Senti pcerini,
A me non interessa la tua lode del concetto di "relativismo" in senso etico o negli altri contesti nei quali ti interessa lodarlo...
Relativamente al dialogo inter-religioso il relativismo, dal punto di vista cattolico (e non solo), è qualcosa di negativo.
Infatti tale tipo di dialogo non serve per MESCOLARE e FARE MINESTRONI in maniera che si possa creare una sorta di unica grande religione...
Il dialogo inter-religioso ha come obbiettivo l'evidenziare le differenze ed i punti in comune per potersi conoscere meglio e rispettare.
Hai mai letto l'anticristo di Soloviev? Te l'ho già riportato svariate volte...
Se avrai la forza psicologica di leggerlo (magari sostituendolo alla lettura di tutta quella marea di cavolate presenti su siti quali uaar et similia...), capirai che cosa si intende per relativismo (quello che propone l'anticristo) e capirai i motivi per i quali i tre personaggi che rappresentano la cristianità si oppongono ad esso.
Capirai altresì i motivi che spingono San Paolo a scrivere:
Galati 1:6 Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.
Galati 1:7 In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Galati 1:8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
Galati 1:9 L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
Galati 1:10 Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!
Galati 1:11 Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;
Galati 1:12 infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Ed anche:
2Timoteo 4:3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie,
2Timoteo 4:4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
Il dialogo ecumenico, in particolare, fa leva su un auspicio profetico di Gesù Cristo..
Auspicio che non può mancare nel cuore di ogni cristiano.
Nel dialogo ecumenico non c'è relativismo.
PS:Non sparisco, mi dispiace...lo so che ti do fastidio perchè metto i bastoni fra le ruote alla tua disinformazione anticlericale...
Ma, purtroppo, ti sono capitato giusto fra i piedi e ci rimango.
Ciao
Mauri
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)