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Maschio e femmina, li creò.

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2007 13:45
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Carissimi amici,

[SM=x1061918]

Volevo riportare quì, alcune riflessioni dello scrittore G.Dreifuss, un analista di estrazione junghiana, che ha scritto un' interessante libro, intitolato: "Maschio e femmina li creò".
Egli parte dall' analisi di Genesi 1 e Genesi 2, e ricerca, nelle tradizioni cabbalistiche e midrashiche, nonchè in varie espressioni della filosofia contemporanea, la conferma che solo l' unione del principio maschile con quello femminile, hanno, in se, la potenza della creazione e della divinità.
Kaplan commenta che :" il passo di Genesi 1, dimostra chiaramente che, maschio e femmina insieme, formano l' immagine divina".
[SM=g27986]
Nella congiunzione sessuale, quella caratterizzata da un profondo coinvolgimento emotivo, da un contatto intimo tra Eros e Logos, possiamo trovare una dimensione spirituale che può diventare un' esperienza di rinnovamento della personalità.
Amore e spirito, corrispondono ai termini greci Eros e Logos. In Ebraico i due termini sono, rispettivamente "Ahava" e "Ruah" ma, Logos, in ebraico, corrisponde ad un principio maschile, mentre Eros corrisponde ad un principio femminile.
[SM=g27985]
L' Amore è un principio connettivo femminile, che unisce gli opposti che, razionalmente non possono essere uniti. Esso "tiene insieme l' universo intero".
Lo spirito è un principio maschile che disseziona, separa, analizza e distingue.
Amore e Spirito sono entrambi attivi negli uomini e nelle donne e, nel processo psichico, si adoperano per integrarsi l' un l' altro e rendere completa l' esperienza del Sè.
[SM=g27988]
Nel momento della " coniuctio oppositorum" la dualità si trasforma in unità, Dio e la Shekhinà si fondono in una energia unica e creatrice, ed il miracolo della vita può avere inizio.
Nei termini ebraici "maschio" e "femmina", ravvediamo il significato del "puntuto" e della "perforata", ovvero coloro che ritrovano la realizzazione della divinità, nella congiunzione sessuale.
[SM=x1061968]
Jung nel "Mysterium Coniugtionis" afferma :" in questa contrapposizione di maschile e femminile si pensa alla forza della passione e dell' amore, che spinge l' uno verso l' altro i poli separati, e si dimentica il fatto che, una simile violenta attrazione si richiede soltanto laddove c 'è una resistenza altrettanto forte a tenere separate le parti".
[SM=g27994]
In Genesi 4:2 la sessualità è strettamente connessa con la conoscenza. Viene scritto:" E l' uomo conobbe la sua donna" , conoscenza, è sinonimo di consapevolezza della parte controsessuale dell' anima, e della sintetizzazione degli gli opposti.
Nel congiungimento sessuale si entra in un campo di energia che contiene tutti gli opposti, il nucleo di ogni inizio, la ripetizione simbolica del mito della creazione.
[SM=x1061911]
Nello Zohar troviamo una suggestiva interpretazione del principio femminile e di quello maschile, riferiti al Tetragramma.
Nelle lettere YHWH esso considera le due He, simbolo del femminile, mentre la Yod e la Waw, simboli del maschile, o, ancora, ritiene la Waw come l' elemento del Nome santo che unisce il Padre (YH) alla Madre (H).
[SM=x1061917]
Seguendo lo stesso principio, un insegnamento cabbalistico basato su un antico midrash (Bereshit Rabba), gioca sulle lettere che compongono le parole uomo " 'iysh" e donna "'ishah", entrambe composte di tre lettere : due uguali (alef e shin) e una diversa (Yod per l' uomo ed He per la donna).
[SM=g27986]
Lo Zohar dice che Dio ha legato la He al fuoco per formare il nome della donna.
Le due lettere uguali formano, infatti, la parola "fuoco" ('esh), mentre le due lettere diverse compongono uno dei nomi divini (YH).
Il gioco delle lettere serve a confermare che soltanto insieme, l' uomo e la donna, ricompongono il nome divino.
Ma le implicazioni sono anche altre : se l' uomo e la donna perdono la Yod e la He che li differenziano, nella loro unione diventano preda di un fuoco divorante.
Nella consapevolezza della differenza, invece, il fuoco ('esh) è benedetto dalla presenza del Nome.
Il fuoco non deve essere eliminato, ma non deve nemmeno eliminare la presenza divina.
Si potrebbe aggiungere che, solo nell' incontro di maschile e femminile la Presenza sprigiona la sua fiamma.
Se si coltiva la differenza, invece, resta solo il fuoco distruttore.
[SM=g27996]
Un Midrash, racconta che Dio creò la donna per amore del fuoco, perchè "solo quando il simile si congiunge con il simile l' unione è perfetta".
Ma, mentre il fuoco è identico nei due, il divino assume due forme diverse, e chiede quindi diversi modi per essere cercato.
E, nell' unione dei due modi, si ritrova l' unità divina.
[SM=x1061917]

