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''OMOSESSUALITA'' -IL NARTH le teorie del dottor NICOLOSI. -

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2007 02:22
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''OMOSESSUALITA'' -IL NARTH le teorie del dottor NICOLOSI. -
Da poche settimane, è stata approvata la legge sui DICO, parallelamente rifioriscono non nuove ipotesi sull'omosessualità, e la cura da quello che alcuno movimenti di destra definiscono possa essere una cura, ecco che riappaiono come per magia il NARTH le teorie del dottor NICOLOSI.
Intanto vorrei dire brevemente cos'è l'omosessualità anche se tutti lo sappiamo non è propriamente una cosa banale:

L'OMS definisce l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano"
che cos'è l'OMS?
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, o World Health Organization, WHO in inglese), agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la salute, è stata fondata il 7 aprile 1948, con sede a Ginevra.

L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità.

L'OMS è governta da 192 Stati Membri attraverso l'Assemblea Mondiale della Sanità (WHA), convocata annualmente in sessioni ordinarie nel mese di maggio. Questa è composta da rappresentanti degli Stati Membri, scelti fra i rappresentanti dell'amministrazione sanitaria di ciascun paese (Ministero della Sanità). Le principali funzioni dell'Assemblea consistono nell'approvazione del programma dell'organizzazione e del bilancio preventivo per il biennio successivo, e nelle decisioni riguardanti le principali questioni politiche.

E' un soggetto di diritto internazionale vincolato, come tale, da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie, dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte.

La giurisprudenza internazionale ha precisato che esiste, a carico degli Stati, un "obbligo di cooperare in buona fede per favorire il perseguimento degli scopi e degli obiettivi dell'Organizzazione espressi nella sua Costituzione" (CIG, 20 dicembre 1980, Parere relativo alla Interpretazione dell'Accordo 25 marzo 1951 tra OMB ed Egitto).
prima di fornirvi i dati relativi alle cure di queste terapie
vi propongo la testimonianza di un omosessuale che si è rivolto al dottor NICOLOSI per essere curato dalla sua omosessualità
il video è in inglese ed è stato sottotitolato da Andreas Martini e da DAW che hanno contattato Daniel Gonzales
un Grazie per queste informazioni sarà sempre troppo poco...
divulgando l'informazione dettagliata come in questo caso
si puo rendere un utile servizio alla verità poi uno puo fare quello che vuole pure curarsi l'eterosessualità [SM=g27987]
continua...


vediamo i dati delle cure e le prove scientifiche del Dott Spitzer su cui si basano anche gli studi e le cure del cristiano cattolico DOTT NICOLOSI

'' PROVE SCIENTIFICHE: Il Dott. Robert Spitzer è l'unico ad aver fatto uno studio serio sui proclami dei "guaritori" di omosessuali. Su loro autorizzazione ha intrapreso gli studi di 143 "ex-gay" e 57 "ex-lesbiche" che avevano segnalato di essere divenuti eterosessuali. Nei fatti però, i dati indicano che pochi ora sono eterosessuali. Ha segnalato che l'89% egli uomini e il 63% di soggetti usciti dalla terapia ancora hanno attrazione verso le persone del stesso sesso. Non si sa quanti hanno seguito la terapia come bisessuali o come omosessuali.

Un totale di 86 dei 200 soggetti era inviato al dott. Spitzer dai gruppi cristiani conservatori che si specializzano nel ministero omosessuale; il NARTH ha fornito 46 oggetti; altre fonti ne hanno fornito 68. È emerso che gli individui che il Dott. Spitzer ha intervistato sono stati selezionati appositamente a partire da un gruppo di persone molto grande che aveva un orientamento omosessuale o un orientamento bisessuale.

I 46 soggetti del NARTH sono invece i pazienti seguiti con maggiore successo tra più di 250.000 individui che sono entrati in terapia con loro. Purtroppo, nessun dato è stato segnalato circa il numero totale di persone dal quale i 200 pazienti sono stati con molta attenzione selezionati. Supponendo, con ampio margine di sicurezza che soltanto 100.000 fossero i soggetti presi in considerazione in partenza, allora un successo di 37 casi rappresenta un tasso di conversione dello 0.04%

Conclusione: Dai dati disponibili, quattro studi hanno segnalato un "successo" valutato durante la terapia di conversione di 0.4%, di 0.0%, di 0.0 e di 0.04%. Cioè la terapia di conversione ha un'incidenza di insuccesso sopra il 99.5% in ogni studio.
Tenendo conto dei dati personali che indicano una grande percentuale dei clienti che emergono dalla terapia di conversione, estremamente depressi e con inclinazioni suicide, è evidente che questa forma di terapia è senza valore. Essa può invece condurre alla morte per suicidio più gay e lesbiche di quanti essa non "converta" ad un orientamento eterosessuale.
Purtroppo, non possiamo essere sicuri di questo. La qualità di questi studi di "conversione" studi è estremamente bassa

(Sexual Orientation and Adolescents, American Academy of Pediatrics Clinical Report. Retrieved 2007-02-23.
Luo, Michael. Some Tormented by Homosexuality Look to a Controversial Therapy, The New York Times, 2007-02-12. Retrieved 2007-02-22.
Shildo, A. & Schroeder, M., Changing Sexual Orientation: Does Counseling Work? Paper presented to the American Psychological Association, Boston MA, 1999.
"Ex-Gay Ministry Founders Recant," "Keeping in Touch," The Universal Fellowship of Metropolitan Community Churches, May 1990.
Yeoman, B. Gay No More, Psychology Today, Mar/Apr 1999. Retrieved 04-06-2007.
Halpert, S. "'If It Ain’t Broke, Don’t Fix It': Ethical Considerations Regarding Conversion Therapies", International Journal of Sexuality and Gender Studies, Vol. 5, No. 1, 2000.)

La cura per i gay: vizi e abusi [parte uno]

Purtroppo la seconda parte di questo intervento di Gonzales non è ancora pronta, ma state pure sicuri che appena lo sarà lo saprete..




Andiamo avanti con l'analisi di questa ''terapia''certo ''terapia'' la metto tra virgolette, altrimenti mi sembra di offendere la vera psicoanalisi..
ì vi voglio riportare un interessante e mirabile quanto esplicativo commento di Iniqua, direttamente dal suo blog

inyqua.iobloggo.com/archive.php?eid=215#

» Orrori ed errori della terapia riparativa -1 »

Inizio da questo post una contestazione sistematica di quanto si legge con molta superficialità sulla cosiddetta 'terapia riparativa' dell'omosessualità, sostenuta da una sparuta minoranza di psicoterapeuti americani ed internazionali (in primis Joseph Nicolosi ed il suo Narth), ma anche il nostrano Risè.

L'argomento sarà suddiviso in vari capitoli (ogni tanto, oltre a studiare i deliri di Nicolosi e del Narth, mi tocca anche lavorare...) ciascuno riportante una affermazione dei difensori di questo tipo di terapia dell'omosessualità (che, è bene ribadirlo fino alla nausea, non è supportata da alcuna evidenza scientifica ed è anzi, in quanto tale, respinta ufficialmente dalle organizzazioni internazionali che si occupano di psicoterapia, come l'APA - American Psychological Association) e la contestazione nel merito basata esclusivamente sulla review della letteratura pertinente sull'argomento. Quando intendo 'letteratura pertinente' intendo quella su riviste scientifiche che abbiano una rilevanza internazionale ed una documentazione a supporto di una tesi che conforti gli standard in materia di psicoterapia.

Dopo questa premessa inizierei dalla prima affermazione contestabile.

'It works' (Funziona)

Questa affermazione dei difensori della terapia riparativa si basa essenzialmente su un lavoro di Spitzer del 2003 (Archives of Sexual Behavior, Vol. 32, No. 5, October 2003, pp. 403–417 2003). Questo autore venne naturalmente esaltato da Nicolosi e dal Narth in quanto era stato uno dei più accesi promotori della decontestualizzazione dell'omosessualità come malattia. Nel 2003 scrive un articolo intitolato (con una certa malizia, vedremo poi perchè) Can Some Gay Men and Lesbians Change Their Sexual Orientation? 200 Participants Reporting a Change from Homosexual to Heterosexual Orientation . Il proposito di questo lavoro fu di esaminare 200 persone che, a causa di una terapia 'riparativa' dell'omosessualità, avevano mostrato un qualche cambiamento dell'orientamento sessuale. Purtroppo per gli osannatori di questo lavoro, lo stesso Spitzer lo contestò di là a poco tempo, dopo che insigni psicoterapeuti avevano espresso le loro critiche in un peer commentary ( Archives of Sexual Behavior, Vol. 32, No. 5, October 2003, pp. 419–468 2003 ) apparso nella stessa rivista che aveva ospitato l'articolo in oggetto .

Qual è la realtà che si può evincere dalla lettura di questo lavoro, basato sul cosiddetto 'self reporting' (ovvero degli stessi 'pazienti' tramite intervista telefonica). Prima critica: la selezione dei pazienti. Ogni lavoro di questo genere deve prevedere un'ampia gamma di individui, per garantire che il risultato ottenuto non sia viziato. Gli individui esaminati invece avevano una spiccata religiosità di base (il 93% definivano la religione per loro come 'estremamente o molto importante' e ben il 78% aveva espresso in pubblico la loro 'conversione' alla terapia riparativa). Questo già garantisce che il risultato dell'analisi non è validabile. Non solo, non è chiara la distinzione fra quanti erano in realtà bisessuali e non realmente omosessuali prima del trattamento (fattore di non trascurabile importanza nel trarre poi le conclusioni). Non solo, il case mix è notevolmente inficiato dal fatto che quasi tutti erano di razza bianca, di media età, protestanti ed appartenenti alla classe media.

Altro simpatico particolare: nessuno dei partecipanti al self reporting aveva potuto firmare e/o accettare un consenso informato sull'utilizzo dei dati forniti. Questo fatto, associato alla non anonimità dell'intervista (l'intervistatore conosce l'identità dell'intervistato) lascia più di un fondato dubbio sul come alcuni non si siano sentiti protetti da questo modo di procedere.

Ancora: non esiste alcun gruppo controllo in questo lavoro: questo vuol semplicemente dire che la relazione fra la 'terapia' ed il risultato' non può essere dimostrata in alcun modo secondo gli attuali modi di procedere usati nel metodo scientifico (ma questo fu ammesso a distanza dallo stesso Spitzer).

