittimità del potere politico. Non ci sono "i bolscevichi" oggi alle porte, come nel 1919/1924 quando Luigi Albertini, direttore e comproprietario del Corriere, applaudì l'"anticorpo fascista" salvando l'Italia da "gorghi del comunismo" (possono avere delle costanti le storie collettive). Oggi, per l'oratore pseudo-equanime, l'orda barbarica che minaccia il Paese e la democrazia, è nientedimeno che la magistratura. Sono quelle toghe nere che con "l'arbitrio dell'azione penale, con la mancanza di terzietà, con la ricerca di visibilità dei pubblici ministeri", imbrigliano Berlusconi "con un'immane mole di procedimenti giudiziari".

Lasciamo perdere che all'oratore sfugge come la plastica dimostrazione della terzietà dei giudici italiani sia proprio la storia giudiziaria dell'uomo di Arcore, assolto e liberato dalla prescrizione, mai condannato. Dimentichiamo che, se di Berlusconi si sono dovuti occupare centinaia di giudici in migliaia di udienze, è per la scelta dell'imputato di fuggire dal processo e dai suoi "giudici naturali" verso altri giudici, verso altri tribunali e Corti in attesa di manipolare a suo beneficio codice penale (i reati), codice di procedura penale (i processi), Costituzione (i poteri, il loro equilibrio).

Andiamo al sodo. L'idea che trapela dal sermone è che c'è una sola cura, e necessaria: fine dell'obbligatorietà dell'azione penale; separazione della funzione requirente da quella giudicante; ridimensionamento del Consiglio superiore della magistratura. Osserviamo il mostro che questa "terapia" partorisce. Carriere distinte, dunque. I pubblici ministeri diventano, come nel codice napoleonico, procureurs impériaux o avvocati dell'accusa scelti, istruiti, promossi, puniti dal ministro perché stanno al guardasigilli come il prefetto al ministro dell'Interno (soltanto per pudicizia, forse, l'oratore non lo spiega). L'azione penale non è più obbligatoria. Il pubblico ministero sceglie a mano libera i suoi oggetti, guidato e consigliato dal potere esecutivo. Difficile credere a qualche processo molesto che scuota l'alveare o affondi il bisturi nella diffusa corruzione nazionale. Più facile immaginare che i "non conformi", le teste storte, gli "erranti" rischino qualcosa, magari soltanto vivere con un bastone a poca distanza dalla testa.

Naturalmente, in teoria, anche il modello che prevede il pubblico ministero diretto dall'esecutivo ha delle virtù (può bluffare il pubblico ministero indipendente come essere ineccepibile il requirente che risponde al ministro), ma ogni disegno normativo non nasce nel vuoto pneumatico. Quello che si augura l'oratore pseudo-neutrale dovrebbe prendere forma nell'Italia 2008 dove un uomo, che viene dal capitalismo d'avventura, governa una signoria populista: possiede direttamente - e direttamente controlla, come s'è visto nell'affare Saccà - l'intero sistema televisivo, un arsenale che gli permette di "creare" la realtà, inoculare affetti o fobie, insufflare o determinare la necessità di improrogabili decisioni. È l'uomo che, alla prima occasione (1994), propone come ministro di giustizia un suo avvocato e sodale (Cesare Previti), barattiere giudiziario, condannato poi per aver corrotto un giudice regalando la più grande impresa editoriale del Paese (la Mondadori) al suo Capo. È il presidente del consiglio che, nel suo quarto governo, sceglie come guardasigilli non Giustiniano o Tommaso Moro, ma un ragazzo che gli è stato segretario (Angelino Alfano).

Ora, da quel pulpito liberale, si vorrebbe sapere se questo conflitto d'interessi, che scarnifica l'ordinata architettura dei quattro poteri (governo, Parlamento, magistratura, informazione), rende possibile mettere in discussione l'autonomia e indipendenza della magistratura liquidando tre norme costituzionali: 104 ("La magistratura", pubblico ministero incluso, "costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere"); 107 (inamovibilità dal grado e dalla sede); 112 (obbligo d'agire). Come è ovvio e legittimo, lo si può pensare. Lo si dovrebbe dire in trasparenza, però. Il Corriere della Sera, come il Luigi Albertini del discorso alla Corona, Palazzo Madama, 18 giugno 1921, dovrebbe dire ai suoi lettori: noi qui, in via Solferino, tempio della cultura liberale, crediamo che per migliorare la qualità della nostra democrazia, e "salvare l'Italia", i pubblici ministeri debbano essere diretti dall'esecutivo. Cioè, oggi, da Silvio Berlusconi. Sono le parole che non si ascoltano nel sermone finto neutrale. Con un paradosso guignolesco, l'oratore chiede che a dire questa affabile bestialità da mondo sublunare debba essere la "sinistra riformista": dovrebbe "mettere una buona volta fine alla devastante patologia che affligge da decenni il nostro sistema giudiziario".

Già incapace a tempo debito di risolvere il conflitto d'interessi, dovrebbe dunque essere la sinistra, il Partito democratico, a sacrificare all'Egoarca anche l'autonomia della magistratura perché la politica - questa politica, già monca del Parlamento ridotto a rifugio di statue di gesso - viene prima del feticcio legalistico. È proprio vero che "i maghi ingrassano dove esistono le anime fioche".



(30 giugno 2008)
30/06/2008 09:09
 
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Parte III
da www.beppegrillo.it/

29 Giugno 2008
Mascalzone latino


Antonio Di Pietro su Berlusconi: "Magnaccia!".
Berlusconi su Antonio Di Pietro: "Mascalzone!"

Pubblico la lettera che mi ha inviato Antonio Di Pietro:

“Caro Beppe,
ci sono momenti nella vita delle nazioni in cui i cittadini devono fare delle scelte. Momenti in cui non si può più fare finta di niente e continuare a credere che, in fondo, nulla veramente cambierà. Le leggi che continuamente vengono proposte dal nuovo Governo sono un attentato alla democrazia. Se passano, vincerà il regime e perderà, per un tempo indefinito, la democrazia. Non c’è bisogno dell’esercito per togliere la libertà ai cittadini. E’ sufficiente manipolare l’informazione e, grazie a questa, farsi eleggere in Parlamento. Quindi legiferare contro la Costituzione, contro l’indipendenza della magistratura, contro la sicurezza dei cittadini, contro la libera informazione. Una legge dopo l’altra.
Cosa distingue un primo ministro di una democrazia da un dittatore? Il vero tratto distintivo è l’impunità assoluta del dittatore. Quando Silvio Berlusconi l’avrà ottenuta l’Italia sarà, a tutti gli effetti, una dittatura. Sorprende come opinionisti autorevoli abbiano potuto accreditare Silvio Berlusconi di qualità di statista e come una parte della stessa opposizione abbia creduto di poter avviare con lui le riforme istituzionali. La storia di Berlusconi parla per lui. I suoi innumerevoli processi, la condanna per corruzione giudiziaria del suo avvocato Cesare Previti per la Mondadori, la sua appartenenza alla P2, l’occupazione abusiva delle frequenze di Rete4. L’elenco è interminabile come i danni subiti a causa sua dal nostro Paese. Mi riferisco soprattutto allo spegnersi della coscienza civica, della morale, dell’etica. All’esempio devastante che Berlusconi ha offerto alla nazione e alle giovani generazioni in quasi venti anni, un esempio aggravato dalla sua impunità. Una situazione simile a quella dei ragazzi nei paesi del Sud che ammirano il camorrista o il mafioso locale.
Il Consiglio dei ministri di oggi, 27 giugno 2008, ha approvato il DDL per garantire l’impunità alle prime cariche dello Stato durante l’esercizio del loro mandato, che diventano quindi più uguali degli altri cittadini di fronte alla legge. Nelle scorse settimane sono state presentate dal Governo leggi che definire vergogna è insufficiente. E’ più corretto chiamarle eversive e criminali in quanto minano le basi dello Stato e favoriscono i delinquenti.
La sospensione dei processi per un anno serve a evitare la possibile condanna di Berlusconi al processo Mills di Milano. Altri centomila processi saranno bloccati per reati che vanno dallo stupro, alla truffa, al rapimento di minore. La sicurezza dei cittadini, tanto sbandierata in campagna elettorale da Berlusconi e dalla Lega, è sacrificata all’interesse del presidente del Consiglio. Il divieto di pubblicare le intercettazioni una volta depositate in tribunale a disposizione delle parti, e quindi di fatto già pubbliche, impedirebbe di venire a sapere di Parmalat o dei furbetti del quartierino. Il giornalista che pubblicasse le intercettazioni finirebbe in carcere, il suo editore chiuderebbe e chi ha compiuto il crimine non dovrebbe rispondere all’opinione pubblica. Con questa legge, negli Stati Uniti non ci sarebbe stato il Watergate e Nixon non avrebbe rassegnato le dimissioni. L’Italia dei Valori proporrà un grappolo di referendum per l’abrogazione di queste leggi contro la democrazia, se necessario promuoverà azioni di disobbedienza civile come la pubblicazione degli atti giudiziari. Nessuno può più rimanere a guardare.
L’otto luglio a Roma dalle ore 18:00 in Piazza Navona, in contemporanea con l’iter di approvazione della legge sulle intercettazioni, l’Italia dei Valori insieme a esponenti della società civile ha indetto una manifestazione per la libertà di espressione e per la giustizia.” Antonio Di Pietro

30/06/2008 09:10
 
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Parte IV
da www.beppegrillo.it/

27 Giugno 2008
Tre anni (e qualche mese) dopo

Sono più di tre anni che batto i polpastrelli sulla tastiera di un pc. Ho scritto migliaia di post. Ricevuto due milioni di commenti. Pubblicato libri di denuncia. Ho fatto insieme a voi cento battaglie: dalla riapertura della birreria Pedavena, alla cacciata del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, dall’omicidio di Federico Aldrovandi all’aiuto di una mamma senza lavoro con una bimba disabile. Sono andato a Bruxelles per denunciare il nostro Parlamento pieno di condannati e una legge incostituzionale che non ci permette di scegliere il candidato. A Strasburgo ho chiesto alla Comunità Europea di non mandare più fondi alle mafie. Ho organizzato due V-day insieme a gente meravigliosa per un Parlamento senza condannati e una libera informazione in un libero Stato. 74.000 persone dei Meetup in 364 città seguono e sviluppano le idee del blog sulla giustizia, la pubblica amministrazione, l’ambiente, l’energia. Ho portato 350.000 firme al Senato per la legge popolare per eliminare dal Parlamento i condannati. Chiederò di presentarla al Senato in una pubblica seduta. Sto ricevendo le vostre firme per il referendum per una libera informazione e l’abolizione della legge Gasparri. Le consegnerò alla Corte di Cassazione in luglio. Ho lanciato le liste civiche perché VOI vi riappropriate dei vostri comuni al posto di politici corrotti e incompetenti. Sono andato all’assemblea Telecom a difendere i piccoli azionisti che si sono visti cancellare il loro capitale dai Tronchetti e dai Buora.
In cambio i politici e i media hanno cercato di distruggere la mia immagine. Grasso, ricco, becero, ignorante, populista, qualunquista, ma anche fascista o costola dell’estrema sinistra. Mio fratello ha catalogato almeno cinquecento diversi insulti riferiti a Beppe Grillo.
Chiunque al mio posto si chiederebbe chi glielo fa fare. Non i soldi. Guadagnerei dieci volte di più facendo la pubblicità a un formaggino. Non la serenità. Neppure gli affetti. Molti dei miei amici non mi chiamano più, non si fanno più vedere. In famiglia mi avvertono che qualcuno me la farà pagare e che dovrei pensare di più alla incolumità dei miei figli. Le citazioni sono parte della mia vita. I miei avvocati lavorano almeno su tre processi alla volta per denunce contro di me. In fondo sto per compiere i sessant’anni. Belin, lo so che ne dimostro venti di meno, ma purtroppo è così. Ho lavorato da quando ne avevo venti. Potrei rimanere tranquillo e godermi la vita che mi rimane. Lo penso spesso. Poi guardo Ciro che ha solo 7 anni e capisco che non ho scelta. Non posso stare a guardare mentre il mio Paese sprofonda. Cosa direbbero domani i miei figli del loro padre?

Ps: Vi aspetto alla Gita su Roma il 25 luglio 2008

30/06/2008 09:39
 
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Parte V
da www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/scalfari-fondi-2/scalfari-29-giugno/scalfari-29-giugno.html?re...

Come hanno ridotto
noi poveri italiani
di EUGENIO SCALFARI



ROMA - Nel 1972 due giornalisti del Washington Post iniziarono un'inchiesta sui comportamenti del presidente degli Stati Uniti d'America, Nixon, e dell'entourage dei suoi più intimi collaboratori, accusati di aver spiato i loro avversari del Partito democratico. L'inchiesta andò avanti per due anni con una serie di articoli sempre più documentati e sempre più aspri nei confronti del Presidente, supportati da documenti e testimonianze spesso coperte da anonimato. La Casa Bianca cercò in tutti i modi di intimidire l'editore (anzi l'editrice) di quel giornale senza riuscirvi. Due anni dopo, nel 1974, Nixon si dimise dalla carica per evitare l'imminente e ormai inevitabile messa in stato d'accusa da parte del Congresso.

Nel 1998, cioè ventiquattro anni dopo la conclusione del "Watergate", scoppiò lo scandalo Lewinsky, subito battezzato "Sexygate". Questa volta il bersaglio fu Bill Clinton, presidente democratico. Il reato non era neppure un reato ma pratiche di sesso orale effettuate ripetutamente nella sala ovale della Casa Bianca. Per mesi e mesi i giornali e le televisioni americane e di tutto il mondo aprirono le loro pagine alle rivelazioni sul sesso orale tra Monica e Bill, i protagonisti furono intervistati decine di volte e così pure Hillary, la moglie del Presidente. La vita privata e le intemperanze sessuali di Clinton furono raccontate nei minimi dettagli. Alla scadenza del mandato il giovane Bush, repubblicano, vinse le elezioni a mani basse.
Nessuno in America propose restrizioni alla libertà di stampa. Casa Bianca e Congresso non vararono alcuna legge che vietasse alcunché alla stampa essendo che, per radicata convinzione degli americani, la vita privata e quella pubblica dei politici sono sempre state sotto il controllo dei "media" senza restrizioni di sorta se non nei casi di diffamatoria e calunniosa non verità.

Poche settimane fa è stato presentato al Festival cinematografico di Cannes il film "Il divo" del regista Sorrentino che si è guadagnato il premio della giuria. Il protagonista è un bravissimo attore italiano che impersona Giulio Andreotti, l'accento complessivo del film è colpevolista anche se non risolve volutamente l'enigma di quell'uomo politico che fu sette volte presidente del Consiglio e fu accusato dai giornali e dai tribunali di ogni genere di nefandezze. Andreotti non ha querelato gli autori del film. Dico di più: Andreotti è stato coinvolto in processi gravissimi, condannato a gravissime pene nei processi di primo grado, poi ridotte o cancellate in appello e definitivamente annullate in Cassazione. Lui non si è mai sottratto ai processi; li ha affrontati e i suoi avvocati l'hanno difeso con tenacia e composta professionalità. Niente a che vedere con il piglio eversivo dell'avvocato Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi e redattore delle leggi "ad personam" in favore del suo cliente.

Ricordo qui i casi di Nixon, di Clinton e di Andreotti perché segnano una differenza abissale rispetto al caso Berlusconi. Differenza che riguarda contemporaneamente i protagonisti dei quattro casi, il conformismo della maggior parte della stampa italiana rispetto a quella americana, l'imbambolamento dell'opinione pubblica nostra rispetto alla reattività di quella d'oltreoceano e infine l'incapacità dei parlamentari del centrodestra di distinguere il loro ruolo di membri del potere legislativo dalle insane voglie d'un presidente del Consiglio che si vuole affrancare da ogni controllo istituzionale, giudiziario, politico, mediatico.

* * *
Bisogna tutelare la dignità privata delle persone. Principio sacrosanto. Per tutelarla c'è il codice penale e i previsti reati di calunnia e di diffamazione. Aggravata per mezzo della stampa. Se le pene si ritengono troppo lievi è giusto aggravarle. Se i processi procedono con lentezza si faccia in modo di renderli più veloci. Del resto contro la stampa di solito si procede per "direttissima".