Tratto liberamente dal libro di G.Dreifuss con postfazione di Milka Ventura: "Maschio e femmina li creò".

[SM=x1061970]



Marina
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14/05/2007 17:57
 
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Ma le implicazioni sono anche altre : se l' uomo e la donna perdono la Yod e la He che li differenziano, nella loro unione diventano preda di un fuoco divorante.
Nella consapevolezza della differenza, invece, il fuoco ('esh) è benedetto dalla presenza del Nome.


questo non l'ho capito! help [SM=g27993]
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17/05/2007 09:18
 
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Hai ragione Salila....

[SM=g27994]
forse è impossibile capirlo se non si conoscono almeno alcune basi di Ebraico.
Provvederò al più presto a scrivere qualche cenno.... [SM=g27985]

[SM=x1061918] [SM=x1061917]



Marina
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21/05/2007 10:31
 
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questo non l'ho capito! help



Cara Salila,

ti riporto un sunto di alcune considerazioni che avevo fatto qualche tempo fa sulla lingua Ebraica.
Mi farebbe piacere che tu specificassi meglio quello che non hai compreso di ciò che ho scritto, così riesco a riassumere alcuni vasti concetti che, quando si parla di Ebraico, ci si trova a dover affrontare.
[SM=x1061918]

L' EBRAICO
A mio parere l'ebraico è come la matematica.
Infatti se, come dice Galileo, "la matematica è la penna con la quale Dio ha scritto l'Universo", l'ebraico è la voce con cui l' ha verbalizzato.
Se conosco Dio appena un pò, e soppeso per un solo secondo la struttura della Creazione, dal microcosmo al macrocosmo, dall'atomo, al DNA, alle innumerevoli forme viventi e allo Spazio interstellare, se mi soffermo sui concetti matematici, geometrici e fisici, matrici di ogni struttura animata ed inanimata, mi riesce difficile limitare il significato dell'Ebraico alla mera definizione di "Lingua".
A. D. Grad sostiene che le lingue umane si possono suddividere in bande vibrazionali, misurabili da sofisticati strumenti elettroacustici.
Piu' i dati raccolti, espressi in numeri, sono elevati, più il livello sonoro e musicale è acuto e carico di contenuto vibrazionale spirituale.
In tal senso l'Ebraico raggiunge potenze oltremodo superiori a quelle di una qualunque altra lingua parlata.
Strutturalmente l'alfabeto Ebraico si compone di 22 consonanti, mancano le vocali, le quali furono aggiunte in epoca tarda (VI - VIII secolo E.V. o d.C.) per fissare la tradizione fonetica del testo biblico.
Si legge da destra a sinistra e, ogni singola lettera è composta da un aspetto grafico, dal suono relativo, dal concetto espresso, dalla sensazione intuitiva modellata dal segno stesso rispetto alla sua posizione nella parola o nel testo, e da una relazione numerica attribuita ad essa singolarmente e che ne determina una relazione matematica di insieme.
Questa relazione matematica, ben conosciuta dalla tradizione della Kabbala Ebraica e dagli studiosi della Numerologia Biblica, non altera affatto la purezza della Parola Scritta, come non la alterano i presunti concetti animisti o esoterici che i Testimoni di Geova bollano di idolatria.
In realtà ogni cosa appartenente al Creato è opera di Dio stesso nel suo costante Divenire e quindi fortemente intrisa della sua Essenza.
Questo non significa adorare la Materia o praticare la Magia, ma sentire l'alito Divino vibrare in ogni Creatura, vivente o inanimata, in ogni parte del Cosmo, in ogni Scienza, in ogni Arte.
L' equilibrio nella ricerca e nello studio ci permettono di spaziare in ogni dimensione conosciuta per iniziare ad addentrarsi nel grande Capolavoro di Dio e ad aprire gli occhi sulla vastità della Conoscenza e della Verità.
In questo senso l' Ebraico sarebbe il nostro vettore primario per la comprensione delle Sacre Scritture poichè, come lingua viva e vibrante è, sostanzialmente, intraducibile.
Le relazioni numeriche che si snodano all' interno delle Scritture, e si intersecano in esse in una relazione matematica di altissimo livello, fanno di ogni singola parola e lettera, uno strumento di comprensione di cui, solo chi ne è a conoscenza, può comprenderne la portata.
Sostanzialmente, ritengo che possa definirsi...l' equazione dell' Universo.