Ma veniamo ai risultati. Un primo motivo di stupore: il periodo 'medio' dell'osservazione viene indicato in ben 12 anni. Non si capisce cosa faccia pensare a Spitzer che sia stata la 'terapia' e non la maturazione dell'individuo, i casi della vita che si sono succeduti e via dicendo che abbiano portato alcuni (molto pochi, come vedremo, in barba al trionfalistico titolo...)a rivedere il loro atteggiamento sulla sessualità.

Ma quanti alla fine hanno ammesso di aver completamente cambiato il loro orientamento sessuale? L'11% degli uomini ed il 37% delle donne coinvolti nello studio. Mentre l'86% degli uomini ed il 63% delle donne affermava di avere ancora attrazione per il proprio stesso sesso. Del resto lo stesso Spitzer affermava (in una lettera aperta al parlamento finlandese): 'It would be a serious mistake to conclude from my study that any highly motivated homosexual can change his or her sexual orientation, or that my study shows that homosexuality is a choice' ( Spitzer, R. L. (2001, September 24). Open e-mail letter to Kari Karkkainen, MP. Cited in Stalstorm, O. & Nissinen, J. (2003) .

E se lo dice lui dobbiamo proprio crederci....



Sempre A proposito delle cure di Nicolosi... vi segnalo Un Libro e un commento di questo libro, di Don Barbero
A proposito delle cure di Nicolosi...


è un opera letteraria sulle terapie riparative, l'omosessualità i pregiudizi e via di questo passo il volume ''Gay e lesbiche in psicoterapia''
(Milano 2006 € 29.), a cura di Paolo Rigliano e Margherita Graglia
una riflessione con citazioni, di don Franco Barbero, direttamente dal suo Blog
FONTE

''Da molti anni ho eliminato dalla mia vita i regali natalizi, sia perché non sovrabbondo di euro, sia perché preferisco slegare un dono da una scadenza che rischia di renderlo rituale e obbligatorio.

Ognuno di noi, su questi terreni, compie le scelte che ritiene più convenienti. Comunque, in aperta contraddizione con me stesso, mi permetto di suggerire a genitori, educatori, insegnanti, medici, terapeuti, sacerdoti e pastori, un bel regalo di Natale.

Si tratta ancora una volta di un libro. Raffaello Cortina Editore ha immesso da pochi mesi nel circuito librario il volume Gay e lesbiche in psicoterapia (Milano 2006, pagg. 352,. € 29), a cura di Paolo Rigliano e Margherita Graglia.

I due studiosi, noti in tutto il mondo della ricerca per le loro competenze sul terreno della psicologia, della psicoterapia e della psichiatria, hanno colmato un vuoto.

Mentre le persone gay e lesbiche si sono rese sempre più visibili e vengono allo scoperto, “gli psicoterapeuti e gli psichiatri sono rimasti in silenzio e al buio e sono come ammutoliti. La riflessione teorica e clinica è misera e il confronto pubblico assente” (pag. IX).

Nella loro introduzione al volume, Rigliano e Graglia si domandano se sia proprio vero che gli psicoterapeuti, abilitati o almeno abituati da una lunga storia di potere a stabilire cosa fossero gli omosessuali, ad indicarne le più intime perversioni e a snidarne le cause morbose, si siano ritirati nell’ombra di un meditativo silenzio.

Con un linguaggio piuttosto tagliente e inconsueto, gli autori parlano di molti “rapporti terapeutici” diventati vera e propria persecuzione.

“Questo libro si rivolge espressamente a tutti gli psicologi, gli psichiatri e gli psicoterapeuti, di ogni scuola e indirizzo, che operano all’interno dei setting e delle istituzioni più diverse. Sono loro, infatti, ad avere un enorme potere di condizionamento e, dunque, un’enorme responsabilità. Come la storia ha dimostrato, troppo spesso sono rimasti acriticamente supini di fronte ai luoghi comuni, ai pregiudizi e all’oppressione sociale. O sono stati promotori di persecuzione” (Ivi, pag. X).

Tutto il volume, nella sua stringatezza e nel suo rigore, nella sobria valorizzazione dei dati acquisiti e nella lucida formulazione delle ipotesi, coinvolge il lettore e la lettrice in un confronto serrato anche con la propria personale cultura, con gli atteggiamenti profondi, le emozioni spesso non riconosciute.

Ma ci sono pagine che mi hanno ricondotto ad una esperienza per me assai ricorrente. Quante volte incontro genitori che, sgomenti, mi parlano con angoscia del loro figlio/a omosessuale, che mi chiedono di convincere il figlio a “farsi curare”, come se dall’omosessualità si dovesse e si potesse guarire….

E spesso, vittime dell’ideologia eterosessuale dominante, gli stessi omosessuali vivono una omofobia interiorizzata: “Gli omosessuali sono talmente indotti da sempre a considerarsi malati che a volte capita che si percepiscano come tali: in ciò consiste la nostra vera malattia, l’illusione di malattia che può anche arrivare a farci ammalare veramente” (Mieli, citato a pag. 52.).

Ma il lettore potrà spaziare e documentarsi su tematiche di estremo interesse. Penso alle lunghe e documentatissime pagine (143 – 208.) sulle “terapie riparative tra presunzioni curative e persecuzione”, in cui Paolo Rigliano descrive i cardini ideologici e le pratiche terapeutiche che si prefiggono di bloccare la liberata autocoscienza delle persone omosessuali “vestendo con nuovi abiti i vecchi pregiudizi” (pag. 145.).

I terapeuti “riparatori” mirano a convertire gli omosessuali alla sana eterosessualità spacciando per scienza tutti i pregiudizi oppressivi sacralizzati da una lettura fondamentalista della Bibbia. Va da sé che simili pratiche hanno purtroppo la ampia benedizione del magistero cattolico.

Ma “è violenza obbligare l’altro a far propri sogni non suoi, a far propria una forma di vita che non gli appartiene e che lo nega radicalmente in ciò che ha di più inalienabile e personale: la libertà di costruire un legame d’amore con chi gli corrisponde” (dalla introduzione).

Nicolosi è in Italia l’Autore che ha promosso da anni le terapie riparative. Per lui l’omosessualità deriva da un difetto di identificazione sessuale. “Essere uomo ed essere donna può e deve significare solo essere eterosessuale. Essere omosessuale significa voler negare la propria intera identità… Ecco perché l’omosessuale deve venire descritto sempre come sofferente, patologico, fallito” (pag. 168.). Curare in assenza di malattia non sembra né una allegra prospettiva né un’ onesta terapia.

Nel libro trova posto anche una riflessione sulle persone transessuali che fornisce al lettore imprescindibili informazioni di base. Si tratta di un argomento negletto come pochi altri.

In realtà “Uomini che si sentono donne e donne che si sentono uomini, vogliono vivere ed essere riconosciuti come appartenenti al sesso opposto, costituiscono un fenomeno sempre più diffuso nella nostra epoca. Sono tali le persone che vengono generalmente raggruppate sotto il nome di transessuale” (pag. 281.).

Basterà scorrere il titolo dei capitoli per trovare la voglia di leggere questo libro dalla prima all’ultima pagina. A Natale, dunque, potrebbe anche andar bene… un libro in più e un panettone in meno.

Su questi argomenti c’è un livello di colesterolo negativo che circola nella società, nelle chiese e nelle relazioni che esige qualche serio intervento. Si potrebbe, appunto, cominciare da questa buona e impegnativa lettura.

Pubblicato da don Franco Barbero''





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Una marea di "supposizioni" nella prima parte del reply non riesce a dare una chiara idea della questione.

Vedo solo un accanimento contro una terapia ed una pretesa di avere "dati alla mano per contrastarla", ma...come chiaramente ammesso, non ce ne sono.

Io non sono un fermo sostenitore di terapie simili...ma se qualche risultato c'è...e l'11% degli uomini ed il 37% delle donne non è poco, visto e considerato che si parla di CAMBIAMENTO TOTALE...non mi sembra affatto giusto demonizzare tentativi simili.

Anche il ragazzo portavoce della crociata anti-ex-gay, mi sembra più frustrato per non essere stato capace di portare avanti la difficile terapia, piuttosto che convinto che la stessa fosse un errore.


Poi molti si dimenticano di andare a trovare le cause che hanno portato l'OMS a togliere l'omosessualità dalla lista delle patologie...
Se vi dicessi che la seconda motivazione è "il crescente numero di persone che scendono in piazza per manifestare orgoglio gay" non vi basterebbe?
Se Freud, Adler,...padri della psicanalisi, consideravano l'omosessualità una patologia psicologica, mi sembra alquanto azzardato, da parte dell'OMS, pretendere di poter cancellare dall'elenco delle patologie una presunta malattia basandosi sul fatto che il "paziente" manifesta l'orgoglio per tale malattia.

Questa la dice lunga, secondo me, su come questa "depennazione" dall'albo delle malattie, abbia trovato una forte motivazione psicologica ancor prima che medica.


La cosa che poi mi lascia veramente perplesso è l'affermazione di tale ragazzo nel primovideo.
"...ho perso la fede"...lol...un cristiano che dice di aver perso la fede a causa di una terapia non è mai stato cristiano.

Che cosa centra Gesù Cristo con la terapia NARTH??
La fede è una cosa, i problemi che abbiamo un'altra...questo tentativo di mescolarli è a dir poco "strumentale", mi spiace affermarlo ma è così.

Ciao
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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Re:


Una marea di "supposizioni" nella prima parte del reply non riesce a dare una chiara idea della questione.


si in effetti è difficile
bisogna metterci un po di applicazione e discostarsi un attimo dai pregiudizi, poi magari ci si puo rendere conto serenamente che quì ci sono dei dati anche se sono dati che danno fastidio alle vostre teorie senza fondamento, e fanno crollare le belle associazioni fondamentaliste che propugnano cure con medici psichiatri che non li vuole nemmeno il piu infimo dei CPS a meno che non sia cattolico di destra sopratutto


Vedo solo un accanimento contro una terapia ed una pretesa di avere "dati alla mano per contrastarla", ma...come chiaramente ammesso, non ce ne sono.

non hai letto bene
non ho intenzione di rispiegartelo, qui ci sono testimonianze e dati sugli studi del dottor Spitz su cui si basano le teorie della terapia del Nicolosi fondatore del Narth, attenzione che è SPITZ stesso a smontare gran parte del suo lavoro che lui stesso ha definito non provare quello che si era proposto



Io non sono un fermo sostenitore di terapie simili...ma se qualche risultato c'è...e l'11% degli uomini ed il 37% delle donne non è poco, visto e considerato che si parla di CAMBIAMENTO TOTALE...non mi sembra affatto giusto demonizzare tentativi simili.



questi dati non possono essere validati
sono dati strumentali e la ricerca non è stata condotta con criteri che potessero dare la definizione di ''guarigione'' dall'omosessualità
del resto anche Spitzer se ne è convinto Spitzer proprio Spitzer dice(in una lettera aperta al parlamento finlandese):
scusa la traduzione...
''Sarebbe un errore serio da concludere dal mio studio che l'omosessuale altamente motivato può cambiare il suo orientamento sessuale, o che il mio studio mostra che l'omosessualità è una scelta''
: 'It would be a serious mistake to conclude from my study that any highly motivated homosexual can change his or her sexual orientation, or that my study shows that homosexuality is a choice' ( Spitzer, R. L. (2001, September 24). Open e-mail letter to Kari Karkkainen, MP. Cited in Stalstorm, O. & Nissinen, J. (2003) .