Per proteggere la dignità dei privati (e anche degli uomini pubblici) occorre che la dignità vi sia. Nixon che usa i suoi poteri di presidente per spiare gli avversari politici non ha dignità. Clinton che si rotola sui tappeti della sala ovale con Monica non ha dignità. Berlusconi che traffica con un dirigente della Rai per collocare veline a lui ben note, favorisce quel medesimo dirigente per sue future iniziative private, negozia accordi collusivi tra Rai e Mediaset con dirigenti del servizio pubblico e perfino con un membro dell'Autorità di controllo delle comunicazioni e che infine usa alcuni di questi suoi poteri per convincere membri del Senato ad abbandonare la maggioranza e passare dalla sua parte, non ha dignità.

Ma ne ha ancora di meno quando ritaglia la sua silhouette di imputato in una legge blocca-processi, che intaserà l'intero sistema giudiziario. Nel contempo manda avanti una legge che faccia da scudo alle quattro alte cariche dello Stato. Il tutto con la connivenza dei presidenti delle Camere i quali consentono che vengano inseriti emendamenti inaccettabili e inammissibili in testi di decreto approvati dal presidente della Repubblica.

Giorgio Napolitano ha ben presente il suo ruolo "super partes" anche se le iniziative scriteriate del "premier" rendono sempre più stretto il suo spazio di mediazione. Ma si può star certi che userà i poteri di sua competenza se, nel momento in cui il disegno di legge sull'immunità delle alte cariche dello Stato sarà presentato in Parlamento e calendarizzato, la maggioranza non ritirerà l'emendamento blocca-processi inserito surrettiziamente nel decreto legge sulla sicurezza. Si può star certi che il capo dello Stato rinvierà alle Camere una legge che contenesse quell'emendamento sciagurato, inserito a sua insaputa e non bloccato come sarebbe stato suo stretto dovere dal presidente del Senato. Non già per incostituzionalità, ma per mancanza dei requisiti di urgenza. Della costituzionalità dovrà occuparsi la Corte quando sarà chiamata in causa, sia per la legge sulla sicurezza sia per l'immunità delle alte cariche e per la durata di quel privilegio immunitario.

Un collega cui non manca il talento ma che sta soffrendo (così mi sembra) d'un preoccupante prolasso di moralità deontologica, ha scritto di recente della necessità di concedere a Berlusconi una sorta di salvacondotto giudiziario; solo così, a suo avviso, si potrà risolvere l'anomalia italiana. Naturalmente chi dovrebbe prendersi carico di questa delicata operazione dovrebbe essere l'opposizione che metterebbe così le basi per affermarsi e legittimarsi di fronte alla pubblica opinione.

Favorire le scelleratezze (o le mattane) politiche d'un imputato assurto ai vertici del potere per acquistare credito da una pubblica opinione in larga misura cloroformizzata: è vero che il cinismo è di moda in politica, ma non dovrebbe spadroneggiare anche nei "media". Invece spadroneggia eccome! Questo del salvacondotto è un culmine da primato.
* * *

Lo confesso: ho un debole per la Marcegaglia. È chiara, decisa, dice sì sì, no no. Una capigliatura ondosa. Una femminile virilità. La sua ricetta è meno tasse, meno spese, salari agganciati alla produttività. Il programma di Berlusconi e anche di Tremonti, ma con qualche variante di non piccolo rilievo.

Prima variante: di diminuire le tasse non se ne parlerà fino al 2013. Avevano promesso di portare la pressione fiscale dal 43 al 40 per cento, ma ora che i voti li hanno avuti ci informano che nel 2013 la pressione fiscale sarà del 42,90. È contenta la Marcegaglia? Mi piacerebbe saperlo ma lei di queste cose non parla anche se su questo punto hanno fatto il diavolo a quattro ai tempi di Padoa-Schioppa e di Visco. Loro almeno i soldi li prendevano agli evasori e a Confindustria hanno dato cinque punti in meno di Irap e Ires. Tremonti l'Ires l'ha già riportata al livello originario, cinque punti e mezzo in più. È contenta signora? Lo dica, sì sì, no no, non muore nessuno. Qualcuno veramente ci lascia la pelle per uno straccio di contratto precario o in nero. Non dovreste espellerli da Confindustria quelli che assumono in nero?

Le spese. Tagliare gli sprechi va bene. Continuità con Padoa-Schioppa. L'Ufficio studi della Confindustria l'ha onestamente ricordato: continuità. Ma Tremonti non taglia solo le spese intermedie, taglia tutto. Tremonti è bravo. Ma lei, gentile Emma, constata con molto disappunto che la crescita nel 2008 sarà zero e nel 2009, se va bene, salirà allo 0,6. Andiamo di lusso. Con l'inflazione al 3,6 e per energia e alimentari al 5,5.

Crescita zero. Investimenti sotto zero. Taglio di spese deflatorio. Però due miliardi buttati per l'Ici. Trecento milioni buttati per Alitalia, che stanno per diventare un milione e mezzo se Banca Intesa darà il disco verde. Sommiamo queste cifre e aggiungiamoci l'elemosina dei 500 milioni "una tantum" ai pensionati poveri. Sono già quattro miliardi buttati dalla finestra. Però niente aumento dei salari se non aumenta la produttività.

Ma i suoi industriali, gentile Marcegaglia, loro per la produttività non è che abbiano fatto miracoli. Salvo il costo del lavoro da comprimere. Prodotti nuovi? Non se ne parla. Ricerca? Idem. Intanto crolla la Borsa. Non è colpa sua, signora Emma, né di Tremonti, né di Draghi. Però crolla. Trichet alzerà i tassi mentre la Fed li abbasserà. Chi ha ragione? Forse Draghi dovrebbe esprimersi e forse anche Tremonti e magari anche Confindustria.

Berlusconi è esentato. Lui si occupa di processi con Ghedini, di militari in strada con La Russa e di schedatura dei "rom" con Maroni. Ha ragione quel genio di Altan sull'ultimo numero dell'Espresso: una donnina con le labbra rosse e gli occhi pensierosi dice: "Ho paura ma non so di che cosa". Gli italiani li avete ridotti così.

(29 giugno 2008)
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"DIRITTI UMANI FONDAMENTALI: NON POSSIAMO STARE A GUARDARE, COSA DIREBBERO DOMANI I NOSTRI FIGLI DEI LORO PADRI?"


Postato da: Beppe Grillo/Paolo Cerini il 27-30/06/2008 9.10
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7640920&#idm...
www.beppegrillo.it/

"TRE ANNI (e qualche mese) DOPO"

Sono più di tre anni che batto i polpastrelli sulla tastiera di un pc.

Ho scritto migliaia di post. Ricevuto due milioni di commenti. Pubblicato libri di denuncia.

Ho fatto insieme a voi cento battaglie: dalla riapertura della birreria Pedavena, alla cacciata del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, dall’omicidio di Federico Aldrovandi all’aiuto di una mamma senza lavoro con una bimba disabile.

Sono andato a Bruxelles per denunciare il nostro Parlamento pieno di condannati e una legge incostituzionale che non ci permette di scegliere il candidato.

A Strasburgo ho chiesto alla Comunità Europea di non mandare più fondi alle mafie.

Ho organizzato due V-day insieme a gente meravigliosa per un Parlamento senza condannati e una libera informazione in un libero Stato.

74.000 persone dei Meetup in 364 città seguono e sviluppano le idee del blog sulla giustizia, la pubblica amministrazione, l’ambiente, l’energia.

Ho portato 350.000 firme al Senato per la legge popolare per eliminare dal Parlamento i condannati.

Chiederò di presentarla al Senato in una pubblica seduta.

Sto ricevendo le vostre firme per il referendum per una libera informazione e l’abolizione della legge Gasparri.

Le consegnerò alla Corte di Cassazione in luglio.

Ho lanciato le liste civiche perché VOI vi riappropriate dei vostri comuni al posto di politici corrotti e incompetenti.

Sono andato all’assemblea Telecom a difendere i piccoli azionisti che si sono visti cancellare il loro capitale dai Tronchetti e dai Buora.

In cambio i politici e i media hanno cercato di distruggere la mia immagine.

Grasso, ricco, becero, ignorante, populista, qualunquista, ma anche fascista o costola dell’estrema sinistra.

Mio fratello ha catalogato almeno cinquecento diversi insulti riferiti a Beppe Grillo.

Chiunque al mio posto si chiederebbe chi glielo fa fare.

Non i soldi. Guadagnerei dieci volte di più facendo la pubblicità a un formaggino.

Non la serenità. Neppure gli affetti. Molti dei miei amici non mi chiamano più, non si fanno più vedere.

In famiglia mi avvertono che qualcuno me la farà pagare e che dovrei pensare di più alla incolumità dei miei figli.

Le citazioni sono parte della mia vita.

I miei avvocati lavorano almeno su tre processi alla volta per denunce contro di me.

In fondo sto per compiere i sessant’anni.

Belin, lo so che ne dimostro venti di meno, ma purtroppo è così.

Ho lavorato da quando ne avevo venti.

Potrei rimanere tranquillo e godermi la vita che mi rimane.

Lo penso spesso.

Poi guardo Ciro che ha solo 7 anni e capisco che non ho scelta.

Non posso stare a guardare mentre il mio Paese sprofonda.

Cosa direbbero domani i miei figli del loro padre?


Ps: Vi aspetto alla Gita su Roma il 25 luglio 2008



Carissimo Paolo Cerini,

Ben tornato!

In linea di massima condivido la spietata analisi che, insieme a Beppe Grillo, Antonio Dipietro, Valter Veltroni e ad alcuni giornalisti di Repubblica, dopo mesi di involontario silenzio, ci hai sottoposto questa mattina.

So che apprezzi e stimi dovutamente, insieme a So.Spi e Pino Lupo, anche le "imprese" che, da molti anni ormai, a somiglianza di Beppe Grillo e di moltissimi altri coscienziosi padri di famiglia, mi sforzo di compiere in vista dell'effettivo rispetto dei diritti umani fondamentali deglu "ultimi degli ultimi" ovverossia di tutti i dimessi/dissociati/disassociati/bannati/ostracizzati dall'Ente giuridico CCT/WTS e da tutte le altre Associazioni, anche virtuali, di carattere politico e/o religioso.

Spero che tu non abbia perso i contatti con le discussioni svolte in questi ultimi mesi ma, anche se ciò fosse accaduto, a te oggi chiedo un piccolo sforzo supplementare.

Grazie soprattutto agli infaticabili Claudio CAVA e Maria BIDELLA il rapporto dialettico, seppure a distanza, tra Pino LUPO/SOCCORSO SPIRITUALE e Achille LORENZI/INFOTDGEOVA LIBERAMENTE è alquanto migliorato.

Realmente, nonostante gli apprezzati progressi, la meta positiva dell'agognato "ACCORDO GENERALE AMICHEVOLE E BONARIO" non è stata ancora raggiunta.

Un primo risultato positivo, però, è stato recentemente raggiunto mediante l'Atto di intervento volontario ai sensi dell'art. 105 cpc nella Causa civile promossa da Luigi FALLACARA dinanzi al Tribunale di Bari nei confronti dell'Ente giuridico CCT/WTS a tutele dei diritti umani fondamentali degli "ultimi degli ultimi" innanzi indicati.

So con certezza che, in questi stessi giorni, Soccorso Spirituale e Pino Lupo si stanno attrezzando per dare ulteriore effettivo (e decisivo, speriamo in senso favorevole!) sostegno a detta "Causa pilota".

Mi risulta altresì che molti sono i singoli fedeli/cittadini che si stanno positivamente interrogando sul profondo significato positivo della "Battaglia per la Civiltà" ingaggiata da Luigi Fallacara e, alcuni Foristi tra i più coraggiosi, stanno pensando concretamente di organizzarsi dovutamente in vista del fine positivo che tu stesso hai pure indicato: opporsi alla strisciante "DITTATURA CATTO-GEOVISTA" di Mister Silvio BERLUSCONI & Co..

Una "proposta concreta" in tal senso dovrebbe essere formulata nei prossimi giorni da Marina ed Enrico FRASSINETTI di Genova: sono ansioso di conoscere se e come si svilupperanno gli eventi!.

Di una cosa, però, sono e resto persuaso: urge una sempre più profonda presa di coscienza per una vera e radicale "APOCALISSE PER UNO STATO LAICO".

Mi sbaglierò, ma l'iniqua Legge 222/85 istitutiva del malfamatissimo fiume di miliardi dell'otto per mille in favore della Chiesa cattolica e delle altre Istituzioni religiose (fatta la non casuale eccezione in favore della CCT/WTS) potrebbe/dovrebbe rappresentare la miccia di tale sempre più improcrastinabile riforma democratica dello Stato democratico italiano.

Cosa ne pensi, puoi darci una mano più concreta?.

Con la massima stima e simpatia.

Vito Pucci



******



Estemporanea di Candido Maffeis/Adelaide Roncalli/Nazzareno Dalla Libera/Pino Lupo/Luigi Fallacara/Emo-Marco Piccioni/Stefano LORENZI/Annamaria FRANZONI e di tutti i singoli ostracizzati rispetto alle minacciose Istituzioni civili e religiose che, per la loro stessa sopravvivenza, tendono illegalmente a negare i diritti umani fondamentali dei singoli fedeli/cittadini



[Modificato da Vito.Pucci 30/06/2008 10:12]
30/06/2008 10:31
 
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Vito: Cosa ne pensi, puoi darci una mano più concreta?.

Con la massima stima e simpatia.

Vito Pucci



Stimato e generoso Vito, un'altra priorita' si sta imponendo in questi ultimi tempi, ossia, la "democrazia",dice bene Scalfari e qualche altro politico, il nostro e' ormai un popolo "cloroformizzato",ci stanno scippando la democrazia con tutto quello che essa rappresenta e sono in pochi ad accorgersene,un giorno,non sara' piu' possibile difenderla con l'informazione, visto che intendono colpire anche quest'ultima (uno degli obiettivi dei prossimi anni del governo di destra).


Mi verrebbe voglia di vendere tutto e trasferirmi definitivamente in Brasile, purtroppo non posso abbandonare mia madre anziana (85 anni).

Con affetto e stima
[Modificato da pcerini 30/06/2008 10:36]
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Caro Paolo,
A Maceiò, in Brasile, ho un amico che si è trasferito da quasi 5 anni. Ogni tanto mi scrive per invitarmi a raggiungerlo. L'avrei fatto se non fosse che anche io mi sento legato dagli affetti e morirei di nostalgia e di sensi di colpa.

Sono un ammiratore di vecchia data di Beppe Grillo, che ho avuto modo di incontrare personalmente, nel corso degli anni. Un uomo di comunicazione dotato di una energia vulcanica, un trasmettitore di adrenalina. Forse neanche lui poteva immaginare cosa si sarebbe scatenato dalle sue iniziative. Ora non si può più fermare, perchè crede fortemente in quello che dice e vuole lottare con tutte le sue forze contro un sistema che ci tiene in "gabbia". Grillo vuole dare un senso alla sua vita, dimostrando, prima di tutto ai suoi figli, che lui si è battuto per cambiare il "sistema" e per far rispettare i Diritti Umani di tutti.

Ognuno deve fare la sua parte, in base alle proprie possbilità e motivazioni!

Anche noi vogliamo dare il nostro contributo per aiutare e sostenere coloro che non hanno "voce", che non sanno difendersi, che sono in difficoltà e ce ne sono molti.

Anche la nostra "bandiera" è contro qualsiasi dittatura!

