| | | | Post: 249 Post: 249 | Registrato il: 10/01/2007 | Sesso: Femminile | Utente Junior | | OFFLINE |
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14/05/2007 11:29 | |
UTOPIA ALLO STATO PURO
Carissimo,
vorrei definire un mio pensiero ricorrente riguardo a questa "utopia" di cui tutti vanno parlando, per definire "irrealizzabile" qualcosa che, altri, hanno l' ardire di proporre.
Non è principalmente rivolto a te, questo scritto, non pensarlo questa volta, ma è una brevissima riflessione che, prendendo spunto dalle tue parole, desidero esporre in questa sede.
Troppe volte, infatti, mi trovo difronte al "muro" che questa parola, di fronte a ciò che lo spauracchio del dover agire, anzichè limitarsi a parlare o a criticare, innalza.
E' una giustificazione, sempre più ricorrente, di un' inerzia involutiva che stà, a mio avviso, contaminando la specie umana.
In realtà, prendersi delle responsabilità, crescere e motivarsi all' azione ed alla partecipazione è, apparentemente, più faticoso, che trascinarsi debolmente in questa vita, lasciando agli altri la "patata bollente" per poi criticare il loro agire, attribuendo le colpe dell' eventuale fallimento.
Crediamo di fare il nostro dovere protestando, parlando, magari votando....
In realtà, il nostro dovere, lo facciamo solo AGENDO.
Magari anche sbagliando, ma assumendoci onori ed oneri di ciò in cui crediamo.
Solitamente, chi ritiene la realizzazione di un operato, "utopia", è il maggior responsabile del fatto che esso non si realizzi....
Perchè,
NON C'E' NULLA CHE TOLGA MAGGIOR ENERGIA AD UN IDEALE, CHE RITENERLO IMPOSSIBILE!!
In questo senso, se non vogliamo agire, lasciando che la nostra mediocrità ci affoghi in una vita da "delegante", dovremmo avere almeno il buon senso di non sentenziare.
Poichè, come parola crea, parola demolisce.
Lasciamo respiro a chi ha la volontà di prendere in mano le redini della sua vita e, come si dice....farne un capolavoro....
Possibilmente, senza gli altrui lamenti...
Marina |