Se ti interessano le attibuzioni numeriche delle lettere di cui ho scritto nell' articolo di testa....chiedi....
Per me, è come scrivere di Poesia!!

Baci,

[SM=x1061915]



Marina
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26/08/2007 20:18
 
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Piccolo appunto...la traduzione esatta del passo del Genesi é

Ecco una traduzione parola per parola del testo masoterico originale della bibbia per quel che riguarda la creazione:

Genesi 1,27:
"E creò Le Potenze=Dio l'Adamo=l'umanità a sua immagine, a immagine Le Potenze=Dio lo crearono, maschio e la femmina creò loro."

traduzione con vicino la traslitterazione in lettere italiane del testo ebraico (tra parentesi):
"E crearono (Waiibera') le Potenze=Dio ('aoelohim) l'Adamo=l'umanità ('at ha'adam) a sua immagine (besalemo) a immagine (besoeloem) le Potenze=Dio ('aoelohim) lo crearono (bara' 'otò) , maschio (zakar) e femmina (wuneqebah) creò (bara' ) loro ('otam).

L'Adamo non è un nome proprio di persona, ma significa l'umanità (le persone).
Ognuno di noi è sia maschio che femmina, noi siamo Adami (e non Adamo ed Eva), questo cambia il senso a tutta la nostra vita..non abbiamo ruoli,ma semplicemente dobbiamo essere noi stessi, questa è la libertà...



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Re:
lupetta821, 26/08/2007 20.18:

Piccolo appunto...la traduzione esatta del passo del Genesi é

Ecco una traduzione parola per parola del testo masoterico originale della bibbia per quel che riguarda la creazione:

Genesi 1,27:
"E creò Le Potenze=Dio l'Adamo=l'umanità a sua immagine, a immagine Le Potenze=Dio lo crearono, maschio e la femmina creò loro."

traduzione con vicino la traslitterazione in lettere italiane del testo ebraico (tra parentesi):
"E crearono (Waiibera') le Potenze=Dio ('aoelohim) l'Adamo=l'umanità ('at ha'adam) a sua immagine (besalemo) a immagine (besoeloem) le Potenze=Dio ('aoelohim) lo crearono (bara' 'otò) , maschio (zakar) e femmina (wuneqebah) creò (bara' ) loro ('otam).

L'Adamo non è un nome proprio di persona, ma significa l'umanità (le persone).
Ognuno di noi è sia maschio che femmina, noi siamo Adami (e non Adamo ed Eva), questo cambia il senso a tutta la nostra vita..non abbiamo ruoli,ma semplicemente dobbiamo essere noi stessi, questa è la libertà...