Un abbraccio
Pino


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Ha ragione quel genio di Altan sull'ultimo numero dell'Espresso: una donnina con le labbra rosse e gli occhi pensierosi dice: "Ho paura ma non so di che cosa". Gli italiani li avete ridotti così.
-Eugenio Scalfari-





da www.beppegrillo.it/

27 Giugno 2008
Tre anni (e qualche mese) dopo

Sono più di tre anni che batto i polpastrelli sulla tastiera di un pc. Ho scritto migliaia di post. Ricevuto due milioni di commenti. Pubblicato libri di denuncia. Ho fatto insieme a voi cento battaglie: dalla riapertura della birreria Pedavena, alla cacciata del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, dall’omicidio di Federico Aldrovandi all’aiuto di una mamma senza lavoro con una bimba disabile. Sono andato a Bruxelles per denunciare il nostro Parlamento pieno di condannati e una legge incostituzionale che non ci permette di scegliere il candidato. A Strasburgo ho chiesto alla Comunità Europea di non mandare più fondi alle mafie. Ho organizzato due V-day insieme a gente meravigliosa per un Parlamento senza condannati e una libera informazione in un libero Stato. 74.000 persone dei Meetup in 364 città seguono e sviluppano le idee del blog sulla giustizia, la pubblica amministrazione, l’ambiente, l’energia. Ho portato 350.000 firme al Senato per la legge popolare per eliminare dal Parlamento i condannati. Chiederò di presentarla al Senato in una pubblica seduta. Sto ricevendo le vostre firme per il referendum per una libera informazione e l’abolizione della legge Gasparri. Le consegnerò alla Corte di Cassazione in luglio. Ho lanciato le liste civiche perché VOI vi riappropriate dei vostri comuni al posto di politici corrotti e incompetenti. Sono andato all’assemblea Telecom a difendere i piccoli azionisti che si sono visti cancellare il loro capitale dai Tronchetti e dai Buora.
In cambio i politici e i media hanno cercato di distruggere la mia immagine. Grasso, ricco, becero, ignorante, populista, qualunquista, ma anche fascista o costola dell’estrema sinistra. Mio fratello ha catalogato almeno cinquecento diversi insulti riferiti a Beppe Grillo.
Chiunque al mio posto si chiederebbe chi glielo fa fare. Non i soldi. Guadagnerei dieci volte di più facendo la pubblicità a un formaggino. Non la serenità. Neppure gli affetti. Molti dei miei amici non mi chiamano più, non si fanno più vedere. In famiglia mi avvertono che qualcuno me la farà pagare e che dovrei pensare di più alla incolumità dei miei figli. Le citazioni sono parte della mia vita. I miei avvocati lavorano almeno su tre processi alla volta per denunce contro di me. In fondo sto per compiere i sessant’anni. Belin, lo so che ne dimostro venti di meno, ma purtroppo è così. Ho lavorato da quando ne avevo venti. Potrei rimanere tranquillo e godermi la vita che mi rimane. Lo penso spesso. Poi guardo Ciro che ha solo 7 anni e capisco che non ho scelta. Non posso stare a guardare mentre il mio Paese sprofonda. Cosa direbbero domani i miei figli del loro padre?



Ho letto lo scritto di Grillo!
Mi è stato di grande incoraggiamento, perchè rivela una persona fragile, di grandi sentimenti e pieno di umanità.
Mi commuove il suo essere consapevole di ciò che sta facendo, senza riuscire a fare un passo indietro. Beppe ha capito, ormai, la sua "strada" che percorre da molti anni. Ha capito che non può fare a meno di quello che fa.
Chi intraprende questi cammini deve avere una formidabile energia e una personalità con una forte spinta spirituale.
Capisco molto bene cosa succede a uomini come Grillo, perchè da qualche anno succede anche a me. Non puoi sottrarti a questa "attività". E' più forte della famiglia, del lavoro tradizionale, della vita privata, della tua stessa vita. Devi adoperarti per gli altri, devi difenderli dalle "prepotenze" di ogni tipo, devi continuamente poter dire a tutti che non devono farsi calpestare nella dignità.
Molti, pur di far valere il proprio potere religioso, politico, commerciale, persino telematico, antepongono i loro "egoismi" alla dignità. Prima vengono i regolamenti, i soldi, il potere, poi viene la dignità degli uomini, nostri fratelli.
Siamo persone possedute da buoni propositi e da una disposizione d'animo volta ai valori immensi dei Diritti di tutti gli uomini. Questo spirito è l'unica arma micidiale contro il male, l'unica moneta che possiamo spendere per investire nel libero pensiero.
Saluti
Pino






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01/07/2008 00:18
 
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A QUESTO PUNTO
SE NON VI E' ANCORA CHIARO
QUESTO DISEGNO MASSONICO

VI INVITO A LEGGERE E INDICARVI QUANTO SEGUE

E NON HO FINITO

RESTA SPAZIO PER L'EX ARIS E IL GRIS CHE DONA 50€ ALLO SPROVVEDUTO
-------------------------------------------------------------------


Un tempio massonico a San Pio da Pietrelcina





LEGGI

www.effedieffe.com/content/view/3017/175/




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01/07/2008 00:26
 
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E ORA ECCOVI IL TRONO DI SATANA
E IL SUO SIMBOLO DELLA CROCE ROVESCIATA NONCHE' L'ANTICRISTO ASSISOSI








COLUI CHE HA BACIATO IL CORANO ED E' ENTRATO SCALZO ALLA MECCA

U SUCCESSO-RE VI-CARIO DELLA PIU' GROSSA MENZOGNA DEI SECOLI








[Modificato da ®@ffstef@n 01/07/2008 01:19]
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01/07/2008 01:38
 
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Scusami, Raffaele,
Ma volendo cancellare un post che era doppio, non so come mai, ma li ha cancellati tutti e due.
Sei in gradio di ripristinarlo?
Si trattava dell'elenco di tutti i nomi della P2.
Scusami ancora!
Pino
[SM=x1061944] [SM=x1061944] [SM=x1061983]






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01/07/2008 01:59
 
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vedendo anch'io un doppione, nel mentre io cancellavo uno tu cancellavi l'altro
[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]

cmq

DAVO INNANZI TUTTO IL BENTORNATO A PAOLO
OLTRE A RICONSIDERARE (l grillo parlante)
UN PALLONE GONFIATO ALLA PARI DELLA TERESA DI CALCUTTA

CHE PREFERISCE FARSI FOTOGRAFARE CON I POTENTI PER POI FAR LA PARTE DEL CONIGLIONE CHE DA SOLO ARIA ALLA BOCCA, QUANDO POTREBBE SMUOVERE
DAVVERO LE MONTAGNE
MA SI SA I PAGLIACCI SONO SOLO BEN PAGATI

E FANNO FINTA CHE SFUGGE L'ESSENZIALE NONOSTANTE SA BENE CHE SONO UNO PEGGIO DELL'ALTRO
IL CHE,, CON LA CONPARTECIPAZIONE DELLA CCR A CUI PAGHIAMO
ANCHE LA MERDA CONSAPEVOLI E
COL BENESTARE DI POLITICI E CABARETTISTI DEI MIEI CONIGLIONI

disse pinocchio........maledetto grillo

MA SI SA...ANCHE LUI FA PARTE DELLA STORIA DEL BURATTINO MANOVRATO


VENIAMO AL DON-QUE:


Inscrizione alla loggia massonica P2.

















Vicende in cui è implicata la loggia P2

- Strage del treno Italicus
- strage di Bologna
- strage di Ustica
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- omicidio Calvi
- omicidio Pecorelli
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti FIAT alla massoneria



