Caro Pino,
L'unione di tutte le Chiese e tutte le comunità cristiane ha stabilito un unico comun denominatore per potersi definire "cristiani".
Ciascuno può autoconvincersi di essere cristiano, ma essere cristiano e credere nella verità cristiana.
La verità cristiana è quella ribadita dalla Chiesa di Dio che è l'unione di tutti i cristiani:
"Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, due nature distinte ma indivisibili.
Ed è la Seconda Persona della SS.Trinità."
Al di fuori di questa verità, tutte le comunità protestanti, le Chiese Ortodosse e la Chiesa Cattolica, non riconosce nessuno come "cristiano".
Che poi costoro si autodefiniscano cristiano è una loro scelta personale che non trova riconoscimento da parte delle Chiese e delle comunità cristiane.
Per tale motivo i TdG "non" sono cristiani, i cattolici sono cristiani, gli evangelici sono cristiani, ecc...
Riguardo ai paletti fissi che hai posto tu:
Qualsiasi Istituzione religiosa che si identifica come cristiana non dovrebbe avere formule gerarchiche o societarie
Figurati...la Chiesa è GERARCHICA sin dalla sua edificazione.
Una gerarchia d'amore e di servitù...non di sottomissione, ma è una GERARCHIA.
C'è chi ha autorità nella Chiesa e chi ne ha meno.
non dovrebbe caricare pesi, sensi di colpa e doveri.
Se queste parole servono a denunciare certi "abusi" ti do ragione...se servono per "liberalizzare il messaggio di Gesù Cristo"..no.
Cristo non ha fondato delle comunità e neanche ha costituito delle Istituzioni, lui stesso era un'Istituzione.
Qui non concordo affatto, anzi...
HA EDIFICATO LA SUA CHIESA (Mt 16:1
...ed ha scelto Simon Pietro come PASTORE DELLE SUE PECORELLE (Gv 21:15).
E la Chiesa aveva i suoi pastori locali ed il suo pastore Pietro...che la guidavano e la governavano per mezzo dello Spirito Santo.
Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi (Atti 15:2
...da quando è stata edificata da Gesù Cristo è sempre così e sempre rimarrà la stessa fino alla fine dei tempi.
Ciao
Mauri
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)