Complimenti Lupetta!!!

So che la radice del termine ebraico per uomo è la stessa per la donna, per cui, uomo e uoma?




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26/08/2007 22:55
 
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[SM=x1061917]

Questa discussione si era interrotta perchè non avevo più ricevuto alcuna richiesta da parte di Salila.
Fantastico che qualcuno l' abbia riesumata!!

[SM=x1061963]

La radice dei termini ebraici "uomo" e "donna" non è affatto la stessa.
Da qui è sorta la confusione in merito alle traduzioni che, recentemente, hanno offerto la rilettura dei termini in : "uomo" e "uoma".
Tale travisamento è sorto anche in merito al nome "Adamo" che, esattamente come sostiene la nostra nuova amica, non è affatto il nome del primo uomo creato da Dio.
"Adamo" che condivide la radice con "adamà" (terra),"adom" (rosso) e "dam" ( sangue), ha ben più importanti significati.
Tale lettura delle Scritture è, a mio parere, la reale base per comprenderne appieno il significato.

Che sollievo avere una interlocutrice così aggiornata!!!

A presto,

[SM=x1061969]
[Modificato da nikitha 28/08/2007 19:24]



Marina
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Re:
lupetta821, 26/08/2007 20.18:

Piccolo appunto...la traduzione esatta del passo del Genesi é

Ecco una traduzione parola per parola del testo masoterico originale della bibbia per quel che riguarda la creazione:

Genesi 1,27:
"E creò Le Potenze=Dio l'Adamo=l'umanità a sua immagine, a immagine Le Potenze=Dio lo crearono, maschio e la femmina creò loro."

traduzione con vicino la traslitterazione in lettere italiane del testo ebraico (tra parentesi):
"E crearono (Waiibera') le Potenze=Dio ('aoelohim) l'Adamo=l'umanità ('at ha'adam) a sua immagine (besalemo) a immagine (besoeloem) le Potenze=Dio ('aoelohim) lo crearono (bara' 'otò) , maschio (zakar) e femmina (wuneqebah) creò (bara' ) loro ('otam).

L'Adamo non è un nome proprio di persona, ma significa l'umanità (le persone).
Ognuno di noi è sia maschio che femmina, noi siamo Adami (e non Adamo ed Eva), questo cambia il senso a tutta la nostra vita..non abbiamo ruoli,ma semplicemente dobbiamo essere noi stessi, questa è la libertà...



In realtà l'agiografo non voleva intendere che ognuno di noi è sia maschio che femmina...

"L'autore biblico vuole solo proporre una dottrina unversalmente valida dell'uomo, spiegare e insegnare quale sia veramente la condizione umana, per tutti gli uomini e per tutti i tempi"...
(Genesi 1-11: alle origini dell'uomo, M.Cimosa).



Okkio a lasciarvi ammaliare dalle dottrine kabalistiche...non è tutta vera "mistica" quella che luccica. [SM=g27988]

Ciao
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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27/08/2007 22:25
 
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Re x Maurif
Se Dio potesse ritornare indietro farebbe solo maschi!!!
Visto l'uso che ne fanno i preti basterebbero loro!!!! [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]

te la do io la kabalistica!!!! [SM=x1061913] [SM=x1061913] [SM=x1061913] [SM=x1061913] [SM=x1061913] [SM=x1061913]


omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]



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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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28/08/2007 19:36
 
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[SM=g7988]


Okkio a lasciarvi ammaliare dalle dottrine kabalistiche...non è tutta vera "mistica" quella che luccica.



Tutto ciò che è intento umano per interpretare le Scritture può godere di dignità.
Se è ricerca sincera ha, comunque, in se un germe che può germogliare in una interessante direzione.
Perciò ritengo che la Cabala, la numerologia e quant' altro faccia parte dello sforzo di avvicinarsi alla Verità, sia tranquillamente godibile e degno di approfondimento.
Non vorrei che ci raccontassimo che i numeri, all' interno della storia biblica, sono casuali o fini a se stessi.
Nè possiamo raccontarci che la lingua ebraica non sia, di per se, già un immenso codice da decriptare.
Allarghiamo gli orizzonti, altrimenti rimarremo sempre dei semplici lettori di favole.