ELENCO ISCRITTI ALLA LOGGIA P2


Ten.Col. SERGIO ACCIAI Dott. PIERLUIGI ACCORNERO
Rag. GIACOMO AGNESI Dott. ENRICO AILLAUD
Dott. ALDO ALASIA Dott. GIOACCHINO ALBANESE
Dott. RAFFAELE ALBANO Cap. AMEDEO ALDEGONDI
Ten.Col. VITO ALECCI Magg. GIUSEPPE ALEFFI
Dott. ALESSANDRO ALESSANDRINI Amm. ACHILLE ALFANO
Gen. GIOVANNI ALLAVENA Prof. CANZIO ALLEGRITI
Prin. GIOVANNI ALLIATA DI MONTEREALE Dott. ITALO ALOIA
Sig. BRUNO ALPI Dott. ROBERTO AMADI
Dott. ANTONIO AMATO Dott. WILFRIDO AMBROSINI
Avv. WALTER AMENDOLA Dott. ARISTIDE ANDREASSI
Avv. LORIS ANDREINI Dott. MARIO ANDREINI
On. CLEMENT ANET BILÈ Dott. FRANCO ANGELI
Dott. ENNIO ANNUNZIATA Prof. FAUSTO ANTONINI
Prof. GIULIANO ANTONINI P.E. RENZO ANTONUCCI
Col. PIETRO AQUILINO Dott. GIUSEPPE ARCADI
Dott. ALDO ARCURI Dott. ROMOLO ARENA
Dott. GIACOMO ARGENTO Dott. SERGIO ARGILLA
On. GIAN ALDO ARNAUD Dott. CARLO ARNONE
Dott. FRANCESCO ARONADI Dott. RENATO ASCHIERI
Dott. GIUSEPPE ATTINELLI On. ANGELO ATZORI
Avv. ALFREDO AUBERT Col. MARIO AUBERT
Sig. ALBERTO AUREGGI Dott. JOSÈ AVILA
Rag. VITTORIO AZZARI Rag. GILBERTO BACCHETTI
Cap. VASCO BACCI Dott. ENZO BADIOLI
Dott. FRANCESCO BAGGIO Dott. URIO BAGNOLI
Ten.Col. ENRICO BAIANO Sig. PIETRO BALDASSINI
Cap. GIORGIO BALESTRIERI Dott. GIORGIO BALLARINI
On. PASQUALE BANDIERA Dott. GUIDO BARBARO
Dott. VITO BARBERA Rag. FRANCO BARDUCCI
Gen. TOMMASO BARILE Dott. GIOVANNI BARILLÀ
Dott. HIPPOLITO BARREIRO Geom. GIOVANNI BARTOLOZZI
Dott. FEDERICO BARTTFELD On. ANTONIO BASLINI
Dott. GIUSEPPE BATTISTA Dott. ALBERTO BATTOLLA
Avv. SALVATORE BELLASSAI Avv. GIROLAMO BELLAVISTA
Dott. DANILO BELLEI Ing. ENZO BELLEI
Dott. OTTORINO BELLI Dott. MARIO BELLUCCI
On. COSTANTINO BELLUSCIO Prof. NELLO BEMPORAD
Dott. GIORGIO BENINATO Dott. SILVIO BERLUSCONI
Dott. DOMENICO BERNARDINI Dott. FRANCESCO BERNASCONI
Cap.Fr. CARLO BERTACCHI Dott. GIUSEPPE BERTASSO
Dott. LUIGI BERTONI Dott. MARIO BESUSSO
Dott. LUIS ALBERTO BETTI Dott. LODOVICO BEVILACQUA
Dott. ANGELO BIAGINI Ing. LIVIO BIAGINI
Dott. CARLO BIAMONTI Avv. GIAN PAOLO BIANCHI
Dott. GIORGIO BIANCHI Avv. GIULIO BIANCHI
Avv. PIERLUIGI BIANCHINI MORTANI Prof. FRANCESCO BIANCOFIORE
Ing. FRANCO BIDA P.I. GIORGIO BIDA
Dott. GIORGIO BILLI Dott. MAURIZIO BINA
Dott. LUIGI BINA Amm. GINO BIRINDELLI
Dott. LUIGI BISIGNANI Dott. GARIBALDO BISSO
Gen. LUIGI BITTONI Col. BARTOLO BLASIO
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Uff. JOSÈ BOLSHAW SALLES Dott. GIANNI BONAGA
Sig. VINCENZO BONAMICI Dott. UGO BONASI
Geom. ANTONIO BONETTI Sig. SANDRO BONI
Dott. NICOLÒ BORGHESE Avv. FABIO BORZAGA
Dott. ENRIQUE VICTOR BOULLY Dott. OSVALDO BRANA
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Sig. MAURIZIO BRUNI Dott. VITTORIO BRUNI
Dott. OTTORINO BRUNO Dott. PAOLO BRUNO
Gen. WALTER BRUNO Sig. IVAN BRUSCHI
Dott. ETTORE BRUSCO Sig. RENZO BRUZZONE
Dott. FOSCO BUCCIANTI Avv. BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI
Gen. PAOLO BUDUA Avv. GLAUCO BUFFARINI GUIDI
Dott. ROBERTO BUFFETTI Sig. ALDO BUGNONE
Dott. ANTONIO BUONO Rag. GIANCARLO BUSCARINI
Magg. ANTONIO CACCHIONE Cap. CARLO CADORNA
Sig. GIORGIO CAGNONI Dott. MARIO CAGNONI
Sig. PAOLO CAGNONI Sig. PAOLO CAIANI
Sig. PIERO CAIANI Dott. SALVATORE CAJOZZO
Col. ANTONIO CALABRESE Dott. SILVIO CALDONAZZO
Cap. GUIDO CALENDA Dott. ROBERTO CALVI
Dott. ANTONIO CALVINO Dott. ANTONIO CAMPAGNI
Dott. ENNIO CAMPIRONI Dott. UMBERTO CAMPISI
Maestro PAOLO CANDIGLIOTA Dott. ANTONIO CANGIANO
Col. ROCCO CANNIZZARO Cap. ANTONIO CANTELLI
Ing. FERNANDO CANTINI Dott. ALBERTO CAPANNA
Prof. ILVO CAPECCHI Dott. ACHILLE CAPELLI
Dott. CARLO CAPOLOZZA Rag. FRANCO CAPONI
Rag. ATTILIO CAPRA On. GIULIO CARADONNA
Prof. LUIGI CARATOZZOLO P.I. ANTONINO CARBONARO
Dott. EUGENIO CARBONE Magg. ALBERTO CARCHIO
Dott. ITALO CARDARELLI Dott. GIAMPAOLO CARDELLINI
Col. ROCCO CARDUCCI Prof. CESARE CARELLA
On. EGIDIO CARENINI Ten.Col. GUIDO CARENZA
On. VINCENZO CAROLLO Dott. PIERO PIER CARPI
Dott. VITTORIO CARRIERI Dott. GIORGIO CARTA
Sig. SILVIO CASAGNI Dott. ROBERTO CASARUBEA
Dott. PIETRO CASELLATO Gen. GIUSEPPE CASERO
Sig. REMO CASINI Prof. ALESSANDRO CASOTTO
Dott. SALVATORE CASSATA Dott. CARLO CASTAGNOLI
Ing. ANTONIO CASTELGRANDE Avv. FRANCESCO CATALANO
Dott. GIUSEPPE CATALANO Ing. LAICO BRUNO CATTANEO
Dott. FILIPPO CAUSARANO Col. SECONDO CAVALLI
Prof. LUIGI CAVALLINI Prof. GIORGIO CAVALLO
Dott. ENRICO CECCARELLI Sig. MARIO CECCHERINI
Ten.Col. LUIGI CECCHETTI Dott. MARIO CECCHI
Rag. BRUNO CECCHI Dott. BRUNO CECCHINI
Amm. MARCELLO CELIO Dott. MASSIMILIANO CENCELLI
Prof. ISIDORO CENTRELLA Col. AMEDEO CENTRONE
Dott. ALBERTO CEREDA On. GIANNI CERIONI
Dott. GIOVANNI CERQUETTI Cap. UMBERTO CESARI
Geom. EUGENIO CESARINI Cap. SALVATORE CESARIO
Dott. GABRIELE CETORELLI On. ALDO CETRULLO
Dott. FRANCESCO CETTA Rag. ALESSANDRO CHECCHINI
Rag. CLAUDIO CHIAIS Dott. ANTONIO CHIARELLI
Dott. BRUNETTO CHIARELLI Dott. GIULIO CHIARUGI
Gen. GIUSEPPE CIANCIULLI On. FABRIZIO CICCHITTO
Amm. GIOVANNI CICCOLO Dott. ITALO CICHERO
Dott. BERNARDINO CIFANI Dott. LUIGI CIMINO
Geom. MARIO CINGOLANI Sig. MANLIO CIOCCA
Dott. MARIO CIOLINI Sig. MARIO CIOLLI
Dott. VASCO CIONI Dott. ELIO CIOPPA
Col. ENZO CIRILLO Rag. CARLO CIUFFI
Dott. ROBERTO CIUNI Sig. RENATO CIVININI
Col. ENZO CLIMINTI Col. ENNIO COCCI
Dott. JOAQUIN COELHO Dott. ANTONIO COLASANTI
Dott. ENRICO COLAVITO Rag. GIUSEPPE COLOSIMO
Dott. GIUSEPPE COMPAGNO Magg. MARINO CONCA
Magg. GIUSEPPE CONSALVO Dott. ALFONSO COPPOLA
Dott. LORIS CORBI Dott. FAUSTO CORDIANO
Col. ANTONIO CORNACCHIA Sig. HEITOR CORREA DE MELLO
Dott. STEFANO CORRUCCINI Dott. VINCENZO CORSARO
P.I. CARMELO CORTESE Cap. Vasc. CARLOS ALBERTO CORTI
Dott. FRANCESCO COSENTINO Prof. ALFIERO COSTANTINI
Ten.Col. ALESSANDRO COSTANZO Dott. MAURIZIO COSTANZO
Dott. FRANCESCO CRAVERO Sig. GIOVANNI CRAVERO
Dott. GIAMPAOLO CRESCI Dott. GIOVANNI CRESTI
Dott. FABIO CRIVELLI Dott. GIUSEPPE RENATO
Dott. FRANCESCO CRUPI Dott. GIORGIO CSEPANYI
Ing. GIAMPIERO CUNGI Dott. LINO CURIALE
Dott. ANTONINO CUSIMANO Cap.Vasc. SERGIO D'AGOSTINO
Dott. ANTONIO D'ALI STAITI Gen. ROMOLO DALLA CHIESA
Cap. GIUSEPPE D'ALLURA Dott. FEDERICO D'AMATO
Dott. ANTONIO D'ANCONA On. EMO DANESI
Dott. MARIO D'ANGELO Col. SALVATORE DARGENIO
Ing. GIOVANNI D'ARMINIO MONFORTE Dott. LORENZO DAVOLI
Avv. SERGIO DE ALMEIDA MARQUES Dott. STEFANO DE ANDREIS
Dott. GABRIELE DE ANGELIS Dott. GUSTAVO DE BAC
Dott. HANS DE BELDER Magg. UMBERTO DE BELLIS
Dott. SVANDIRO DE BLASIS Rag. ANTONIO DE CAPOA
On. MASSIMO DE CAROLIS Dott. MATTEO DE CILLIS
Sen. DANILO DÈ COCCI Dott. PIETRO DE FEO
Prof. DOMENICO DE GIORGIO Sig. DOMENICO DE GIUDICI
Geom. GIANCARLO DEGL'INNOCENTI Dott. RENZO DE GRANDIS
Ten.Col. SERGIO DEIDDA On. FILIPPO DE JORIO
Dott. GUGLIELMO DE LA PLAZA Dott. CESAR DE LA VEGA
Sig. ALESSANDRO DEL BENE Geom. VITTORIO DEL BIANCO
Col. MARIO DEL BIANCO Rag. GIAMPIERO DEL GAMBA
Ten.Col. MANLIO DEL GAUDIO Sig. PIERLUIGI DEL GUERRA
Dott. GIUSEPPE DELL'ACQUA Dott. MASSIMO DELL'AQUILA
Ten.Col. BRUNO DELLA FAZIA Dott. GIUSEPPE DELL'ONGARO
Dott. PIETRO DE LONGIS Dott. JORIO DEL MORO
On. FERRUCCIO DE LORENZO Dott. GIUSEPPE DEL PASQUA
Dott. PIETRO DEL PIANO Dott. MICHELE DEL RE
Prof. EDOARDO DEL VECCHIO Magg. VITTORIO DE MARCO
Avv. FULVIANO DE MARI Sig. ROMOLO DE MARTINO
Dott. PAOLO DE MICHELIS Dott. VINCENZO DE NARDO
Ing. SALVATORE DENTE Sig. SERGIO DENTI
Dott. BONIFACIO DE OLIVEIRA Dott. CARLO DE RISIO
Col.Avv. ANTONIO DE SALVO Gen. LUIGI DE SANTIS
Dott. WILLIAM DE SENA Dott. ERCOLE DE SIATI
Avv. JORGE DE SOUZA Sig. DENIS DE STAFANIS BAIARDO
Dott. LEVY DE SUOZA Dott. OSVALDO DE TULLIO
Sig. VINCENZO DE VITO Dott. FRANCO DI BELLA
Avv. ALBERTO DI CARO Ten.Col. SERGIO DI DONATO
Dott. LEONARDO DI DONNA Ten.Vasc. BRUNO DI FABIO
Dott. RODOLFO DI FILIPPÒ Prof. GIUSEPPE DI GIOVANNI
Rag. SERGIO DI LALLO Gen. SEBASTIANO DI MAURO
Dott. MARIO DIANA Dott. LUIGI DINA
Dott. VINCENZO D'ISANTO Prof. GIUSEPPE DONATO
Sig. MASSIMO DONELLI Avv. PEDRO DOS SANTOS
Dott. DUILIO DOTTORELLI Cap. GIAN CARLO D'OVIDIO
Avv. GIOVANNI DRUETTI DI USSEL Dott. MARIO DUCE
Mar. MAURIZIO DURIGON On. MARIO EINAUDI
Dott. ANTONIO ESPOSITO Rag. CLAUDIO FABBRI
Dott. GIOVANNI FABBRI Dott. CARLO FABRICCI
Dott. LUIGI FADALTI Col. NICOLA FALDE
Dott. CARLO FALLA GARETTA Dott. GIOVANNI FANELLI
Cap. GIOVANNI FANTINI Dott. FRANCESCO FARINA
Sig. MARIO ELPIDIO FATTORI Dott. TITO FAVI
Gen. ENRICO FAVUZZI Dott. MARIO ALBERTO
Ten.Col. LUCIANO FEDERICI Prof. FRANCO FERRACUTI
Dott. RUGGERO FERRARA Sig. ALBERTO FERRARESE
Dott. ALBERTO FERRARI Dott. ALDO FERRARI
Avv. GIUSEPPE FERRARI Dott. MARIO FERRARI
Rag. IVO FERRETTI Dott. ANTONIO FERRI
Ten.Col. DOMENICO FIAMENGO Dott. CIRINO FICHERA
Dott. WILSON FILOMENO Dott. GERARDO FINAURI
Dott. BENIAMINO FINOCCHIARO Dott. ENNIO FINOCCHIARO
Dott. WALTER FERNANDES FINS Dott. OVIDIO FIORETTI
Dott. PUBLIO FIORI Dott. RUGGERO FIRRAO
Dott. ALESSANDRO FLORA Dott. FABRIZIO FLUMINI
Gen. CARLO FOCE Dott. MARCO FOLONARI
Amm. VITTORIO FORGIONE On. FRANCO FOSCHI
Prof. ARNALDO FOSCHINI Sen. FRANCO FOSSA
Sig. MICHELE FOSSA Dott. ARTEMIO FRANCHI
Sig. GIORGIO FRANCHINI Cap. LUCIANO FRANCINI
Dott. GIANFRANCO FRANCO Dott. LUIGI FRANCONI
Dott. FRANCESCO FRANZONI On. AVENTINO FRAU
Dott. LUIS FUGASOT Dott. SEBASTIANO FULCI
Dott. SILVESTRO FURGAS Cap. SILVIO FUSARI
Dott. UGO FUXA Dott. GIAN PIERO GABOTTO
Gen. EDUARDO GALLARDO RINCON Dott. SALVATORE GALANTE
Dott. GIUSEPPE GALLO Col. SALVATORE GALLO
Gen. VITALIANO GAMBAROTTA Dott. ADOLFO GAMBERINI
Dott. EDOARDO GASSER Comm. LICIO GELLI
Dott. MARIO GENGHINI Dott. CARMELO GENOVESE ZERBI
Ten.Col. FRANCESCO GENOVESE Col. PASQUALINO GENTILE
Amm. ANTONINO GERACI Dott. ROBERTO GERVASO
Dott. ANTONIO JOSÈ GHIRELLI GARCIA Geom. GIANCARLO GHIRONI
Dott. GIUSEPPE GIACCHI Dott. ADO GIACCI
Prof. GIACOMO GIACOMELLI Sig. ROMANO GIAGNONI
Dott. DOMENICO GIALLI Ing. MARIO GIANNETTI
Ing. OSVALDO GIANNETTI Gen. ORAZIO GIANNINI
Dott. ORAZIO GIANNONE Gr.Uff. PIERO GIANNOTTI
Prof. GENNARO GIANNUZZI Dott. RENATO GIAQUINTO
Col. RENATO GIARIZZO On. ILIO GIASOLLI
Rag. RENZO GIBERTI Prof. LUIGI GIOFFRÈ
Dott. TOMMASO GIORGESCHI Avv. RAFFAELLO GIORGETTI
Dott. ANGELO GIOVANELLI Dott. GIOVANNI GIRAUDI
Dott. VINCENZO GISSI Gen. RAFFAELE GIUDICE
Cap. GIOVANNI GIUFFRIDA Dott. EZIO GIUNCHIGLIA
Ten.Col. UMBERTO GIUNTA Dott. MICHELE G. GIURATRABOCCHETTA
Sig. VITTORIO GNOCCHINI Dott. GHERARDO GNOLI
Ten.Col. VITTORIO GODANO Dott. GIORDANO GOGGIOLI
Dott. CESARE GOLFARI Prof. EGONE GOLIMARI
Col. UMBERTO GRANATI Dott. OSVALDO GRANDI
Dott. PIETRO PAOLO GRASSI Gen. GIULIO GRASSINI
Dott. GIANFRANCO GRAZIADEI Gen. GIULIO CESARE GRAZIANI
Dott. GIUSEPPE GRAZIANO Sig. MARIO GRAZZINI
Sig. MARIO LUIGI GREGORATTI Dott. FRANCESCO GREGORIO
Dott. ANGELO GRIECO Dott. MATTEO GRILLO
Cap. ERNESTO GROSSI Ten.Col. SANTO GUCCIARDO
Dott. FERDINANDO GUCCIONE MONROY Dott. GIOVANNI GUIDI
Dott. PAOLO GUNGUI Gen. GIUSEPPE GUZZARDI
Dott. EVER HAGGIAG Dott. JULIO HARATZ
Col. RUBENS IANNUZZI Dott. GIUSEPPE IMPALLOMENI
Sig. FRANCESCO IMPERATO Dott. WALDEMAR INCROCCI
Dott. ORESTE INNOCENTI Dott. ANTONIO IOLI
Dott. FRANCESCO IOLI Dott. CARMELO ISAIA
Dott. LUIGI IVALDI Dott. JOSÈ ISAAC KATZ
Dott. GUIDO KESSLER Gen. GIUSEPPE KUNDERFRANCO
Dott. ADOLFO KUNZ On. SILVANO LABRIOLA
Cap. ANTONIO LA BRUNA Dott. LUCIANO LAFFRANCO
Dott. IPPOLITO LA MEDICA Ten.Col. MICHELE LA MEDICA
Comm. REMO LANDINI Dott. CLAUDIO LANTI
Dott. GIOVANNI LA ROCCA Dott. RAUL ALBERTO LASTIRI
Sig. Gen.NARO GINO LATILLA Dott. ARMANDO LAURI
Dott. SILVIO LAURITI Col. FULBERTO LAURO
Dott. PABLO LAVAGETTO Cav.Lav. MARIO LEBOLE
Dott. ANTONIO LECCISOTTI Dott. GIOVANNI LEDDA
Col. FEDERICO LENCI Avv. VITO LENOCI
Sig. LUIGI LENZI Avv. LEONARDO LEONARDI
Dott. EMILIO LEONELLI Dott. VINCENZO LEPORATI
Dott. ENZO LERARIO Dott. WALTER LEVITUS
Cap. MATTEO LEX Dott. ANTONINO LI CAUSI
Cap. SERAFINO LIBERATI Dott. VITTORIO LIBERATORE
On. GAETANO LICCARDO Dott. BRUNO LIPARI
Dott. VINCENZO LIPARI Gen. VITTORIO LIPARI
Prof. GIANFRANCO LIZZA Ing. GLAUCO LOLLI GHETTI
Magg. GIOVANNI LONGO Prof. PASQUALE LONGO
On. PIETRO LONGO Dott. GAETANO NINO LONGOBARDI
Dott. LUIGI LONI COPPEDÈ Avv. GAETANO LO PASSO
Dott. ANTONIO LOPES Dott. JOSÈ LOPEZ REGA
Gen. DONATO LO PRETE Col. GIANCARLO LORENZETTI
Sig. GIANCARLO LORENZINI Prof. MASSIMO LOSAPPIO
Dott. DOMENICO LO SCHIAVO Cap. MARIO LOTTA
Col. GIUSEPPE LO VECCHIO Avv. ROCCO LO VERDE
Dott. ALVARO LUCIANI Ing. LUCIANO LUCIANI
Dott. OTELLO MACCHIONI DI SELA Dott. GIUSEPPE MACINA
Dott. LUIGI MADIA Stt.Vasc. FULVIO MAFERA
Gen. GIANADELIO MALETTI Dott. FRANCESCO MALFATTI DI MONTETRETTO
Prof. GIANCARLO MALTONI On. ENRICO MANCA
Col. PIERLUIGI MANCUSO Dott. ANDRÈ MANDI
Ten.Col. ROBERTO MANNIELLO Dott. GIUSEPPE MANNINO
Dott. DARIO MANZINI Cap.Fr. VITO MARANO
Geom. GUGLIELMO MARCACCIO Col. CARLO MARCHI
Arch. ANTONIO MARCHITELLI Sig. MARESCO MARINI
Dott. PASQUALE MARINO On. LUIGI MARIOTTI
Dott. RENATO MARNETTO Dott. GIOVANNI MARRAS
Dott. OSVALDO MARRAS Cap.Fr. MARIANO MARRONE
Sig. FRANCO MARSILI Sig. MARIO MARSILI
Dott. CARLO MARTINO On. ANSELMO MARTONI
Cap. ANTONIO MARTURANO Dott. MASSIMO MASCOLO
Dott. MARCO MASINI On. RENATO MASSARI
Amm. ALDO MASSARINI Dott. SERGIO MASSENTI
Gen. EMILIO EDUARDO MASSERA Dott. CARLO MASSIMO
Prof. PAOLO MATASSA MARCHISOTTO Dott. CARLO MAURO
Dott. GIACOMO MAYER Dott. GIORGIO MAZZANTI
Col. ROCCO MAZZEI Sen. LUIGI MAZZEI
Col. GIUSEPPE MAZZOTTA Dott. GIUSEPPE MAZZOTTI
Dott. ROBERTO MEMMO Ten.Col. GAETANO MENDOLIA
Dott. GIANNI MERCATALI Gen. FRANCESCO MEREU
Dott. GIORGIO MERLI Cap. PIETRO MERTOLI
Prof. RENZO MERUSI Dott. MARCO MESSENI PETRUZZELLI
Dott. ANTONIO MESSINA Prof. MICHELE MESSINA
Rag. ELIO MESSURI Dott. ROBERTO ROMERO MEZA
Dott. LEO MICACCHI Gen. VITO MICELI
Gen. GIULIANO MICHELI Dott. FRANCO MICHELINI TOCCI
Rag. ENRICO MICHELOTTI Col. GIUSEPPE MIDILI
Arch. ALADINO MINCIARONI Col. GIOVANNI MINERVA
Avv. SERGIO MINERVINI Gen. OSVALDO MINGHELLI
Avv. PIETRO MINNINI Gen. IGINO MISSORI
Geom. ROBERTO MISURI Dott. ARRIGO MOLINARI
On. Prof. OTTORINO Cap. GIUSEPPE MONGO
On. AMLETO MONSELLATO Col. GIUSEPPE MONTANARO
Ten.Col. ANSELMO MONTEFREDDO Sig. RIZIERO MONTI
Dott. FLAVIO MONTISCI Gen. OTELLO MONTORSI
Ten.Col. FRANCO MORELLI Dott. MARIO MORETTI
Cap. CARLO MORI Dott. GAETANO MORREALE
Dott. FLAVIANO MORRI Dott. PANFILO MORRONI
Dott. PAOLO MOSCA Dott. FRANCESCO MOSCIARO
Comm. BRUNO MOSCONI Dott. GIOVANNI MOTZO
Cap.Fr. ANGELO MURRU Magg. FRANCO MURTAS
Dott. ARRIGO MUSIANI Gen. FAUSTO MUSTO
Col. PIETRO MUSUMECI Dott. FRANCO NACCI
Dott. PAOLO NANNARONE On. VITO NAPOLI
Dott. LUIGI NEBIOLO Arch. MARIO NEGRI
Prof. ROSARIO NICOLETTI Ten.Col. RENATO NICOLI
Dott. EDILIO NICOLINI Col. DOMENICO NIRO
Dott. GIOVANNI NISTICÒ Mar.Magg. ENRICO NOCILLI
Sig. ALIGHIERO NOSCHESE Sig. ALBERTO NOSIGLIA
Col. FRANCO NOVO Prof. ANGELO NUNZIANTE
Sig. ANTONIO NUNZIATI Ten.Col. SALVATORE ODDO
Prof. GIANLUIGI OGGIONI Dott. LUIGI OLIVA
Sig. CARLO ONNIS Dott. GIOVANNI ORGANO
Dott. GIAMPIERO ORSELLO Avv. UMBERTO ORTOLANI
Dott. ANTONIO PACELLA Dott. GIAN CARLO PAGANO
Dott. ANTONIO PALADINI Dott. GIOVANNI PALAIA
Dott. CLAUDIO PALAZZO Avv. GIAMPAOLO PALLOTTA
Dott. BRUNO PALMIOTTI Gen. GIOVAMBATTISTA PALUMBO
Ing. PASQUALE PALUMBO Comm. COSTANTINO PANARESE
Dott. ROBERTO PANDOLFINI Ten.Col. GIANCARLO PANELLA (*)
Dott. ANDREA PANNO Dott. SERGIO PANZACCHI
Col. MARCO PAOLA Avv. MARIO PAOLA
Dott. ENRICO PAOLETTI Prof. IVAN PAPADIA
Rag. NICOLINO PAPPALEPORE Sig. ANGELO PARACUCCHI
Dott. MAURIZIO PARASASSI Cap.Dott. GIUSEPPE PARATORE
Dott. ANGELO PARISI Sig. PIERUGGERO PARTINI
Dott. TITO PASQUALIGO Dott. ANDREA PASQUALIN
Dott. BRUNO PASSARELLI Dott. VITO PASSERO
Dott. FERDINANDO PASTINA Ten.Col. FRANCO PASTORE
Cap. GIOVANNI PASTORE Dott. SALVATORE PASTORE
Sig. MARCELLO PASTORELLI Dott. GIOVANNI PATTUMELLI
Sig. ALVARO PAZZAGLI Dott. FRANCO PECO
Avv. CARMINE MINO PECORELLI On. MARIO PEDINI
Dott. VITALIANO PEDUZZI Dott. DAVIDE PELLEGRINI
Dott. OLIVO PELLI Prof. RENATO PELLIZZER
Dott. WALTER PELOSI Dott. FRANCESCO PENNACCHIETTI
Dott. CORRADO PENSA Dott. MAURIZIO PEPE
Sig. CLAUDIO PEREZ BARRUNA Dott. ALDO PERITORE
Dott. ALBERTO PERNA Dott. CESARE PERUZZI
Dott. CARLO PESARESI Rag. LAMBERTO PETRI
Cap. GIANFRANCO PETRICCA Sig. ANTONIO PETRUCCI
On. SERGIO PEZZATI Sig. CLAUDIO PICA
On. ROLANDO PICCHIONI Gen. FRANCO PICCHIOTTI
Ten.Col. ANTONIO PICCIRILLO Mar.Cav. ROMANO PICCOLOMINI
Prof. CLAUDIO PIERANGELI Dott. GIUSEPPE PIERI
Sig. ROBERTO PIERI Sig. GIOVANNI PIERONI
On. GIULIO PIETROSANTI Dott. MICHELE PIGNATELLI
Dott. WALDIMIRO PINTO Magg. FRANCESCO PIROLO
Gen. LUIGI PIROZZI Cap. GINO PISANI
Dott. GIORGIO PISANO Dott. SERGIO PISCITELLO
Dott. ALBERTO PISTOLESI Dott. GIUSEPPE PIZZETTI
Dott. GIULIO PIZZOCCHERI Dott. MICHELE PIZZULLO
Dott. GIOVAN VINCENZO PLACCO Prof. CARLO POGLAYEN
Dott. GIUSEPPE PLUCHINO Cap.Fr. GIULIANO POGGI
Cap.Fr. OSVALDO POGGI Dott. MARCELLO POGGINI
Dott. DUILIO POGGIOLINI Col. ITALO POGGIOLINI
Avv. WOLFANGO POLVERELLI Dott. DOMENICO PONE
Prof. LEONELLO PONTI Dott. SAVERIO PORCARI LI DESTRI
Cap. FAUSTO PORCHEDDU Cap. ROBERTO PORCHEDDU
Dott. PASQUALE PORPORA Dott. MICHELE PRINCIPE
Dott. MASSIMO PUGLIESE Prof. CLEMENTE PULLÈ
Prof. PIETRO PULSONI Cap. GIUSEPPE PUTIGNANO
Ten.Col. GIUSEPPINO QUARTARARO Amm. GIOVANNI JUAN QUESTA
Dott. DOMENICO RABINO Dott. GIORGIO RAMELLA
Prof. VINCENZO RANDI Dott. GIACOMO RANDON
Sig. BRUNO RANIERI Dott. DOMENICO RASPINI
Gen. OSVALDO RASTELLI Maestro GIULIO RAZZI
Dott. ANGELO REGA Cap. ALDO RENAI
Avv. LUCIO RICCARDI Avv. EMILIO RICCARDI
Dott. GIUSEPPE RICCI Gen. GIOVANNI RIFFERO
Dott. RENATO RIGHI Dott. GIOVANNI RIZZI
Dott. ANGELO RIZZOLI Col. VINCENZO RIZZUTI
Dott. ENRICO ROCCA Col. FAUSTO RODINÒ
Sig. CARLO ROLLA Dott. FRANCESCO ROMANELLI
Dott. OVIDIO ROMANELLI Ten.Col. ANTONIO ROMANO
Dott. WILLIAM ROSATI Cap. ANDREA ROSELLI
Gen. ROBERTO ROSELLI Prof. EDMONDO ROSSI
Dott. GIORGIO ROSSI Sig. MARIO ROSSI
Dott. BRUNO ROZERA Ing. MARIO RUBINO
Dott. CARLO RUFFO DELLA SCALETTA Dott. FELICE RUGGIERO
Dott. DOMENICO RUSSO Dott. FRANCESCO RUSSO
Cap. GUIDO RUTA Dott. CLAUDIO SABATINI
Ten.Col. GIANFRANCO SABATINI Dott. ELIO SACCHETTO
Arch. AMBROGIO SALA Magg. MARIO SALACONE
Ing. SIMONPIETRO SALINI Dott. FRANCESCO SALOMONE
Arch. FRANCESCO SANGUINETTI Sig. ERMIDO SANTI
Geom. FERRUCCIO SANTINI Dott. MARIO SANTORO
Gen. GIUSEPPE SANTOVITO Dott. ROBERTO SARRACINO
Geom. STEFANO SASSOROSSI Cav. CARLO SATIRA
Dott. VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA Dott. VITTORIO SBARBARO
Dott. FRANCESCO SCALABRINO Dott. LEONARDO SCALI
Ten.Col. PASQUALE SCARANO Ten.Col. MICHELE SCHETTINO
Dott. DARCY SCHETTINO ROCHA Sig. ALDO SCHIASSI
Avv. GIULIO SCHILLER Ten.Col. MARIO SCIALDONE
Dott. SANTO SCIARRONE Gen. SALVATORE SCIBETTA
Col. DOMENICO SCOPPIO Ing. ALBERTO SCRIBANI
On. LORIS SCRICCIOLO Dott. PIERO SCRICCIOLO
Prof. ALBINO SECCHI Dott. GUSTAVO SELVA
Dott. MARIO SEMPRINI Dott. PASQUALE SETARI
Ing. LUCIEN SICOURI Dott. ELIO SIGGIA
TEN VASC GIUSEPPE SILANOS Dott. ENRICO SILVIO
Prof. AUGUSTO SINAGRA Avv. MICHELE SINDONA
Magg. GIOVANNI SINI Dott. RAFFAELE SINISI
Gen. GIUSEPPE SIRACUSANO Dott. FIORELLO SODI
Dott. EDGARDO SOGNO DEL VALLINO Sig. UGO SOLDANI
Dott. ANGELO RAFFAELE SOLDANO Dott. GEROLAMO SOMMO
Dott. GIROLAMO SORRENTI Dott. FRANCO SORRENTINO
Ten.Col. LINO SOVDAT Gen. PIETRO SPACCAMONTI
Dott. ETTORE SPAGLIARDI Dott. CARMELO SPAGNUOLO
Dott. PIERO SPALLUTO Dott. PAOLO SPARAGNANA
Dott. ALDO SPINELLI On. GAETANO STAMMATI
Dott. ANTONIO STANZIONE Ten.Col. SAVINO STELLA
Dott. DOMENICO STELLINI Magg. MARCELLO STELLINI
Dott. GIORGIO STERNINI Dott. GIORGIO FLORIO STILLI
Dott. RANDOLPH K STONE Dott. BRUNO STRAPPA
Cap. Dott. GIUSEPPE STRATI Dott. FRANCESCO STURZO
Gen. CARLOS SUAREZ MASON Dott. GIUSEPPE SZALL
Sig. LEANDRO TACCONI Cap. EZIO TALONE
Ing. GENNARO TAMPONE Dott. VITTORIO TANASSI
Magg. GIACOMO TARSI Avv. PAOLO TARTAGLIA
Dott. BRUNO TASSAN DIN Sig. GIOVANNI TASSITANO
Dott. ELIJAK TAYLOR Dott. ALBERTO TEARDO
Dott. MARIO TEDESCHI On. EMANUELE TERRANA
Cap. CORRADO TERRANOVA Prof. CARLO TERZOLO
Gen. GUIDO TESI Sig. AUGUSTO TIBALDI
Dott. MARIO TILGHER Dott. ALESSANDRO TIZZANI
Col. MARIO TOGNAZZI Dott. WILLIAM TOLBERT
Dott. EMANUELE TOMASINO Sig. OSVALDO TONINI
Amm. GIOVANNI TORRISI Cap. MENOTTI TORTORA
Sig. SILVANO TOSI Sig. MASSIMO TOSTI
Dott. GAETANO TRAPANI Ten.Col. MARIO TRAVERSA
Dott. ROBERTO TREBBI Prof. FABRIZIO TRECCA TRIFONE
Comm. LORENZO TRICERRI Cav. AURELIO TRIPEPI
Col. GIUSEPPE TRISOLINI Avv. FRANCESCO TROCCOLI
Dott. FRANCESCO TROIS Ten.Col. DOMENICO TUMINELLO
Gen. MAURO TURINI Dott. VINCENZO TUSA
Com. PAOLO UBERTI Dott. ASDRUBALE UGOLINI
Geom. MAURO UGOLINI Ten.Col. GIACOMO UNGANIA
Prof. ANTONIO URBANO Ten.Col. OTTAVIO URCIUOLO
Dott. SALVATORE VAGNONI Avv. MARIO VALENTI
Dott. ROBERTO VALENZA Dott. VINCENZO VALENZA
Gen. ENZO VALLATI Dott. CESARE VALOBRA
Dott. GIANCARLO ELIA VALORI Prof. WALTER VANNELLI
Prof. CESARE VANNOCCI Dott. GIUSEPPE VARCHI
Gen. DANTE VENTURI Dott. ALDO VESTRI
Dott. GIOVANNI VIARENGO Cap. MASSIMO VICARD
Col. MARIO POMPEO VICINI Col. ANTONIO VIEZZER
Dott. ALBERTO VIGNES Dott. LUIGI NELLO VILLA
Dott. VINCENZO VILLATA Dott. MARIA JOSÈ VILLONE
Avv. ENRICO VINCI Dott. FRANCESCO VIOLA
Magg. ENRICO VIOLANTE Dott. FERDINANDO VISCIANI
Dott. ANNIBALE VISCOMI Sig. ROBERTO VISCONTI
Dott. ANGELO VISOCCHI Dott. GAETANO VITA
Dott. FABIO VITALI Dott. VINCENZO VITALI
Avv. MARIO VITELLIO Gen. AMBROGIO VIVIANI
Avv. CARLO VOCCIA Avv. GAETANO VULLO
Dott. FERNANDES WILSON DE VALLE Dott. MARIO ZACCAGNINI
Cap. MAURIZIO ZAFFINO Dott. LEONIDA ZANARIA
Dott. MARIO ZANELLA Dott. LELIO ZAPPALÀ
Ing. LUCIO ZAPPULLA Dott. ALDO ZECCA
Dott. SERGIO ZERBINI Dott. GIORGIO ZICARI
Dott. ALFREDO ZIPARI Prof. AMONASRO ZOCCHI
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Il retroscena. Stop alla nota contro le toghe. Il premier: il Quirinale sia garante
Nel documento si denunciava "l'invasione di campo" di palazzo dei Marescialli
Napolitano boccia i due presidenti
"Non appoggerò attacchi al Csm"
di CLAUDIO TITO