Anche il ragazzo portavoce della crociata anti-ex-gay, mi sembra più frustrato per non essere stato capace di portare avanti la difficile terapia, piuttosto che convinto che la stessa fosse un errore.



scusa ma dove deduci questo lapidario giudizio?
a me è sembrato molto sereno e documentato, queste sono illazzioni senza argomentazioni
tue impressioni indotte dda una sindrome paladinesca, che non trovano alcun riscontro


Poi molti si dimenticano di andare a trovare le cause che hanno portato l'OMS a togliere l'omosessualità dalla lista delle patologie...
Se vi dicessi che la seconda motivazione è "il crescente numero di persone che scendono in piazza per manifestare orgoglio gay" non vi basterebbe?



direi che hanno fatto nulla di male, che è una frzatura questa, non capisco da che mondo è mondo tutte le organizzazzioni, enti associazioni, fanno manifestazioni per mettere in evidenza i propri diritti spesso calpestati, se si è ottenuto qualchecosa significa mica che era un capriccio no? ma dove vivi in sacrestia?
e poi non mi risulta che i cattolici no abbiano mai fatto manifestazioni sicuramente molte meno dato che non hanno subito le discriminazioni che hanno subito gli omosessuali compresi gli omosessuali cristiani cattolici e ancora subiscono e dalla chiesa e da altri e le ingerenze di questo papa che tutto sembra meno che eterosessuale, pero da Nicolosi non ci và MAH, spero che non la porenderai come un offesa dato che io non considero l'omosessualità un ''anormalità'' ne una ''malattia'' da curare ma un orientamento sessuale confacente alla natura delle persone omosessuali, omosessuali che non hanno nulla che non và fisicamente e psicologicamente, và detto, le persone che sono ''diverse '' da te non sono ''malate''
uscita da quest incubo nazistoide per carità non ripetete gli errori del passato questa cultura dove il mondo deve essere tutto eterosessuale non esiste, pensa alla chiesa cattolica se il mondo fosse popolato solo di eterosessuali, non sarbbe altro che una riunione di condominio, ogni cosa ha la sua ragione di esistere
solo il male non ha ragione di esistere, il male che voi fate nella testa della gente ignorante...ravvedetevi per carità







Se Freud, Adler,...padri della psicanalisi, consideravano l'omosessualità una patologia psicologica, mi sembra alquanto azzardato, da parte dell'OMS, pretendere di poter cancellare dall'elenco delle patologie una presunta malattia basandosi sul fatto che il "paziente" manifesta l'orgoglio per tale malattia.



Attento che Freud diceva che l'omosessualità è una condizione innata... non reversibile...

ma comunque sei proprio fuori strada figliolo, hai ridotto anni di studi di battaglie, di discussioni, di enorme sofferenza a questo,
questo significa ''non avere argomenti''

Questa la dice lunga, secondo me, su come questa "depennazione" dall'albo delle malattie, abbia trovato una forte motivazione psicologica ancor prima che medica.
e vabbè se ne sei convinto continuate a spargere la vostra cultura di chiusura verso gli omosessuali che ha prodotto solo omofobia razzismo morte e tanta tanta sofferenza piuttosto che prendere atto dell'evidenza fare un bel ''mea culpa'' e ricominciare da capo per un futuro migliore, ci difenderemo carissimo.






La cosa che poi mi lascia veramente perplesso è l'affermazione di tale ragazzo nel primovideo.
"...ho perso la fede"...lol...un cristiano che dice di aver perso la fede a causa di una terapia non è mai stato cristiano.



Che cosa centra Gesù Cristo con la terapia NARTH??
La fede è una cosa, i problemi che abbiamo un'altra...questo tentativo di mescolarli è a dir poco "strumentale", mi spiace affermarlo ma è così.



Ciao
Mauri

ah no? Perchè ti sembra una cosa da niente continuare a far sentire le persone fuori posto spesso paragonate a dei depravati pedofili e malati mentali?
ma tu non sai quello che dici
o sei un invasato sempre col sorriso im bocca a dire in chiesa ''ti prego mandamenre di più che non mi bastano quelle che mi danno i miei fratelli di fede'' ''O caro Dio se mi mandassi un bel cancro oltre che essere perseguitata per il mio orientamento sessuale, sarei molto piu felice ti dono tutta me stessa mandami qualcuno che mi faccia pure un infibulazione...''
roba da invasati appunto
carissimo succede di perdere la fede
non siamo ancora tutti in odore di santità come te
quindi smettila di dire vaccate per favore
non mi va di essere presa per di dietro [SM=x1061921]

ciao
lucy



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Re: Re:

Scritto da: animhatua 21/04/2007 12.17


Una marea di "supposizioni" nella prima parte del reply non riesce a dare una chiara idea della questione.


si in effetti è difficile
bisogna metterci un po di applicazione e discostarsi un attimo dai pregiudizi, poi magari ci si puo rendere conto serenamente che quì ci sono dei dati anche se sono dati che danno fastidio alle vostre teorie senza fondamento, e fanno crollare le belle associazioni fondamentaliste che propugnano cure con medici psichiatri che non li vuole nemmeno il piu infimo dei CPS a meno che non sia cattolico di destra sopratutto



Sinceramente non vedo "dati", innanzitutto...ma, come ho detto, solo supposizioni.



non hai letto bene
non ho intenzione di rispiegartelo, qui ci sono testimonianze e dati sugli studi del dottor Spitz su cui si basano le teorie della terapia del Nicolosi fondatore del Narth, attenzione che è SPITZ stesso a smontare gran parte del suo lavoro che lui stesso ha definito non provare quello che si era proposto




Forse conosco un po' l'inglese (non tanto), forse ho letto quanto hai scritto ed anche quello che hai linkato.
Ribadisco quello che ho detto.
Come chiaramente ammesso, non ci sono dati alla mano per contrastarla...
Anzi, quell'11% e quel 37% di persone che confermano la validità della terapia, secondo il mio punto di vista lo ripeto, non sono affatto irrilevanti.




Io non sono un fermo sostenitore di terapie simili...ma se qualche risultato c'è...e l'11% degli uomini ed il 37% delle donne non è poco, visto e considerato che si parla di CAMBIAMENTO TOTALE...non mi sembra affatto giusto demonizzare tentativi simili.



questi dati non possono essere validati
sono dati strumentali e la ricerca non è stata condotta con criteri che potessero dare la definizione di ''guarigione'' dall'omosessualità.




Non sto cercando di "validarli", ma vedo due voci e due campane...senza che vi siano dati alla mano in grado di smentire o confermare le due prese di posizione.
Come ho detto...non mi sembra affatto giusto demonizzare tentativi simili, anzi.



del resto anche Spitzer se ne è convinto Spitzer proprio Spitzer dice(in una lettera aperta al parlamento finlandese):
scusa la traduzione...
''Sarebbe un errore serio da concludere dal mio studio che l'omosessuale altamente motivato può cambiare il suo orientamento sessuale, o che il mio studio mostra che l'omosessualità è una scelta''
: 'It would be a serious mistake to conclude from my study that any highly motivated homosexual can change his or her sexual orientation, or that my study shows that homosexuality is a choice' ( Spitzer, R. L. (2001, September 24). Open e-mail letter to Kari Karkkainen, MP. Cited in Stalstorm, O. & Nissinen, J. (2003) .



Ammette esclusivamente che ci sono forme di omosessualità talmente radicate che la terapia non riuscirebbe a curare.
Aggiunge poi, ovviamente, che non è semplice da curare l'omosessualità...non è mica una scelta..è una "patologia" secondo la sua opinione.




Anche il ragazzo portavoce della crociata anti-ex-gay, mi sembra più frustrato per non essere stato capace di portare avanti la difficile terapia, piuttosto che convinto che la stessa fosse un errore.



scusa ma dove deduci questo lapidario giudizio?
a me è sembrato molto sereno e documentato, queste sono illazzioni senza argomentazioni
tue impressioni indotte dda una sindrome paladinesca, che non trovano alcun riscontro



Ma si capisce da quello che dice nel primo filmato....guarda solo la citazione che fa.
Poi non è riuscito a terminare la terapia...

Può rientrare in quei casi che citava Spitzer, ma quantomeno poteva provare a finire la terapia.





Poi molti si dimenticano di andare a trovare le cause che hanno portato l'OMS a togliere l'omosessualità dalla lista delle patologie...
Se vi dicessi che la seconda motivazione è "il crescente numero di persone che scendono in piazza per manifestare orgoglio gay" non vi basterebbe?



direi che hanno fatto nulla di male, che è una frzatura questa, non capisco da che mondo è mondo tutte le organizzazzioni, enti associazioni, fanno manifestazioni per mettere in evidenza i propri diritti spesso calpestati, se si è ottenuto qualchecosa significa mica che era un capriccio no? ma dove vivi in sacrestia?
e poi non mi risulta che i cattolici no abbiano mai fatto manifestazioni sicuramente molte meno dato che non hanno subito le discriminazioni che hanno subito gli omosessuali compresi gli omosessuali cristiani cattolici e ancora subiscono e dalla chiesa e da altri e le ingerenze di questo papa che tutto sembra meno che eterosessuale, pero da Nicolosi non ci và MAH, spero che non la porenderai come un offesa dato che io non considero l'omosessualità un ''anormalità'' ne una ''malattia'' da curare ma un orientamento sessuale confacente alla natura delle persone omosessuali, omosessuali che non hanno nulla che non và fisicamente e psicologicamente, và detto, le persone che sono ''diverse '' da te non sono ''malate''
uscita da quest incubo nazistoide per carità non ripetete gli errori del passato questa cultura dove il mondo deve essere tutto eterosessuale non esiste, pensa alla chiesa cattolica se il mondo fosse popolato solo di eterosessuali, non sarbbe altro che una riunione di condominio, ogni cosa ha la sua ragione di esistere
solo il male non ha ragione di esistere, il male che voi fate nella testa della gente ignorante...ravvedetevi per carità



Guarda che stiamo parlando dell'OMS che toglie dall'elenco delle patologie l'omosessualità.
Per fare una cosa del genere la scienza accademica deve trovare solide basi...
E le solide basi non sono quelle che un paziente può dare loro manifestando l'orgoglio per una patologia.
Non c'è psichiatra e psicologo al mondo che si azzardi a dichiarare "sana di mente" una persona esclusivamente perchè tale persona gli dice che è sana.
Per questo è INAUDITO quello che è successo.