[SM=g7997]



Marina
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28/08/2007 22:08
 
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Se ti dico questo, Nikita, è perchè ho a che fare tutti i giorni con chi...per non rimanere "lettore di favole"...arriva ad inventarsele.

Soprattutto per quanto riguarda la Kabala...è l'arte di far dire alla Parola di Dio esattamente quello che si vuole.

Così sorgono grandissimi esempi di "creazione di favole"...tipo il "codice Genesi".

La "codice-mania" è una sindrome che fa un gran numero di vittime.
Serve un vaccino... [SM=g8228]



Cos'è che diceva San Paolo...che la Parola di Dio la conosceva alquanto bene?


2Timoteo 4:3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie,
2Timoteo 4:4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.


[SM=g8151] [SM=g8149]




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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28/08/2007 22:24
 
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Re X Maurif
Hai citato Paolo:

2Timoteo 4:4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
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Fu un buon profeta!!!! Forse ebbe l'intuizione che sarebbe nata la Chiesa cattolica apostolica romana!!!!! [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061929]

omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]



ps.
Un sincero bacio sul culo a chi ha rimesso gli smiles!!!!

Senza ritegno ehhhhh!!!!! omega [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]



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A dire il vero aveva anticipato la verità sui tuoi interventi su questo forum... [SM=x1061920]



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
28/08/2007 22:53
 
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x Marina.

Stavo pensando al tuo accenno ai numeri,ho sentito parlare in proposito dei codici numerici legati alla precessione degli equinozi,un codice usato nelle antiche tradiioni vediche sumere e qualcuno dice anche nell'AT.

Ne sai qualcosa?

Un saluto

Paolo
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Re: x Maurif
MauriF, 28/08/2007 22.28:

A dire il vero aveva anticipato la verità sui tuoi interventi su questo forum... [SM=x1061920]



Sei un grandissimo BUFFONE !!!!

[SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]


omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]





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[SM=x1061919]


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Se ti dico questo, Nikita, è perchè ho a che fare tutti i giorni con chi...per non rimanere "lettore di favole"...arriva ad inventarsele.




Su questo mi trovi assolutamente daccordo!
Non c' è dubbio....


X Paolo

caro Paolo.... andiamo nel difficile e nel "quasi" insondabile.
Ci sono testi che approfondiscono questi argomenti ma non mi sono soffermata a fare valutazioni sull' attendibilità.
Mi sono interessata della numerologia biblica in quanto strettamente legata all' universo matematico inscritto nella lingua ebraica.
E sono già alle prese con tutte le mie vecchie conoscenze da liceo scientifico che mi danno non poco filo da torcere!
Tra "sezione aurea", "Tetrakis" pitagorica, multipli del 12, esagoni, pentagoni, simboli esoterici numerici, Phi e proporzioni.... sto cominciando a...dare i numeri!!!

[SM=g27990]

Però, mi hai messo una pulce nell' orecchio....
Questi cicli temporali sono sicuramnete affascinanti!!

[SM=x1061918]



Marina
29/08/2007 22:02
 
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Forse ho trovato qualcosa di un'autore indipendendte,un pdf
( www.scienzeantiche.it/librerie/bibbia_precessione.pdf ) che parla del codice equinoziale.

Gli ho dato un'occhiata,e' particolarmente complicato,mette in relazione numerosi passi dell'AT con numeri del codice equinoziale,codice che veniva usato dai sumeri,babilonesi,indiani (nei veda),la tesi di questo autore pero',sulla base di questi suoi studi,e' che , citando testualmente, "Yahweh non è Dio e che Gesù non è il figlio di Dio, essi sono il Sole. Questo è il grande segreto della chiesa. Ebraismo e cristianesimo, sono culti solari e gli autori biblici erano adoratori del “astro diurno”. Il fenomeno della Precessione degli Equinozi è una prova così schiacciante, che se debitamente divulgata potrebbe, fare lo sgambetto alle maggiori religioni mondiali."