Giorgio Napolitano
ROMA - "Se sulla nostra legge c'è un giudizio politico, la nostra risposta sarà politica. E le conseguenze saranno quelle di chi non assolve ai propri doveri istituzionali". Ecco il redde rationem, ecco la resa dei conti. Per il suo futuro e per il prosieguo della legislatura. Così domenica scorsa ne ha discusso con i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. "Questa volta non transigo", ha ripetuto. E forse non è stato un caso che ieri gli inquilini di Montecitorio e Palazzo Madama abbiano chiesto un incontro "urgente" a Giorgio Napolitano.

Un colloquio - a tratti molto teso - per esporre le loro "preoccupazioni" sul parere che oggi il Consiglio Superiore della Magistratura dovrebbe esprimere sulla cosiddetta norma "Salva-Premier". Un summit organizzato in fretta e furia, con una procedura d'emergenza che ha sorpreso il presidente della Repubblica appena rientrato da Capri. Un appuntamento cui Schifani e Fini si sono presentati con una lettera. Poche righe per denunciare l'allarme legato all'"invasione di campo" del Csm. E sulle quali chiedevano l'avallo del capo dello Stato.

"Il giudizio di costituzionalità - è il ragionamento svolto dai due sul Colle - è una prerogativa parlamentare, delle commissioni affari costituzionali e quindi della Corte costituzionale. Non del Csm che sta scavalcando i compiti delle Camere. E il Quirinale, come garante della Costituzione non può non tenerne conto".

Un faccia a faccia piuttosto nervoso, con toni cordiali ma con una sostanza ben poco diplomatica. Anche perché la risposta di Napolitano è stata piuttosto ferma. "Io - è stato il suo discorso - non intervengo nell'attività di altri organi istituzionali". Soprattutto il presidente della Repubblica ha richiamato i suoi due interlocutori sui rischi della loro nota. Uno "scontro istituzionale" senza precedenti tra poteri dello Stato. Un conflitto tra Parlamento e Csm in grado di aprire una voragine nei rapporti tra Istituzioni. "Non potete", ha avvertito. Un confronto acceso, insomma, in cui alla fine Fini e Schifani hanno derubricato il loro documento con la nota diramata dagli uffici stampa. Ma incassando un impegno del Quirinale a "intervenire" nella vicenda.

E già, il punto di mediazione faticosamente raggiunto ieri è stato proprio questo. I presidenti di Camera e Senato adesso si aspettano un passo "formale" di Napolitano. La richiesta di uno slittamento del Plenum fissato per oggi pomeriggio o un richiamo del capo dello Stato a rispettare le competenze di tutti gli organi istituzionali. Anche Palazzo Chigi si attende una mossa di questo tipo da parte della più alta carica dello Stato.

Stamani, in effetti, ci dovrebbe essere un colloquio tra il presidente e il vice presidente del Csm, Nicola Mancino. Per valutare le diverse opzioni. Sebbene, al momento, non c'è un'indicazione precisa sulle scelte che compirà il capo dello Stato.

Sta di fatto che Berlusconi aspetterà che si consumi questo passaggio per imboccare una strada o un'altra. "Perché questa volta - ha fatto sapere attraverso i suoi "ambasciatori" al Colle - non transigo". Teme, infatti, che il parere del Csm induca Napolitano a non firmare il "blocca-processi". Un'ipotesi che al momento nemmeno nel centrosinistra prendono in considerazione. Semmai, la firma potrebbe essere accompagnata da un messaggio "critico".

Eppure a Via del Plebiscito, molti pensano il contrario. E del resto il premier ha messo ieri sul tavolo le sue carte. La "missione" di Fini e Schifani in qualche modo rispondeva a questa paura. Non solo. Il presidente del consiglio considera cruciali le prossime due settimane. Il parere del Csm, poi il voto a Montecitorio sul decreto sicurezza quasi in contemporanea con la decisione della Corte d'appello di Milano sulla ricusazione formulata nei confronti della presidente Gandus. E infine, appunto, la controfirma del Quirinale.

"Se tutto si risolverà come temo - ha avvertito - allora anche Napolitano avrà fatto una scelta politica e la nostra risposta sarà politica". Se la Gandus non verrà ricusata e la legge non arriverà sulla Gazzetta ufficiale, l'affondo contro il Colle sarà senza tregua. "Terremo conto di chi non ha assolto ai propri doveri istituzionali. E le conseguenze saranno riconducibili a questa mancanza".