La tua presa di posizione nei riguardi delle ipotesi eziologiche sull'omosessualità non mi interessano.
Lo so che ci sono vari pareri...rispetto la tua opinione ma non la condivido.
Secondo me la causa è patologica...come sostenevano Freud e Adler.

Se considerare "patologia" una "patologia" fa di me un nazista...mi tengo il complimento nella speranza che se l'omosessualità è veramente una patologia, farò parte di quei "paladini" che cercano di aiutare queste persone.
Se mi sbaglio non avrò rimorso perchè non sono uno psicologo nè uno psichiatra...e non sarò andato contro ciò che ci può dire la scienza oggigiorno sulle cause dell'omosessualità.

Visto da questo punto di vista, il male, inconsapevolmente, lo potrebbe fare chi appoggia l'ipotesi eziologica sbagliata...
Quindi anche quelle persone che credono che non sia una patologia.

Diciamo che se quei casi di "guarigione" verranno in futuro accertati (ed io ne dubito perchè secondo me c'è una lobby gay che farà di tutto perchè non sia possibile) ed accreditati scientificamente...non si potrà negare affatto l'ipotesi eziologica che da adito ad una causa patologica.

Se si "guarisce" si era "malati". Staremo a vedere...





Se Freud, Adler,...padri della psicanalisi, consideravano l'omosessualità una patologia psicologica, mi sembra alquanto azzardato, da parte dell'OMS, pretendere di poter cancellare dall'elenco delle patologie una presunta malattia basandosi sul fatto che il "paziente" manifesta l'orgoglio per tale malattia.



Attento che Freud diceva che l'omosessualità è una condizione innata... non reversibile...



www.consulenza-psicologica.it/approfondimenti/index.asp?ID=77&NomeCategoria=Psicopatologia&Dettaglio=SI&Categ...

Se leggi bene arrivi ad un punto dove, secondo Freud, è possibile intervenire mediate trattamento psicoanalitico.

Anche sull'innatismo dell'omosessualità non so da dove tu abbia attinto...mah. Mi spiegherai.



ma comunque sei proprio fuori strada figliolo, hai ridotto anni di studi di battaglie, di discussioni, di enorme sofferenza a questo,
questo significa ''non avere argomenti''



LOL...io?!
Forse dovrebbe avere più rispetto per la SOFFERENZA ALTRUI chi cerca di far passare per "sano" chi forse invece è "malato" ed anche "curabile".
Non è convincendo una persona malata che la sua patologia è una "normalità", che la si aiuta.

Come ho già detto io non sono troppo orientato verso queste forme di terapia...
Però non le demonizzo affatto, dal punto di vista umano.
Mi sento invece in dovere di condannare chi, di una probabile patologia, vuol fare una "normalità".
Non è così che si aiuta l'uomo a stare bene e a tendere alla felicità ed alla gioia.

Come dice il link che ti ho dato l'omosessuale vive in queste condizioni:
con un "vissuto incompatibile con il concetto che il soggetto ha di sé".

Io mi ero preso la briga, tempo fa, di fare un giro sui forum "gay" e vedere come vivevano l'amore ed i rapporti fra di loro le persone gay (non solo omosessuali...parlo proprio dei gay, cioè coloro che manifestano orgoglio per il loro orientamento omosessuale).
Se vuoi puoi andare a toccare con mano e ti renderai conto di quanto questa frase che ho appena citato si riperquota fortemente nella vita di queste persone.
E non esiste affatto la storia che anche fra gli eterosessuali è difficile che si formino coppie solide...molti gay sono molto sinceri su queste cose, basterebbe solo ascoltarli un po'.



Questa la dice lunga, secondo me, su come questa "depennazione" dall'albo delle malattie, abbia trovato una forte motivazione psicologica ancor prima che medica.
e vabbè se ne sei convinto continuate a spargere la vostra cultura di chiusura verso gli omosessuali che ha prodotto solo omofobia razzismo morte e tanta tanta sofferenza piuttosto che prendere atto dell'evidenza fare un bel ''mea culpa'' e ricominciare da capo per un futuro migliore, ci difenderemo carissimo.



Come ho già detto, la "chiusura" è quella che di una teoria eziologica (la vostra...quella innatistica), vuol fare un dato di fatto scientifico. L'a-scientificità di questo procedere non può che DANNEGGIARE l'uomo invece di aiutarlo.

Non è affermando che l'omosessualità è un'opzione sessuale...lottando perchè la si ritenga "normalità" che potete risolvere questi problemi.
Chi è omofobo lo rimane comunque...anche se voi gli cercate di spiegare e di inculcare nella mente che "omosessuale=normale".
Questo perchè l'omofobia è qualcosa che fa appello ad un sentimento di intolleranza.
L'intolleranza la si combatte esclusivamente con l'AMORE PER IL PROSSIMO, non con il tentativo di instaurare una politica di "tolleranza".
La tolleranza è un "falso amore".






La cosa che poi mi lascia veramente perplesso è l'affermazione di tale ragazzo nel primovideo.
"...ho perso la fede"...lol...un cristiano che dice di aver perso la fede a causa di una terapia non è mai stato cristiano.



Che cosa centra Gesù Cristo con la terapia NARTH??
La fede è una cosa, i problemi che abbiamo un'altra...questo tentativo di mescolarli è a dir poco "strumentale", mi spiace affermarlo ma è così.

Ciao
Mauri



ah no? Perchè ti sembra una cosa da niente continuare a far sentire le persone fuori posto spesso paragonate a dei depravati pedofili e malati mentali?
ma tu non sai quello che dici
o sei un invasato sempre col sorriso im bocca a dire in chiesa ''ti prego mandamenre di più che non mi bastano quelle che mi danno i miei fratelli di fede'' ''O caro Dio se mi mandassi un bel cancro oltre che essere perseguitata per il mio orientamento sessuale, sarei molto piu felice ti dono tutta me stessa mandami qualcuno che mi faccia pure un infibulazione...''
roba da invasati appunto
carissimo succede di perdere la fede
non siamo ancora tutti in odore di santità come te
quindi smettila di dire vaccate per favore
non mi va di essere presa per di dietro [SM=x1061921]

ciao
lucy



Quando uno non sa che cos'è la fede in Gesù Cristo non può che finire con fare delle uscite infelici come questa qui che propini tu adesso...

Non c'è un versetto della Bibbia o dei Vangeli o delle Lettere Paoline che proclami l'odio di Dio nei confronti degli omosessuali.
Noi crediamo che Gesù Cristo sia morto in croce e risorto per ciascuno di noi...per ogni uomo, nessuno escluso.
E per ogni singola persona avrebbe dato la sua vita.

Che ne sai tu dell'amore del Signore? E dell'amore che un cristiano ha nei confronti di Gesù Cristo?
E' un amore che non scende a compromessi e che va sopra ogni cosa...
Altrimenti non si può parlare di fede.

[Modificato da MauriF 21/04/2007 19.58]




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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21/04/2007 20:47
 
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Re: Re: Re:

Quando uno non sa che cos'è la fede in Gesù Cristo non può che finire con fare delle uscite infelici come questa qui che propini tu adesso..

.

Ussignuruzzu mio
Propino?
e tu e i tuoi colleghi che mi propinate sto Buffone di Nicolosi




Non c'è un versetto della Bibbia o dei Vangeli o delle Lettere Paoline che proclami l'odio di Dio nei confronti degli omosessuali.



già ma questo dovete insegnarlo ai vostri figli cominciando
a non farli sentire dei malati di mente propinandogli una cura psichiatrica solo perchè non vi piace che sia omosessuale



Noi crediamo che Gesù Cristo sia morto in croce e risorto per ciascuno di noi...per ogni uomo, nessuno escluso.
E per ogni singola persona avrebbe dato la sua vita.


bene allora dimostratelo invece di fare sempre vaccate omofobe dissociatevi da questa cultura con tutte le vostre forze CON I FATTI PERO' no co le vaccate omofobe poi possiamo andare insieme in chiesa a pregare



Che ne sai tu dell'amore del Signore?



che ne sai tu di cosa so io?
la solita arroganza



E dell'amore che un cristiano ha nei confronti di Gesù Cristo?
si certo
tranne che per gli omosessuali
a meno che non si facciano curare da Nicolosi



E' un amore che non scende a compromessi e che va sopra ogni cosa...


con questo non sto dicendo che siete tutti cosi davvero credimi
ma dentro di voi albergherà sempre quel senso di arroganza di sapere sempre cosa è meglio per una persona omosessual per i diversi che non accettate completamente
Il vostro amore sta sopra tutto, tranne che sopra la cintura degli omosessuali , sta dentro i manicomi in cui volete rinchiudere i diversi da voi, sta dentro tutto ma non dentro di voi, quando mi procacciate maiali omofobi come Nicolosi perchè non sapete accettare veramente il divesro da voi
e io una vita di esperienza in questo senso me la sono fatta
LO POSSO DIRE


Altrimenti non si può parlare di fede.


si certo dentro lo stanzino di un medico
Buffone che fa il lavaggio del cervello agli omosessuali
CHE SCHIFO
siamo usciti da un pezzo dai campi di concentramento RASSEGNATEVI
perderete, dovrete smantellare il vostro sistema innanzitutto fatto fi pedofili che odiano gli omosessuali fatto di omosessuali tinunciatari che odiano gli omosessuali, rassegnatevi
non lo voglio il vostro amore
se a Dio va mi darà il suo io sto bene come sto
e vi faro ''guerra'' finchè campo
ci andrete voi a farvi curare da Nicolosi
e saranno anche vostri tutti i danni di cui risponderete davanti a Dio

[Modificato da animhatua 21/04/2007 20.58]




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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: animhatua 21/04/2007 20.47

Quando uno non sa che cos'è la fede in Gesù Cristo non può che finire con fare delle uscite infelici come questa qui che propini tu adesso..