Non ho trovato altro di cosi' ampiamente trattato in merito al codice equinoziale che si dice che gli stesori dell'A>T conoscevano bene tanto da apllicarne dei criteri all'AT,se si tralascia per un'attimo la tesi dell'autore,penso che il pdf aiuti a capire come funziona il codice edquinoziale,come funzionava nei testi sacri veda,in quelli babilonesi, e come l'autore applichi il codice equinoziale a numnerosi passi del'AT.

Tenta anche di applicare il calcolo all'NT ma secondo me con scarso successo.

Paolo
[Modificato da pcerini 29/08/2007 22:04]
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[SM=x1061917]

Paolo.....

tu sei la mia encicopedia preferita!!!
Mi sono scaricata il documento per leggerlo con attenzione.
Grazie anche per tutti i riferimenti sulle "madonne nere".
Domenica mio padre parte per la Francia per iniziare la stesura del documentario.
I tuoi scritti mi saranno utilissimi.



GRAZIE!!!


[SM=x1061954]



Marina
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Ho dato un'occhiata veloce e ci sono una marea di imprecisioni...


Riguardo all'adorazione del Sole.

Nella Genesi l'agiografo contrasta polemicamente l'adorazione degli astri.
Infatti nel descrivere la citazione, appositamente, al posto di dire "Sole" e "Luna"...scrive "grande luce" e "piccola luce".

Anche relativamente all'etimologia del nome Salomone, non ha nulla a che vedere con il Sole.
Salomone, Shelomon, ha in se la radice del termine Shalom (pace, felicità, ecc..) e non Shemesh (sole).

L'autore parla di "sillabe", ma anche voi sapete che per guardare alla radice bisogna guardare alle consonanti (e bisogna guardare al termine in ebraico!).
ShLM (Shin-Lamed-Mem)....Shalom...Shelomon.

ShMSh (Shin-Mem-Shin)...Shemesh...Shimshon (Sansone).


Se si conosce un po' di storia delle religioni, poi, ci si rende conto che i simboli (le numerologie sono simbolismi!) e le allegorie...spesso vengono DEMITIZZATI.
Quindi una rilettura che non tiene conto di tale DEMITIZZAZIONE, falsa l'interpretazione stessa.

Infatti il linguaggio è uno strumento espressivo e, anche nelle culture odierne lo si può notare, non c'è univocità relativamente alle simbologie ed alle allegorie.
La stessa cosa è sempre valsa anche in passato.
I simboli non hanno il medesimo significato in tutte le culture...

Presso la cultura ebraica nasce in seno al politeismo, quindi riprende simbologie (anche numeriche), le DEMITIZZA e le riutilizza con significati differenti.

Pertanto è una bella cantonata quella che si prende l'autore (forse lo fa consapevolmente, forse no..).

Calcoli che riportano alla "moltitudine" e alla "completezza" è ovvio che riportino alla numerologia del 70 o 72...
Lo stesso vale per il numero 12, il numero 7, il numero 3...il 6.
Bisogna stare attenti a non dimenticarsi del significato che l'agiografo ha voluto dare a tali simbologie.

Inoltre bisogna tener conto che esistono miti ed allegorie che vengono riprese dalle culture mesopotamiche.
Se leggete "Genesi 1-11:alle origini dell'uomo", Mario Cimosa spiega bene queste cose e le presenta nella giusta maniera.

Ciao! Mauri



[Modificato da MauriF 01/09/2007 19:57]



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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[SM=x1061919]


Ringrazio MauriF per la sua esposizione, non ho ancora avuto modo di leggere il documento per questioni di tempo.
Ma ne accerterò quanto prima.

[SM=x1061948]



Marina
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