Un riferimento nemmeno tanto implicito ai percorsi che la Costituzione traccia per le responsabilità della più alta carica dello Stato. Come minimo, allora, è il monito di Palazzo Chigi ci sarà la "Scalfarizzazione" (da Oscar Luigi Scalfaro) del settennato di Napolitano. E quindi la guerra aperta con i magistrati: "Anche il capo dello Stato deve sapere che se andrà a finire così, noi non solo riformeremo il Csm, ma incideremo sulla gestione dei giudici. Separazione delle carriere, orario di lavoro con il tesserino da timbrare all'ingresso dei tribunali, ferie di 30 giorni come tutti i dipendenti pubblici e lo stipendio indicizzato ai contratti del pubblico impiego".


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Nota personale: Dietro tutto cio' si cela un vero e proprio intento delegittimatorio del ruolo della presidenza della Repubblica e del CSM,non a caso garanti della Costituzione,e non e' affatto un piano
inventato dal nulla,anzi,tutt'altro. Le precise mire "dittatoriali" ormai sono lampanti,incontestabili, rimangono come ostacoli da abbattere solo il CSM,la Corte Costituzionale e la presidenza della Repubblica,una volta delegittimati,la strada verso la dittatura sara' completata.

Se per Berlusconi dovesse filare tutto liscio,arrivando addirittura a forzare il ruolo e la mediazione del presidente della Repubblica ottenendo cosi' alla fine la piena approvazione del decreto,credo che gli elettori di destra dovranno ritenersi "pienamente responsabili" di questo nuovo stato di assedio dittatoriale della destra berlusconiana nel nostro paese in cui la democrazia sara' ormai solo un'incidente di percorso del programma berlusconiano.
[Modificato da pcerini 02/07/2008 08:56]
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01/07/2008 10:39
 
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Nota personale: Dietro tutto cio' si cela un vero e proprio intento delegittimatorio del ruolo della presidenza della Repubblica e del CSM,non a caso garanti della Costituzione,e non e' affatto un piano
inventato dal nulla,anzi,tutt'altro. Le precise mire "dittatoriali" ormai sono lampanti,incontestabili, rimangono come ostacoli da abbattere solo il CSM,la Corte Costituzionale e la presidenza della Repubblica,una volta delegittimati,la strada verso la dittatura sara' completata.

Se per Berlusconi dovesse filare tutto liscio,arrivando addirittura a forzare il ruolo e la mediazione del presidente della Repubblica ottenendo cosi' alla fine la piena approvazione del decreto,credo che gli elettori di destra dovranno ritenersi "pienamente responsabili" di questo nuovo stato di assedio dittatoriale della destra berlusconiana nel nostro paese in cui la democrazia sara' ormai solo un'incidente di percorso del programma berlusconiano.
[Modificato da pcerini 01/07/2008 9.39]



E' quello che sta dicendo Di Pietro in modo piuttosto energico.
Adesso, l'attività principale, negli ambienti politici e giornalistici, è di far apparire Di Pietro una "macchietta", un invasato, un "mascalzone".

[SM=x1061985]





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01/07/2008 16:42
 
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Re: vedendo anch'io un doppione, nel mentre io cancellavo uno tu cancellavi l'altro
®@ffstef@n, 01/07/2008 1.59:

[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]

cmq

DAVO INNANZI TUTTO IL BENTORNATO A PAOLO
OLTRE A RICONSIDERARE (l grillo parlante)
UN PALLONE GONFIATO ALLA PARI DELLA TERESA DI CALCUTTA

CHE PREFERISCE FARSI FOTOGRAFARE CON I POTENTI PER POI FAR LA PARTE DEL CONIGLIONE CHE DA SOLO ARIA ALLA BOCCA, QUANDO POTREBBE SMUOVERE
DAVVERO LE MONTAGNE
MA SI SA I PAGLIACCI SONO SOLO BEN PAGATI

E FANNO FINTA CHE SFUGGE L'ESSENZIALE NONOSTANTE SA BENE CHE SONO UNO PEGGIO DELL'ALTRO
IL CHE,, CON LA CONPARTECIPAZIONE DELLA CCR A CUI PAGHIAMO
ANCHE LA MERDA CONSAPEVOLI E
COL BENESTARE DI POLITICI E CABARETTISTI DEI MIEI CONIGLIONI

disse pinocchio........maledetto grillo

MA SI SA...ANCHE LUI FA PARTE DELLA STORIA DEL BURATTINO MANOVRATO


VENIAMO AL DON-QUE:


Inscrizione alla loggia massonica P2.

















Vicende in cui è implicata la loggia P2

- Strage del treno Italicus
- strage di Bologna
- strage di Ustica
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- omicidio Calvi
- omicidio Pecorelli
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti FIAT alla massoneria



ELENCO ISCRITTI ALLA LOGGIA P2


Ten.Col. SERGIO ACCIAI Dott. PIERLUIGI ACCORNERO
Rag. GIACOMO AGNESI Dott. ENRICO AILLAUD
Dott. ALDO ALASIA Dott. GIOACCHINO ALBANESE
Dott. RAFFAELE ALBANO Cap. AMEDEO ALDEGONDI
Ten.Col. VITO ALECCI Magg. GIUSEPPE ALEFFI
Dott. ALESSANDRO ALESSANDRINI Amm. ACHILLE ALFANO
Gen. GIOVANNI ALLAVENA Prof. CANZIO ALLEGRITI
Prin. GIOVANNI ALLIATA DI MONTEREALE Dott. ITALO ALOIA
Sig. BRUNO ALPI Dott. ROBERTO AMADI
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Avv. WALTER AMENDOLA Dott. ARISTIDE ANDREASSI
Avv. LORIS ANDREINI Dott. MARIO ANDREINI
On. CLEMENT ANET BILÈ Dott. FRANCO ANGELI
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On. GIAN ALDO ARNAUD Dott. CARLO ARNONE
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Dott. FRANCESCO BAGGIO Dott. URIO BAGNOLI
Ten.Col. ENRICO BAIANO Sig. PIETRO BALDASSINI
Cap. GIORGIO BALESTRIERI Dott. GIORGIO BALLARINI
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Dott. LUIGI FADALTI Col. NICOLA FALDE
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Dott. GIANFRANCO FRANCO Dott. LUIGI FRANCONI
Dott. FRANCESCO FRANZONI On. AVENTINO FRAU
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Dott. SILVESTRO FURGAS Cap. SILVIO FUSARI
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Gen. EDUARDO GALLARDO RINCON Dott. SALVATORE GALANTE
Dott. GIUSEPPE GALLO Col. SALVATORE GALLO
Gen. VITALIANO GAMBAROTTA Dott. ADOLFO GAMBERINI
Dott. EDOARDO GASSER Comm. LICIO GELLI
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Ten.Col. FRANCESCO GENOVESE Col. PASQUALINO GENTILE
Amm. ANTONINO GERACI Dott. ROBERTO GERVASO
Dott. ANTONIO JOSÈ GHIRELLI GARCIA Geom. GIANCARLO GHIRONI
Dott. GIUSEPPE GIACCHI Dott. ADO GIACCI
Prof. GIACOMO GIACOMELLI Sig. ROMANO GIAGNONI
Dott. DOMENICO GIALLI Ing. MARIO GIANNETTI
Ing. OSVALDO GIANNETTI Gen. ORAZIO GIANNINI
Dott. ORAZIO GIANNONE Gr.Uff. PIERO GIANNOTTI
Prof. GENNARO GIANNUZZI Dott. RENATO GIAQUINTO
Col. RENATO GIARIZZO On. ILIO GIASOLLI
Rag. RENZO GIBERTI Prof. LUIGI GIOFFRÈ
Dott. TOMMASO GIORGESCHI Avv. RAFFAELLO GIORGETTI
Dott. ANGELO GIOVANELLI Dott. GIOVANNI GIRAUDI
Dott. VINCENZO GISSI Gen. RAFFAELE GIUDICE
Cap. GIOVANNI GIUFFRIDA Dott. EZIO GIUNCHIGLIA
Ten.Col. UMBERTO GIUNTA Dott. MICHELE G. GIURATRABOCCHETTA
Sig. VITTORIO GNOCCHINI Dott. GHERARDO GNOLI
Ten.Col. VITTORIO GODANO Dott. GIORDANO GOGGIOLI
Dott. CESARE GOLFARI Prof. EGONE GOLIMARI
Col. UMBERTO GRANATI Dott. OSVALDO GRANDI
Dott. PIETRO PAOLO GRASSI Gen. GIULIO GRASSINI
Dott. GIANFRANCO GRAZIADEI Gen. GIULIO CESARE GRAZIANI
Dott. GIUSEPPE GRAZIANO Sig. MARIO GRAZZINI
Sig. MARIO LUIGI GREGORATTI Dott. FRANCESCO GREGORIO
Dott. ANGELO GRIECO Dott. MATTEO GRILLO
Cap. ERNESTO GROSSI Ten.Col. SANTO GUCCIARDO
Dott. FERDINANDO GUCCIONE MONROY Dott. GIOVANNI GUIDI
Dott. PAOLO GUNGUI Gen. GIUSEPPE GUZZARDI
Dott. EVER HAGGIAG Dott. JULIO HARATZ
Col. RUBENS IANNUZZI Dott. GIUSEPPE IMPALLOMENI
Sig. FRANCESCO IMPERATO Dott. WALDEMAR INCROCCI
Dott. ORESTE INNOCENTI Dott. ANTONIO IOLI
Dott. FRANCESCO IOLI Dott. CARMELO ISAIA
Dott. LUIGI IVALDI Dott. JOSÈ ISAAC KATZ
Dott. GUIDO KESSLER Gen. GIUSEPPE KUNDERFRANCO
Dott. ADOLFO KUNZ On. SILVANO LABRIOLA
Cap. ANTONIO LA BRUNA Dott. LUCIANO LAFFRANCO
Dott. IPPOLITO LA MEDICA Ten.Col. MICHELE LA MEDICA
Comm. REMO LANDINI Dott. CLAUDIO LANTI
Dott. GIOVANNI LA ROCCA Dott. RAUL ALBERTO LASTIRI
Sig. Gen.NARO GINO LATILLA Dott. ARMANDO LAURI
Dott. SILVIO LAURITI Col. FULBERTO LAURO
Dott. PABLO LAVAGETTO Cav.Lav. MARIO LEBOLE
Dott. ANTONIO LECCISOTTI Dott. GIOVANNI LEDDA
Col. FEDERICO LENCI Avv. VITO LENOCI
Sig. LUIGI LENZI Avv. LEONARDO LEONARDI
Dott. EMILIO LEONELLI Dott. VINCENZO LEPORATI
Dott. ENZO LERARIO Dott. WALTER LEVITUS
Cap. MATTEO LEX Dott. ANTONINO LI CAUSI
Cap. SERAFINO LIBERATI Dott. VITTORIO LIBERATORE
On. GAETANO LICCARDO Dott. BRUNO LIPARI
Dott. VINCENZO LIPARI Gen. VITTORIO LIPARI
Prof. GIANFRANCO LIZZA Ing. GLAUCO LOLLI GHETTI
Magg. GIOVANNI LONGO Prof. PASQUALE LONGO
On. PIETRO LONGO Dott. GAETANO NINO LONGOBARDI
Dott. LUIGI LONI COPPEDÈ Avv. GAETANO LO PASSO
Dott. ANTONIO LOPES Dott. JOSÈ LOPEZ REGA
Gen. DONATO LO PRETE Col. GIANCARLO LORENZETTI
Sig. GIANCARLO LORENZINI Prof. MASSIMO LOSAPPIO
Dott. DOMENICO LO SCHIAVO Cap. MARIO LOTTA
Col. GIUSEPPE LO VECCHIO Avv. ROCCO LO VERDE
Dott. ALVARO LUCIANI Ing. LUCIANO LUCIANI
Dott. OTELLO MACCHIONI DI SELA Dott. GIUSEPPE MACINA
Dott. LUIGI MADIA Stt.Vasc. FULVIO MAFERA
Gen. GIANADELIO MALETTI Dott. FRANCESCO MALFATTI DI MONTETRETTO
Prof. GIANCARLO MALTONI On. ENRICO MANCA
Col. PIERLUIGI MANCUSO Dott. ANDRÈ MANDI
Ten.Col. ROBERTO MANNIELLO Dott. GIUSEPPE MANNINO
Dott. DARIO MANZINI Cap.Fr. VITO MARANO
Geom. GUGLIELMO MARCACCIO Col. CARLO MARCHI
Arch. ANTONIO MARCHITELLI Sig. MARESCO MARINI
Dott. PASQUALE MARINO On. LUIGI MARIOTTI
Dott. RENATO MARNETTO Dott. GIOVANNI MARRAS
Dott. OSVALDO MARRAS Cap.Fr. MARIANO MARRONE
Sig. FRANCO MARSILI Sig. MARIO MARSILI
Dott. CARLO MARTINO On. ANSELMO MARTONI
Cap. ANTONIO MARTURANO Dott. MASSIMO MASCOLO
Dott. MARCO MASINI On. RENATO MASSARI
Amm. ALDO MASSARINI Dott. SERGIO MASSENTI
Gen. EMILIO EDUARDO MASSERA Dott. CARLO MASSIMO
Prof. PAOLO MATASSA MARCHISOTTO Dott. CARLO MAURO
Dott. GIACOMO MAYER Dott. GIORGIO MAZZANTI
Col. ROCCO MAZZEI Sen. LUIGI MAZZEI
Col. GIUSEPPE MAZZOTTA Dott. GIUSEPPE MAZZOTTI
Dott. ROBERTO MEMMO Ten.Col. GAETANO MENDOLIA
Dott. GIANNI MERCATALI Gen. FRANCESCO MEREU
Dott. GIORGIO MERLI Cap. PIETRO MERTOLI
Prof. RENZO MERUSI Dott. MARCO MESSENI PETRUZZELLI
Dott. ANTONIO MESSINA Prof. MICHELE MESSINA
Rag. ELIO MESSURI Dott. ROBERTO ROMERO MEZA
Dott. LEO MICACCHI Gen. VITO MICELI
Gen. GIULIANO MICHELI Dott. FRANCO MICHELINI TOCCI
Rag. ENRICO MICHELOTTI Col. GIUSEPPE MIDILI
Arch. ALADINO MINCIARONI Col. GIOVANNI MINERVA
Avv. SERGIO MINERVINI Gen. OSVALDO MINGHELLI
Avv. PIETRO MINNINI Gen. IGINO MISSORI
Geom. ROBERTO MISURI Dott. ARRIGO MOLINARI
On. Prof. OTTORINO Cap. GIUSEPPE MONGO
On. AMLETO MONSELLATO Col. GIUSEPPE MONTANARO
Ten.Col. ANSELMO MONTEFREDDO Sig. RIZIERO MONTI
Dott. FLAVIO MONTISCI Gen. OTELLO MONTORSI
Ten.Col. FRANCO MORELLI Dott. MARIO MORETTI
Cap. CARLO MORI Dott. GAETANO MORREALE
Dott. FLAVIANO MORRI Dott. PANFILO MORRONI
Dott. PAOLO MOSCA Dott. FRANCESCO MOSCIARO
Comm. BRUNO MOSCONI Dott. GIOVANNI MOTZO
Cap.Fr. ANGELO MURRU Magg. FRANCO MURTAS
Dott. ARRIGO MUSIANI Gen. FAUSTO MUSTO
Col. PIETRO MUSUMECI Dott. FRANCO NACCI
Dott. PAOLO NANNARONE On. VITO NAPOLI
Dott. LUIGI NEBIOLO Arch. MARIO NEGRI
Prof. ROSARIO NICOLETTI Ten.Col. RENATO NICOLI
Dott. EDILIO NICOLINI Col. DOMENICO NIRO
Dott. GIOVANNI NISTICÒ Mar.Magg. ENRICO NOCILLI
Sig. ALIGHIERO NOSCHESE Sig. ALBERTO NOSIGLIA
Col. FRANCO NOVO Prof. ANGELO NUNZIANTE
Sig. ANTONIO NUNZIATI Ten.Col. SALVATORE ODDO
Prof. GIANLUIGI OGGIONI Dott. LUIGI OLIVA
Sig. CARLO ONNIS Dott. GIOVANNI ORGANO
Dott. GIAMPIERO ORSELLO Avv. UMBERTO ORTOLANI
Dott. ANTONIO PACELLA Dott. GIAN CARLO PAGANO
Dott. ANTONIO PALADINI Dott. GIOVANNI PALAIA
Dott. CLAUDIO PALAZZO Avv. GIAMPAOLO PALLOTTA
Dott. BRUNO PALMIOTTI Gen. GIOVAMBATTISTA PALUMBO
Ing. PASQUALE PALUMBO Comm. COSTANTINO PANARESE
Dott. ROBERTO PANDOLFINI Ten.Col. GIANCARLO PANELLA (*)
Dott. ANDREA PANNO Dott. SERGIO PANZACCHI
Col. MARCO PAOLA Avv. MARIO PAOLA
Dott. ENRICO PAOLETTI Prof. IVAN PAPADIA
Rag. NICOLINO PAPPALEPORE Sig. ANGELO PARACUCCHI
Dott. MAURIZIO PARASASSI Cap.Dott. GIUSEPPE PARATORE
Dott. ANGELO PARISI Sig. PIERUGGERO PARTINI
Dott. TITO PASQUALIGO Dott. ANDREA PASQUALIN
Dott. BRUNO PASSARELLI Dott. VITO PASSERO
Dott. FERDINANDO PASTINA Ten.Col. FRANCO PASTORE
Cap. GIOVANNI PASTORE Dott. SALVATORE PASTORE
Sig. MARCELLO PASTORELLI Dott. GIOVANNI PATTUMELLI
Sig. ALVARO PAZZAGLI Dott. FRANCO PECO
Avv. CARMINE MINO PECORELLI On. MARIO PEDINI
Dott. VITALIANO PEDUZZI Dott. DAVIDE PELLEGRINI
Dott. OLIVO PELLI Prof. RENATO PELLIZZER
Dott. WALTER PELOSI Dott. FRANCESCO PENNACCHIETTI
Dott. CORRADO PENSA Dott. MAURIZIO PEPE
Sig. CLAUDIO PEREZ BARRUNA Dott. ALDO PERITORE
Dott. ALBERTO PERNA Dott. CESARE PERUZZI
Dott. CARLO PESARESI Rag. LAMBERTO PETRI
Cap. GIANFRANCO PETRICCA Sig. ANTONIO PETRUCCI
On. SERGIO PEZZATI Sig. CLAUDIO PICA
On. ROLANDO PICCHIONI Gen. FRANCO PICCHIOTTI
Ten.Col. ANTONIO PICCIRILLO Mar.Cav. ROMANO PICCOLOMINI
Prof. CLAUDIO PIERANGELI Dott. GIUSEPPE PIERI
Sig. ROBERTO PIERI Sig. GIOVANNI PIERONI
On. GIULIO PIETROSANTI Dott. MICHELE PIGNATELLI
Dott. WALDIMIRO PINTO Magg. FRANCESCO PIROLO
Gen. LUIGI PIROZZI Cap. GINO PISANI
Dott. GIORGIO PISANO Dott. SERGIO PISCITELLO
Dott. ALBERTO PISTOLESI Dott. GIUSEPPE PIZZETTI
Dott. GIULIO PIZZOCCHERI Dott. MICHELE PIZZULLO
Dott. GIOVAN VINCENZO PLACCO Prof. CARLO POGLAYEN
Dott. GIUSEPPE PLUCHINO Cap.Fr. GIULIANO POGGI
Cap.Fr. OSVALDO POGGI Dott. MARCELLO POGGINI
Dott. DUILIO POGGIOLINI Col. ITALO POGGIOLINI
Avv. WOLFANGO POLVERELLI Dott. DOMENICO PONE
Prof. LEONELLO PONTI Dott. SAVERIO PORCARI LI DESTRI
Cap. FAUSTO PORCHEDDU Cap. ROBERTO PORCHEDDU
Dott. PASQUALE PORPORA Dott. MICHELE PRINCIPE
Dott. MASSIMO PUGLIESE Prof. CLEMENTE PULLÈ
Prof. PIETRO PULSONI Cap. GIUSEPPE PUTIGNANO
Ten.Col. GIUSEPPINO QUARTARARO Amm. GIOVANNI JUAN QUESTA
Dott. DOMENICO RABINO Dott. GIORGIO RAMELLA
Prof. VINCENZO RANDI Dott. GIACOMO RANDON
Sig. BRUNO RANIERI Dott. DOMENICO RASPINI
Gen. OSVALDO RASTELLI Maestro GIULIO RAZZI
Dott. ANGELO REGA Cap. ALDO RENAI
Avv. LUCIO RICCARDI Avv. EMILIO RICCARDI
Dott. GIUSEPPE RICCI Gen. GIOVANNI RIFFERO
Dott. RENATO RIGHI Dott. GIOVANNI RIZZI
Dott. ANGELO RIZZOLI Col. VINCENZO RIZZUTI
Dott. ENRICO ROCCA Col. FAUSTO RODINÒ
Sig. CARLO ROLLA Dott. FRANCESCO ROMANELLI
Dott. OVIDIO ROMANELLI Ten.Col. ANTONIO ROMANO
Dott. WILLIAM ROSATI Cap. ANDREA ROSELLI
Gen. ROBERTO ROSELLI Prof. EDMONDO ROSSI
Dott. GIORGIO ROSSI Sig. MARIO ROSSI
Dott. BRUNO ROZERA Ing. MARIO RUBINO
Dott. CARLO RUFFO DELLA SCALETTA Dott. FELICE RUGGIERO
Dott. DOMENICO RUSSO Dott. FRANCESCO RUSSO
Cap. GUIDO RUTA Dott. CLAUDIO SABATINI
Ten.Col. GIANFRANCO SABATINI Dott. ELIO SACCHETTO
Arch. AMBROGIO SALA Magg. MARIO SALACONE
Ing. SIMONPIETRO SALINI Dott. FRANCESCO SALOMONE
Arch. FRANCESCO SANGUINETTI Sig. ERMIDO SANTI
Geom. FERRUCCIO SANTINI Dott. MARIO SANTORO
Gen. GIUSEPPE SANTOVITO Dott. ROBERTO SARRACINO
Geom. STEFANO SASSOROSSI Cav. CARLO SATIRA
Dott. VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA Dott. VITTORIO SBARBARO
Dott. FRANCESCO SCALABRINO Dott. LEONARDO SCALI
Ten.Col. PASQUALE SCARANO Ten.Col. MICHELE SCHETTINO
Dott. DARCY SCHETTINO ROCHA Sig. ALDO SCHIASSI
Avv. GIULIO SCHILLER Ten.Col. MARIO SCIALDONE
Dott. SANTO SCIARRONE Gen. SALVATORE SCIBETTA
Col. DOMENICO SCOPPIO Ing. ALBERTO SCRIBANI
On. LORIS SCRICCIOLO Dott. PIERO SCRICCIOLO
Prof. ALBINO SECCHI Dott. GUSTAVO SELVA
Dott. MARIO SEMPRINI Dott. PASQUALE SETARI
Ing. LUCIEN SICOURI Dott. ELIO SIGGIA
TEN VASC GIUSEPPE SILANOS Dott. ENRICO SILVIO
Prof. AUGUSTO SINAGRA Avv. MICHELE SINDONA
Magg. GIOVANNI SINI Dott. RAFFAELE SINISI
Gen. GIUSEPPE SIRACUSANO Dott. FIORELLO SODI
Dott. EDGARDO SOGNO DEL VALLINO Sig. UGO SOLDANI
Dott. ANGELO RAFFAELE SOLDANO Dott. GEROLAMO SOMMO
Dott. GIROLAMO SORRENTI Dott. FRANCO SORRENTINO
Ten.Col. LINO SOVDAT Gen. PIETRO SPACCAMONTI
Dott. ETTORE SPAGLIARDI Dott. CARMELO SPAGNUOLO
Dott. PIERO SPALLUTO Dott. PAOLO SPARAGNANA
Dott. ALDO SPINELLI On. GAETANO STAMMATI
Dott. ANTONIO STANZIONE Ten.Col. SAVINO STELLA
Dott. DOMENICO STELLINI Magg. MARCELLO STELLINI
Dott. GIORGIO STERNINI Dott. GIORGIO FLORIO STILLI
Dott. RANDOLPH K STONE Dott. BRUNO STRAPPA
Cap. Dott. GIUSEPPE STRATI Dott. FRANCESCO STURZO
Gen. CARLOS SUAREZ MASON Dott. GIUSEPPE SZALL
Sig. LEANDRO TACCONI Cap. EZIO TALONE
Ing. GENNARO TAMPONE Dott. VITTORIO TANASSI
Magg. GIACOMO TARSI Avv. PAOLO TARTAGLIA
Dott. BRUNO TASSAN DIN Sig. GIOVANNI TASSITANO
Dott. ELIJAK TAYLOR Dott. ALBERTO TEARDO
Dott. MARIO TEDESCHI On. EMANUELE TERRANA
Cap. CORRADO TERRANOVA Prof. CARLO TERZOLO
Gen. GUIDO TESI Sig. AUGUSTO TIBALDI
Dott. MARIO TILGHER Dott. ALESSANDRO TIZZANI
Col. MARIO TOGNAZZI Dott. WILLIAM TOLBERT
Dott. EMANUELE TOMASINO Sig. OSVALDO TONINI
Amm. GIOVANNI TORRISI Cap. MENOTTI TORTORA
Sig. SILVANO TOSI Sig. MASSIMO TOSTI
Dott. GAETANO TRAPANI Ten.Col. MARIO TRAVERSA
Dott. ROBERTO TREBBI Prof. FABRIZIO TRECCA TRIFONE
Comm. LORENZO TRICERRI Cav. AURELIO TRIPEPI
Col. GIUSEPPE TRISOLINI Avv. FRANCESCO TROCCOLI
Dott. FRANCESCO TROIS Ten.Col. DOMENICO TUMINELLO
Gen. MAURO TURINI Dott. VINCENZO TUSA
Com. PAOLO UBERTI Dott. ASDRUBALE UGOLINI
Geom. MAURO UGOLINI Ten.Col. GIACOMO UNGANIA
Prof. ANTONIO URBANO Ten.Col. OTTAVIO URCIUOLO
Dott. SALVATORE VAGNONI Avv. MARIO VALENTI
Dott. ROBERTO VALENZA Dott. VINCENZO VALENZA
Gen. ENZO VALLATI Dott. CESARE VALOBRA
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Dott. ANNIBALE VISCOMI Sig. ROBERTO VISCONTI
Dott. ANGELO VISOCCHI Dott. GAETANO VITA
Dott. FABIO VITALI Dott. VINCENZO VITALI
Avv. MARIO VITELLIO Gen. AMBROGIO VIVIANI
Avv. CARLO VOCCIA Avv. GAETANO VULLO
Dott. FERNANDES WILSON DE VALLE Dott. MARIO ZACCAGNINI
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Dott. MARIO ZANELLA Dott. LELIO ZAPPALÀ
Ing. LUCIO ZAPPULLA Dott. ALDO ZECCA
Dott. SERGIO ZERBINI Dott. GIORGIO ZICARI
Dott. ALFREDO ZIPARI Prof. AMONASRO ZOCCHI
Sig. ELIE ZOCHEIB On. MICHELE ZUCCALÀ
Comm. ANTONIO ZUCCHI Dott. PAOLO ZUCCHINI