.

Ussignuruzzu mio
Propino?
e tu e i tuoi colleghi che mi propinate sto Buffone di Nicolosi



Cara animhatua,
Quel "buffone" di Nicolosi...esattamente come ci riporta il nostro amico che parla nei video...quello che fa lo fa comunque in buona fede.

In buona fede crede di poter aiutare le persone, pertanto merita quantomeno rispetto.

E lo merita a maggior ragione se non si è ancora stabilita una causa precisa dell'omosessualità.
Se l'ipotesi patologica non è stata smentita da alcuna delle altre ipotesi eziologiche...significa che la scienza non può escludere assolutamente la possibilità che tale ipotesi possa essere vera.




Non c'è un versetto della Bibbia o dei Vangeli o delle Lettere Paoline che proclami l'odio di Dio nei confronti degli omosessuali.



già ma questo dovete insegnarlo ai vostri figli cominciando
a non farli sentire dei malati di mente propinandogli una cura psichiatrica solo perchè non vi piace che sia omosessuale



Devi sapere che non è una "verità di fede" il credere che l'omosessualità sia una patologia psicologica...e non è annoverata fra le Leggi di Dio quella di cercare di curare le persone omosessuali.

Si sta parlando di una terapia sperimentale...l'uomo tende alla felicità.
Se l'omosessualità è una patologia, SI FA DEL MALE ALLE PERSONE se si fa credere loro che non lo sia e li si lascia in una condizione che è UNANIMAMENTE considerata "DIFFICILE E DOLOROSA".




Noi crediamo che Gesù Cristo sia morto in croce e risorto per ciascuno di noi...per ogni uomo, nessuno escluso.
E per ogni singola persona avrebbe dato la sua vita.



bene allora dimostratelo invece di fare sempre vaccate omofobe dissociatevi da questa cultura con tutte le vostre forze CON I FATTI PERO' no co le vaccate omofobe poi possiamo andare insieme in chiesa a pregare




Amare una persona significa anche riprenderla quando fa qualcosa di sbagliato.
Non è un atto di omofobia, si chiama AMORE:

Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Apocalisse 3:19

Il peccato è un atto che offende Dio in primis e che apporta sofferenza e morte all'uomo.

Lasciare che il peccato sia fatto passare per "normalità", equivale a permettere che l'uomo trovi legittimo l'offendere Dio e non redarguirlo sul fatto che apporta male a se stesso ed agli altri.

Malgrado la società non abbia la lungimiranza di capire queste cose, Dio ce l'ha.
L'atto omosessuale è peccato...non l'omosessualità:


Romani 1:26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
Romani 1:27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento.


Si ama la persona omosessuale come se stessi, ma non l'atto omosessuale che è offesa a Dio e sofferenza e morte per l'uomo.




Che ne sai tu dell'amore del Signore?



che ne sai tu di cosa so io?
la solita arroganza



Io conosco l'amore del Signore...quello che affermi non fa che confermarmi che non lo conosci.



E dell'amore che un cristiano ha nei confronti di Gesù Cristo?
si certo
tranne che per gli omosessuali
a meno che non si facciano curare da Nicolosi



Cosa ne sai tu dell'amore che un cristiano cattolico osservante e praticante può avere nei confronti di un omosessuale?
Io ho due miei amici omosessuali, ci esco quasi ogni giorno...
Ieri sera eravamo assieme al lago e ti assicuro che sono fra le persone alle quali voglio più bene.
Non si fanno curare da Nicolosi e non sono nemmeno tanto credenti.

E' più probabile che riesca ad amarli di più io che te...che tanto acclami la "tolleranza".

Che ne sai? Smettila di giudicare e pregiudicare.
Non sai quello che si muove nel cuore del tuo prossimo...non hai i mezzi per essere giudice di nessuno.





E' un amore che non scende a compromessi e che va sopra ogni cosa...


con questo non sto dicendo che siete tutti cosi davvero credimi
ma dentro di voi albergherà sempre quel senso di arroganza di sapere sempre cosa è meglio per una persona omosessuale per i diversi che non accettate completamente
Il vostro amore sta sopra tutto, tranne che sopra la cintura degli omosessuali , sta dentro i manicomi in cui volete rinchiudere i diversi da voi, sta dentro tutto ma non dentro di voi, quando mi procacciate maiali omofobi come Nicolosi perchè non sapete accettare veramente il divesro da voi
e io una vita di esperienza in questo senso me la sono fatta
LO POSSO DIRE



Cara animhatua, non c'è "arroganza" in "noi" perchè seguiamo un insegnamento che è la Legge di Dio.

L'arroganza è quella dell'uomo che si erge a giudice di se stesso...e pretende di decidere che cosa è bene e che cosa è male.

Quest'arroganza e superbia è letteralmente biblica.
E dietro tali parole c'è sempre un pizzico di ipocrisia, cara mia.
Tolleriamoli, riteniamo "normalità" la sodomizzazione e le altre perversioni sessuali...
Così non si esprime l'amore per una persona, spesso l'amore per una persona si esprime pienamente nel rimprovero.

Se non riesci a comprendere perchè l'atto omosessuale sia peccaminoso è perchè non ti rendi conto di che cosa rappresenti un atto sessuale.
Due persone che si amano diventano come "una cosa sola", nell'anima e nel corpo.

Se due persone non riescono a trovare questa completezza e questo completamento reciproco, non trovano la felicità.

Dio (o se preferisci "la natura"), ha creato l'uomo e la donna affinchè l'uno potesse completare l'altra e viceversa.
Questo completamento è sia fisico e corporeo...che psicologico.

Le persone omosessuali non riescono a trovare tale completezza e, per questo motivo, una coppia omosessuale stabile è eccezionalmente rara da trovare.
Dove si trova, la stabilità la si trova nel compromesso e nella rassegnazione.

Non sto parlando di ciò che afferma Nicolosi, ma di ciò che la psicologia ci dice dell'omosessualità.

Io questa cosa, come ti ho già detto, ho voluto andare a toccarla con mano...vacci anche tu.

E, lo ripeto, scendi dal tuo scranno perchè non hai i mezzi per poter giudicare l'amore delle persone.
Già non li hai per valutare ciò che dice la religione cristiana...
Riconosci la tua pochezza e smettila di giudicare.

Nicolosi, te lo ripeto, cerca di fare il bene del suo prossimo...con tutti i limiti nei quali ci prova.





Altrimenti non si può parlare di fede.


si certo dentro lo stanzino di un medico
Buffone che fa il lavaggio del cervello agli omosessuali
CHE SCHIFO
siamo usciti da un pezzo dai campi di concentramento RASSEGNATEVI
perderete, dovrete smantellare il vostro sistema innanzitutto fatto fi pedofili che odiano gli omosessuali fatto di omosessuali tinunciatari che odiano gli omosessuali, rassegnatevi
non lo voglio il vostro amore
se a Dio va mi darà il suo io sto bene come sto
e vi faro ''guerra'' finchè campo
ci andrete voi a farvi curare da Nicolosi
e saranno anche vostri tutti i danni di cui risponderete davanti a Dio



Oh, ma torna un attimo alla realtà delle cose, animhatua...
Innanzitutto la percentuale di pedofili fra i preti è esattamente come quella presente nel resto della popolazione.
Non c'è assolutamente odio nei confronti degli omosessuali...se ci fosse, li si ignorerebbe (come si propone invece di fare da parte vostra e per motivi anti-scientifici).

Poi ripeto, la terapia non è un "MUST" che impone la Chiesa agli omosessuali...tantovero che tale terapia nasce in ambiente assolutamente protestante.

Forse ci metterete a breve noi, nei campi di concentramento...credo sia solo questione di tempo...già, per adesso, si stanno cercando tutte le scuse adatte al caso.

Dio, poi, ci ha insegnato ad amare i nostri nemici, pertanto anche se tu il nostro amore non lo vuoi...noi ti amiamo lo stesso.
Il bello dell'amore è proprio questo, che non lo si può limitare in tutto.

Tornando a quanto mi hai quotato.
La FEDE in questo non ci azzecca nulla...e quel ragazzo l'ha tirata inballo in maniera eslcusivamente strumentale.
Come ho detto, non è fede questa...è ipocrisia.

Ciao
Mauri




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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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'' Tornando a quanto mi hai quotato.
La FEDE in questo non ci azzecca nulla...e quel ragazzo l'ha tirata inballo in maniera eslcusivamente strumentale.
Come ho detto, non è fede questa...è ipocrisia. ''
è pretestuoso quello dici
quel ragazzo era cristiano
e si è sottoposta a cura per l'omosessualità perchè condizionato dai sensi di colpa
perchè gli avevano inculcato che non si puo essere cristiani ed omosessuali, probabilmente colpa della famiglia fatto sta che di queste famiglie è piena la chiesa e la chiesa non ribadisce il contrario, impedendo una vita affettiva agli omosessuali,

questo ragazzo è stato costretto a scegliere la sua mente gli diceva che essere omosessuale è essere contro Dio

questi pregiudizi la chiesa li insegna quotidianamente queste divisioni sono frequenti

è TIPICO
quindi arrivare a perdere la fede non strumentale TIPICO capito?
ce solo da chiedersi perchè e
guardarsi intorno

un bacio
lucy






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Re:

Scritto da: animhatua 22/04/2007 17.15
'' Tornando a quanto mi hai quotato.
La FEDE in questo non ci azzecca nulla...e quel ragazzo l'ha tirata inballo in maniera eslcusivamente strumentale.
Come ho detto, non è fede questa...è ipocrisia. ''
è pretestuoso quello dici
quel ragazzo era cristiano
e si è sottoposta a cura per l'omosessualità perchè condizionato dai sensi di colpa
perchè gli avevano inculcato che non si puo essere cristiani ed omosessuali, probabilmente colpa della famiglia fatto sta che di queste famiglie è piena la chiesa e la chiesa non ribadisce il contrario, impedendo una vita affettiva agli omosessuali,

questo ragazzo è stato costretto a scegliere la sua mente gli diceva che essere omosessuale è essere contro Dio

questi pregiudizi la chiesa li insegna quotidianamente queste divisioni sono frequenti

è TIPICO
quindi arrivare a perdere la fede non strumentale TIPICO capito?
ce solo da chiedersi perchè e
guardarsi intorno

un bacio
lucy



Cara Lucy,

Io sono cristiano e so che cosa vuol dire amare Gesù Cristo...