Tutta questa "gente", pensa di avere veramente in mano, tutto il sistema, finchè riusciranno a tenere "sedato" il popolo.

Ma il popolo può anche essere "svegliato"!

Sono sicuramente in tanti, e molto uniti, nei loro interessi economici.
Hanno molti soldati, che fanno il "loro" volere, perchè assoldati e da loro ben pagati con molta "moneta sonante".

Chi più, chi meno!

Ma come è "l'aria" delle bombole di ossigeno, che potrebbe esaurirsi, la moneta, il denaro, se gli facciamo prendere un'altra direzione, sarà come chiudergli il "rubinetto" e loro soffocheranno.

Non è necessario arrivare a farli "morire", ma per ricondurli alla ragione, è sufficiente fargli capire che per noi sarebbe possibile e che non "scherziamo".

Dipende esclusivamente dalla nostra volontà e tenacia.

Pensiamoci, ma agiamo!

Possiamo farlo....possiamo farcela, oggi abbiamo gli strumenti!

Enrico Frassinetti
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01/07/2008 17:20
 
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DA QUALCHE RICERCE EFFETTUATA.........

STO NOTANDO CHE QUESTO TOPIC SI FARA' ASSAI INTERESSANTE

HO MOTIVO DI CREDERE CHE SIA ORA DI FAR CAPIRE MOLTE COSE

DATO CHE E' IN BALLO IL NOSTRO FUTURO E QUELLO DEI NOSTRI STESSI FIGLI

UN'ATTIMO PLEASE
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01/07/2008 18:03
 
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Il ragioniere genovese Giuseppe Piero Grillo, conosciuto come Beppe Grillo è stato scoperto da Pippo Baudo al cabaret milanese “Il Bullone” alla fine degli anni ‘70. Dopo aver amato e odiato la televisione, il computer e internet (lo ricordiamo nello spettacolo “Time Out” dove ha iniziato con la distruzione rituale di due computer), nel 2005 apre il suo blog (oltre 500mila accessi giornalieri che lo fa diventare uno dei siti più visitati al mondo) e subito vince il premio WWW messo in palio dal giornale di Confindustria - il quotidiano dei Poteri forti italiani - “Il Sole 24 Ore”! Da allora il blog ha continuato a crescere e oggi, tradotto anche in inglese e giapponese, è diventato fonte biblica di informazioni per milioni di persone.

Fin qui nulla di strano.

La cosa che invece è interessante riguarda il suo editore! L’editore di Grillo L’editore di Beppe Grillo oggi è la Società Casaleggio Associati di Milano. Nella prefazione del libro del 2004 “Web Ergo Sum” scritto da uno dei fondatori della Società, Gianroberto Casaleggio (che ha dato anche il nome alla ditta),

Beppe Grillo spiega come ha incontrato quello che diventerà il suo editore di fiducia! Grillo scrive testualmente:

«lo incontrai per la prima volta a Livorno, una sera di aprile, durante il mio spettacolo Black Out. Venne in camerino e cominciò a parlarmi di Rete. Di come potesse cambiare il mondo. (…) Pensai che fosse un genio del male o una sorta di San Francesco (...) Ebbi, lo confesso, un attimo di esitazione. Strinsi gli occhi. Casaleggio ne approfittò. Mi parlò allora, per spiegarsi meglio, di Calimero il pulcino nero, Gurdjieff (il famoso mago nero, uno dei maestri del cantautore Franco Battiato, ndA), Giorgio Gaber, Galileo Galilei, Anna di York, Kipling, Jacques Carelman (…) Tutto fu chiaro, era un pazzo. Pazzo di una pazzia nuova, in cui ogni cosa cambia in meglio grazie alla Rete. (…) Ce n'è abbastanza per rinchiuderlo. E' un individuo oggettivamente pericoloso e socialmente utile»

Gianroberto Casaleggio (interessato a Gurdjieff!) è riuscito dove tutti avevano fallito: convertire Grillo a internet! Da quell’incontro infatti è nato non solo il blog di Beppe Grillo, ma anche tutti i libri e dvd, come pure e le organizzazioni dei Meet-up! In soldoni l’immagine mediatica (a 360 gradi) di Grillo viene gestita e controllata dagli esperti della società milanese. Addirittura Gianroberto sarebbe diventato il consigliere numero uno di Grillo, a tal punto che secondo indiscrezioni, è sua l’idea del V-Day! Quello che ha sparso nel mondo il verbo o virus del V-Day convincendo, attraverso il suo comico portavoce, centinaia di miglia di persone in Italia. “Uomo (Gianroberto) sulle orme del Parsifal dichiara di voler ricercare la vera natura degli uomini”. E così, ad esempio, per le riunioni da sempre ama immergere il gruppo dirigente nel mondo cavalleresco e spirituale della leggenda di Camelot (alla scoperta di quei luoghi ha persino trascorso una vacanza). Usa una tavola rotonda attorno alla quale fa sedere i suoi manager per «parlare liberamente». Sua è anche la gestione del sito web dell’amicone di Grillo, il Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro.



E’ arrivato il momento di vedere chi sono questi associati, e soprattutto di cosa si occupano.


La Casaleggio Associati La Casaleggio Associati, nasce il 22 gennaio a Milano nei pressi della casa di Alessandro Manzoni, da cinque persone (Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich).

La “mission” ufficiale dell’azienda è «di sviluppare consulenza strategica di Rete per le aziende e di realizzare Rapporti sull’economia digitale» L’Affare Webegg Spa Per capire il quadro generale, rimanendo però sempre collegati con la Casaleggio Associati , è necessario conoscere la Webegg Spa :

un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende in Rete, controllata per il 59,8 % da I.T. Telecom Spa (controllata a sua volta al 100% da Telecom Italia. Ci interessa molto perché: - Gianroberto Casaleggio è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg. - Luca Eleuteri (socio Casaleggio) tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg. - Mario Cucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg. - Enrico Sasoon entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg - Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e stranamente, organizzatore dei Meet-up di Grillo a Milano Su cinque soci della Casaleggio, ben quattro lavoravano per la Webegg Spa con incarichi molto prestigiosi e importanti! E poi cos’è successo? Tra giugno e agosto 2004, la IT Telecom Spa sigla un accordo con Value Partner Spa per la cessione del pacchetto azionario detenuto in Webegg Spa, pari al 69,8% del suo capitale, al prezzo di 43 milioni di euro, il restante 30,2% è posseduta da Finsiel (79,5% Telecom Italia).

Value Partners è la più grande società di consulenza strategica di origine italiana! Nel gennaio 2004 quindi dopo pochi mesi, come è stato detto, i cinque fondano a Milano la Casaleggio Associati. Questo dato è molto interessante perché risulta che gli attuali editori di Beppe Grillo hanno lavorato fino a pochi anni fa, all’interno di una società della Telecom Italia, la stessa soggetto di attacchi (certamente giusti) da parte del comico genovese. L’affare Telecom Beppe Grillo sta portando avanti da anni una campagna per “prendersi” (lui, gli editori o qualcun altro?) la Telecom Italia!

Tale strategia è attuabile se tutti o una buona parte degli azionisti privati delegassero Grillo all’assemblea generale della società. Ecco perché dal blog ha chiesto ufficialmente una “shareaction” (“fatemi godere” dice nel suo appello): «inviatemi le vostre manifestazioni di interesse attraverso il form del modulo di adesione per consentirmi di valutare la fattibilità del progetto e tentarne la realizzazione». «Fatemi godere. Rifatevi delle umiliazioni subite in questi anni come utenti e come azionisti. Il cda licenziato dai veri azionisti attraverso un comico. Una cosa mai vista al mondo. (…) Ragazze e ragazzi, dateci dentro. Aderite, aderite, aderite»


Certamente è ”una cosa mai vista al mondo”, ma la domanda che sorge spontanea è: una volta attuato questo progetto, se mai si realizzerà, chi potrà garantire la sicurezza della ditta più importante in Italia? Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio o la Casaleggio Associati stessa? Ricordiamo che si tratta della società che ha il potere di ascoltare (esattamente quello che è successo allo stesso Grillo, che per ben 4 anni, è stato ascoltato e registrato…) tutte le telefonate, leggere tutti i fax e le e-mail sul suolo italiano… Per qualche miscredente, potrebbe sembrare una manovra occulta per entrare in possesso proprio di questa importantissima azienda...ed è proprio quello che sta accadendo! Staremo a vedere, anche se ad oggi sono decine di migliaia le persone che in buona fede, si sono affidate al nuovo "guru delle telecomunicazioni" (futuro amministratore delegato?). Prometeus: il futuro dei media Torniamo alla Casaleggio Associati perché nel loro sito ufficiale (www.casaleggio.it) è pubblicato nella home page un video molto indicativo e allo stesso tempo inquietante:

“PROMETEUS: IL FUTURO DEI MEDIA” (www.casaleggioassociati.it/thefutureofmedia). Video da non perdere assolutamente! Si tratta della visione futurista che i soci fondatori della Casaleggio hanno a livello di Media. Il video inizia dicendo: «L’Uomo è Dio, è ovunque, è chiunque, conosce ogni cosa. Questo è il nuovo mondo di Prometeus. Tutto è iniziato con la Rivoluzione dei media con Internet alla fine del secolo scorso…» La visione continua con: « la Rete include e unifica tutto il contenuto: Google compra Microsoft, Amazon compra Yahoo! diventando così i leader mondiali dell’informazione assieme a BBC, CNN e CCTV… La pubblicità è scelta dai creatori di contenuti, dagli stessi autori e diventa informazione, confronto, esperienza. Nel 2020 Lawrence Lessing, l’autore di “Cultura Libera” diventa Ministro della Giustizia degli Stati Uniti e dichiara il copyright illegale. Dispositivi che replicano i cinque sensi sono ormai disponibili nei mondi virtuali. La realtà può essere replicata in Second Life. Chiunque ha un Agav (agente-avatar) che cerca informazioni, persone, luoghi nei mondi virtuali. Nel 2022 Google lancia Prometeus l’interfaccia standard degli Agav. Amazon crea Place, un’azienda che replica la realtà. Puoi andare su Marte, alla battaglia di Waterloo, al SuperBowl di persona. E’ reale! Nel 2027 Second Life si evolve il Spirit. Le persone diventano chi desiderano e condividono la memoria, le esperienze, le sensazioni. La vendita di memoria diventa una normale attività commerciale. Nel 2050 Prometeus compra Place e Spirit. La vita è virtuale è il mercato più grande del Pianeta. Prometeus finanzia tutte le missioni spaziali alla ricerca di nuovi mondi per i propri clienti, gli avatar terrestri»



Il video della Casaleggio Associati termina con una immagine massonica: il triangolo con l’occhio dentro, fiammeggiante!


Logo della Prometeus, estratto dal video della Casaleggio Associati





Non male come visione, vero? Un futuro illuminato (non si sa bene da che luce…), dove la vita diventa virtuale, dove si commercializza la memoria, le esperienze e le sensazioni. Ognuno avrà un avatar, un personaggio inventato, e potrà fare ciò vuole, anche quello che non potrebbe fare nella realtà… In pratica la nostra Vita verrà letteralmente svuotata di significato e “copiata” o “replicata” su internet. Lo scopo è quello di non si fare più esperienza (cioè conoscenza e quindi coscienza) sul pianeta Terra, ma su un “pianeta” che non esiste, formato da bit e byte: internet! Che tipo di coscienza sarà mai quella di un mondo virtuale? Non è che ci stanno indottrinando e preparando invece a vendere la nostra anima? Questo progetto chiamato Prometeus, è la visione di un pazzo da psichiatrizzare quanto prima, o invece si tratta di un piano ben preciso di controllo occulto?

Per approfondire tale delicatissimo argomento, vi rimando alla nuovissima dispensa “Il segreto occulto degli Illuminati”. Nel video della Casaleggio Associati si pubblicizza Second Life (Seconda Vita), “un mondo virtuale in 3D aperto a tutti i maggiorenni dove ogni evento della vita può essere riprodotto”. Second life è ciò che tecnicamente viene definito un M.M.O.R.P.G. ovvero un Massive Multiplayer Role Playing Game (Un Videogioco di Ruolo destinato alla Massa): immaginate un videogioco in cui possano partecipare contemporaneamente centinaia di migliaia di giocatori (se non milioni) collegati in rete, ognuno con il proprio personaggio (avatar), con un proprio conto corrente e varie proprietà mobili ed immobili. Esso è stato creato dalla Linden Lab, reso disponibile in rete nel 2003, oggi può contare quasi 8 milioni di utenti nel mondo (dato di luglio 2007 Poco si sa su questa strana piattaforma, ma nei media si sono già iniziati a denunciare episodi alquanto sgradevoli accaduti all’interno di questo “mondo secondario”, anche se la vera natura estremamente deviante non viene adeguatamente sottolineata! E’ un mondo estremamente deleterio e pericoloso per la psiche umana. Casualmente sia Beppe Grillo (con tanto di avatar) che Antonio di Pietro hanno il loro sito proprio in Second Life...

“Dio è ovunque, è chiunque e conosce ogni cosa”, proprio come l’occhio onniveggente della massoneria (il simbolo stampato sul dollaro statunitense), usato dai creativi della Casaleggio alla fine del video.


A proposito di luce, cerchiamo di capire come mai hanno usato un nome così particolare per tale progetto: Prometeus! Certamente deriva da Prometeo, figlio di Giapete e Climene, che ha sottratto il fuoco (simbolo della luce) agli Dei per riportarlo agli uomini sulla terra (dottrina della gnosi). Secondo l’occultista russa Helena Petrovna Blavatsky, sotto un altro aspetto, l’allegoria del fuoco (visto come luce iniziatica, ndA) può essere letta come un'altra versione della ribellione dell’orgoglioso Lucifero (dal latino LUCIFERUS, composto da “LUC-EM” = luce, e tema “FER-RE” = portare, cioè PORTATORE DI LUCE, ndA), precipitato nell’Abisso senza fondo. La maledizione di Zeus a Prometeo è lo stesso che la maledizione di Dio a Satana! Quindi secondo la maga (indubbiamente nera) Blavatsky, il fuoco o luce portato sulla terra da Prometeo è l’allegoria del fuoco o luce porta sulla terra da Lucifero! Ecco spiegato perché il logo della Prometeus (vedi immagine sopra) è rappresentato graficamente da una fiamma (luce) che parte dalla lettera O maiuscola, quindi dal Cerchio chiuso (molto usato anche dai circoli satanici per i loro rituali). Sicuramente la motivazione che ha spinto la Casaleggio a scegliere un nome e logo simili sarà un'altra, magari meno esoterica, però la strana coincidenza (per chi ci crede ovviamente) è interessante! Partnership con Enamics

Nel 2004 la Casaleggio annuncia la partnership con Enamics, una società statunitense fondata nel 1999, leader del Business Technology Management (BTM). La Enamics ha come “clienti” potentissime corporation del calibro di: Pepsico, JP Morgan, Northrop Grumman, US Department of Tresury (Dipartimento del Tesoro USA), BNP Paribas, American Financial Group, ecc.


Tra queste, quella che più c’interessa è la banca d’affari JP Morgan, perché rientra nell’impero dei Rockefeller, una delle famiglie che controllano il mondo! Davanti al Centro Rockefeller di New York si staglia - casualmente - una statua gigante di Prometeo, voluta proprio dal magnate in persona! Anche i Rockefeller, come i Casaleggio (chiedo venia per la comparazione), pertanto “adorano” l’arte simbolica del Prometeo! Fondatore della BTM Corporation è un certo Faisal Hoque, autore di numerosi best seller ed ex dirigente anziano della General Electric (anch’essa del gruppo Rockefeller) e di altre multinazionali! I partner della BTM tecnology sono “IBM Tivoli” di New York e “Future Considerations” di Londra.

Questa ultima ha come clienti privati: Coca Cola, Barclaycard, Addax Petroleum, KPMG LLP, ecc. Nel settore pubblico invece: Carbon Trust, UNIDO (United Nations Industrial Development Organisation), London Pension Fund Authority (LFPA)[14] ecc.


E’ molto indicativo venire a conoscenza che l’editore di Beppe Grillo (nonostante le giustissime campagne contro l’inquinamento ambientale, le energie alternative, i biocarburanti, l’idrogeno, ecc.) abbia tra i partner proprio quella banca (JP Morgan), che ha interessi economici enormi in ogni dove, e soprattutto nel comparto bancario, energetico e/o petrolifero! Che fine ha fatto il Signoraggio monetario? Al Beppone nazionale va il merito di essere stato il primo a denunciare la truffa del Signoraggio monetario (nel tour “Apocalisse Morbida” del 1998) e la natura privatistica della Banca d’Italia. In quello spettacolo ha sparato a zero sui banchieri (Fazio, Duisemberg, ecc.), definiti i cavalieri dell’Apocalisse, che controllano le economie planetarie, sottolineando più volte come questi signori “stampano le banconote e le prestano”.


Avete capito bene: stampano denaro e lo prestano ai governi! Per non parlare del debito pubblico. Dice infatti Grillo: “e il debito? A chi li dobbiamo due milioni e mezzo di miliardi di lire?” Nonostante questo, da un po’ di anni Grillo si rifiuta, o gli è stato consigliato di non parlarne, di Signoraggio e dei banchieri durante i suoi spettacoli, perché? Una spiegazione la fornisce il dottor Antonio Miclavez in una recente intervista video: «ne ho parlato (si riferisce a Grillo, ndA) circa sei mesi fa e mi ha detto: “sì è molto bello, ma questo per la gente è troppo. Se è troppo poi la gente si spaventa e non lo capisce perché è troppo!”. Uguale Milena Gabanelli (Report su Rai3, ndA)»


Tralasciamo la Gabanelli per ovvi motivi, ma perché Grillo che nel 1998 sparava a zero sul Signoraggio, sulla truffa del debito pubblico e sui banchieri, oggi non dice nulla e si limita ad attaccare i politici: semplici camerieri del potere economico? Cosa è successo nel frattempo? Ha ricevuto pressioni e/o ricatti? Oppure ha cambiato idea? Nessuno lo sa ad eccezione della sua coscienza! A cosa servono il V-day, il Mastella-day, la petizione per la Forleo o De Magistris, o quella contro Gentiloni, se il vero e unico problema è la gestione massomafiosa della emissione monetaria che rende interi paesi schiavi del sistema economico, sotto la pressione di un debito inesistente?


Forse serve per dirottare le masse e deviarle verso lidi estremamente funzionali per il Sistema che ci controlla? Qual è il senso di scatenarsi per un parlamento pulito (contro i politici pregiudicati), movimentare le masse per assurde liste civiche, quando i controllori della politica sono e rimangono i grandi banchieri internazionali? Quando coloro che emettono la moneta hanno il Potere di far fare le leggi ai burattini in Parlamento, a cosa serve prendersela con la manovalanza? Forse per evitare di tirare in ballo i veri manovratori occulti? Come disse il giornalista Paolo Barnard in una lettera intitolata “Considerazioni sul V-day”: «I nostri personaggi (…) di fatto svuotano l’Io dei loro seguaci impedendogli di divenire singole entità autonome e potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque minando la Società Civile organizzata e la speranza che essa rappresenta»

Di persone svuotate del proprio Io ce ne sono già abbastanza. E’ necessario partire da noi stessi, senza delegare il politico, il Grillo, il Travaglio, la Forleo o la Guzzanti di turno: solo così saremo padroni della nostra vita e potremo conquistare, o meglio, tirare fuori la nostra vera e unica individualità, cioè l’essenza spirituale. Se non ritorniamo in possesso della nostra autentica natura, il Potere continuerà a fare sonni tranquilli. «Credete veramente - continua Paolo Barnard - che il Potere sia così sciocco e impreparato da poter essere, non dico sconfitto, ma anche solo disturbato da questo sgangherato esercito alla deriva?

Al Potere, le iniziative di Grillo (inconsapevolmente ci auguriamo tutti) - portate avanti grazie alla consulenza di aziende specializzate - fanno estremamente comodo, perché il vero e unico problema che ha il Potere è il risveglio della coscienza delle Individualità. Persone libere di pensare, sentire e agire, indipendentemente dagli insegnamenti e dalle dottrine di un qualsiasi messia o maestro di vita, sono veramente pericolose! Concludo nella speranza che non siano vere le affermazioni di Dino Risi (che ha diretto Grillo nel film “Scemo di guerra”) al Corsera, perché secondo il regista, Grillo è più attore adesso che quando girava film. Non crede affatto a ciò che dice e scrive quotidianamente nel blog! Speriamo che si sbagli…

Come pure mi auguro che Beppe Grillo dia un segnale di assoluta buona fede riprendendo a parlare, sia nel blog che durante gli spettacoli, di Signoraggio, Poteri forti bancari, Sovranità monetaria, OGM, ecc.




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01/07/2008 18:22
 
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BEPPE ANCHE QUESTO NON VA DETTO


Bilderberg 2008
Marcello Pamio 9 giugno 2008

Anche quest’anno è giunta l’ora del consueto incontro del gruppo elitario Bilderberg.
Questa volta la sede è stata nel lussuoso albergo Westfields Marriott a Chantilly in Virginia (Usa).
I membri italiani sono stati, come al solito,

Franco Bernabé (Ceo di Telecom Italia Spa),
Mario Draghi (governatore di Bankitalia),
John Elkann (Fiat Spa),
Mario Monti (Università Bocconi) e
Tommaso Padoa Schioppa (ex Ministro dell’Economia).

Un centinaio di personaggi, tra cui il

presidente della Federal Reserve, BCE, Banca Mondiale,
direttori di banche centrali di Scozia, Finlandia, primi ministri, uomini del mondo della finanza, dell'economia, della difesa, della
Commissione europea, hanno occupato per quattro giorni interi un lussuoso albergo in America, e nessun media ne ha dato risalto!
Come mai?
Già questo dovrebbe farci riflettere sulla funzione che hanno oggi i media!
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