Innanzitutto ti ripropongo un elemento che tu non hai ancora compreso.
Quel ragazzo era "protestante", ciò significa che quanto Benedetto XVI dice, per lui non ha la minima valenza dottrinale o pastorale.

Per quanto, quindi, tu voglia colpevolizzare la Chiesa Cattolica...non è questo il contesto adatto per farlo.

Vuoi colpevolizzare che cosa? La comunità protestante alla quale apparteneva il ragazzo?
Le comunità protestanti non hanno un "magistero" ma sono "sola scriptura"...questo significa che l'interpretazione è personale.

Quindi non ti resta che colpevolizzare le Sacre Scritture...perchè sono l'unico elemento "discriminante" che puoi trovare.

Se prendi le Sacre Scritture non c'è alcuna condanna dell'omosessuale...ma c'è la condanna dell'atto omosessuale come un qualsiasi altro atto contronatura.

Non credere che, siccome io non sono omosessuale, non trovi dinnanzi a me ostacoli che mi impediscono di essere esente dal peccato.
Un tale, di nome San Paolo, Apostolo del Signore ha scritto riguardo alla sua stessa persona...


Romani 7:14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato.
Romani 7:15 Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto.
Romani 7:16 Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona;
Romani 7:17 quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Romani 7:18 Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo;
Romani 7:19 infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio.
Romani 7:20 Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Romani 7:21 Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me.
Romani 7:22 Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio,
Romani 7:23 ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Romani 7:24 Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?
Romani 7:25 Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.



...l'insegnamento non mi porta a RINUNCIARE ALLA MIA FEDE perchè "faccio il male che non voglio".


Capisco che sono cose che, probabilmente, chi non crede non riesce a valutare...
Ma se uno crede, non ha dubbi di fronte a queste cose.


Un bacio
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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22/04/2007 18:18
 
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Re: Re:
non solo non capisci quello scrivo e qui posso perdonarti
si parlava in GENERAlE lo so bene che questo ragazzo è protestante, ma ma siccome tutto nasce da chi ci vuole ancora propinare queste ''terapie''
centra eccome cio che ho scritto
la CC fa le stesse cose opera le stesse discriminazioni, propaganda le stesse fantomatiche ''terapie'', non permette una vita affettiva ai cattolici omosessuali, si affaccia ai balconi per dire che le unioni omosessuali sono l'eclissi di Dio,

vedi dove arrivate quando non sapete dove appigliarvi?
mi giudichi
IO SONO CATTOLICA
ma Gesù Cristo, non è una tua prerogativa,
non è nato solo per te, che segui il magistero alla lettera
che non osi opporre critica alla CC
Gesù
non si è fatto amare solo da te,
quindi non mi giudicare a priori
quando mi ricordi che TU ami Gesù
mi dici soltanto in questo contesto che
tu ami la chiesa cattolica,
un altra cosa,
non sto criticando la CC a priori, lo farei con chiunque
propugnasse una terapia di questo tipo in propaganda palesemente antiomosessuale
non sono avezza a criticare la CC non lo faccio spesso non è il mio primo interesse
ma adesso è ora di finirla con questa campagna ''antiomosessuali''


ciao un bacio
lucy

[Modificato da animhatua 22/04/2007 19.29]




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22/04/2007 18:40
 
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Cara Lucy,ho letto con piacere i tuoi post di questo thread,trovo molto convincente il blog di inyqua nell'aver mostrato il vizio ideologico che Spitzer ha enucleato dal suo lavoro in merito alle cifre statistiche che tirano in causa la terapia del Nicolosi.

Per me sara' un piacere leggere altri articoli che riesci a trovare che contestino in vario modo i lavori del Nicolosi e Rise e anche la definizione della omosessualita' come malattia!

Un saluto

Paolo
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Re:

Scritto da: pcerini 22/04/2007 18.40
Cara Lucy,ho letto con piacere i tuoi post di questo thread,trovo molto convincente il blog di inyqua nell'aver mostrato il vizio ideologico che Spitzer ha enucleato dal suo lavoro in merito alle cifre statistiche che tirano in causa la terapia del Nicolosi.

Per me sara' un piacere leggere altri articoli che riesci a trovare che contestino in vario modo i lavori del Nicolosi e Rise e anche la definizione della omosessualita' come malattia!

Un saluto

Paolo



ci puoi contare senz'altro è un tema che interessa molto anche me, si il blog di inyqua è molto bello
ci sono commenti di rara arguzia e competenza
ciao un bacio
lucy



--



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Re: Re: Re:

Scritto da: animhatua 22/04/2007 18.18
non solo non capisci quello scrivo e qui posso perdonarti
si parlava in GENERAlE lo so bene che questo ragazzo è protestante, ma ma siccome tutto nasce da chi ci vuole ancora propinare queste ''terapie''
centra eccome cio che ho scritto
la CC fa le stesse cose opera le stesse discriminazioni, propaganda le stesse fantomatiche ''terapie'', non permette una vita affettiva ai cattolici omosessuali,



Mi dispiace che non riesca proprio a fartelo capire...
Non puoi parlare di "discriminazione" solo perchè c'è chi sostiene l'ipotesi eziologica della patologia.

Inoltre la Chiesa Cattolica non proibisce affatto una vita affettiva ai cattolici omosessuali.
Non c'è nessuno che dice di "non amare", la Chiesa dice che l'atto omosessuale è un atto contronatura e peccaminoso.
Tale atto fa del male alle persone...non apporta quel bene che sembra apportare.

Stai cercando di far passare delle cose che pensi tu ma che non corrispondono alla realtà.



si affaccia ai balconi per dire che le unioni omosessuali sono l'eclissi di Dio,



Scusa ma hai letto quello che ho spiegato?

L'eclissi di Dio è una CAUSA...il NEGARE DIO è la CAUSA che porta alla crisi della verità....cioè porta l'uomo a ergersi giudice di se stesso.
La crisi della verità è la CAUSA che porta a giustificare e vedere come normalità l'unione omosessuale.

Che questa VERITA' venga urlata sui tetti fino alla fine del mondo!
L'uomo MUORE e SOFFRE per questo tipo di peccati.
Cioè per il fatto che si erga come giudice di se stesso...al di sopra di Dio.



vedi dove arrivate quando non sapete dove appigliarvi?
mi giudichi
IO SONO CATTOLICA



Da che punto di vista devo guardarti per capirlo? [SM=x1061920]
Sei protestante e non sai di esserlo... [SM=x1061932]



ma Gesù Cristo, non è una tua prerogativa,
non è nato solo per te, che segui il magistero alla lettera
che non osi opporre critica alla CC



Ci mancherebbe anche che fosse una mia prerogativa...
Se non oppongo critica alla CC per quanto riguarda il Magistero è perchè credo in Gesù Cristo, cara mia.
Chi ha fede in Gesù Cristo crede che le porte degli inferi non possono prevalere contro la Chiesa e crede che la Chiesa è la colonna e sostegno della verità (1 Tim 3:15).

Quindi esprimo in toto la mia fede ed il mio amore per Gesù Cristo con la fede nella Chiesa e nel suo Magistero.
Chi non ha tale fiducia nella Chiesa e nel Magistero non ha piena fede in Gesù Cristo (ho citato un'affermazione di Madre Teresa di Calcutta nei confronti dei cristiani protestanti)



Gesù
non si è fatto amare solo da te,
quindi non mi giudicare a priori



Gesù è unico ed è in una sola maniera...non ha mille sfaccettature come le opinioni contemporanee vorrebbero far intendere.
Gesù è quello della Sacra Scrittura.

Se mi propini un Dio che non è come si è rivelato a noi, giudico eccome quello che affermi...e non aspettarti sconti.
Lo faccio anche per il tuo bene.



quando mi ricordi che TU ami Gesù
mi dici soltanto in questo contesto che
tu ami la chiesa cattolica,
un altra cosa,



La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo.
Ciò significa che io, amando la Chiesa, amo Gesù Cristo.



non sto criticando la CC a priori,



Il tuo problema è che non sei nella men che minima posizione per criticare o giudicare.

Quando gli Apostoli decidevano una cosa, la cosa era quella e tutti i discepoli seguivano gli Apostoli.
Perchè? Perchè Gesù ha stabilito i pastori delle sue pecorelle...e tali pastori vanno ascoltati.

Se ti va di fare la apostola, devi farmi vedere qual'è la linea diretta di successione apostolica che porta sino a te.
Infatti lo Spirito Santo si conferisce CON IMPOSIZIONE DELLE MANI DA PARTE DEGLI APOSTOLI. E con l'imposizione delle mani sono nominati i successori degli Apostoli.

Se ti va di "criticare", quantomeno dovresti aver ricevuto tale autorità....non ce l'hai innata in te.
Ti serve più UMILTA'...se non la troverai, non riuscirai ad essere cristiana cattolica e nemmeno cristiana ortodossa.

Nella Chiesa non vige la "democrazia"...c'è una precisa gerarchia.

Te lo ricordi negli Atti? "ABBIAMO DECISO, LO SPIRITO SANTO E NOI".



lo farei con chiunque
propugnasse una terapia di questo tipo in propaganda palesemente antiomosessuale



A parte il fatto che la Chiesa Cattolica, te lo ripeto, non spinge in questo senso...ma insiste sul fatto che l'atto omosessuale è un atto contro natura e peccaminoso. E giustamente.

La Chiesa non prende più "punti" se si mette contro gli omosessuali...
Non stanno in odio al clero o ai cattolici, gli omosessuali.
L'atto omosessuale è un atto contro natura e peccaminoso quindi va contrastato a livello pastorale.




non sono avezza a criticare la CC non lo faccio spesso non è il mio primo interesse



Da "cattolica" quale hai detto di essere, dovresti criticare te stessa su base del Magistero cattolico...non viceversa.
Il tuo primo interesse dovrebbe essere quello di non permettere che il pensiero di criticare la tua Chiesa ti possa anche solo balenare per la mente.



ma adesso è ora di finirla con questa campagna ''antiomosessuali''



La vera campagna ANTI-OMOSESSUALI la state facendo voi!
Amare una persona non significa dargli sempre ragione e giustificarne ogni atto!!



ciao un bacio
lucy



Ciao lucy, buona notte!
Mauri



-----------------------------------------

Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
23/04/2007 09:43
 
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Re: Re:

Scritto da: animhatua 22/04/2007 19.24


ci puoi contare senz'altro è un tema che interessa molto anche me, si il blog di inyqua è molto bello
ci sono commenti di rara arguzia e competenza
ciao un bacio
lucy



Si,vero,ho avuto modo di dargli un'occhiata,davvero interessanti.Aspetto con ansia altri articoli.

Un saluto

Paolo
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la scienza non centra niente con queste''terapie''
la scienza non centra niente con queste''terapie

L’OMOSESSUALITA’ NON E’ UNA MALATTIA


(18/08/2006) L’Associazione Americana di
Psicologia è costretta a ribadirlo di fronte alle pressioni dei movimenti che
vogliono curare i gay


"L’omosessualità non è una malattia". Può
sembrare assurdo doverlo ripetere nel 2006 ma l’Associazione Americana
di Psicologia
è stata costretta, nel corso di una settimana di
convegni appositamente organizzati a New Orléans, a ribadire le posizioni
stabilite ufficialmente nel lontano 1975.


“L’omosessualità non è una scelta ma una condizione naturale,
dunque non vi si può guarire”
ha affermato l’Associazione degli
Psicologi di fronte alle pressioni dei movimenti cosiddetti “ex-gay”
come Exodus
, secondo cui sarebbe possibile guarire dall’omosessualità
abbracciando la fede religiosa. “Chi afferma il contrario - puntualizzano
gli organizzatori - fa riferimento a pratiche religiose e non scientifiche, sul
cui reale funzionamento non esistono prove scientifiche e che anzi possono
essere fonte di discriminazione sociale.”


Al convegno scientifico hanno trovato spazio anche associazioni come “Truth
Wins Out”
, che è da tempo impegnata nel portare alla luce le truffe
e i raggiri che spesso stanno dietro ai presunti guaritori dal 'male'
dell’omosessualità.


Ex-gay
therapist Richard Cohen on CNN
(video in inglese di un ex gay terapista)


Fonte: babiloniamagazine.it



L'approccio dei gruppi come [...], per il momento, privilegiare la consolidata struttura gerarchica, in cui alcuni esperti e professionisti propongono una consulenza ad un paziente. Questi esperti non dichiarano (necessariamente) di essere stati a loro volta omosessuali in passato, e non hanno un approccio "da pari a pari". Il modello di guppi come il Narth è quindi semmai quello dei consultori prematrimoniali [....]
(da wikipedia)

PREGA CHE TI PASSA
dossier a cura di Stefano Bolognini, in "Pride", maggio 2005.

Psicoterapia. Ormoni. Preghiera. Coloro che vogliono "curare" l'omosessualità stanno tornando all'attacco, magari sotto la maschera di gruppi di "aiuto". Sapendo di non potere parlare di "guarire" ciò che anche ufficialmente non è una malattia, oggi parlano di "aiutare a fiorire". Ma qualcuno ricorre ancora agli ormoni. Abbiamo svolto un'inchiesta su chi sono e come agiscono i "guaritori".[...]


---
"La Bibbia contiene 6 ammonimenti agli omosessuali e 362 agli eterosessuali. Questo non significa che Dio non ama gli eterosessuali, è solo che loro hanno bisogno di maggiore supervisione".
(Lynn Lavner)



--



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24/04/2007 10:55
 
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Ottimo spunto,Lucy.

Comincio a saperne di piu' sull'argomento grazie a te e ad altri.

Paolo
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Re: ''OMOSESSUALITA'' -IL NARTH le teorie del dottor NICOLOSI. -

Scritto da: animhatua 21/04/2007 6.41
Da poche settimane, è stata approvata la legge sui DICO, parallelamente rifioriscono non nuove ipotesi sull'omosessualità, e la cura da quello che alcuno movimenti di destra definiscono possa essere una cura, ecco che riappaiono come per magia il NARTH le teorie del dottor NICOLOSI.
Intanto vorrei dire brevemente cos'è l'omosessualità anche se tutti lo sappiamo non è propriamente una cosa banale:

L'OMS definisce l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano"
che cos'è l'OMS?
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, o World Health Organization, WHO in inglese), agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la salute, è stata fondata il 7 aprile 1948, con sede a Ginevra.

L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità.

L'OMS è governta da 192 Stati Membri attraverso l'Assemblea Mondiale della Sanità (WHA), convocata annualmente in sessioni ordinarie nel mese di maggio. Questa è composta da rappresentanti degli Stati Membri, scelti fra i rappresentanti dell'amministrazione sanitaria di ciascun paese (Ministero della Sanità). Le principali funzioni dell'Assemblea consistono nell'approvazione del programma dell'organizzazione e del bilancio preventivo per il biennio successivo, e nelle decisioni riguardanti le principali questioni politiche.

E' un soggetto di diritto internazionale vincolato, come tale, da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie, dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte.

La giurisprudenza internazionale ha precisato che esiste, a carico degli Stati, un "obbligo di cooperare in buona fede per favorire il perseguimento degli scopi e degli obiettivi dell'Organizzazione espressi nella sua Costituzione" (CIG, 20 dicembre 1980, Parere relativo alla Interpretazione dell'Accordo 25 marzo 1951 tra OMB ed Egitto).
prima di fornirvi i dati relativi alle cure di queste terapie
vi propongo la testimonianza di un omosessuale che si è rivolto al dottor NICOLOSI per essere curato dalla sua omosessualità
il video è in inglese ed è stato sottotitolato da Andreas Martini e da DAW che hanno contattato Daniel Gonzales
un Grazie per queste informazioni sarà sempre troppo poco...
divulgando l'informazione dettagliata come in questo caso
si puo rendere un utile servizio alla verità poi uno puo fare quello che vuole pure curarsi l'eterosessualità [SM=g27987]
continua...


vediamo i dati delle cure e le prove scientifiche del Dott Spitzer su cui si basano anche gli studi e le cure del cristiano cattolico DOTT NICOLOSI

'' PROVE SCIENTIFICHE: Il Dott. Robert Spitzer è l'unico ad aver fatto uno studio serio sui proclami dei "guaritori" di omosessuali. Su loro autorizzazione ha intrapreso gli studi di 143 "ex-gay" e 57 "ex-lesbiche" che avevano segnalato di essere divenuti eterosessuali. Nei fatti però, i dati indicano che pochi ora sono eterosessuali. Ha segnalato che l'89% egli uomini e il 63% di soggetti usciti dalla terapia ancora hanno attrazione verso le persone del stesso sesso. Non si sa quanti hanno seguito la terapia come bisessuali o come omosessuali.

Un totale di 86 dei 200 soggetti era inviato al dott. Spitzer dai gruppi cristiani conservatori che si specializzano nel ministero omosessuale; il NARTH ha fornito 46 oggetti; altre fonti ne hanno fornito 68. È emerso che gli individui che il Dott. Spitzer ha intervistato sono stati selezionati appositamente a partire da un gruppo di persone molto grande che aveva un orientamento omosessuale o un orientamento bisessuale.

I 46 soggetti del NARTH sono invece i pazienti seguiti con maggiore successo tra più di 250.000 individui che sono entrati in terapia con loro. Purtroppo, nessun dato è stato segnalato circa il numero totale di persone dal quale i 200 pazienti sono stati con molta attenzione selezionati. Supponendo, con ampio margine di sicurezza che soltanto 100.000 fossero i soggetti presi in considerazione in partenza, allora un successo di 37 casi rappresenta un tasso di conversione dello 0.04%

Conclusione: Dai dati disponibili, quattro studi hanno segnalato un "successo" valutato durante la terapia di conversione di 0.4%, di 0.0%, di 0.0 e di 0.04%. Cioè la terapia di conversione ha un'incidenza di insuccesso sopra il 99.5% in ogni studio.
Tenendo conto dei dati personali che indicano una grande percentuale dei clienti che emergono dalla terapia di conversione, estremamente depressi e con inclinazioni suicide, è evidente che questa forma di terapia è senza valore. Essa può invece condurre alla morte per suicidio più gay e lesbiche di quanti essa non "converta" ad un orientamento eterosessuale.
Purtroppo, non possiamo essere sicuri di questo. La qualità di questi studi di "conversione" studi è estremamente bassa

(Sexual Orientation and Adolescents, American Academy of Pediatrics Clinical Report. Retrieved 2007-02-23.
Luo, Michael. Some Tormented by Homosexuality Look to a Controversial Therapy, The New York Times, 2007-02-12. Retrieved 2007-02-22.
Shildo, A. & Schroeder, M., Changing Sexual Orientation: Does Counseling Work? Paper presented to the American Psychological Association, Boston MA, 1999.
"Ex-Gay Ministry Founders Recant," "Keeping in Touch," The Universal Fellowship of Metropolitan Community Churches, May 1990.
Yeoman, B. Gay No More, Psychology Today, Mar/Apr 1999. Retrieved 04-06-2007.
Halpert, S. "'If It Ain’t Broke, Don’t Fix It': Ethical Considerations Regarding Conversion Therapies", International Journal of Sexuality and Gender Studies, Vol. 5, No. 1, 2000.)

La cura per i gay: vizi e abusi [parte uno]

Purtroppo la seconda parte di questo intervento di Gonzales non è ancora pronta, ma state pure sicuri che appena lo sarà lo saprete..




Andiamo avanti con l'analisi di questa ''terapia''certo ''terapia'' la metto tra virgolette, altrimenti mi sembra di offendere la vera psicoanalisi..
ì vi voglio riportare un interessante e mirabile quanto esplicativo commento di Iniqua, direttamente dal suo blog

inyqua.iobloggo.com/archive.php?eid=215#

» Orrori ed errori della terapia riparativa -1 »

Inizio da questo post una contestazione sistematica di quanto si legge con molta superficialità sulla cosiddetta 'terapia riparativa' dell'omosessualità, sostenuta da una sparuta minoranza di psicoterapeuti americani ed internazionali (in primis Joseph Nicolosi ed il suo Narth), ma anche il nostrano Risè.

L'argomento sarà suddiviso in vari capitoli (ogni tanto, oltre a studiare i deliri di Nicolosi e del Narth, mi tocca anche lavorare...) ciascuno riportante una affermazione dei difensori di questo tipo di terapia dell'omosessualità (che, è bene ribadirlo fino alla nausea, non è supportata da alcuna evidenza scientifica ed è anzi, in quanto tale, respinta ufficialmente dalle organizzazioni internazionali che si occupano di psicoterapia, come l'APA - American Psychological Association) e la contestazione nel merito basata esclusivamente sulla review della letteratura pertinente sull'argomento. Quando intendo 'letteratura pertinente' intendo quella su riviste scientifiche che abbiano una rilevanza internazionale ed una documentazione a supporto di una tesi che conforti gli standard in materia di psicoterapia.

Dopo questa premessa inizierei dalla prima affermazione contestabile.

'It works' (Funziona)

Questa affermazione dei difensori della terapia riparativa si basa essenzialmente su un lavoro di Spitzer del 2003 (Archives of Sexual Behavior, Vol. 32, No. 5, October 2003, pp. 403–417 2003). Questo autore venne naturalmente esaltato da Nicolosi e dal Narth in quanto era stato uno dei più accesi promotori della decontestualizzazione dell'omosessualità come malattia. Nel 2003 scrive un articolo intitolato (con una certa malizia, vedremo poi perchè) Can Some Gay Men and Lesbians Change Their Sexual Orientation? 200 Participants Reporting a Change from Homosexual to Heterosexual Orientation . Il proposito di questo lavoro fu di esaminare 200 persone che, a causa di una terapia 'riparativa' dell'omosessualità, avevano mostrato un qualche cambiamento dell'orientamento sessuale. Purtroppo per gli osannatori di questo lavoro, lo stesso Spitzer lo contestò di là a poco tempo, dopo che insigni psicoterapeuti avevano espresso le loro critiche in un peer commentary ( Archives of Sexual Behavior, Vol. 32, No. 5, October 2003, pp. 419–468 2003 ) apparso nella stessa rivista che aveva ospitato l'articolo in oggetto .

Qual è la realtà che si può evincere dalla lettura di questo lavoro, basato sul cosiddetto 'self reporting' (ovvero degli stessi 'pazienti' tramite intervista telefonica). Prima critica: la selezione dei pazienti. Ogni lavoro di questo genere deve prevedere un'ampia gamma di individui, per garantire che il risultato ottenuto non sia viziato. Gli individui esaminati invece avevano una spiccata religiosità di base (il 93% definivano la religione per loro come 'estremamente o molto importante' e ben il 78% aveva espresso in pubblico la loro 'conversione' alla terapia riparativa). Questo già garantisce che il risultato dell'analisi non è validabile. Non solo, non è chiara la distinzione fra quanti erano in realtà bisessuali e non realmente omosessuali prima del trattamento (fattore di non trascurabile importanza nel trarre poi le conclusioni). Non solo, il case mix è notevolmente inficiato dal fatto che quasi tutti erano di razza bianca, di media età, protestanti ed appartenenti alla classe media.

Altro simpatico particolare: nessuno dei partecipanti al self reporting aveva potuto firmare e/o accettare un consenso informato sull'utilizzo dei dati forniti. Questo fatto, associato alla non anonimità dell'intervista (l'intervistatore conosce l'identità dell'intervistato) lascia più di un fondato dubbio sul come alcuni non si siano sentiti protetti da questo modo di procedere.

Ancora: non esiste alcun gruppo controllo in questo lavoro: questo vuol semplicemente dire che la relazione fra la 'terapia' ed il risultato' non può essere dimostrata in alcun modo secondo gli attuali modi di procedere usati nel metodo scientifico (ma questo fu ammesso a distanza dallo stesso Spitzer).

Ma veniamo ai risultati. Un primo motivo di stupore: il periodo 'medio' dell'osservazione viene indicato in ben 12 anni. Non si capisce cosa faccia pensare a Spitzer che sia stata la 'terapia' e non la maturazione dell'individuo, i casi della vita che si sono succeduti e via dicendo che abbiano portato alcuni (molto pochi, come vedremo, in barba al trionfalistico titolo...)a rivedere il loro atteggiamento sulla sessualità.

Ma quanti alla fine hanno ammesso di aver completamente cambiato il loro orientamento sessuale? L'11% degli uomini ed il 37% delle donne coinvolti nello studio. Mentre l'86% degli uomini ed il 63% delle donne affermava di avere ancora attrazione per il proprio stesso sesso. Del resto lo stesso Spitzer affermava (in una lettera aperta al parlamento finlandese): 'It would be a serious mistake to conclude from my study that any highly motivated homosexual can change his or her sexual orientation, or that my study shows that homosexuality is a choice' ( Spitzer, R. L. (2001, September 24). Open e-mail letter to Kari Karkkainen, MP. Cited in Stalstorm, O. & Nissinen, J. (2003) .

E se lo dice lui dobbiamo proprio crederci....



Sempre A proposito delle cure di Nicolosi... vi segnalo Un Libro e un commento di questo libro, di Don Barbero
A proposito delle cure di Nicolosi...


è un opera letteraria sulle terapie riparative, l'omosessualità i pregiudizi e via di questo passo il volume ''Gay e lesbiche in psicoterapia''
(Milano 2006 € 29.), a cura di Paolo Rigliano e Margherita Graglia
una riflessione con citazioni, di don Franco Barbero, direttamente dal suo Blog
FONTE

''Da molti anni ho eliminato dalla mia vita i regali natalizi, sia perché non sovrabbondo di euro, sia perché preferisco slegare un dono da una scadenza che rischia di renderlo rituale e obbligatorio.

Ognuno di noi, su questi terreni, compie le scelte che ritiene più convenienti. Comunque, in aperta contraddizione con me stesso, mi permetto di suggerire a genitori, educatori, insegnanti, medici, terapeuti, sacerdoti e pastori, un bel regalo di Natale.

Si tratta ancora una volta di un libro. Raffaello Cortina Editore ha immesso da pochi mesi nel circuito librario il volume Gay e lesbiche in psicoterapia (Milano 2006, pagg. 352,. € 29), a cura di Paolo Rigliano e Margherita Graglia.

I due studiosi, noti in tutto il mondo della ricerca per le loro competenze sul terreno della psicologia, della psicoterapia e della psichiatria, hanno colmato un vuoto.

Mentre le persone gay e lesbiche si sono rese sempre più visibili e vengono allo scoperto, “gli psicoterapeuti e gli psichiatri sono rimasti in silenzio e al buio e sono come ammutoliti. La riflessione teorica e clinica è misera e il confronto pubblico assente” (pag. IX).

Nella loro introduzione al volume, Rigliano e Graglia si domandano se sia proprio vero che gli psicoterapeuti, abilitati o almeno abituati da una lunga storia di potere a stabilire cosa fossero gli omosessuali, ad indicarne le più intime perversioni e a snidarne le cause morbose, si siano ritirati nell’ombra di un meditativo silenzio.

Con un linguaggio piuttosto tagliente e inconsueto, gli autori parlano di molti “rapporti terapeutici” diventati vera e propria persecuzione.

“Questo libro si rivolge espressamente a tutti gli psicologi, gli psichiatri e gli psicoterapeuti, di ogni scuola e indirizzo, che operano all’interno dei setting e delle istituzioni più diverse. Sono loro, infatti, ad avere un enorme potere di condizionamento e, dunque, un’enorme responsabilità. Come la storia ha dimostrato, troppo spesso sono rimasti acriticamente supini di fronte ai luoghi comuni, ai pregiudizi e all’oppressione sociale. O sono stati promotori di persecuzione” (Ivi, pag. X).

Tutto il volume, nella sua stringatezza e nel suo rigore, nella sobria valorizzazione dei dati acquisiti e nella lucida formulazione delle ipotesi, coinvolge il lettore e la lettrice in un confronto serrato anche con la propria personale cultura, con gli atteggiamenti profondi, le emozioni spesso non riconosciute.

Ma ci sono pagine che mi hanno ricondotto ad una esperienza per me assai ricorrente. Quante volte incontro genitori che, sgomenti, mi parlano con angoscia del loro figlio/a omosessuale, che mi chiedono di convincere il figlio a “farsi curare”, come se dall’omosessualità si dovesse e si potesse guarire….

E spesso, vittime dell’ideologia eterosessuale dominante, gli stessi omosessuali vivono una omofobia interiorizzata: “Gli omosessuali sono talmente indotti da sempre a considerarsi malati che a volte capita che si percepiscano come tali: in ciò consiste la nostra vera malattia, l’illusione di malattia che può anche arrivare a farci ammalare veramente” (Mieli, citato a pag. 52.).

Ma il lettore potrà spaziare e documentarsi su tematiche di estremo interesse. Penso alle lunghe e documentatissime pagine (143 – 208.) sulle “terapie riparative tra presunzioni curative e persecuzione”, in cui Paolo Rigliano descrive i cardini ideologici e le pratiche terapeutiche che si prefiggono di bloccare la liberata autocoscienza delle persone omosessuali “vestendo con nuovi abiti i vecchi pregiudizi” (pag. 145.).

I terapeuti “riparatori” mirano a convertire gli omosessuali alla sana eterosessualità spacciando per scienza tutti i pregiudizi oppressivi sacralizzati da una lettura fondamentalista della Bibbia. Va da sé che simili pratiche hanno purtroppo la ampia benedizione del magistero cattolico.

Ma “è violenza obbligare l’altro a far propri sogni non suoi, a far propria una forma di vita che non gli appartiene e che lo nega radicalmente in ciò che ha di più inalienabile e personale: la libertà di costruire un legame d’amore con chi gli corrisponde” (dalla introduzione).

Nicolosi è in Italia l’Autore che ha promosso da anni le terapie riparative. Per lui l’omosessualità deriva da un difetto di identificazione sessuale. “Essere uomo ed essere donna può e deve significare solo essere eterosessuale. Essere omosessuale significa voler negare la propria intera identità… Ecco perché l’omosessuale deve venire descritto sempre come sofferente, patologico, fallito” (pag. 168.). Curare in assenza di malattia non sembra né una allegra prospettiva né un’ onesta terapia.

Nel libro trova posto anche una riflessione sulle persone transessuali che fornisce al lettore imprescindibili informazioni di base. Si tratta di un argomento negletto come pochi altri.

In realtà “Uomini che si sentono donne e donne che si sentono uomini, vogliono vivere ed essere riconosciuti come appartenenti al sesso opposto, costituiscono un fenomeno sempre più diffuso nella nostra epoca. Sono tali le persone che vengono generalmente raggruppate sotto il nome di transessuale” (pag. 281.).

Basterà scorrere il titolo dei capitoli per trovare la voglia di leggere questo libro dalla prima all’ultima pagina. A Natale, dunque, potrebbe anche andar bene… un libro in più e un panettone in meno.

Su questi argomenti c’è un livello di colesterolo negativo che circola nella società, nelle chiese e nelle relazioni che esige qualche serio intervento. Si potrebbe, appunto, cominciare da questa buona e impegnativa lettura.

Pubblicato da don Franco Barbero''








E' passato un po di tempo, circa un mese e mezzo
vi avevo promesso la seconda parte di questa bella inchiesta testimnianza di Gonzales
con i sottotitoli in italiano
eccola quà

[Modificato da animhatua 15/06/2007 2.23]




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